Szerző: antonio bruno Dátum: Tárgy: [NuovoLaboratorio] devastazione al G8: tra i danenggiati anche un
giudice ligure: se parte civile, il processo passa a Torino
Tra i danneggiati un giudice ligure: gli sfasciarono l'auto. Se si
costituisse parte offesa, la competenza passerebbe a Torino=20
=ABProcessate quei 26 no global=BB
Chiesto il rinvio a giudizio per le violenze al G8 di Genova
Genova. Devastazione, saccheggio, lesioni, rapina, furto, detenzioni di
armi e materiale esplodente con 400 parti offese, pubbliche e private,
compreso un giudice: sono i reati, contestati con diverse responsabilit=E0 e
attribuzioni, per i quali il pool di magistrati - Giancarlo Pellegrino,
Anna Canepa e
Andrea Canciani - hanno definito la richiesta di rinvio a giudizio per 26
indagati, 24 dei quali arrestati nel dicembre del 2002.
L'eventuale formale costituzione tra le parti offese del giudice genovese,
porterebbe al trasferimento dell'intero procedimento a Torino, competente
per i giudizi in cui sono parti offese o indagati giudici liguri.
Altre indagini sono pendenti per altre 400 persone, arrestate o denunciate.
I 26 che rischiano il giudizio - alcuni sceglieranno il patteggiamento o
l'abbreviato per le posizioni pi=F9 a rischio - sono tutti italiani (nessuno
dei "veri" Black bloc soprattutto stranieri =E8 stato sinora identificato).
Secondo
l'accusa, agirono senza un disegno preciso o preordinato. Facendo per=F2
parte del "red block" che si coagul=F2, in parte, sulla scia dei primi
scontri dei Black bloc. Con componenti diverse: estremismo anarchico
esterno al Fai, la federazione anarchica italiana, Disobbedienti e ex Tute
bianche dei centri sociali veneti, cani sciolti. Compreso un pregiudicato
comune riconvertitosi, a
suo dire, alla politica. Tra i reati contestati, l'assalto al carcere di
Marassi, a banche, a negozi, autosaloni: atti gravissimi secondo l'accusa.
Per i difensori erano reazioni alle cariche e alle violenze delle forze
dell'ordine. Soprattutto dopo l'attacco al corteo autorizzato di via
Tolemaide. L'episodio a se stante =E8 quello dell'assalto al carcere. Tra le
400 parti lese, gi=E0 indennizzate con i fondi post G8, che avranno diritto =
a
costituirsi
in giudizio per i danni mortali, anche un giudice, i ministeri degli
Interni e di Grazia e giustizia, il Comune di Genova. Tutti decideranno il
da farsi. Il giudice genovese ebbe l'auto, nuova di zecca e parcheggiata in
un viale distrutta (con altre) dalle molotov dei "duri". L'eventuale
costituzione in
giudizio del magistrato (gip al tribunale di Genova, sotto scorta per
alcune delicate indagini) porterebbe l'inchiesta a Torino.
Chi sono gli inquisiti? Tra loro i genovesi Massimiliano Monai e Eurialo
Predonzani e il pavese Luca Finotti. Erano gi=E0 stati indagati per tentato
omicidio per l'assalto alla camionetta in piazza Alimonda, devastazione e
saccheggio. Alla conclusione dell'inchiesta, con il passaggio degli atti
dal pm Silvio Franz al pool G8, l'accusa era stata derubricata in lesioni
gravi. Predonzani =E8 latitante: quando venne emesso l'ordine di custodia si
trovava a Berlino.
Tutti gli indagati avevano sub=ECto misure restrittive o cautelari: solo due
siciliani avevano visto annullato l'ordine di arresto sette mesi dopo, gli
altri avevano ottenuto dopo qualche mese gli arresti domiciliari o obblighi
alternativi, come la firma tutti i giorni in caserma. L'unico ancora in
carcere =E8 Pino Puglisi, soprannominato Molotov, recluso in Sicilia. Per lu=
i
e per il caso G8, l'ala dura del movimento no global, ha preannunciato una
manifestazione a Genova il 15 novembre, quando sar=E0 trasferito nel carcere
di Marassi per l'udienza preliminare.
Oltre ai tre che devono rispondere dei fatti di piazza Alimonda per gli
incidenti pi=F9 gravi ci sono Marina Cugnaschi e Vincenzo Vecchi, la prima d=
i
Lecco il secondo di Bergamo, indicati come anarcoinsurrezionalisti.
La Cugnaschi =E8 stata indicata dagli inquirenti come uno degli elementi di
punta all'assalto al carcere di Marassi.
A Vecchi =E8 stata contestata anche la rapina al fotografo Mimmo Frassineti.=
C'=E8
poi il gruppo romano (Alberto Funaro, Francesco Toto. Tra le Tute Bianche
Duccio Bonechi, Stefano Caffagnini, Federico De Re, Auraujo De Andrade,
Mauro Degli Innocenti, Omid Tabar Farouzi) e gli altri genovesi: Angelo Di
Pietro, Paolo Putzolu, Antonio Fiandra.