[Cerchio] Fw: [movimento] il terget e' la tua mente-brigatis…

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Autor: pkrainer
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Betreff: [Cerchio] Fw: [movimento] il terget e' la tua mente-brigatisti necesari
----- Original Message -----
From: "cybergobbo" <pelfra@???>
To: <movimento@???>
Sent: Sunday, November 02, 2003 9:03 PM
Subject: [movimento] il terget e' la tua mente-brigatisti necesari


> il target e' la tue mente
>
> "Brigatisti necessari".
>
> Le polemiche sulla ftr di indymedia innescate da giornalisti-terroristi e

da
> altri personaggi a dir poco discutibili hanno suscitato in alcuni di noi

un
> malinteso senso dell'autocritica. Sostanzialmente nel chiedere non una
> riflessione storica ,ma una sorta di revisione di quanto
> scritto(limpidamente) nella suddetta ftr si e' a mio parere

interiorizzata
> la validita' e l'effettualita' extra-giuridica dell'aberrante accusa di
> "compartecipazione psichica" ...
>
> L'accusa di "compartecipazione psichica" assume la mente come oggetto
> penale, il comportamento psicologico-presunto e non quello materiale
> diventano fonte di prova accusatoria, prova di "contiguita'" al

terrorismo
> armato.
>
> Quella che tutta la schiera dei folti ex-esperti-giornalisti e lacche' del
> "palazzo" vuole imporci e' la legittimazione dell'assioma: la semplice

anche
> solo presunta adesione psichica a qualsivolgia atto "illegale" (quella
> rispetto alla lotta armata e' solo un grimaldello...) deve essere
> socialmente assunto come prova di colpevolezza e di complicita'...Sembra

una
> sorta di imposizione del concetto cristiano di peccato e dell'obbligo

della
> confessione(o delazione) in una versione laicizzata.
>
> Il principio giuridico della responsabilità personale ormai e' un'optional
> dinnanzi a quello politico del concorso morale e a quello biopolitico

della
> "compartecipazione psichica". Sinceramente non comprendo l'elettrizzata
> reazione agli attachi portati dai media ufficiali contro indymedia o

contro
> chiunque non ha da mettere pezze, ne' calarsi dentro la sagoma di pm
> sociali.
>
> Condivido appieno la pacatezza e la serenita' delle risposte date da
> Massimiliano Pilati "Il brigatismo non è una mia colpa. La violenza

omicida
> è talmente lontana dal nostro modo di essere che non è un mio problema,

non
> è un problema sul quale il movimento può impostare una riflessione". E
> ancora:""Dico che la riflessione sulla violenza la facciamo ma rispetto al
> modo di stare in piazza. Se invece parliamo di violenza omicida il

problema
> non si pone, non c'è nessuna discussione politica da fare, è fuori da ogni
> nostro orizzonte. C'è solo da condannarla".
>

(http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/cronaca/brigaterosse/lilliput/lilli
> put.html)
>
> Nei processi degli anni '80 l'uso estensivo del "concorso morale"( "il
> concorso morale ce l'hanno tutti, lo davano come la pasta e fagioli")

portò
> a comminare migliaia di pesanti condanne non solo ai militanti della lotta
> armata.Esso fu infatti uno dei cardini giudiziari che supportò una
> violenta azione repressiva nei confronti della sinistra radicale.Le leggi
> speciali, d'emergenza sono ormai patrimonio permanente del nostro codice
> penale.
>
> (Esemplare proprio la vicenda di Paolo Persichetti:condannato in appello
> (dopo che in primo grado era stato assolto a ventidue anni di carcere per

un
> fumoso "concorso morale" in omicidio,
> quando l'unico pentito che lo accusava aveva ritrattato. O di Prospero
> Gallinari al quale nel 1980 viene inflitto un terzo ergastolo per concorso
> morale anche per gli omicidi di Lanza e Porceddu.)
>
> Se il concorso morale almeno formalmente puniva soggetti "interni" ad un
> disegno definito eversivo, che riguardava (presuntamente)la loro condotta
> materiale, in quanto militanti di organizzazioni armate che

contribuivano
> al loro sviluppo, con l'accusa di "compartecipazione psichica" si assiste
> all'assunzione della mente, del comportamento psicologico presunto quale
> fonte di prova accusatoria.
>
> Si può essere incolpati, parliamo di incidenti di piazza semplicemente
> perché si è
> fotografati vicino ad un gruppo di manifestanti "violenti" in

atteggiamento
> calmo e
> neutrale. Non si interviene a dissuadere i riottosi, dunque si è

complici...
>
> L'assioma oggi viene ripreso dai media(vedi repubblica)e il peso nello
> stesso codice, dei reati d'opinione viene brandito dai quotidiani come da
> "ex-esperti":non si interviene a dissuadere, dunque
> apologia, quindi favoreggiamento, quindi concorso morale...

"partecipazione
> psichica" .
>
> Il "reato" di concorso morale e "compartecipazione psichica"sono

quantomeno
> anomali, se non addirittura aberranti corrono in soccorso ai PM quando

gli
> elementi assai labili a disposizione sono insufficente a dimostrare la
> partecipazione materiale degli inquisiti ai reati loro ascritti:paradosso
> dei paradossi : e' la legittima assenza di una presa di distanza da parte
> loro , di una non- dissociazione da qualsivoglia fatto a diventare
> l'elemento primo di colpevolezza:
>
> In fondo e' la stessa logica di Sergio Segio e di Repubblica e di tutta la
> feccia pseudo giornalistica di questo paese quando chiedono abiure
> esplicite, o accusano di contiguita' a destra e a manca...
>
> "Si parla infatti di compartecipazione psichica agli scontri con la

polizia
> e ai danneggiamenti, introducendo cosi una variante del micidiale

"concorso
> morale" e si proceduto agli arresti sulla base dei precedenti penali degli
> accusati: occupazione di case, interruzione di cerimonie pubbliche, reati

di
> piazza. Gli accusati avrebbero dunque nel loro DNA la predisposizione alle
> manifestazioni violente, il che li rende pericolosi per il contesto
> politico-sociale che sta evolvendo nel nostro paese e che vede gli operai
> occupare stazioni, strade e aereporti. "
>
> Si delinea il concorso morale per mascherare i fallimenti del ministro
> dell'Interno e si invoca allo stesso modo la "compartecipazione psichica"
> quando le prove e le indagini(v.cosenza)poste alla base di arresti,
> perquisizioni, processi sono assolutamente prive di fondamento.
>
> Concorso morale-compartecipazione psichica significa l'attribuzione di

una
> responsabilità a carattere penale per fatti commessi da altri:il

giornalismo
> nostrano applica la ricetta oltre le aule giudiziarie nel socilae,
> nell'opinione pubblica.
>
>
> "Un'intera generazione e' stata morsicata dalla tarantola  del bisogno di
> giustizia.Vengo qualche volta invitato in qualche gruppo di giovani che
> chiedono qualcosa sulla nostra eta' quando avevamo la loro.Parlo di un
> comunismo quotidiano, difeso nelle lotte a calci e fuochi, racconto l'arco
> di un giorno perche' era l'unita' di misura del nostro consistere nella
> parola comunismo(...)
> Io so' di averlo fatto li' il comunismo che potevo. E alla domanda se
> eravamo violenti :rispondo si'. Non premetto che tale era il tempo e il
> luogo e il sangue gia' versato e le ingiustizie.Rispondo si'.Le cerchino
> loro, se vogliono, le pezze di giustifica per noi"
>                                                    (Erri De Luca-novembre
> 98)

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