[Cerchio] Fw: [movimento]

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Autor: pkrainer
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Betreff: [Cerchio] Fw: [movimento]
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From: "massimo" <massimix@???>
To: <undisclosed-recipients:>
Sent: Tuesday, November 04, 2003 1:19 PM
Subject: [movimento]


Alcune cifre che il presidente Ciampi e il suo orgoglio patriottardo oggi
non menzioneranno



Il numero dei chiamati a ricoprirsi di gloria nella prima guerra mondiale fu
di 5.903.000, ma pochi erano gli italiani che volevano combattere questa
guerra, lo dicono cifre molto indicative: dal 1915 al '19 il totale dei
processi iniziati nei confronti dei militari (in maggioranza per diserzione
e renitenza alla leva) ammonterebbe secondo alcune ricerche a 1.030.000; le
condanne a pene detentive - di cui molte sospese per non allontanare i
"colpevoli" dal fronte di guerra - risultano essere state 220.000, di cui
15.000 all'ergastolo.



I condannati a morte per decimazione (uccidere, a caso, un soldato su dieci
"per farsi ubbidire e dare l'esempio ai vili e ai codardi", una pratica cara
al generale Cadorna) furono oltre 5000. In tutto le decimazioni di cui si ha
evidenza storica furono 141 con una media di 40 morti ciascuna. Vi furono
poi, casi come quello del 138° fanteria che sbandatosi a causa della morte
del comandante iniziò a ripiegarsi, ma trovarono le mitragliatrici italiane
del 138° fanteria alle spalle che li mandò tutti al creatore. A Padova al
comando generale furono trasferiti alcuni di questi ufficiali, condannati
alla fucilazione alla schiena, e come digestivo, fu offerto nel parco della
villa, lo spettacolo alle dame degli ufficiali che avevano partecipato a una
cena.

Nella Relazione della Commissione d'Inchiesta governativa invece vengono
menzionati solo due casi di "decimazione", senza processo: quello della
brigata Catanzaro e quello della brigata Ravenna, rispettivamente con 28 e
18 fucilati.



Dal 1914 al 1918 abbandonarono il Paese 1.713.000 italiani per rifugiarsi
con tutti i mezzi nei paesi d'oltralpe o in America.





Buona festa Mr. President



PS i morti italiani per diretta causa di guerra si calcolano intorno a
680.000, ma bisogna aggiungervi - sia pure basandosi su acuti metodi di
stima - una quota almeno della mortalità verificatasi nella popolazione per
concause di guerra, raggiungendo così la cifra di circa 750.000 vite umane.


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