Autor: albion Data: Assunto: [RSF] nasce il CONPAC: coordinamento nazionale professori a contratto
> Lettera sui professori a contratto > nelle Università italiane,
> a partire dal caso di Scienze della Comunicazione de "La Sapienza" di
> Roma.
> (in 4 sezioni)
>
> I. blocco delle lezioni
>
> Riassumo la situazione attuale. L'ultimo Consiglio di Facoltà della
> Facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma (del giorno 20/10/03)
> ha deciso di rinviare l'inizio delle lezioni, già slittate
> precedentemente al 27 ottobre, in attesa dell'esito della riunione
> convocata dal rettore con il direttore amministrativo dell'Ateneo il
> giorno 28 ottobre.
>
> Gli studenti, appoggiati dal CdL, hanno proposto una mobilitazione che
> coinvolga studenti e docenti in una prima manifestazione: un sit-in di
> fronte al rettorato (alla città universitaria di Roma, sotto la statua
> della Minerva) lunedì 27, alle ore 10.
>
>
> La richiesta della Facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma,
> secondo le dichiarazioni del preside, prof. De Masi, è di stanziare
> (cioè trovare o sbloccare) i fondi adeguati per il pagamento dei
> contratti relativi all'anno acc. 2003-2003, e di impegnarsi
> formalmente (cioè in forma scritta) per quanto riguarda i nuovi
> contratti dell'anno che si apre. Nella lettera aperta del preside (nel
> sito della Facoltà www.comunicazione.uniroma1.it) troverete ulteriori
> spiegazioni.
>
>
> Al momento, il Consiglio di Facoltà si è trovato di fronte a queste
> promesse da parte dell'amministrazione:
>
>
> - l'Ateneo stanzierà i fondi per i pagamenti arretrati (dei contratti
> e degli affidamenti), ma meno di quelli richiesti dalla Facoltà per
> l'anno 2002-2003;
>
>
> - per i contratti 2003-2004 si raschierà il "fondo del barile" (parole
> del direttore amministrativo riportate dal preside), garantendo, così
> sembra, solo la quota minima obbligatoria per i professori a
> contratto, qualcosa come 200 Euro lorde (un contratto di questo tipo,
> infatti, non può essere a costo zero).
>
>
> Questo significa che i professori a contratto si troveranno in una
> situazione paradossale: non solo aver lavorato finora senza firmare
> nessun contratto, sulla fiducia e sulla sola chiamata della Facoltà,
> ma ricevere inoltre, per un impegno già concluso, una somma minore a
> quella prevista dall'accordo iniziale (che dovrebbe per legge essere
> contenuto nel bando di concorso dalla Facoltà, tra l'altro mai visto).
> Per l'anno che verrà, invece, si tratterebbe di un rimborso simbolico,
> anche questo con un contratto fantasma, da firmare cioè come prassi
> vuole a conclusioni dei corsi (di 30 o 60 ore), dei ricevimenti e
> degli esami (nei corsi dei primi anni per circa 500 studenti a corso)
> e delle varie sessioni laurea.
>
>
> Invocando una sacrosanta dignità dei docenti a contratto, e con una
> forte solidarietà dei docenti incardinati, si è votato di sospendere
> le lezioni ad oltranza, fino ad una forma concreta di impegno da parte
> del Rettore e dell'Amministrazione.
>
>
>
>
> II. prassi da cambiare
>
>
> Ecco per pochi punti la "prassi" che accompagna le procedure di
> assunzione e pagamento dei professori a contratto presso le Facoltà
> italiane:
>
>
> 1- ogni Facoltà, a seconda "delle norme dei rispettivi ordinamenti e
> nei limiti degli stanziamenti di bilancio" (cito quasi testualmente
> dalla legge che trovati in http://www.murst.it/regolame/profc.htm)
> bandisce dei concorsi per "procedure di valutazione comparativa di
> posti di professore a contratto";
>
>
> 2 - la Facoltà seleziona e accetta alcune domande (anche se di solito
> chi è previsto tenere un dato corso viene informato per tempo del
> bando e poi "selezionato");
>
>
> 3 - i professori a contratto accettati iniziano i loro corsi, ormai
> quasi tutti semestrali, diciamo a novembre dello stesso anno 2001
> (a.a. 2001-2002);
>
>
> 4 - alla fine dei corsi, spesso dopo la prima o la seconda sessione di
> esami (verso maggio-giugno 2002), di solito previa presentazione del
> registro delle lezioni controfirmato dal preside della Facoltà,
> vengono stipulati i contratti di lavoro autonomo con il Rettore
> dell'Ateneo;
>
>
> 5 - dopo qualche mese i contratti vengono pagati, di solito in unica
> soluzione (settembre-ottobre 2002).
