[Lecce-sf] lettera ass.ni verdi salentine

AL PRESIDENTE DELLA
FEDERAZIONE PROV.LE
DEI VERDI DI LECCE

e       p.c. AL PRESIDENTE DELLA
FEDERAZIONE REG.LE
DEI VERDI DI PUGLIA

AL PRESIDENTE DELLA
FEDERAZIONE NAZ.LE
DEI VERDI

Non possiamo fare ameno di manifestare il nostro netto dissenso riguardo
alla gestione, da parte dell’attuale dirigenza provinciale dei VERDI, del
confronto con le altre forze politiche della coalizione di centrosinistra in
vista della scadenza della elezioni provinciali. Giusto due mesi or sono in
un documento indirizzato agli stessi attuali destinatari manifestavamo la
nostra disponibilità ad un confronto politico al fine di recuperare la
coesione interna al partito . Un confronto che, a nostro avviso, non poteva
prescindere da un’analisi di alcuni limiti dell’esperienza di governo della
Provincia, limiti che avevano reso problematico e, talvolta, conflittuale
il rapporto :
- con le associazioni ambientaliste a partire dalla vicenda della Masseria
Torcito , per finire a quella di talune strade provinciali (nei comuni di
Tricase e Monteroni);
- con le associazioni dei consumatori nella vicenda relativa al controllo
degli impianti termici;
- con il movimento per la globalizzazione dei diritti riguardo alle
tematiche dell’immigrazione;
- con le associazioni sindacali nelle vicende riguardanti i lavoratori
della formazione professionale e gli stessi dipendenti provinciali.
Ci sembrava che proprio una forza politica “di frontiera” come i VERDI
dovesse avvertire la responsabilità di sviluppare una azione politica tesa
ad affrontare e sciogliere tali nodi nell’ambito del confronto programmatico
con le altre forze politiche della coalizione. Invece purtroppo così non è
stato. Per un verso non vi è stato l’auspicato chiarimento politico
all’ interno del nostro partito e, per altro verso, non vi è stato
nell’ambito della coalizione alcun confronto sui contenuti programmatici.
E così i nostri dirigenti provinciali si sono fatti risucchiare nel gorgo di
una assai poco entusiasmante disputa sulla scelta di nomi più o meno
eccellenti. L’esito avvilente che abbiamo attualmente sotto gli occhi è
quello della prospettiva di una rottura della coalizione. Una rottura che si
consumerebbe non già a partire da una mancata convergenza su contenuti del
programma (per esempio tra le componenti più moderate e riformiste da un
lato e le componenti più radicali e movimentiste dall’altro). No ! In
questo caso la rottura si consumerebbe a partire dalla mancata accettazione
di questo o quel nome ! Ci chiediamo se davvero i VERDI possano ritrovarsi
in un anomalo pentapartito (UDEUR, SOCIALISTI RIFORMISTI, COMUNISTI
ITALIANI, ITALIA DEI VALORI e VERDI) che vede come leader incontrastati PEPE
e POTI’. Una minicoalizione di “cespugli” di cui, senza nulla togliere ai
nomi dei due eventuali candidati alla presidenza, riesce davvero difficile
decifrare il collante politico. Noi siamo invece convinti che per battere
il centrodestra sia indispensabile fare ogni sforzo per salvaguardare,
anche in questa occasione nel nostro Salento, il valore della ritrovata
unità di quell’ampia coalizione che si sta candidando alla guida del Paese
. Perché ciò accada è però necessario tornare alla Politica promuovendo una
nuova alleanza di centrosinistra attraverso un confronto che coinvolga non
solo i partiti ma anche e soprattutto le forze sociali, i movimenti, le
associazioni. Un confronto in cui far valere e far pesare i valori
programmatici che in questi mesi hanno attraversato i movimenti e
l’opposizione più intransigente alle politiche del Governo nazionale e
della Giunta regionale. Dopo aver realizzato una tale convergenza
programmatica sarà sicuramente più agevole individuare la persona che
possa, coerentemente, assumere il compito di guidare la coalizione.

Fabio CONGEDO (Presidente Associazione VERDI di LECCE)
Fernando MUCI    (Presidente Associazione VERDI di NARDO’)
Maria Teresa FUNTO’ (Presidente Associazione VERDI di GALATONE)
Danilo SCORRANO (Presidente Associazione VERDI di SANNICOLA)

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