[NuovoLaboratorio] I: Anche 'Il Giornale' si schiera contro …

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Szerző: forumgenova@inventati.org
Dátum:  
Tárgy: [NuovoLaboratorio] I: Anche 'Il Giornale' si schiera contro PeaceLink
-----Messaggio Originale-----
Da: Martina Pignataro <pignataro@???>
A: <Undisclosed-Recipient:;>
Data invio: giovedì 23 ottobre 2003 22.18
Oggetto: Fw: Anche 'Il Giornale' si schiera contro PeaceLink


> Rispondo all'appello di Peacelink per diffondere la verità e la corretta
> informazione...
>
> Ciao a tutti,
> Martina.
>
>
> ----- Original Message -----
> From: "Carlo Gubitosa" <c.gubitosa@???>
> To: <pignataro@???>
> Sent: Thursday, October 23, 2003 4:19 AM
> Subject: Anche 'Il Giornale' si schiera contro PeaceLink
>
>
> > Ciao!
> >
> > Questa mail ti arriva perche' hai aderito all'appello in difesa
> dell'associazione PeaceLink: http://www.peacelink.it/emergenza
> >
> > Il 21 ottobre dalle pagine del quotidiano 'Il Giornale' e' partito un
> altro articolo pesantemente ingiusto nei nostri confronti, in base al

quale
> noi saremmo solamente contenti di avere un 'nemico', e non preoccupati per
> l'azione legale ingiusta che ha colpito la nostra associazione.
> >
> > C'e' bisogno di far conoscere la nostra vicenda al maggior numero
> possibile di persone: noi non abbiamo spazi sui giornali, e l'unico
> strumento di diffusione e' il 'passaparola' attraverso la posta

elettronica.
> Ti chiedo solamente di diffondere questo messaggio, che contiene

l'articolo
> pubblicato su 'Il Giornale' e la nostra richiesta di rettifica. Lasceremo

a
> chi legge il compito di trarre le proprie conseguenze su questa operazione
> giornalistica.
> >
> > Grazie ancora per il tuo aiuto.
> >
> > A presto
> >
> >
> > Carlo Gubitosa
> >
> > -----------------------------------------
> >
> > Associazione PeaceLink
> >
> > Telematica per la Pace - Volontariato dell'informazione
> > http://www.peacelink.it - info@???
> >
> > ------------------------------------------
> >
> > ARTICOLO PUBBLICATO SU 'IL GIORNALE' DEL 21 OTTOBRE 2003
> >
> > Il caso
> >
> > Ambientalista denuncia sito pacifista: via la mia firma dalla lista
> antiamericana.
> >
> > Il professor Daclon non riesce a farsi cancellare e anzi viene

insultato.
> >
> > Da Milano
> >
> > Tanti nemici tanto onore? Dalle parti di PeaceLink, associazione
> pacifista, devono aver pragmaticamente sentito il bisogno di avere almeno

un
> nemico contro cui combattere. Cosi' Corrado Maria Daclon, nome storico
> dell'ambientalismo italiano, e' stato issato a forza sul piedistallo dei
> cattivi. Sopra la scritta Nato. E il sito pacifista e' da settimane
> ingolfato da messaggi niente affatto concilianti contro 'L'Uomo Nato',
> coperto da appellativi irriferibili e minacce neanche tanto velate di

andare
> incontro ad una brutta fine. Eccolo lo specchietto utilizzato per aprire

le
> ostilita' e strappare l'applauso agli amici e agli amici degli amici:
> PeaceLink subisce l'assalto di un servo dell'imperialismo americano.
> Nientemeno.
> >
> > Peccato che lui abbia sperimentato in precedenza l'invasione di campo

dei
> turbolenti pacifisti. Accade questo: la firma di Daclon compare in calce a
> un manifesto ambientalista contenente frasi del tipo 'la guerra e'

divenuta
> strumento ordinario di gestione della potenza imperiale Usa, con effetti
> umanamente e ambientalmente tragici e inaccettabili'. Daclon protesta:

