[Cpt] Fw: [GSF-Puglia] I: ::disobbedienti puglia:: L'isteris…

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Autor: Anna Simone
Datum:  
Betreff: [Cpt] Fw: [GSF-Puglia] I: ::disobbedienti puglia:: L'isterismo sicuritario: visita al cpt di Lamezia Terme
----- Original Message -----
From: "anna simone" <simoneannait@???>
To: <morbidezza@???>
Sent: Friday, October 24, 2003 1:56 PM
Subject: Fwd: [GSF-Puglia] I: ::disobbedienti puglia:: L'isterismo
sicuritario: visita al cpt di Lamezia Terme


> --- csoa coppolarossa <coppolarossa_2000@???> ha
> scritto: > A: <GSF-Puglia@???>,
> > <pugliarossa@???>
> > Da: "csoa coppolarossa" <coppolarossa_2000@???>
> > Data: Wed, 1 Oct 2003 17:41:20 +0200
> > Oggetto: [GSF-Puglia] I: ::disobbedienti puglia::
> > L'isterismo sicuritario: visita al cpt di Lamezia
> > Terme
> >
>
> ---------------------------------
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: disobbedienti puglia
> [mailto:disobbedienti.puglia@libero.it]
> Inviato: mercoledì 1 ottobre 2003 17.39
> A: disobbedienti-puglia@???
> Oggetto: ::disobbedienti puglia:: L'isterismo
> sicuritario: visita al cpt
> di Lamezia Terme
>
>
>
>
>
>
> <http://it.groups.yahoo.com/> Yahoo! Gruppi
> I Miei <http://it.groups.yahoo.com/mygroups> Gruppi |
> disobbedienti-puglia
> <http://it.groups.yahoo.com/group/disobbedienti-puglia>
> Pagina
> principale
>
>
>
> da
> http://www.globalradio.it/article.php3?id_article=643
>
> L'isterismo sicuritario
> Visita al Cpt di Lamezia Terme
> Il 26 settembre una delegazione organizzata dal Tavolo
> migranti e dal
> PRC,
> è entrata insieme a Russo Spena ed alle realtà locali,
> nel Cpt di
> Lamezia
> Terme, eufemisticamente denominato, da una serie di
> cartelli recenti
> lungo
> il percorso, "centro di accoglienza".
> La delegazione si è trovata di fronte ad una
> situazione che va ben oltre
> l'immaginazione, che rende concreta quello che da
> tempo viene chiamato
> "stato di eccezione come forma legale di ciò che non
> può avere forma
> legale". In una struttura in evidente corso di
> "ammodernamento", con una
> grata di metallo alta diversi metri supportata da una
> seconda grata di
> metallo, abbiamo trovato rinchiusi una settantina di
> migranti in
> condizioni
> disumane che ci hanno ricordato le primi immagini
> diffuse dei manicomi.
> Le
> stanze non avevano porte, non c'erano vetri alle
> finestre, nessuna forma
> di
> riscaldamento in una struttura funzionante sempre,
> materassi buttati per
> terra, pochi servizi igienici in una condizione
> igienico-sanitaria
> assolutamente precaria, invece che rubinetti c'erano
> pompe di gomma da
> cui
> arriva solo acqua fredda, nessun ricambio di
> biancheria, letti persino
> nel
> cortile esterno. Nella struttura non c'erano sedie,
> tavoli, niente che
> potesse far pensare ad un servizio di mensa perchè,
> come ci hanno
> raccontato le persone trattenute, mangiano sui letti.
> Nessuna forma di comunicazione con l'esterno: c'era
> una sola cabina
> telefonica in una struttura che può detenere fino a
> 110 migranti, ma ci
> hanno riferito che non ricevono schede telefoniche.
