R: [Cerchio] cheppallestebbr

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Autor: marina
Datum:  
Betreff: R: [Cerchio] cheppallestebbr
paolo, ti voglio un gran bene te lo voglio dire, i tuoi punti di vista sono
sempre stimolanti.domani ti scrivo, stasera non sono mica molto viva anzi
sono stanca morta.m

-----Messaggio originale-----
Da: cerchio-admin@??? [mailto:cerchio-admin@inventati.org]Per
conto di pkrainer
Inviato: lunedì 3 novembre 2003 15.12
A: cerchio@???
Oggetto: Re: [Cerchio] cheppallestebbr



----- Original Message -----
From: "marina" <fe11408@???>



> vi invio ben tre cose che ho scritto in questi giorni. le prime due sono
> scritte di pancia la terza è una provocazione! pkrainer in particolare mi
> interessa un tuo commento. vi abbraccio davvero
> m
> ps. posso dire una cosa? a me non solo le br mi stanno sul cazzo ma le

trovo
> anche mostruosamente tristi, borghesucce, deprimenti. niente a che vedere
> nemmeno con la follia dei duemila collettivi anche non nonviolenti degli
> anni 70, niente a che vedere sicuro con noi, da lilliput ai bb.


in parte é vero: nel senso che é il modo di reagire all'oppressione sociale
da parte di un tipo particolare di soggetti che temono la luce, un po'
fantozziani, che riescono a pensarsi rivoluzionari solo sotto la superficie,
che mantengono regolare in maniera ossessiva, nell'attesa di sbocciare
farfalle quando scocca l'ora x. Sono tristi, certo, e hanno trovato questo
metodo per cercare di sfogare il loro odio per la tristezza della loro vita,
senza doverci fare i conti fino in fondo. Ma poi non c'é un certo snobismo
da bella figa nel disprezzare così allegramente quello triste, deprimente,
diciamola tutto sfigato? Loro combattevano nell'ombra perché fin da piccoli
che li cacciano nell'ombra e ce li costringono. Ti pare così incomprensibile
che abbiano scelto di fare un arma di queste sbarre fatte di oscurità, della
loro stessa prigione?



>
> MOLLATECI!
>
> lettera aperta al mondo che non è movimento
>
> stamattina ho aperto i giornali e mi è montata ancora di più

un'incazzatura
> che già era montata negli ultimi giorni. mi sfogo quindi,come sbancor
> insegna, sulla tastiera del computer:
>
> MOLLATECI!
>
> giornalisti di vario genere, esponentucoli politici, ex-terroristi
> neobenefattori, salme mummificate tipo il signor cohn-bendit (parlamentare
> europeo attualmente), exsessantottini, exsettantasettini, exquel che vi

pare
> che anche quando non fate più parte di niente e di nessuno nonostante

questo
> continuate a giudicare e trovate anche chi vi da retta, voi tutti fateci

un
> enorme favore : piantatela di parlare di noi.



qui é un po' debole l'impianto. Per dire: Segio pensa di essere "noi". E'
come molti altri reduci pienamente attivo in questo movimento, e tutti lo
sanno, lovedono e lo conoscono. E non é un caso isolato. Cioé che cosa sia
noi, nessuno può delimitarlo con certezza.


nel bene e nel male che sia.
> piantatela di analizzarci, di osservarci, di interpretarci, di dipingerci
> come vi fa comodo. piantatela di pretendere da noi assurdità quali
> vigilanza, prese di posizione su una vetrina infranta, autoanalisi e
> rassicurazioni. non ve ne possiamo dare e non ve ne daremo. nemmeno su un
> argomento così atroce quale quello delle br. nemmeno su questi quattro
> sfigati, frustrati, deficenti e tristi figuri di assassini disgustosi. non
> chiedete a noi la tranquillità che non avete. non chiedeteci di assicurare
> che in futuro non ci saranno più terroristi. non abbiamo nessun potere,

non
> possiamo nulla su questa merda. non siamo noi, non vengono da noi, non
> vogliono noi, non parlano nemmeno la nostra stessa lingua.


anche qui, non é così semplice. Di fatto pare proprio che questi stessero
chi nel tal sindacato, chi nel tal altro comitato, certo senza raccontare a
tutti della loro seconda vita (ma comunque lasciando parecchi tracce che in
effetti stanno creando loro non pochi disastri). Erano Clark Kent, ma un
Clark Kent comunque interno a un movimento che aspira ad essere un Superman
collettivo. Ora é possibile che loro "facessero finta" di stare a fare cose
in cui non credevano, mentre le cose vere le riservavano alla loro seconda
personalità quella con armatura e super poteri. Ma non é invece più
verosimile credere che pensassero che entrambe le attività fossero utili, e
che fosse utile proprio la loro posizione di ponte, di trait-d'union?