lui,
> presidente di Pro-Natura, la piu' antica associazione ambientalista
> tricolore, non ha mai prestato il proprio nome a tesi del genere. Non
> appartengono alla sua cultura. Per di piu', lui con la Nato qualche volta

ha
> lavorato (senza percepire compensi) in totale sintonia: 'Per la

Nato -spiega
> al Giornale - ho partecipato ad alcuni Workshop internazionali in tema di
> scienze ambientali, dal risanamento del Mar Caspio alla desertificazione
> della regione del Lago d'Aral'. Perche' dovrebbe poi abbandonarsi al
> catastrofismo dei tatzebao no global? Quella firma e' stata semplicemente
> rubata all'interessato.
> >
> > Che chiede solo e soltanto una cosa l'eliminazione del proprio nome dal
> documento. PeaceLink se la cava rinviando ai compagni di Rifondazione
> Comunista: 'abbiamo riprosotto testualmente il manifesto, compresi i
> firmatari, dal sito web di Rifondazione'. Insomma, i no global avrebbero
> solo clonato un errore e il loro sarebbe solo un peccatuccio veniale.
> Intanto pero' Rifondazione ammette il pasticcio e fa sparire Daclon dalle
> prime linee dell'antiamericanismo. A PeaceLink invece decidono di scavare
> una trincea e di indossare l'elmetto: se prima potevano vantare la

campagna
> anti Nato dell'Uomo Nato, ora possono lucidare la propria coscienza
> denunciando l'aggressione dell'Uomo Nato. Evidentemente buono per tutte le
> stagioni.
> >
> > Lui allarga le braccia sconsolato: 'la collaborazione con la Nato occupa
> solo una riga del mio curriculum'. Un dettaglio. E infatti Daclon e'
> anzitutto professore universitario e poi consulente della Commissione
> Europea, esperto accreditato presso organismi internazionali,

collaboratore
> di riviste e trasmissioni televisive, piu' tante altre cose.
> >
> > Non c'e' niente da fare. PeaceLink lancia l'appello, la piazza
> internettiana dei no global risponde con un ruggito virtuale al richiamo
> della foresta: centinaia di messaggi in cui Daclon passa, nel migliore dei
> casi, per bastardo. O gli si promette di finire a pezzi. Lui, intanto, si

e'
> rivolto al giudice: per uscire dalla rete dei pacifisti pare non ci siano
> altri mezzi.
> >
> > Gia che c'e', lo studioso allega anche una richiesta di risarcimento

pari
> a 50 mila euro: 'Una cifra simbolica -precisa- visto che mi hanno

attribuito
> a proposito della Nato frasi del tipo 'mercenari in divisa''. Tocchera'

alla
> magistratura togliere agli 'ultimi giapponesi' di PeaceLink il giocattolo
> che permette loro di continuare la piccola grande guerra.
> >
> > [SteZu]
> >
> > -------------------------------------
> >
> > LA RICHIESTA DI RETTIFICA DELL'ASSOCIAZIONE PEACELINK
> >
> >
> > All'attenzione di:
> >
> > Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano 'Il Giornale'
> >
> > RICHIESTA DI RETTIFICA AI SENSI DELLA LEGGE SULLA STAMPA
> >
> > Ai sensi dell'articolo 8 della legge sulla stampa, in qualita' di
> segretario dell'associazione PeaceLink, chiedo la pubblicazione di una
> rettifica in merito all'articolo apparso sul numero del 21 ottobre del
> quotidiano da lei diretto, un articolo intitolato 'Ambientalista denuncia
> sito pacifista: via la mia firma dalla lista antiamericana.', a firma
> 'SteZu'.
> >
> > La legge sulla stampa ci concede il diritto di chiedere rettifica nei

casi
> in cui vengano attribuiti 'pensieri o affermazioni ritenuti lesivi della
> dignita' o contrari a verita''. L'associazione PeaceLink e' una

associazione
> nonviolenta, che combatte contro la violenza del linguaggio oltre che

contro
> la violenza delle armi, e pertanto vi comunichiamo che
> >
> > RITENIAMO LESIVO DELLA NOSTRA DIGNITA', CONTRARIO A VERITA' E
> DEONTOLOGICAMENTE SCORRETTO DA PARTE VOSTRA IL FATTO DI AVER ACCOSTATO IL
> NOME DI PEACELINK A MINACCE DI VIOLENZA NEI CONFRONTI DEL DACLON, CHE
> NESSUNO DEI NOSTRI ASSOCIATI HA MAI PRONUNCIATO, NE' SCRITTO, NE'

