[NuovoLaboratorio] legambiente ligurie rifiuti e controlli, …

Delete this message

Reply to this message
Autore: Andrea Agostini
Data:  
Oggetto: [NuovoLaboratorio] legambiente ligurie rifiuti e controlli, alcune domande
mi scuso per chi lo ha già ricevuto, ma antonio lo ha immesso in lista solo
in una parte
andrea

IL CICLO DEI RIFIUTI: TRASPARENZA E CONTROLLI

Il recente e vivace dibattito sul futuro del ciclo dei rifiuti a Genova nel
quale come associazione ci siamo espressi ripetutamente ( e continueremo )
sta arrivando alle ultime tappe istituzionali. Nel doveroso rispetto delle
regole che impongono che tali decisioni siano prese in sede istituzionale ci
vorremmo una volta tanto sottrarre al dibattito ( per altro artificioso ed
eludente ) su inceneritore no, inceneritore si, su raccolta differenziata
spinta, media o piccola , per concentraci nel merito su un terreno da sempre
più scivoloso : quello della trasparenza degli atti, della certezza delle
responsabilità, dell'efficienza dei controlli, e degli strumenti ( tecnici
ed economici ), perché intendiamo che la democrazia partecipata non sia solo
una parola da spendersi in campagna elettorale , ma debba essere una pratica
quotidiana , uno stile nella gestione della cosa pubblica .
In tal senso ci facciamo carico di alcune domande precise che ci sono state
rivolte dai cittadini preoccupati che numerosi ci comunicano lamentele e
timori su questa e altre emergenze..
Vorremmo porre pertanto delle domande precise che richiederebbero precise
risposte, scusandoci per la eventuale genericità, per l'ingenuità o per gli
equivoci in cui potremmo incorrere, non essendo noi dei tecnici , ma solo
una associazione di cittadini che aspirano a un futuro migliore e più
vivibile per tutti.
In data 12 giugno 2003 un camion della azienda Ecoge spa. ( demolizioni,
bonifiche ambientali, movimento terra e pulizia pozzi neri ) ha scaricato a
Scarpino un carico di legnami e cartone . Il tipo di carico si presterebbe
al recupero ( raccolta differenziata ) , invece il camion ha sversato nella
discarica nel mucchio.
Il camion che ha effettuato questo viaggio con un simile carico è stato
seguito nei giorni e nei mesi successivi da altri simili? E perché il legno
e il cartone non sono stati inviati alla raccolta differenziata? Esistono
dei documenti in merito ? Delle decisioni ( scritte ) prese dai responsabili
?
Un camion successivo , il numero 1434 dell'Azienda municipalizzata igene
urbana (AMIU) ha scaricato alle ore 11 un carico di scaffali, scrivanie,
armadi di metallo, anche questi sarebbero ( la logica vorrebbe ) da ritersi
merce preziosa e rivendibile da inviare a riciclo e invece no, tutto in
discarica indifferenziata.
Sarebbe bello sapere da dove quei materiali provengano e sapere se le
vernici e i materiali con cui sono stati costruiti sono o meno tossici e
immagino che all'uopo qualche responsabile habbia firmato la liberatoria e
qualche altro abbia dato per scritto le direttive in merito è possibile
vederle ?.
Altro camion altro carico, questa volta è un carico di cipressi nani che l'
Aster, Azienda servizi territoriali del Comune di Genova avrebbe dovuto
portare a un impianto speciale in Val Varenna che risultava fermo.
Domanda semplice da dove arrivavano quel camion di cipressi nani (
supponiamo molto ben pagati all'acquisto) ? Ce ne sono stati altri di simili
camion di legna non inviati alla struttura in Valbrevenna? Perché era ferma
e, in particolare : da luglio a ottobre quell'impianto è ripartito o tutto
il legname è stato conferito altrove ( dove? ) o è finito ad intasare la
