[Forumlucca] Fw: 8 novembre con la Palestina

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Author: Alessio Ciacci
Date:  
Subject: [Forumlucca] Fw: 8 novembre con la Palestina
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----- Original Message -----=20
From: maria *=20
To: pecorella99@???=20
Sent: Tuesday, November 04, 2003 3:50 PM
Subject: 8 novembre con la Palestina


Cari amici, vi invio l'appello per la manifestazione dell' 8 novembre a =
Roma. Si tratta di una manifestazione a sostegno del popolo palestinese, =
contro la costruzione del MURO. Anche noi di Un ponte per... ci saremo.
Ciao,
Maria


STOP THE WALL, STOP THE WAR

VITA, TERRA, LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE E TUTTI I POPOLI DEL
MEDIORIENTE


Il 9 novembre del 1989 cadeva il muro di Berlino. Nel novembre del 2003
un altro muro sta sorgendo in Palestina, nei territori occupati nel =
1967,
ad opera del governo israeliano di Ariel Sharon. Il muro dell'apartheid
si prospetta come il pi=F9 grande furto di terre dal 1967 in poi tanto
che, una volta completato, avr=E0 una lunghezza di 650 chilometri e
permetter=E0 ad Israele di controllare defintivamente pi=F9 della met=E0 =
della
Cisgiordania rendendo cos=EC impossibile qualsiasi soluzione negoziata
del conflitto israelo-palestinese.
Questa costruzione - chiamata con eufemismo =ABbarriera di sicurezza=BB- =
non
segue infatti il confine tra Israele e la Cisgiordania occupata ma
penetra all'interno della West Bank per oltre 20 chilometri connettendo
tra di loro e con Israele la stragrande maggioranza delle colonie
ebraiche (illegali
per la Convenzione di Ginevra e la comunit=E0 internazionale) che
sarebbero cos=EC annesse definitivamente allo stato ebraico con una =
buona
met=E0 delle terre palestinesi della Cisgiordania, e con la gran parte
delle fonti idriche della regione.
Un altro muro =E8 previsto nella valle del Giordano, scorrendo a 20-30
chilometri all'interno della Cisgiordania occupata, con l'obiettivo di
tagliare fuori i palestinesi da terre fertili, risorse idriche e da
ogni sbocco verso la Giordania. In tal modo, con questo secondo muro,
verranno defintivamente annesse ad Israele sia la valle del giordano che
il =ABdeserto della giudea=BB.
La vita dentro il muro, in particolare nel nord-ovest della Cisgiordania
sar=E0 impossibile: il popolo palestinese, imprigionato dentro vere e
proprie =ABriserve circondati da muri e con una sola porta di entrata e =
di
uscita per ogni citt=E0 e villaggio perder=E0 la possibilit=E0 d i =
coltivare
le sue terre
rimaste al di fuori del muro, le risorse d'acqua e quindi i suoi mezzi
di sostentamento oltre alla possibilit=E0 di recarsi a scuola o negli
ospedali del centri maggiori. I primi 150 chilometri del muro sono gi=E0
completi oltre il 10% dei palestinesi della Cisgiordania, in particolare
quelli delle comunit=E0 pi=F9 vicine al confine con Israele, Qalqiliya,
Tulkarem etc, sono gi=E0 imprigionati dentro il muro come avveniva nei
ghetti ebraici delle nostre citt=E0 nei tempi pi=F9 bui della storia =
europea.
Secondo l'organismo israeliano per i diritti umani Betzelem circa 80.000
palestinesi perderanno ogni forma di sostentamento dal momento che le
loro terre sono rimaste al di l=E0 del muro. Questi terreni nella parte
nord-occidentale della West Bank (Jenin, Tulkarem, Khaliliya)
costituiscono il 40% delle
terre coltivabili della Cisgiordania e sono tra le pi=F9 produttive con
una resa doppia rispetto a quelle delle altre regi oni.
In questa zona, gi=E0 investitata dal muro, ci sono inoltre i 2/3 delle
sorgenti della West Bank e ben 28 pozzi si trovano ormai al di l=E0 =
della
muraglia, verso Israele.
Ancora pi=F9 tragica la sorte di quei palestinesi, circa 30.000, che
abitano 13 villaggi che si sono trovati ad ovest del muro tra il confine
con Israele e la grande muraglia, impossibilitati ad andare nello stato
ebraico, impossibilitati a recarsi nel resto della Cisgiordania e
persino nelle citt=E0 pi=F9 vicine alle quali facevano riferimento per =
gran
parte delle loro esigenze lavorative, di studio, familiari e per
accedere ad ogni servizio di base.
Impossibilitati a raggiungere i campi da cui traggono il loro
sostentamento.
La costruzione di alcune =ABporte=BB di passaggio, dal momento che la =