>
> Se funziona in questo modo, si giunge al contratto (quindi anche alla
> copertura assicurativa) a corso finito, e al pagamento effettivo circa
> 1 anno dopo l'inizio del corso.
>
>
> Se invece avete l'onore di lavorare alla "La Sapienza", il punto 4,
> cioè la firma del contratto, può cadere nell'oblio fino alla chiusura
> dell'anno accademico (nel nostro esempio il 2001-2002), e slittare
> fino a febbraio-marzo del 2003. A quel punto vi diranno che la
> richiesta di pagamento è stata inoltrata alla Direzione
> Amministrativa, e deve poi essere firmata dal Rettore, che emana per
> questo apposito Decreto. Quindi il pagamento effettivo vi giunge anche
> 3-4 mesi dopo la firma del contratto. Risultato: iniziate il corso a
> novembre 2001, siete pagati a giugno-luglio 2003.
>
>
>
>
> III. altre ipotesi
>
>
> Per completezza, elenchiamo di seguito alcune delle proposte emerse
> all'ultimo Consiglio di Facoltà, scartando l'ipotesi di far iniziare
> solo i docenti di ruolo:
>
>
> 1 - iniziare i corsi senza remunerazione (cioè con la promessa di un
> cifra simbolica), per stima nella Facoltà e senso del dovere verso
> studenti e famiglie, accettando la situazione attuale come
> problematica per tutti, e facendo fronte all'emergenza;
>
>
> 2 - iniziare i corsi ugualmente ma cercando forma di autofinanziamento
> "eclatanti", ad esempio con delle collette alla fine delle lezioni, o
> con un coinvolgendo in qualche modo virtuale con le famiglie degli
> studenti;
>
>
> 3 - iniziare i corsi con una "gratuità dichiarata", in forma di puro
> volontariato (dirottando i pagamenti eventuali a ONG impegnate nel
> sociale o ad altre attività "senza fini di lucro");
>
>
> Si è giunti invece alla decisione di sospendere le lezioni, fino a che
> non si avranno certezze sui fondi di quest'anno, e adeguato pagamento
> degli arretrati. Come gestire più avanti la situazione anomala dei
> professori a contratto resta tutto da decidere.
>
>
>
>
> IV. nasce il CONPAC: coordinamento nazionale professori a contratto
>
>
> Invitiamo tutti ad aderire all'iniziativa, così da poter incontrarci e
> proseguire il confronto sulle diverse forme di "mobilitazione" da
> attuare, non solo a breve termine, ma nel lungo periodo, in nome
> dell'esigenza di legalità e dignità da molti espressa nelle recenti
> discussioni.
>
>
> Per dare il via ad un Coordinamento dei Professori a Contratto, sia a
> livello locale che nazionale, appare necessario iniziare con il
> raccogliere esperienze, pareri e proposte, così da costruire una
> piattaforma di richieste condivisa, compatibile con le esigenze della
> didattica e le richieste di ogni singola Facoltà.
>
>
> A questo fine abbiamo aperto in Internet un luogo di incontro
> virtuale, di immediato accesso: vi preghiamo di partecipare alla
> costruzione di una forma semplice di weblog (o blog) "di servizio",
> visitando il sito, fornendo i vostri recapiti, le vostre esperienze
> come co.co.co. universitari, le leggi in materia di lavoro flessibile
> di cui siete a conoscenza, i modi legali per tutelarsi. In sintesi,
> tutto ciò che ritenete utile a trasformare la situazione attuale di
> professori fantasma: presenti nei corsi, agli esami ed ai ricevimenti
> degli studenti o alle sessioni di laurea, ma assenti dalle
> preoccupazioni dell'Ateneo quando si tratta di regolamentazione,
> contratti, pagamenti.
>
>
> Chiunque voglia farci avere la sua adesione, può scrivere a
>
> professorifantasma@???
>
>
> o visitare il weblog al seguente indirizzo: http://conpac.splinder.it