> L'uso limitato e
> discrezionale, nonostante sia un diritto fondamentale,
> di poter
> esercitare
> il diritto di difesa è affidato alla presenza di un
> avvocato ovviamente
> in
> convenzione con la gestione del lager. E così abbiamo
> incontrato persone
> di
> diversa nazionalità: alcuni entrati in Italia per
> turismo che, dopo
> pochissimi giorni di permanenza in Italia, le forze
> dell'ordine durante
> un'incursione notturna avevano trasferito nel Cpt
> senza che gli fosse
> spiegato in una lingua a loro comprensibile cosa gli
> stesse accadendo;
> persone in procinto di rientrare nel proprio paese in
> possesso persino
> di
> un biglietto aereo, trattenute senza alcuna
> informazione; persino chi
> sposato con una donna italiana ed un figlio senza
> possibilità di
> comunicare
> con la propria famiglia; tantissime persone con in
> mano le pratiche di
> regolarizzazione; un richiedente asilo, vittima di
> tortura nel proprio
> paese, che ha ingoiato due lamette ed al quale è stato
> rifiutata la
> visita
> di un medico con le parole "muori come un cane".
> Abbiamo incontrato
> tantissimi migranti in "regime di doppia pena",
> considerato che hanno
> già
> scontato una pena in carcere; tossicodipendenti in
> cura a cui viene
> negata
> la somministrazione di farmaci e che pertanto ci
> chiedevano più dosi di
> valium; ragazzi in stato depressivo tale da non
> riuscire da venti giorni
> ad
> alzarsi dal proprio letto e neanche a mangiare;
> persone in uno stato
> evidente di confusione psichica che qualunque medico
> ne accerterebbe
> immediatamente l'incompatibilità con lo stato di
> detenzione. La
> Bossi-Fini,
> come la prosecuzione estremizzata ma assolutamente
> coerente della
> Turco-Napolitano del 1998, chiude ulteriormente le
> frontiere ed apre a
> logiche di isterismo securitario, inasprendo quelle
> politiche repressive
> nei confronti dei migranti, paradigma delle quali sono
> i Cpt e le altre
> strutture chiuse i cui vari eufemismi non servono a
> mascherarne la
> effettiva destinazione. Questi mostri dello stato
> penale globale non
> sono
> "emendabili", perché oltre ad ogni valutazione
> puramente giuridica,
> rendono
> "legge dello stato" l'intolleranza, il disconoscimento
> e la violazione
> dei
> diritti fondamentali della persona e di cittadinanza,
> in nome del
> controllo
> sociale e della militarizzazione degli spazi di
> espressione. Le
> politiche
> rivolte ai migranti sono il laboratorio politico di
> sperimentazione
> dello
> stato di eccezione permanente e della sospensione del
> diritto, a partire
> da
> Schengen e Dublino.
> La denuncia ancora più grave che la delegazione
> entrata a Lamezia Terme
> sottopone agli occhi di tutti , è che la gestione di
> questo posto è
> affidata alla cooperativa sociale "Malgrado tutto" :
> questo privato
> sociale, così come certa chiesa, invece di premere ai
> confini del
> diritto
> per abbatterli, per allargare e moltiplicare diritti e
> spazi di
> esistenza,
> ha assunto in pieno quel mandato infamante di
> "normalizzazione",
> divenendo
> puro business umanitario funzionale alle pratiche di
> controllo e di
> esclusione sociale. La retta giornaliera che la
> cooperativa percepisce
> per
> ogni migrante detenuto è di circa 45 euro. Ma
> nonostante tutte le
> denunce ,
> nuovi luoghi di reclusione come questo si stanno
> costruendo in ogni
> regione, in Puglia come in Liguria, come in Campania.
> Il senso dei monitoraggi, delle nostre proteste, delle
> nostre denunce
> mira
> a costruire un grido assordante per una dichiarazione
> di incompatibilità
> radicale con questi luoghi anche se fossero alberghi
> di lusso: per
> svergognarli, toglierli aria e finanziamenti, per
> stringerli d'assedio,
> per
> liberarli. Se questa è, come riteniamo, una delle
> maglie del reticolato
> globale, nessuna denuncia resterà muta e, per dirla
> con A.Roy, "nessun
> obiettivo è modesto, nessuna vittoria insignificante".
>
> Erminia Rizzi
> Forum dei diritti - Bari
>
>
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