loro
apertura =E8 decisa dall'umore dei soldati israeliani, si =E8 rivelata =
una
tragica beffa. In tal modo non solo verr=E0 annesso ad Israele
circa il 60% della Cisgiordania ma, rendendo loro la vita impossibile,
privandoli dei loro mezzi di sussistenza e di ogni prospettiva di =
studio,
di lavoro e di movimento verr=E0 realizzata una vera e propria pulizia
etnica ai danni di un numero di palestinesi compreso tra i 90.000 e i
200.000.
Una volta che il muro sar=E0 stato costruito i palestinesi saranno
rinchiusi in tre grandi =ABriserve=BB (una sorta di salsiccia da Jenin a
Ramallah, un altra da Betlemme a Hebron e una terza attorno a Gerico)
separate le une dalle altre, e da ogni sbocco esterno, su una superficie
pari all'incirca al 40% della Cisgiordania (il 9% della Palestina
mandataria).
In tal modo emerge chiaramente come l'obiettivo del muro sia non certo
la =ABsicurezza=BB di Israele, raggiungibile solamente con una giusta =
pace
tra i due popoli, ma l'annessione allo stato ebraico della "maggior
parte delle terre con il minimo di arabi" che invece verranno
concentrati all'interno
delle citt=E0 e dei villaggi pr ivi ormai di ogni retroterra.
Uno stato palestinese libero e indipendente diventer=E0 quindi =
impossibile
dal momento che le condizioni minime perch=E9 possa costituirsi sono: =
il
ritiro di Israele, colonie, coloni e soldati, alle frontiere del 1967,
una continuit=E0 territoriale all'interno dell'entit=E0 palestinese e un =
suo
sbocco verso
l'esterno, la Giordania e l'Egitto, oltre naturalmente al riconoscimento
del diritto al ritorno dei profughi - la cui attuazione andr=E0 poi
negoziata.
Eppure di fronte a questo vero e proprio tentativo di distruzione
dell'esistenza
del popolo palestinese come una legittima entit=E0 sociale, politica ed
economica attraverso la distruzione della sfera pubblica e privata degli
abitanti della West bank e di Gaza, le reazioni internazionali e
nazionali sono
praticamente inesistenti.
Per questa ragione un vasto arco di forze politiche e sociali del nostro
paese, raccogli endo l'invito proveniente dalla Palestina per una
mobilitazione internazionale, ha proposto una manifestazione nazionale a
Roma il prossimo otto novembre contro il muro dell'apartheid, contro
l'occupazione
israeliana della West Bank e di Gaza e a sostegno del diritto
inalienabile del popolo palestinese alla vita, alla terra, alla =
libert=E0.
Una manifestazione dall'alto profilo che chieda al governo, =
all'opposizione,
all'opinione pubblica, alle forze politiche e sindacali, alle singole
persone impegnate per il raggiungimento di una pace giusta in
Medioriente di pronunciarsi chiaramente contro il muro della vergogna e
l'occupazione israeliana e di adottare concrete misure di pressione su
Israele - come il congelamento, sulla base della clausola sui diritti
umani, del trattato di associazione di Tel Aviv all'Unione Europea.
Una mobilitazione, il pi=F9 vasta possibile, punto di arrivo ma anche
punto di partenza perch=E9 l'Italia dica No al muro della vergogna, No
all'occupazione,
No alla prigionia del legittimo presidente palestinese Yasser Arafat,
di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi nelle
carceri
israeliane e in quella di Gerico.
Un No che, nel solco delle grandi mobilitazioni per la pace dello scorso
anno, rifiuti la teoria e la pratica della =ABguerra preventiva=BB e la
follia della =ABguerra permanente=BB di Bush e Sharon contro gli stati e =
i
popoli del Medioriente -dall'Iraq, alla Siria, al Libano, all'Iran- e la
partecipazione italiana a tali avventure coloniali tese a disgregare,
=ABbalcanizzare=BB
e dominare la regione mediorientale.
Una manifestazione che invece chieda una soluzione negoziata del
conflitto israelo-palestinese, che riaffermi la necessit=E0 del rispetto
della Convenzione di Ginevra sulla protezione delle popolazioni dei
territori occupati (in Palestina come in Iraq), del rispetto e
dell'attuazione
;delle risoluzioni dell'Onu sulla questione palestinese -181 =
(divisione
della Palestina in due stati), 242 (ritiro da tutti i territori =
occupati),
194 (diritto al ritorno dei profughi palestinesi) - e dei diritti umani
e nazionali del popolo palestinese e di tutti i popoli del Medioriente.