TANTOMENO
> PENSATO.
> >
> > Noi siamo un'associazione nonviolenta e sul nostro sito non sono

presenti
> 'appellativi irriferibili' rivolti a Daclon, ne' tantomeno minacce o

auspici
> di morte. Vi invitiamo a verificare questa affermazione consultando le
> pagine di www.peacelink.it, anche se ci appare davvero strano che non
> abbiate effettuato questa verifica prima di pubblicare il vostro articolo.
> Per tutelare la privacy del signor Daclon non abbiamo mai pubblicato

nemmeno
> il suo nome, fino a quando la sua identita' non e' stata rivelata il 3
> agosto scorso da un articolo apparso sul quotidiano 'Libero'. Per evitare
> problemi con testi dal linguaggio violento inseriti da terzi sulle nostre
> pagine web, dal FEBBRAIO SCORSO abbiamo inibito la pubblicazione

automatica
> dei commenti da parte delle persone che hanno aderito alla nostra

richiesta
> di solidarieta' per far fronte alle nostre spese legali.
> >
> > Oltre a questo, va detto che il vostro articolo contiene varie
> informazioni false, a cominciare dal titolo e dal catenaccio: 'via la mia
> firma dalla lista antiamericana. Il professor Daclon non riesce a farsi
> cancellare e anzi viene insultato'. Non abbiamo mai ricevuto dal Signor
> Daclon una richiesta di rimozione o di rettifica dei contenuti pubblicati
> sul nostro sito, ne' tantomeno una lettera di diffida precedente alla
> citazione in tribunale. Il signor Daclon ci ha richiesto solamente 50 mila
> euro, ma non ci ha mai invitato a modificare i contenuti della pagina
> 'incriminata', cosa che noi non possiamo fare con una iniziativa
> unilaterale, in quanto quella pagina e' ormai oggetto di indagine.
> >
> > Se il signor Daclon, cosi' come ha fatto con Rifondazione Comunista e
> altri siti che hanno pubblicato il testo 'incriminato', ci avesse chiesto

la
> rimozione o la rettifica del testo PRIMA di procedere ad una causa civile,
> saremmo stati BEN LIETI DI ACCONTENTARLO. Questa possibilita' ci e' stata
> negata dallo stesso signor Daclon, che prima di procedere la sua azione
> legale NON CI HA MAI CONTATTATO IN ALCUN MODO, NE' CI HA INVIATO LETTERE

DI
> DIFFIDA.
> >
> > Contrariamente a quello che appare dal vostro articolo, l'azione legale

di
> Daclon non e' SUCCESSIVA al nostro appello di solidarieta' lanciato in

rete,
> ma e' PRECEDENTE a tutte le iniziative che abbiamo messo in atto per
> difendere il nostro diritto alla citazione integrale di fonti autorevoli.
> Questo diritto vogliamo esercitarlo senza dover sborsare decine di

migliaia
> di euro per motivi pretestuosi, ma facendo semplicemente quello che fanno
> tutti i normali organi di stampa: rettificare o rimuovere contenuti errati
> su sollecitazione dei diretti interessati. Cosa, ripeto, che non ci e' mai
> stata richiesta.
> >
> > La firma di Daclon non 'compare' magicamente in calce ad un manifesto,
> cosi' come riportato nel vostro articolo, ma e' stata PUBBLICATA in calce

