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\b\fs20\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {\f29 A =
SCUOLA DI SCUOLA }{\b0\i\f29\fs18=20
(titolo redazionale del giornale che l\rquote ha pubblicato l\rquote =
ottobre 2002)
\par }\pard\plain \qj =
\li0\ri0\widctlpar\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
\fs20\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {\f29\fs18=20
\par }{\f29 Alcuni non lo credono, ma la scuola come "apparato =
ideologico di stato" \'e8 una proposizione scientificamente dimostrata, =
data qui per scontata. Diverso \'e8 chiedersi di quale "ideologia" \'e8
"apparato". La nostra Costituzione "programmatica", di "democrazia =
progressiva", definisce uno "stato di democrazia sociale", quindi non =
assimilabile a quello "liberale" degli altri paesi Occidentali. Non \'e8
una C. "sovietica", pur ipotizzata da Dossetti alla Costituente, ma =
\'e8 "fondata sul lavoro", pur se non "sui lavoratori", come proposto da =
Togliatti.=20
\par E' l'unica C. che riconosce il conflitto di classe; =
costituzionalizza il diritto di sciopero (art.39); limita l'iniziativa =
economica privata imponendo, addirittura per "legge", che venga =
"indirizzata a fini di utilit\'e0
sociale"(art.41). Uno "scandalo" contro cui si sono mobilitati gruppi =
palesi e occulti, dal "Gruppo di Milano" e di Miglio alla P2 di Gelli. =
E' la sola C. che permette di trasferire "con '"espropriazione\'85allo =
Stato o a\'85utenti" (art. 43) le propriet
\'e0 di Mediaset (pur se con indennizzo, non esiste altra Costituzione =
che preveda un esproprio non di propriet\'e0
individuali ma di una impresa). A cui ricorrerebbe la "sinistra di =
sistema" ("politica", "cinematografica" e "televisiva"), se fosse vera e =
non per i propri privilegi, la lotta che dice di fare contro Berlusconi =
(che invece ha legit
timato con la "Mammi" e simili)
\par }\pard \qj =
\fi708\li0\ri0\widctlpar\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 {\f29=20
In attesa di omologarla alle altre C. con le c.d. "riforme =
istituzionali", tentate con Craxi e da ultimo con D'Alema, una lettura =
confindustriale cerca di accreditare la C. come "liberale", per dargli =
un'applicazione opposta
, tramite la c.d. "costituzione materiale": che Gramsci definiva un =
"colpo di stato", in quanto stravolge e sovverte quella scritta, ma che =
anche tanti che si fregiano di comunista o marxista non denunciano come =
tale (per assonanza fonetica con "materiali
smo"?: Marx li perdoni). Di certo, dopo Gramsci, solo Enrico Belinguer =
seppe denunciarla come "illegale", in pieno craxismo.=20
\par Tale lettura padronale della C. \'e8 aiutata da posizioni di =
"sinistra" di varie specie, di opposte e parimenti perdenti =
interpretazioni, minimalista e massimalista, secondo cui la C. se non =
\'e8 "socialista" allora \'e8
"liberale". Obliterando quella "democratica" che, da 50 anni, subisce =
un "blocco" reazionario e liberale, rotto solo tra il 1966-75, con le =
lotte di massa per il controllo sociale e politico della produzione.
\par Tra chi vuole cancellare la storia per riscriverla e chi per =
dimenticarla, si perde la distinzione storica tra "stato liberale" e =
"stato democratico". Le classi dirigenti temono che l'intelligenza sia =
amica germana del so
vversivismo, la diade destra/sinistra teme che la storia lo sia del =
comunismo, che sanno affatto morto.=20
\par La scuola viene per ci\'f2 "adeguata". Cancellando di fatto la =
storia (e la geografia), ridotta a ricerche monografiche, prive di tempo =
e senso del proces
so storico. Privata del suo necessario riferimento al tempo storico, la =
coscienza individuale e sociale deperisce, ed \'e8 pi\'f9 facile fare =
della scuola un apparato ideologico delle imprese, anzich\'e9 della =
democrazia sociale. Ancor pi\'f9
se avendo privatizzato, e dato valenza pubblica alle scuole private, =
referente diventa il Codice civile, centrato su impresa e propriet\'e0
. Donde recenti provvedimenti che mettono in forse posti di lavoro =
nella scuola. E il fatto che ogni discorso e riforma della scuola, si =
rifa
nno al rapporto scuola-mercato del lavoro, imputando alla scuola di =
massa la disoccupazione intellettuale. Che si pensa di risolvere in modo =
acritico rispetto al sistema di stratificazione sociale e divisione del =
lavoro, conformando la scuola al mercato d
el lavoro d'impresa. Supponendo che il mercato del lavoro sia come il =
mercato delle mele.=20
\par Dimenticata la storia, non si ricorda che peculiare dell'Italia =
\'e8 di avere avuto sempre, dal 1880, con la scuola di \'e9lite e quella =
di massa, il pi\'f9 alto tasso di analfabeti e di evasori della scuola =
e, al tempo stesso, la pi\'f9
alta disoccupazione intellettuale. Sicch\'e9 rimedi come il numero =
chiuso, proposti dalla destra negli anni 50, sono stati ripresi dalla =
c.d. "sinistra" negli anni 90. Che poi, furbescamente, ha intr
odotto la discriminazione tra il titolo di studio per l'avviamento =
professionale (diploma universitario triennale) e il titolo per la =
formazione culturale (quinquennio di laurea).=20
\par Non pi\'f9 formalmente rifiutata, la }{\i\f29 scuola di massa}{\f29 =
\'e8 stata cos\'ec svuotata e divisa dalla }{\i\f29 scuola =
d'\'e9lite}{\f29 di chi studia davvero per 5 anni. Tant'\'e8
che si parla di abolire il titolo di "dottore", "per evitare la caccia =
al "pezzo di carta". Cosa reazionaria, e ridicola perch\'e9 per evitare =
tale caccia bisognerebbe andare verso una societ\'e0 comunista, =
superando l'attuale divisione del lavoro e, cos
\'ec, facendo che la scuola non riproduca pi\'f9 ruoli e gerarchie. =
Invece, al contrario, la si adegua al mercato d'impresa e all'attuale =
divisione sociale del lavoro.
\par }\pard \qj \li0\ri0\widctlpar\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\f29=20
\par \tab \tab \tab \tab \tab \tab \tab Angelo Ruggeri
\par=20
\par }}
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