No al muro dell'apartheid in Palestina
No all'occupazione israeliana della West bank, di Gaza e delle alture
del Golan
No alla guerra permanente di Bush e Sharon contro gli stati e i popoli
del Medioriente
No alla partecipazione italiana all'occupazione Usa dell'Iraq


Si al ritiro israeliano alle frontiere del 1967 e alla nascita dello
stato palestinese
Si al rispetto delle risoluzioni dell'Onu e della Convenzione di Ginevra
Si alla liberazione di Yasser Arafat, Marwan Barghouti e di tutti i
prigionieri politici palestinesi
Si ad un Medioriente di pace senza armi di distruzione di massa
Si al ritiro del contingente itali ano dall'Iraq


Il Comitato promotore della manifestazione dell'8 novembre a Roma

Per adesioni:
stopthewall@???








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<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Cari amici, vi invio l'appello per la=20
manifestazione dell' 8 novembre a Roma. Si tratta di una manifestazione =
a=20
sostegno del popolo palestinese, contro la costruzione del MURO. Anche =
noi di Un=20
ponte per... ci saremo.</FONT></DIV>
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LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE E TUTTI I POPOLI=20
DEL<BR>MEDIORIENTE<BR><BR><BR>Il 9 novembre del 1989 cadeva il muro di =
Berlino.=20
Nel novembre del 2003<BR>un altro muro sta sorgendo in Palestina, nei =
territori=20
occupati nel 1967,<BR>&nbsp;ad opera del governo israeliano di Ariel =
Sharon. Il=20
muro dell'apartheid<BR>&nbsp;si prospetta come il pi=F9 grande furto di =
terre dal=20
1967 in poi tanto<BR>che, una volta completato, avr=E0 una lunghezza di =
650=20
chilometri e<BR>permetter=E0 ad Israele di controllare defintivamente =
pi=F9 della=20
met=E0 della<BR>&nbsp;Cisgiordania rendendo cos=EC impossibile qualsiasi =
soluzione=20
negoziata<BR>del conflitto israelo-palestinese.<BR>Questa costruzione - =
chiamata=20
con eufemismo =ABbarriera di sicurezza=BB- non<BR>&nbsp;segue infatti il =
confine tra=20
Israele e la Cisgiordania occupata ma<BR>penetra all'interno della West =
Bank per=20
oltre 20 chilometri connettendo<BR>tra di loro e con Israele la =
stragrande=20
maggioranza delle colonie<BR>ebraiche (illegali<BR>per la Convenzione di =
Ginevra=20
e la comunit=E0 internazionale) che<BR>sarebbero cos=EC annesse =
definitivamente allo=20
stato ebraico con una buona<BR>met=E0 delle terre palestinesi della =
Cisgiordania,=20
e con la gran parte<BR>delle fonti idriche della regione.<BR>Un altro =
muro =E8=20
previsto nella valle del Giordano, scorrendo a 20-30<BR>chilometri =
all'interno=20
della Cisgiordania occupata, con l'obiettivo di<BR>tagliare fuori i =
palestinesi=20
da terre fertili, risorse idriche e da<BR>ogni sbocco verso la =
Giordania. In tal=20
modo, con questo secondo muro,<BR>verranno defintivamente annesse ad =
Israele sia=20
la valle del giordano che<BR>&nbsp;il =ABdeserto della giudea=BB.<BR>La =
vita dentro=20
il muro, in particolare nel nord-ovest della =
Cisgiordania<BR>&nbsp;sar=E0=20
impossibile: il popolo palestinese, imprigionato dentro vere =
e<BR>proprie=20
=ABriserve circondati da muri e con una sola porta di entrata e =
di<BR>&nbsp;uscita=20
per ogni citt=E0 e villaggio perder=E0 la possibilit=E0 d i =
coltivare<BR>le sue=20
terre<BR>rimaste al di fuori del muro, le risorse d'acqua e quindi i =
suoi=20
mezzi<BR>di sostentamento oltre alla possibilit=E0 di recarsi a scuola o =