>
> anche noi abbiamo paura cosa credete? ci fa paura leggere che veniamo
> accomunati a degli assassini quando l'unico morto che c'è stato nelle
> "battaglie" che ci appartengono è stato dalla nostra parte.ci fa paura
> pensare che la storia potrebbe ripetersi e che una repressione come quella
> del 77 spazzerebbe via come allora una intera generazione anzi forse più

di
> una perchè il movimento oggi è transgenerazionale come non è mai stato
> prima.


vero: cosa questa che lo rende meno immediatamente popolare ma anche molto
meno spazzabile. Comunque allora il crollo del movimento deriva in parte io
direi secondaria dal lavoro esterno della repressione e dal lavoro interno
dei gruppi armati, e molto di più dall'esaurimento delle condizioni
specifiche che lo avevano determinato



>
> spiegatemi perchè noi che nonostante genova non siamo mai andati in piazza
> con una pistola sotto la giacca o tutti militarmente dotati di molotov(e
> dopo la mattanza di genova era qualcosa che chi aveva fatto gli anni 70
> poteva forse aspettarsi), noi che non veniamo nemmeno sfiorati dall'idea
> della lotta armata, noi che andiamo avanti con delle ridicole protezioni

che
> a genova si sono sfaldate sotto una violenza inaudita,


inaudita é un po' troppo: e le ridicole protezioni non riguardano certo noi,
ma solo una parte di noi, per di più quasi estinta sotto il peso del suo
stesso ridicolo




noi che più che
> sparare veniamo sparati,


come ci dimostra Galesi, vale pure per i brigatisti



noi che siamo qui ora e non ventanni fa o trentanni
> fa,ditemi perchè noi dobbiamo venire descritti - in bene o in male che

sia-
> da chi? da sergio segio, da barbara balzerani, da daniel cohn-bendit (che

ci
> consiglia di avere sofri come mediatore tra noi e non si cpaisce bene chi,
> roba da matti...),



be', anche loro sono qui, proprio come noi. Poi beninteso puoi dirmi che
sono stronzi, o magari lo sono sempre stati, ma se é per quello chi può
dirsi esente dallo stronzo? ilmovimento é pieno di stronzi di giornata, non
erditati dagli anni settanta



da una delirante claudia fusani che su repubblica
> pontifica che la linea ereditaria delle vecchie br e di prima linea sono i
> centri sociali,da manconi e barenghi che dal manifesto danno ragione a
> segio. MOLLATECI! non siete nessuno, non sapete nulla.
>
>
> la mia mestra delle elementari diceva che per fare una somma bisogna avere
> quantità varie di una stessa unità di misura. ed aveva ragione non si
> possono sommare le mere con le pere diceva. sommare mele e pere è
> esattamente quello che invece state facendo oggi, tutti voi:


si può benissimo sommare mele e pere, e legittimamente, basta che fai
riferimento all'articolo "frutta". Se tu invece che "movimento" e "gruppi
armati" usi il criterio "anticapitalisti attivi" vedi che brigatisti e
centri sociali stanno perfettamenete nello stesso paniere. E' chiaro che per
te, mela (le pere non mi piacciono), é una riduzione di senso, una perdita,
ma questo non rende l'operazione meno fondata: a loro riesce perché guardano
da più lontano. Più lontano vai, più le cose si rassomigliano. Visti dal
Minnesota, siamo tutti, noi, i brigatisti e i poliziotti, semplicemente dei
mangiaspaghetti










sommate le br
> al movimento dando prova che non lo conoscete, che non sapete nulla di

noi.
> non riuscite a vedere le abissali differenze etiche, estetiche,
> mitopoietiche e politiche che grazie a dio ci separano.dite che i centri
> sociali sono la culla dei br: ma quanti terroristi ci sono in italia ? 15?


preoccupante sterilità dei centri sociali...devono essere tutte quelle canne
che ottundono lo spermatozoo



