[Cerchio] Fw: MASSIMO LIBERO: a Torino il 4, a Roma il 5, co…

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Autore: pkrainer
Data:  
Oggetto: [Cerchio] Fw: MASSIMO LIBERO: a Torino il 4, a Roma il 5, comunicato TEAR ME DOWN


MASSIMO LIBERO!



Sabato 18 ottobre Massimo, nostro cantante e compagno, è stato arrestato
dai servi dello Stato con l'accusa di aver partecipato ad azioni dirette
all'interno del corteo del 4 ottobre. Eclatante è stato l'episodio
dell'allontanamento di uno sbirro infiltrato da uno spezzone militante, a
lui ricondotto. L'arresto è avvenuto in un clima di criminalizzazione nei
confronti dei compagni e delle compagne che rifiutano la politica della
concertazione, della mediazione, delle riforme. Lo stesso giorno sono state
perquisite infatti le abitazioni di 3 compagni/e inseriti nella medesima
inchiesta di Massimo.



FACCIAMO DEL PUNX HARDCORE UNA MINACCIA, ANCORA!


Quello per cui Massimo si è speso per tanti anni, e per cui anche noi ci
stiamo spendendo, è lo sviluppo di una scena cosciente, attiva, militante.
Non ci è mai piaciuto reputarci dei musicisti alternativi, degli artisti di
sinistra. Preferiamo considerarci dei ''comuni'' sfruttati che hanno preso
coscienza della propria situazione e che lottano per il suo superamento.
Nulla in più. Nulla in meno. La nostra musica, la musica di Massimo, non
nasce da nessun pentagramma. Nasce dalla vita di tutti i giorni, dai
problemi che siamo costretti ad affrontare quotidianamente nostro malgrado.
Nasce dalle periferie, dai posti di lavoro, dalle carceri. Nasce dove c'è
oppressione e sfruttamento.

In questo senso il Punx-Hardcore è per noi un mezzo di comunicazione
libertaria che si pone al di fuori delle logiche di profitto attraverso
l'autoproduzione. Da quando i primissimi gruppi Hardcore uscirono dalla
spirale autolesionista del punk che non aveva a che fare col sociale una
nuova era si aprì, quella della comunicazione antagonista alle logiche di
dominio, dell'autogestione degli spazi e dell'autorganizzazione di quei
giovani punk che sicuramente non pensavano di avere la forza per scardinare
i binari del potere. Benchè punk ed hardcore siano stati recuperati dal
capitale che tramite le multinazionali ed i ''professionisti della musica
alternativa'' li hanno ridotti a merce facilmente vendibile, i punk e gli
hardecorers ''politicizzati'' hanno ora più che mai il compito preciso di
intervenire nelle aree e negli spazi liberati dove agiscono per rilanciare
percorsi di liberazione, patrimonio dello spirito di ribellione che proprio
il Punk ci ha dato. Intervenire significa fare in modo di trovarsi in quelle
situazioni dove è possibile forzare e portare al culmine momenti di rivolta,
laddove c'è conflitto portare allo scontro con il capitale, negli scontri di
piazza come nella distruzione delle ''cose del capitale'', nella
proposizione in quei momenti di discussione per l'autorganizzazione delle
lotte come nella partecipazione ad iniziative promosse da realtà affini.


Noi non conosciamo nè innocenti nè colpevoli, un discorso che lasciamo a
sbirri e magistrati, ma soltanto sfruttati e compagni sequestrati nelle
galere.


SE C'E' UN POTERE C'E' CHI LO COMANDA E CHI LO DIFENDE..FOMENTIAMO
PERCORSI DI RIVOLTA! RILANCIAMO LA LOTTA CLASSISTA!


A TUTTE LE REALTA' PUNX E HARDCORE ANTIAUTORITARIE, GRUPPI, ETICHETTE
AUTOPRODOTTE ED AUTOGESTITE, INDIVIDUALITA', COLLETTIVI E SPAZI LIBERTARI.