nostra discarica cittadina ?
Sempre negli stessi giorni il presidente Momigliano si è affannato a
comunicarci che " la discarica di Scarpino funziona perfettamente"
Purtroppo , lui forse non lo sapeva, la macchina che dovrebbe accogliere e
selezionare i rifiuti speciali ( legno e ferro ) era guasta. Nel frattempo
qualcuno lo ha detto al presidente ? Ed, in particolare, è stata riparata? ,
vorremmo vedere le carte delle comunicazioni ( complesse ) delle
comunicazioni fra Scarpino e Assessorato e Amiu, che verosimilmente hanno
comunicato rottura e ( si spera ) riparazione, magari anche le date e chi se
ne è occupato ( e i costi ).
Purtroppo in assenza di collegamento col depuratore ( ci risulta in fase
attuativa ) il famigerato percolato che sgocciola da questa montagna di
spazzatura finisce in mare ( sic! ) nella zona del porticciolo di Sestri.
Certamente le autorità competenti terranno sotto controllo quel che cola (
anche per prevenire contaminazioni e danni all'ambiente e alle strutture
industriali che in quel mare si affacciano e i lavoratori che ci lavorano).
Qualcuno potrebbe dirci che cosa cola e in particolare cosa e' stato
riscontrato nella composizione di quelle acque e quali e quanti controlli di
laboratorio sono stati effettuati negli ultimi sei mesi e da chi ?
Anche col biogas siamo problematicizzati ( pare ).
I rifiuti in decomposizione producono gas che potrebbe e dovrebbe essere
recuperato da apposite condutture e macchinari e produrre energia (
diminuendo i costi in bolletta elettrica delle istituzioni ). Purtroppo le
condutture ci sono ma il biogas è di cattiva qualità ( esiste un biogas da
rifiuti buono ? ) come afferma il direttore tecnico Carlo Sacco , ma se è di
cattiva qualità e viene bruciato ( non gratis, i macchinari costano in
energia e manutenzione ) che fumi vengono fuori da quel processo ? Sono
stati fatti controlli dalle autorità preposte ? Quando ? Chi li ha fatti ?
Quale era ( forse è ancora ) la composizione ? Tutto in regola ? Tutto
documentato ?
Come da dati nazionali raccolti da Legambiente Genova ha una percentuale di
raccolta differenziata sotto la media nazionale, a livelli risibili per una
amministrazione impegnata ( programmaticamente ) a un incremento della
raccolta differenziata e legalmente impegnata ( legge nazionale )ad arrivare
al 35% (minimo). E allora, perché una lunga fila di camion continua ad
arrampicarsi su per la montagna carichi di migliaia di bottiglie di plastica
e tonnellate di cartone e legno per essere scaricati ( costosamente ) nella
discarica in maniera in differenziata e non sono avviati a riciclo lungo le
filiere e i consorzi di aziende specializzate ( come succede in molte realtà
comunali italiane ? E in particolare quanti camion ? Quante tonnellate ?
Quanto incide questo sui tempi di esaurimento della discarica di scarpino e
sui liquami e i gas ivi prodotti ?
Molto più recentemente la val Polcevera è stata teatro di una nuova
emergenza ambientale .
Per ragioni non note si è verificata in poche ore una moria di uccelli,
germani reali , nelle acque antistanti la stazione di Bolzaneto. Stiamo
parlando della morte di 100 uccelli ( stima al ribasso ) . Se questo non è
un disastro ambientale, quanti ne devono morire per avere il permesso di
preoccuparci ? Ma escludendo che siano morti per una crisi depressiva di
gruppo nessuno e' in grado di dirci di cosa sono morti. Delle due : o sono
morti ammazzati da una contaminazione chimica ( e ci sarebbe di che
preoccuparsi ) o sono morti per una malattia fulminante ( e evidentemente
