----- Original Message -----
From: "Lino Riccobono" <b.riccobono@???>
Sent: Wednesday, October 29, 2003 7:08 PM
Subject: I: l'altro terrorismo
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-----Messaggio originale-----
Da: D.ssa Pellecchia [
mailto:epellecchia@ddpriv.unipi.it]
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2003 13.54
A: gallo; pasquale dioguardi; Lino Riccobono; raffaella; Antonio Loiero;
Chiara
Oggetto: l'altro terrorismo
>
> Oggetto: I: Trasmissione televisiva Report
>
DIVULGARE ,RACCONTARE ,TRASMETTERE,INOLTRARE,FOTOCOPIARE.
>
> .... risultato di una mail spedita da un collega .....
>
> E' stata spedita una mail a REPORT, la trasmissione di raitre, guardate
> cosa ci hanno risposto!!!!. Leggete attentamente anche se e' un po'
> lungo:
>
>
>
>
>
> Cari Amici,
>
> sono Paolo Barnard, coautore della puntata di Report "L'Altro
> Terrorismo" del 23/09/03. Avrei veramente voluto rispondere a tutti
> individualmente, e ci ho povato, ma la mole incredibile di email
> ricevute mi obbligano a desistere. Perdonatemi dunque se vi rispondo in
> gruppo. Cercherò di dare indicazioni per ciascuno dei temi che più
> frequentemente mi avete posto.
>
>
>
>
>
> Innanzi tutto grazie per i complimenti, che ci hanno persino commosso.
> Essi sono graditissimi perchè contrariamente a quanto si crede, noi
> lavoriamo nel silenzio e quasi mai abbiamo riscontri di quello che
> facciamo. Grazie ancora.
>
>
>
>
>
> Perchè ci fanno ancora parlare nell'Italia di oggi? Perchè siamo stati
> in grado di proporre sempre fatti documentati e non opinioni, e dunque
> non diamo appigli a nessuno per poterci stroncare. Poi credo che la RAI
> abbia bisogno di mantenere una facciata di libertà di qualche tipo, ed
> ecco che Report si presta bene a ciò. Terzo, è vero che viviamo sempre
> con i bagagli fatti.. perchè mai sappiamo se ci sarà una prossima serie.
>
>
>
> Noi non siamo coraggiosi, cari amici, la realtà è che non abbiamo nulla
> da perdere. Siamo il sottoscale della RAI, mal pagati, nessuno assunto,
> senza uno straccio di possibilità di far carriera e allora che almeno ci
> sia lasciata la possibilità di essere liberi. Non vi immaginate con
> quali mezzi di fortuna dobbiamo lavorare, varrebbe al pena scriverci un
> libro. Forse se un coraggio c'è stato fu iniziale, quando col nostro
> modo di intendere l'informazione ci precludemmo ogni chance di far
> carriera ("..lei è bravo Barnard, ma non sa fare corridoio.." mi disse
> anni fa un direttore di rete). Però la gente di Report ha passione per
> quella che ritiene sia la decenza umana, questo sì. Per quelli che ci
> hanno scritto che siamo dei "venduti comunisti prezzolati ecc.."
> sottolineo che se lo fossimo non saremmo ridotti con le pezze al sedere.
>
>
>
>
>
> In merito alla mia inchiesta. I documenti riservati sono oggi depositati
> presso il National Security Archive di Washington, all'interno della
> George Washington University e credo li abbiano anche messi sul loro
> sito. Altri documenti si trovano presso il Public Record Office di
> Londra, altri ancora li ho avuti da fonti riservate, sorry. Il testo
> integrale della puntata si trova sul sito < <http://www.report.rai.it/>
> http://www.report.rai.it <outbind://4/www.report.rai.it>
> www.report.rai.it, e per ottenre una cassetta andate sul sito e cliccate
> su Info a sinistra. Costa parecchio e sappiate che sono soldi che NON
> vengono a noi, a scanso di equivoci.
>
>
>
>
>
> Per tutti quelli che hanno sollevato dubbi sull'inchiesta. Pochissimo
> hanno scritto insulti e quelli possono solo vergognarsi. Per gli
>
> altri: il motivo per cui non abbiamo incluso nella puntata il terrorismo
> di Cina, Urss, Birmania, Cuba ecc.. è semplice: primo, esso è arcinoto,
> da mezzo secolo tutto l'occidente ne ha straparlato con dovizia di
> particolari (l'Impero del Male..) e noi di Report avevamo poco da
> aggiungere. Siamo totalmente d'accordo, quegli stati furono e sono
> terroristi. Ciò che invece fu detto troppo poco è che noi fummo e siamo
> come o peggio di loro. Questo andava e andrà detto. Secondo, Cina, Urss,
> Birmania, Cuba ecc.. non si sono mai eretti a gendarmi globali vestiti
> del manto immacolato dei giusti, e non hanno mai dichiarato una Guerra
> al Terrore a nome di tutta la civiltà, in altre parole sono stati meno
> ipocriti di quanto non lo siamo noi oggi. Terzo, crediamo che il dovere
> principale dei giornalisti occidentali sia quello di controllare le
> fonti del proprio potere politico, innanzi tutto. Quarto, le vittime dei
> gulag, delle carceri di Castro o dei terroristi islamici hanno goduto
> almeno di vari gradi di riconoscimento. I bambini di Rufina Amaya o le
> donne curde torturate a morte non sono neppure memoria, non contano. A
> New York una placca recita "Agli eroi dell'11 di settembre". Dove sono
> le lapidi agli "eroi" del Salvador, Cile, Paraguay, Colombia, Laos,
> Sudafrica, Bangladesh, Indonesia? E non sono 3.000, sono decine di
> milioni. Report è a favore della guerra al terrorismo, nessuno di noi
> vuole trovarsi incenerito da un aereo che ti entra in ufficio. Ma
> nessuno di noi vuole dormire sul sangue di milioni di poveracci che
> pagano per il nostro confort. Report è dunque a favore di una lotta
> contro TUTTI i terrorismi e contro TUTTI i terroristi, questo era il
> senso della puntata.
>
>
>
>
>
> In generale. Noi non molleremo, ma è importante che non molliate voi. I
> potenti temono una cosa sola, e non è il giornalismo. Essi temono
> l'opinione pubblica, ne hanno il terrore. E allora fatevi sentire, basta
> poco. Una telefonata ai media, una lettera ai politici, oppure
> divulgare, anche a voce, nelle scuole, negli ipermercati, ai giardini
> con chi si incontra, sui treni, ovunque. Siete voi che contate. Se
> Report avesse l'audience di Striscia la Notizia sarebbe in prima serata
> tutto l'anno. E chi ha in mano il telecomando? A chi ci ha scritto
> "Report è la nostra voce" io rispondo "E allora alzate la voce, e Report
> si alzerà con lei".
>
>
>
> Spero solo che "L'Altro Terrorismo" sia servito ad aggiungere quel
> granello di speranza per un mondo migliore. Che sia servito a ricordare
> per una volta gli sconfitti e i perdenti, gli eroi dimenticati che
> nessuno celebra.
>
>
>
>
>
> Paolo Barnard
>
> P.S: non sono mai stato comunista..
>
>
>
>
>
> PS. questa e' una catena , mi raccomando fatela girare , cosi' facciamo
> andare report in prima serata.....
>
>