Da sempre il capitale recupera le sottoculture riducendole a squallidi
''stili giovanili'' e speculandoci, anche grazie a quelle realtà divenute
strumento di arrampicazione da parte di chi ne ha trovato un buon mezzo di
autoreddito, le snatura della loro peculiarità conflittuale. Lo ha fatto con
lo skinhead, lo ha fatto con il punk e lo fa con l'hardcore. Bei dischi su
major che cantano contro i propri produttori (completamente funzionale
all'esistenza del produttore professionista stesso), bei vestiti griffati da
marche riconosciute e foraggiate del tessuto sociale che si sono poste come
target, etichette ''indipendenti'' a cavallo tra mondo alternativo e
distribuzione incondizionata (il nemico è in casa nostra!). E se il capitale
non percepisce nessuna incongruenza nel supportare una certa scena è perché
quest'ultima non è minimamente un pericolo per esso, perché questi gruppi
non fanno nemmeno un millesimo di quello che dicono sui loro testi o
scrivono sulle toppette che portano addosso. Se tute le minacce di
distruzione enunciate sulle spillette anti-Mc Donald's con cui parecchi punk
ed hardcorers costellano i propri giubbotti venissero tradotte in azioni la
famosa catena di avvelenatori non esisterebbe più! A causa di questa perdita
di coscienza occorre intervenire nell'area punk e hardcore in modo da
renderla di nuovo un pericolo per il dominio. Per prendere attivamente parte
alle iniziative in solidarietà con i prigionieri, le lotte contro i ritmi di
lavoro, contro le bioteconologie e le nocività, per gli spazi liberati,
l'antifascimo militante e non di accatto, ecc.

Perché è ora più che mai il momento di rendersi protagonisti nelle lotte
degli sfruttati contribuendo con la creatività che ci piace di più in quanto
espressione di qualcosa che è vivo, per essere rivolta e goderne.


PER SOSTENERE CONCRETAMENTE MASSIMO ORGANIZZIAMO CONCERTI ED INIZIATIVE DI
AUTOFINANZIAMENTO PER LE SUE SPESE LEGALI!


Per chiunque volesse contattarci per benefit, ecc. :
reboundaction@??? o casella postale 7 centro, 01100 Viterbo

TEAR ME DOWN OTTOBRE 2003

aggiornamento: Massimo è stato trasferito nel carcere di Rebbibia. Per
chiunque volesse scrivergli l'indirizzo è Via R. Majetti 70 00156 Roma. E'
stato attivato inoltre un conto corrente di solidarietà dove far confluire
sottoscrizioni intestato a Zintu francesca c/c 48104723 causale per Massimo

From: "autorganizzati-vt@???" <autorganizzati-vt@???>
To: "movimento" <movimento@???>
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X-type: 0
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X-Spam-Level:
Reply-To: movimento@???
X-Loop: movimento@???
X-Sequence: 31321
X-no-archive: yes
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List-Help: <mailto:sympa@ecn.org?subject=help>
List-Subscribe: <mailto:sympa@ecn.org?subject=subscribe%20movimento>
List-Unsubscribe: <mailto:sympa@ecn.org?subject=unsubscribe%20movimento>
List-Post: <mailto:movimento@ecn.org>
List-Owner: <mailto:movimento-request@ecn.org>
List-Archive: <https://www.ecn.org/wws/arc/movimento>
Subject: [movimento] Massimo Libero

Governanti e padroni vivono costantemente nel timore di un possibile
allargamento delle lotte
antagoniste ed autorganizzate. Attraverso controllo e repressione sempre più
capillari
pensano di assicurarsi la pace sociale. La difficoltà, per loro, è oggi
gestire una crisi
capitalistica - economica e politica - a livello mondiale e senza sbocco
alcuno. ^ | .