contagiosa ), o magari tutte e due. Noi ci chiediamo : le autorità preposte
sono in grado di analizzare i resti e dirci con certezza di cosa sono morti
? I fatti direbbero di no. E i corpi di animali morti di male misterioso ( e
quindi potenzialmente contagiosi e/o inquinanti) dove sono stati messi ? Chi
li ha raccolti? Dove sono stati portati ? Chi ha dato l'autorizzazione ? Chi
ha pagato ? Quanto ?
I volontari e i membri della protezione civile che hanno partecipato alla
raccolta dei cadaveri ( ci risulta anche nella villa Serra di Serra Ricco'
dove vanno a giocare i bambini ) sono stati visitati e refertati dalle
autorità sanitarie ?
La prossima volta dovesse toccare ai conigli, ai gatti, ai cani, ai pesci,
stiamo tutti tranquilli, c'è chi veglia su di noi ?
Ultime domande :
Nei giorni scorsi il signor Maurizio Balleri qualificandosi come
responsabile tecnico della discarica di Scarpino ha rilasciato una
intervista ( si suppone autorizzata dai suoi datori di lavoro ) nel corso
della quale un gruppo di cani " dagli occhi dolci" si fermano alle carezze
del Balleri , ma " sicuramente non sarebbero altrettanto docili se ci si
provasse qualche sconosciuto ad insidiare il loro regno ". Parrebbe che
insieme ai cani frequentino la zona anche volpi, cinghiali.
Ora , oltre ad accarezzarli, il signor Balleri quei cani li ha vaccinati e
iscritti all'anagrafe canina come da regole o no? Qualche autorità è in
grado di dirci quali sono i rischi sulla catena alimentare e sull'igene
pubblica per cani e animali selvatici che si alimentano abitualmente in una
discarica e quali rischi corrono i lavoratori (es: autisti dei camion )
ignoti ai cani e a rischio al minimo ai morsi? Sono tutelati da un'
assicurazione ?
Nel corso dell'intervista altri responsabili ( ma quanti ! ) ci dicono che
se si farà l'inceneritore li dietro a Scarpino non ci sarà problema per l'
acqua del Gorzente
( acquedotto De Ferrari Galliera ) perché in quel posto i venti sono
prevalentemente di direzione nord-sud , se mai il fumo andrebbe verso mare.
Peccato che prima del mare passerebbero per Sestri ponente ( alcune decine
di migliaia di abitanti ) .
Queste affermazione sono condivise dalla azienda e dall'amministrazione
pubblica?
Sempre nelle stesse ore il presidente Momigliano si affrettava a dichiarare:
l'autorizzazione alla discarica scade il 31 ottobre poi per la discarica ci
saranno altri 2 anni di vita fino a ottobre 2005 .. " la mia impressione è
che finiremo per portare la spazzatura in Germania"..." Se non si farà l'
inceneritore a Scarpino la strada ( via militare di Borzoli ndr. ) non si
farà mai". In Germania ( Dusseldorf o Hannover ) i costi sarebbero 150 lire
al kg più imballaggio e pretrattamento, ma "dal 2006 la Germania metterà dei
limiti alle proprie discariche, chiudendo in pratica le frontiere ".
Anche qui la domanda , ma i rifiuti tossico nocivi raccolti a vario titolo
in città es: amianto, pile, olie esausti, residui di lavorazione
industriale,ecc.ec., cosa contengono?, quanto pesano?, dove vanno a finire
ora ? Chi li trasferisce ? Come ? Quale/i sono le discariche autorizzate che
accolgono i rifiuti tossico-nocivi prodotti a Genova ? Quanto ci costa ?
Come si vede una serie di domande molto facili, sulla bocca di molti (
almeno nei riscontri della nostra associazione ), evidenti esigenze di
trasparenza e diritto ne dovrebbero rendere ineludibili le risposte.
Qualcuno po'/vuole darle ?
Queste sono emergenze con cui conviviamo oggi.
Magari dopo discuteremo anche di inceneritori.

Per legambienteliguria
Andrea Agostini