> lo sapete quanta gente passa dai centri sociali? è come dire che gli asili
> sono il nido del terrorismo perchè tutti i terroristi hanno frequentato le
> materne.



in effetti dicono, senza tema di ridicolo, che la culla stesse alle scuole
medie dove Galesi se la faceva con parecchi altri....


grazie al cazzo!vivete in una dimensione onirica che riporta tutti
> i vostri discorsi ad un altro tempo a un'altra storia persino quando

provate
> a difenderci, ma noi non abbiamo bisogno di essere difesi. non abbiamo un
> cazzo da giustificare, spiegare, far capire.continuate pure a fare i

vostri
> giochini di potere, le vostr intervistineai giornali, i vostri articoletti
> preconfezionati, ma per favore non sulla nostra pelle.lasciateci fuori.


Marina, ma chi siamo noi?una cosa é dire, gli studenti, gli operai, i
giovani, i bolognesi, i mangiatori di pizza. Ma in questo caso che
definzione daresti di noi, che escluda loro? perché occio che rischi di fare
quelle operazioni pazzesche per cui l'operaio brigatista, sarebbe infiltrato
fra gli operai anche se sta alla catena tante ore come gli altri.




>
> --------------------
>
> lettera aperta a chi ha voglia di leggerla e anche a sergio segio da una
> particella infinitesima delle moltitudini del movimento dei movimenti:
>
> ieri sera stavo al tpo. c'era una buffa atmosfera: c'era stata

un'assemblea
> con i delegati delle fabbriche e una bella cena alla trattoria del san
> pietrino


bada che Bologna trasmette e non da oggi una percezione fortemente equivoca
su come funziona il mondo: credo che forse costì, a te i Galesi e le Lioce
paiano più marziani di quanto ti parrebbero in altre città



e poi un concerto che si era trasformato in una specie di festa da
> ballo per pochi intimi. insomma l'atmosfera era un po' quella della festa
> delle medie, però si stava bene. tra un ballo e l'altro e con una birretta
> in mano e una sigaretta nell'altra me ne stavo appollaiata su un gradinone

e
> mi guardavo in giro: c'erano i miei compagni, quelli che riconosco
> indubbiamente come la "mia "gente, da quelli quelli che hanno la mia

storia
> e il mio percorso fatto di centri sociali, di occupazioni, di scuole
> autogestite a quelli che invece sono cresciuti nelle fabbriche o negli
> oratori, miei compagni comunque. li guardavo e pensavo a sergio segio, li
> guardavo e pensavo a quei br entrati in clandestinità e alle loro vite
> anonime per restare invisibili e insospettati,


bada che molti non erano anonimi, stavano nei sindacati, vivevano nei centri
sociali, facevano proprio le cose che descrivi poco sopra. Tu parli di un
brigatismo che non é quello attuale, o non del tutto, perché poi anche negli
anni Settanta i brigatisti mica erano marziani, tutti li conoscevano




li guardavo e pensavo che noi
> le facce da br non ce le abbiamo proprio.



Lombroso!!! ma dai, che faccia ha il brigatista? ha la faccia delle foto
segnaletiche, che é sempre una brutta faccia



>si è vero a volte alcuni di noi se
> la prendono con una vetrina o con una macchina, altri scandiscono slogan
> minacciosi o scrivono volantini arrabbiati, ma è paragonabile questo? è
> paragonabile a chi scientemente e con scientifica pignoleria


abbastanza alla cazzo di cane, se dobbiamo giudicare da vari indizi


pianifica la
> morte di una persona e poi la uccide davvero?


preferiresti uno che pianifica ma poi desiste?



> noi abbiamo le facce aperte e chiare di chi mette giornalmente in gioco il
> proprio corpo, il proprio lavoro, il proprio tempo e scusate ma anche il
> proprio culo visto che spesso le denunce fioccano come neve.abbiamo le

facce
> allegre di chi lo fa senza pretendere in cambio niente, senza cercare il
> potere e sapendo che non ne verrà mai ripagato. nessuno ci darà mai

indietro
> il sonno perso, la fatica, le incazzature, la paura,


questo, bada, vale anche per i brigatisti


ma nessuno avrà mai
> indietro le nostre risate e i nostri abbracci e lo stupore di vedere (roma
> 15 2 03) una suora e un punk che marciano insieme per la pace.