., ?'"?".' ..'
Le loro leggi di "riforma" dello Stato (e questo vale tanto per l'Italia che
per la Francia;
per gli USA che per la Germania, ecc.) sono esclusivamente il produrre norme
a protezione
di se stessi e delle
corporazioni che finanziano.
Atteggiamenti volgari e arroganti sono solo la comice di un programma che
vuole un potere
capace di assoggettare ai propri diktat tutto e rutti.
Le pesanti condizioni di vita di sempre più persone portano però ad una
ripresa delle lotte;
allora i padroni del vapore sguinzagliano i loro sgherri per reprimere e
incarcerare, iniziando ovviamente dai compagni, da chi fa
dell'AZIONE DIRETTA la propria LINEA DI CONDOTTA:
Ed ecco che Digos e ROS arrestano Massimo, un nostro compagno di Viterbo. Le
accuse prestestuose
recitano un copione collaudato: tenerlo in gabbia il più possibile, tentare
di sfiancarlo,
colpirlo per la suq limpida e coerente militanza rivoluzionaria.
E ancora, la provocatoria e pesante carica della sbirraglia ai partecipanti
al presiod di solida
tarietà per Masskmo, e per tutti i detenuti, sabato 25 ottobre a Roma con
una forsennata caccia all'uomo e ben 14
arresti.
chi, come noi, ha gestito e gestisce la lotta pèoltica e sociale senza
compromessi, finanziamenti pubblici e appoggi istituzionali
(insomma non si è piegato alle leggi del revisionismo e dell'infamia) è
irrecuperabile per questo
sistema e viene perseguito.
MA NESSUNA INTIMIDAZIONE POTRA' FERMARE
LA NOSTRA DETERMINAZIONE NELL'ATTACCO ALLO STATO E AL CAPITALE
Noi continueremo a stare in piazza, sotto le carceri e ovunque i nostri
percorsi di lotta ci porteranno
Magistrati, polizia, giornalisti, e recuperatori sociali di ogni risma, il
tentativo di criminalizzarci
è il vostro più grande delirio, voi siete la sintesi della masturbazione
mentale
il nostri risentimento verso di voi non è un segreto.
NIENTE E NESSUNO RESTERA'IMPUNITO
MASSIMO LIBERO-LIBERI TUTTI
FUOCO ALLE CARCERI E AI CARCERIERI
ONORE A TUTTI I COMPAGNI CADUTI
COMBATTENDO CONTRO LO STATO E IL CAPITALE
ASSEMBELA CITTADINA
MERCOLEDI' 5 NOVEMBRE ORE 16.30
in Via Cristofori, 9- VITERBO (quartiere PILASTRO).
Interviene Flavio Rossi Albertini- Avvocato difensore di Massimo
Proiezione video sul carcere
Sottoscrizione per i compagni detenuti
Comitato Cittadino Contro il Carcere e la Repressione Sociale

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Riceviamo e inoltriamo:
> LA STORIA INFINITA.NULLA DI NUOVO.
>
> Ce lo aspettavamo.la repressione avanza, da enormi
> giri di vite, tenta ancora di eliminare e impaurire
> chi lotta e imposta la sua vita in direzione della
> distruzione del nemico.è la storia di sempre, appunto,
> nulla di nuovo, ma nulla di cio, anche se ormai comune
> , può essere accettato.
> Osserviamo l'ultimo mese : 4 differenti operazioni
> poliziesche con più di 60 perquisiti , 13 arresti e un
> infinità di compagni denunciati e inquisiti.Due
> compagni sono ancora ai domiciliari , qualcuno è
> ancora all'ospedale e Massimo resta ancora a regina
> coeli , tra le parentesi del fuoco incrociato dei vari
> difensori dello stato e dell'ordine ,siano essi forze
> dell'ordine o disordinati cittadini premurosi nei loro
> doveri verso lo stato.
> Il 4 novembre ci sarà il processo a una compagna
> arrestata mesi fa dopo un 'azione contro gli infami
> pennivendoli della Stampa.
> Approfittiamo di questa data per ribadire la nostra
> solidarietà a tutti i compagni incastrati più o meno
> pesantemente nelle reti della (in )giustizia e del
> potere.
>
>
> TORINO

4 NOVEMBRE 2003
ORE 11.00
PRESIDIO DAVANTI AL
> PALAGIUSTIZIA IN C.SO VITTORIO EMANUELE CONTRO LE
> GALERE I CARCERIERI E IN SOLIDARIETÀ A MASSI GIMMY E
> TUTTI I DETENUTI.