Autore: antonio bruno Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] DIAZ, C'E' ANCHE PERUGINI E GRATTERI SI PRESENTA
da Lavoro Repubblica
DIAZ, C'E' ANCHE PERUGINI E GRATTERI SI PRESENTA
Il funzionario citato nella memoria del capo dell'Antiterrorismo
Con la famigerata irruzione all'interno della scuola Diaz non c'entra un
bel nulla. Pure, il nome di Alessandro Perugini - gi=E0 indagato per i
soprusi nella caserrna di Bolzaneto, per il pestaggio e l'arresto di un
adolescente durante i disordini del G8 - fa capolino anche in questa
inchiesta. Lo tira indirettamente in ballo un suo superiore, quel Francesco
Gratteri, dirigente dell'Antiterrorismo, che chiede alla Procura genovese
di essere nuovamente interrogato. L'istanza arriva attraverso una memoria
consegnata dal suo legale Luigi Li Gotti; e con la quale il superpoliziotto
prende distanze dal blitz. l pm in pratica lo accusano di essere il registe
della sciagurata operazione Gratteri con questo scritto intende invece
chiarire alcun punti, e cio=E8: che non assistette personalmente alla
sassaiole immediatamente precedente l'assalto (ma che comunque ci sono
diverse testimonianze a supporto. della vicenda); che la perquisizione
all'interno dell'istituto non dipese direttamente da lui; che del falso
ritrovamento delle molotov, ingiustamente attribuite al no-global, =E8 in
pratica a sua volta una vittima. Una difesa secca e precisa, con la volont=
=E0
di essere ancora ascoltato - l'indagato vuoi sapere qua sono gli elementi
di prova a su carico: l'appuntamento con magistrati =E8 previsto per l'ultim=
a
settimana del mese, e insieme la richiesta di alcuni accertamenti. Tra,
questi, il recupero appunto dei tabulati telefonici che proverebbero le
chiamate tra pm Francesco Pinto e il vice-questore Perugini, allora braccio
destro di Mortola, nella notte dei blitz. Sullo stesso argomento sar=E0
interrogato questa mattina un altro di funzionario indagato: si tratta di
Carlo Di Sarro, difeso dall'avvocato Gimmi Giacomini.