Autore: Mirka E. Friedman Data: Oggetto: [Cm-roma] risposta + concerto
>Secondo me non è una questione di ricchezza, in fondo anche il "poveraccio" >ha la macchina, e ce l'ho anche io ma se posso, cioè se non devo fare 40
>chilometri, vado in bici, e ci vado per un semplice motivo: la bici è il
>miglior modo per muoversi in città, specie nelle ore di punta, gli autobus,
>mi dispiace per il sindaco e per chi continua a fare pubblicità su di essi,
>sono impossibili da prendere sopratutto per percorsi medio-lunghi, il
>motorino medio consuma come una macchina e costa un casino anche solo da
>mantenere.
> Io non ho la patente e non ho mai avuto manco mezzo motorino, un sietto,
bici con pedalata assistita... E siccome non sono ancora affatto
allenata per prendere la bici per lunghe distanze (Monte Mario? Manco lo
prendo in considerazione come percorso - ancora...), specialmente da
sola (più lunga è la distanza e maggiori saranno le possibilità
rimetterci il fondoschiena in questa città che è estremamente generoso
definire caotica), praticamente tutti gli spostamenti li faccio con i
mezzi pubblici.
Il trasporto pubblico, quest'entità malfunzionante eppure essenziale!
Ovviamente i maggiori disservizi sono causati dal traffico, e come in un
circolo vizioso il potenziale utente si rifiuta di usare il mezzo
pubblico "perchè ci mette troppo" e prende la macchina, incastrandosi
comunque nel traffico e rallentando gli altri mezzi pubblici che qualcun
altro (tra cui me) è obbligato a prendere...
Certo il giorno che mi sentirò in grado di arrivare un po' ovunque in
bici non mi dannerò più per i tempi bradipici degli autobus o dei tram,
ma considerati i miei bisogni per ora sopravvivo tra bus e bici, e non
mi interessa proprio avere un'auto: noi che viviamo in città dobbiamo
saperne fare a meno, volesse anche dire calcolare due ore, tre cambi di
mezzi e pure un pezzo a piedi per arrivare da casa mia a Casalotti (per
esempio. è capitato a me, e capita tutti i giorni ai pendolari appiedati
che vivono lì, che però non sono considerati pendolari perchè Casalotti
è ancora Roma...).
E' ovvio però che chi ha preso l'abitudine di prendere l'auto in caso di
necessità non tornerebbe mai sui suoi passi per regredire al mezzo
pubblico - salvo rari casi di estremismo che credo questa mailing list
raccolga e ben rappresenti... -, però non mi sembra che demistificare il
socialmente utilissimo mezzo pubblico sia un atteggiamento adatto in
questo contesto di lotta all'abuso del mezzo privato a motore...
Io poi sono proprio una poveraccia, e la macchina non ce l'ho anche
perchè non me la potrei permettere.
Poi sì, sul fatto l'Atac e tutti gli enti simili debbano essere rivisti,
ripuliti e corretti, non c'è proprio dubbio...