ma poi la guerra c'é stata, non te lo scordare: questo fa sì che molti
pervengano alla conclusione che marciare fra gente che poi va in tutt'altro
senso, e in genere marciare e basta, non serva a una fava. Non puoi
trascurare questa sensazione, perché ha un grande fondamento. Che poi la
soluzione sia aadare a sparare travestiti da persone normali, io non lo
penso. Ma non puoi contrapporre pratiche di riconosciuta evidente
inefficacia e pretendere che uno si contenti di queste, e considerare
addirittura assurdo uno che si provi a fare altro.


non siamo in
> movimento per un tornaconto ma perchè non possiamo farne a meno, perchè
> altrimenti ci sputeremmo in faccia ogni volta che ci guardiamo allo
> specchio, perchè altrimenti non ci sentiremmo esseri umani, profondamente
> umani quali invece siamo. e , meraviglia delle meraviglie, mentre proviamo

a
> cambiare il mondo siamo anche capaci di divertirci e molto anche.


io credo che molti brigatisti sottoscriverebbero tutto, tranne forse il
divertimento (e non ci giurerei): perché anche nel travestirsi, nel
condividere fra pochi un segreto ci si diverte, é anche un gioco. Le cose
non sono semplici come le fai tu: la lotta armata é un'esperienza come la
droga, ha i suoi alti e bassi, ma ha attrattive potentissime, per chi ama il
genere. E tanti lo amano, o lo amerebbero. Magari amano di più altre cose:
ma la storia dei Gap per esempio ti indica quante persone normali si sono di
buon grado impiegate a celarsi nell'ombra per perseguire la loro passione. E
il fatto che oggi uno si senta meno supportato dalle masse di quelc he
potevano credere loro allora, conferisce semmai un'aura tragica, à bout de
souffle.



> io a milano durante il corteo della la scritta sul muro di cui parla segio
> non c'ero, ma leggo i siti di movimento tutti i giorni e negli spazi open
> publishing il coglione che scrive bene delle br lo si trova a volte, però
> sotto ci sono sempre parecchi commenti che stigmatizzano, si incazzano o
> semplicemente si chiedono se l'autore è uno sbirro o cosa...Personalmente
> non ho MAI, MAi e ancora MAi sentito tra i compagni anche un solo
> ammiccamento verso le br.


in anni recenti? no, mai, nemmeno io. Ma può essere in parte perché pochi si
fidano anche solo di ammiccare con gli infamoni che ci sono in giro, pensa
al tipo denunciato dalla fidanzata, rendo l'idea? e anche che magari il
brigatismo attira soprattutto il tipo isolato, riservato, timidino,
sfigatello, quello che teme di mettersi in luce. E che preferisce
all'alluvione di Otello, il filo d'acqua che corrode le rocce di Jago. C'é
una componente masturbatoria,m voyeuristica, nella clandestinità. Quante
volte hai sentito raccontare che c'é chi guarda dai buchi della serratura le
ragazze nel cesso? poche volte, credo. Eppure lo fanno masse immani di
soggetti. Il brigatismo é divenuto un male oscuro della militanza, che é il
male visibile, dai sintomi chiari a tutti.



> usare qualche singolo deficente


deficiente


per dire che le br raccattano gente nel
> movimento è come dire che farsi le canne porta all'eroina o che se c'è

tanta
> violenza è colpa della tv. è una immane idiozia.


senza dubbio. Pure le BR esistono e i loro militanti da qualche parte
vengono. Pare, obiettivamente, che vengano dal movimento. Cavarne delle
conclusioni é un'idiozia, ma il fatto rimane. Se per quello pare che Galesi
e gli amici suoi fossero pure ultras della Roma da ragazzi



> e non si può fare un paragone tra rompere una vetrina e far fuori qualcuno
> insinuando che l'una cosa sia prodromo della seconda. non solo è diverso
> intrinsecamente com'è ovvio. é diverso anche proprio per la differenza tra
> tipologia di persona su cui le due cose possono avere "fascino": il
> ragazzino che improvvisamente si cala il passamontagna e sfascia la

vetrina
> non è lo stesso tipo di persona che non si fa notare per mesi per pedinare
> uno.