a
> quel manifesto dal sito web di un PARTITO NAZIONALE che non ha nessun

legame
> con la nostra associazione. Il testo ci e' sembrato interessante, la fonte
> autorevole, e uno dei nostri volontari ha deciso di pubblicarlo
> integralmente. Altri siti che hanno pubblicato la medesima pagina non

hanno
> ricevuto dal signor Daclon una citazione da 50 mila euro, ma solamente una
> richiesta di rettifica.
> >
> > Vorremmo capire inoltre come fate a scrivere che Daclon ha lavorato per

la
> Nato 'senza percepire compensi'. Daclon si e' rivolto a noi con un atto di
> citazione in cui afferma che 'da anni intrattiene rapporti culturali e
> soprattutto professionali con gli Stati Uniti, con le sue agenzie federali
> come la NASA, ed e' consulente della NATO per le questioni ambientali'. Da
> quando in qua la Nato si serve di consulenti non retribuiti? L'Alleanza
> Atlantica annovera anche delle attivita' di volontariato tra le sue varie
> iniziative?
> > [Per consentirvi le opportune verifiche, il testo integrale dell'atto di
> citazione e' disponibile all'indirizzo
> http://italy.peacelink.org/emergenza/articles/art_33.html ]
> >
> > Riteniamo infine che il vostro giornale avrebbe potuto adempiere in modo
> piu' efficace all'obbligo professionale di completezza dell'informazione
> pubblicando oltre alle dichiarazioni di Daclon anche i messaggi di
> solidarieta' ricevuti dalla nostra associazione e pubblicati sul nostro
> sito.
> >
> > Il missionario comboniano KIZITO SESANA ha dichiarato che 'come
> giornalista - oltre che come missionario - ritengo ingiusta e priva di
> fondamento questa citazione in giudizio contro PeaceLink; È UNA CAUSA

CIVILE
> NON CONDIVISIBILE PER CHI DIFENDE LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE e che mira a
> colpire una rete distintasi per le sue attivita' di pace e di

solidarieta''.
> >
> > L'intellettuale liberal ebreo-statunitense NOAM CHOMSKY ci ha scritto

che
> 'questa faccenda e' strana. NON RIESCO A CREDERE CHE QUESTA CITAZIONE

POSSA
> ANDARE A BUON FINE, E CREDO CHE SI TRATTI SOLAMENTE DI UNA INTIMIDAZIONE.

Mi
> unisco volentieri alla vostra protesta'.
> >
> > Padre ALEX ZANOTELLI e Padre MICHELE STRAGAPEDE, anche a nome dei
> missionari Comboniani di Bari e della scuola di Pace 'don Tonino Bello' di
> Molfetta hanno dichiarato che LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI RIVOLTA A
> PEACELINK E' 'PESANTE, INGIUSTA E PRETESTUOSA'.
> >
> > Confido nella correttezza e nella serieta' del vostro giornale per la
> pubblicazione di queste rettifiche con lo stesso rilievo dell'articolo in
> questione e 'in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del

giornale
> che ha riportato la notizia cui si riferiscono', cosi' come previsto dalla
> legge sulla stampa.
> >
> > Riassumendo:
> >
> > 1) Non e' vero che abbiamo negato una rettifica a Daclon. Semplicemente
> non ci e' stata chiesta.
> > 2) Non e' vero che la nostra associazione istiga alla violenza i
> visitatori del suo sito.
> > 3) Non e' vero che Daclon fa volontariato per la Nato.
> > 4) Su questa vicenda ci sono anche altre opinioni che voi avete nascosto
> ai vostri lettori.
> >
> > Cordiali saluti e buon Lavoro.
> >
> > Carlo Gubitosa
> > Segretario Associazione PeaceLink
> >
> >
> >
> >
> >
> > ----------
> > Ricevi questo messaggio perche' hai dato la tua adesione alla campagna
> Difendi PeaceLink
> > sul sito di PeaceLink http://db.peacelink.org/campagne/info.php?id=1
> > Se desideri essere rimosso dal database scrivi a admin@???
> richiedendo la cancellazione dei tuoi dati
> >
> >
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>