negli<BR>ospedali del centri maggiori. I primi 150 chilometri del muro =
sono=20
gi=E0<BR>completi oltre il 10% dei palestinesi della Cisgiordania, in=20
particolare<BR>&nbsp;quelli delle comunit=E0 pi=F9 vicine al confine con =
Israele,=20
Qalqiliya,<BR>Tulkarem etc, sono gi=E0 imprigionati dentro il muro come =
avveniva=20
nei<BR>ghetti ebraici delle nostre citt=E0 nei tempi pi=F9 bui della =
storia=20
europea.<BR>Secondo l'organismo israeliano per i diritti umani Betzelem =
circa=20
80.000<BR>&nbsp;palestinesi perderanno ogni forma di sostentamento dal =
momento=20
che le<BR>loro terre sono rimaste al di l=E0 del muro. Questi terreni =
nella=20
parte<BR>nord-occidentale della West Bank (Jenin, Tulkarem,=20
Khaliliya)<BR>costituiscono il 40% delle<BR>terre coltivabili della =
Cisgiordania=20
e sono tra le pi=F9 produttive con<BR>una resa doppia rispetto a quelle =
delle=20
altre regi oni.<BR>In questa zona, gi=E0 investitata dal muro, ci sono =
inoltre i=20
2/3 delle<BR>sorgenti della West Bank e ben 28 pozzi si trovano ormai al =
di l=E0=20
della<BR>muraglia, verso Israele.<BR>Ancora pi=F9 tragica la sorte di =
quei=20
palestinesi, circa 30.000, che<BR>abitano 13 villaggi che si sono =
trovati ad=20
ovest del muro tra il confine<BR>&nbsp;con Israele e la grande muraglia, =

impossibilitati ad andare nello stato<BR>&nbsp;ebraico, impossibilitati =
a=20
recarsi nel resto della Cisgiordania e<BR>persino nelle citt=E0 pi=F9 =
vicine alle=20
quali facevano riferimento per gran<BR>parte delle loro esigenze =
lavorative, di=20
studio, familiari e per<BR>accedere ad ogni servizio di =
base.<BR>Impossibilitati=20
a raggiungere i campi da cui traggono il loro<BR>sostentamento.<BR>La=20
costruzione di alcune =ABporte=BB di passaggio, dal momento che la =
loro<BR>apertura=20
=E8 decisa dall'umore dei soldati israeliani, si =E8 rivelata =
una<BR>tragica beffa.=20
In tal modo non solo verr=E0 annesso ad Israele<BR>circa il 60% della =
Cisgiordania=20
ma, rendendo loro la vita impossibile,<BR>privandoli dei loro mezzi di=20
sussistenza e di ogni prospettiva di studio,<BR>&nbsp;di lavoro e di =
movimento=20
verr=E0 realizzata una vera e propria pulizia<BR>etnica ai danni di un =
numero di=20
palestinesi compreso tra i 90.000 e i<BR>200.000.<BR>Una volta che il =
muro sar=E0=20
stato costruito i palestinesi saranno<BR>rinchiusi in tre grandi =
=ABriserve=BB (una=20
sorta di salsiccia da Jenin a<BR>Ramallah, un altra da Betlemme a Hebron =
e una=20
terza attorno a Gerico)<BR>separate le une dalle altre, e da ogni sbocco =

esterno, su una superficie<BR>&nbsp;pari all'incirca al 40% della =
Cisgiordania=20
(il 9% della Palestina<BR>mandataria).<BR>In tal modo emerge chiaramente =
come=20
l'obiettivo del muro sia non certo<BR>la =ABsicurezza=BB di Israele, =
raggiungibile=20
solamente con una giusta pace<BR>tra i due popoli, ma l'annessione allo =
stato=20
ebraico della "maggior<BR>parte delle terre con il minimo di arabi" che =
invece=20
verranno<BR>concentrati all'interno<BR>delle citt=E0 e dei villaggi pr =
ivi ormai=20
di ogni retroterra.<BR>Uno stato palestinese libero e indipendente =
diventer=E0=20
quindi impossibile<BR>&nbsp;dal momento che le&nbsp; condizioni minime =
perch=E9=20
possa costituirsi sono: il<BR>&nbsp;ritiro di Israele, colonie, coloni e =

soldati, alle frontiere del 1967,<BR>una continuit=E0 territoriale =
all'interno=20
dell'entit=E0 palestinese e un suo<BR>&nbsp;sbocco verso<BR>l'esterno, =
la=20
Giordania e l'Egitto, oltre naturalmente al riconoscimento<BR>&nbsp;del =
diritto=20
al ritorno dei profughi - la cui attuazione andr=E0 =
poi<BR>negoziata.<BR>Eppure di=20
fronte a questo vero e proprio tentativo di=20
distruzione<BR>dell'esistenza<BR>&nbsp;del popolo palestinese come una =
legittima=20
entit=E0 sociale, politica ed<BR>economica attraverso la distruzione =
della sfera=20
pubblica e privata degli<BR>&nbsp;abitanti della West bank e di Gaza, le =

reazioni internazionali e<BR>nazionali sono<BR>praticamente =
inesistenti.<BR>Per=20
questa ragione un vasto arco di forze politiche e sociali del=20
nostro<BR>&nbsp;paese, raccogli endo l'invito proveniente dalla =
Palestina per=20
una<BR>mobilitazione internazionale, ha proposto una manifestazione =
nazionale=20
a<BR>&nbsp;Roma il prossimo otto novembre contro il muro dell'apartheid, =

contro<BR>l'occupazione<BR>israeliana della West Bank e di Gaza e a =
sostegno del=20
diritto<BR>inalienabile del popolo palestinese alla vita, alla terra, =
alla=20
libert=E0.<BR>Una manifestazione dall'alto profilo che chieda al =
governo,=20
all'opposizione,<BR>&nbsp;all'opinione pubblica, alle forze politiche e=20
sindacali, alle singole<BR>persone impegnate per il raggiungimento di =
una pace=20
giusta in<BR>Medioriente di pronunciarsi chiaramente contro il muro =
della=20
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clausola sui=20
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vergogna,=20
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negoziata=20
del<BR>conflitto israelo-palestinese, che riaffermi la necessit=E0 del=20
rispetto<BR>della Convenzione di Ginevra sulla protezione delle =
popolazioni=20
dei<BR>territori occupati (in Palestina come in Iraq), del rispetto=20
e<BR>dell'attuazione<BR>&nbsp; ;delle risoluzioni dell'Onu sulla =
questione=20
palestinese -181 (divisione<BR>della Palestina in due stati), 242 =
(ritiro da=20
tutti i territori occupati),<BR>&nbsp;194 (diritto al ritorno dei =
profughi=20
palestinesi) - e dei diritti umani<BR>&nbsp;e nazionali del popolo =
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di tutti i popoli del Medioriente.<BR><BR><BR><BR>No al muro =
dell'apartheid in=20
Palestina<BR>No all'occupazione israeliana della West bank, di Gaza e =
delle=20
alture<BR>del Golan<BR>No alla guerra permanente di Bush e Sharon contro =
gli=20
stati e i popoli<BR>del Medioriente<BR>No alla partecipazione italiana=20
all'occupazione Usa dell'Iraq<BR><BR><BR>Si al ritiro israeliano alle =
frontiere=20
del 1967 e alla nascita dello<BR>stato palestinese<BR>Si al rispetto =
delle=20
risoluzioni dell'Onu e della Convenzione di Ginevra<BR>Si alla =
liberazione di=20
Yasser Arafat, Marwan Barghouti e di tutti i<BR>prigionieri politici=20
palestinesi<BR>Si ad un Medioriente di pace senza armi di distruzione di =

massa<BR>Si al ritiro del contingente itali ano dall'Iraq<BR><BR><BR>Il =
Comitato=20
promotore della manifestazione dell'8 novembre a Roma<BR><BR>Per =
adesioni:<BR><A=20
href=3D"mailto:stopthewall@tiscali.it">stopthewall@???</A><BR></DI=
V></FONT><BR><BR><BR>
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