é vero: ma é vero che un movimento può contenere entrambi i tipi e molti
altri tipi ancora, per esempio quello che non farebbe mai né questo né
quello



la ragazza che decide di mettersi un casco in testa e una protezione
> addosso parte da un concetto di difesa di sè e non di offesa dell'altro.
> fino ad ora noi siamo quelli che la violenza, quella vera, quella che
> uccide, quella contro i corpi e non gli oggetti, l'hanno solo subita e mai
> messa in pratica. e non c'è niente di più lontano da noi.


non esageriamo

> smettetela di chiederci perchè spacchiamo vetrine abbiamo cose ben più
> importanti da dire.



questa mi é piaciuta

>
> -------------------------------
> discutendo col mio compagno ho superato il momento dell'incazzatura e

passo
> avanti: comincio a pensare che forse questa polemica e questo botta e
> risposta andrebbero chiusi. il MOLLATECI! dovrebbe essere anche visto
> dall'altra parte: MOLLIAMOLI! molliamo la repubblica e similari

giornaletti

soprattutto il manifesto e liberazione: ma in genere come mai continuate a
leggere il giornale, cosa che é fra le più inutili del mondo?



> da un lato e dall'altro molliamo anche i vari segio e balzerani e

compagnia
> bella.in che senso? ecco io mi chiedo: ma chi cazzo è sergio segio in

fondo?
> chi è per poter essere oggi ascoltato come un fine analista politico? è

uno
> stronzo che pensava che in Italia nella seconda metà del 900 sparare in
> faccia a un disgraziato avrebbe migliorato il mondo (mio dio...).


a quell'epoca lo pensavano folle sterminate, fai attenzione


qual'è
> l'autorità per cui dovrebbe poter parlare di e per noi? nessuna. che parli
> della sua storia e non della nostra.chi gli da credito e spazio come
> repubblica è compromesso in un gioco lercio di potere e di guadagni

(quanto
> ha preso per l'intervista?)


pensi che lo abbiano pagato? non credo sai. Penso che pagherebbe lui pur di
poter essere protagonista, semmai


quanto lui. idem per la balzerani che difende il
> movimento sia chiaro. qui il gioco non è a chi è buono e a chi è cattivo.

la
> domanda che mi pongo è perchè per anni molta parte della sinistra è stata

ad
> ascoltare questi personaggi?


perché ammazzare la gente e cagarsi la galera ti dà notorietà, e la
notorietà rende interessanti le tue parole


che cazzo me ne frega della riconquista della
> vita politica da parte di gente che per politica intendeva freddare

qualche
> impiegato, qualche giornalista, qualche magistrato? perchè la sinistra ne

ha
> favorito la conquista della ribalta mediatica?


perché é un ambito dove cé posto davvero per tutti, le vedove dei morti
ammazzati, le mamme coraggio, le suore tempesta, i transessuali riflessivi.
E i brigatisti pentiti


forse questo dovremmo
> chiederci, perchè un discorso è dare solidale appoggio privato a chi ha
> fatto degli errori e li ha anche pagati,


questa é proprio una cagata, permetti. Avranno fatto errori ma certo non
era allo stato, che é l'errore che li contiene tutti, che li potevano
pagare, ammesso che gli errori si paghino poi. Ed errori perché? rispetto a
quale dirittura? a quali principi condivisi? condivisi da chi? a me paiono
errori, certo. Ma ognuno é libero di fare gli sbagli che reputa opportuni. E
a me non deve nulla. Allo stato poi, al massimo, deve ventitrè coltellate



un discorso è trasformare un
> terrorista allucinato in un analista politico. ne discutiamo?
> m



ma perché allucinato? io Segio e la Ronconi li ho sentiti parlare a Bologna,
mi son parsi noiosi ma per nulla allucinati. Nè mi parevano allucinati ai
tempi. Anche allora, se mai, un poco noiosi. Quelli di Prima Linea, poi,
spesso incomprensibili


> ps. per capirsi non credo che aver sparato a qualcuno ti trasformi in un
> fine analista come non credo, come il compianto gaber, che essere vittima
> del terrorismo ti trasformi in un grande statista (o in un grande
> giuslavorista)se già non lo eri prima.


in linea teorica, uno può essere un fine analista anche se ammazza gente a
tutta gallara: francamente Segio non mi pare più scarto di tanti altri
analisti che scrivono sui giornali. Pensa a Panebianco: forse farebbe meno
danno se ogni tanto ammazzasse qualcuno, invece di avvelenare tutti con la
propria noia

per cancellarsi dalla lista, andare su
https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio