Szerző: Tommaso Vitale Dátum: Tárgy: [movimenti.bicocca] casa loca
ricevo e vi inoltro, per sapere cosa si muove grazie ai collettivi della
Bicocca...
ciao
t >
> >
> > Vi invio i comunicati dell'occupazione in v.le sarca al 183.
> > Passateci a trovare.
> >
> > nuova occupazione a MIlano, per aprire spazi di vita, laboratori creativi, > occupare case e liberare i saperi...siamo pazzi
> >
> > occuPAZZIone è orgasmo
> >
> > C'è un nuovo spazio, a Milano.
> > O meglio, da oggi c'è una nuova zona di contatto.
> >
> > Lo spazio c'era già, e da parecchio tempo. Soltanto che, come centinaia di > altri spazi in questa metropoli mostruosa e indifferente, era uno spazio
> vuoto.
> > E proprio come le centinaia di altri spazi, era prigioniero di uno di
> quegli edifici costruiti o acquistati da qualcuno con l'unico scopo di
> lasciarli inutilizzati. In balia delle fluttuazioni di mercato. In attesa di > un incremento del proprio valore commerciale. Fino al momento più redditizio > per essere venduti a qualcun altro. Magari intenzionato a trasformarlo in
> una sala da bingo, oppure in un costosissimo, ma trendy, sistema di loft.
> > Lo spazio in questione è di proprietà dell'ISU (Istituto per il Diritto
> allo Studio Universitario), l'ente che si dovrebbe occupare di permettere ai > 200.000 studenti universitari presenti a Milano di studiare, assegnando
> borse di studio, alloggi, pasti e libri. Invece gli studenti che l'Isu
> ignora (coi suoi 1700 alloggi) sono 31300 su 33.000 fuori sede.
> >
> > Siamo studenti, siamo precarie, siamo pendolari della vita, siamo
> creative, siamo nomadi, siamo disobbedienti, siamo disoccupati, siamo
> nullatenenti, siamo pensionate, siamo migranti, siamo allegre famigliole
> anarchiche, siamo senzatetto.
> > Soprattutto, siamo dei pazzi.
> >
> > Siamo dei pazzi perché vogliamo iniziare a camminare insieme, entrando in > questo edificio per riaprirne le finestre e liberare lo spazio in esso
> rinchiuso dalla logica di accumulazione e di concorrenza sfrenata che mette > gli interessi privati davanti a tutto e tutti. Logica che ha attanagliato
> Milano, così come il resto del mondo, nella sua morsa soffocante che
> schiaccia e distrugge ogni diritto. Casa, reddito, salute, libera
> circolazione dei saperi e dei corpi, vivere la città e ogni suo luogo:
> proprio quei diritti che rendono ogni individuo un cittadino consapevole e
> critico.
> > Siamo delle pazze perché vogliamo che questa casa riacquisti quel
> significato, da tempo evaporato, proprio di ogni spazio vissuto: essere una > zona di contatto. Cioè un territorio metropolitano attraversato e
> sperimentato da mille menti e da mille sogni che si ibridano e contaminano, > un punto d'incontro di progettualità diverse intenzionate a proporre nuove e > radicali narrazioni del mondo.
> >
> > Siamo dei pazzi perché vogliamo trasformare uno spazio vuoto in spazio
> pubblico autogestito, proprio qui, nel quartiere Bicocca, dove anche le
> piazze sono proprietà privata.
> >
> > Siamo delle pazze perché vogliamo che questo spazio diventi un mondo che
> contenga molti mondi: aperto, rispettoso delle differenze, agito da progetti > che intersecano il locale e il globale, proposti e portati avanti da
> soggetti diversi. Intendiamo offrire alle moltitudini che quotidianamente
> attraversano questa città strumenti utili per la sopravvivenza:
> > . uno sportello con cui Action approderà a Milano, per praticare il
> diritto alla casa e al reddito come i fratelli e le sorelle romane
> > . laboratori che coinvolgano e colorino il quartiere liberando l'arte dai > luoghi morti dei musei e restituendola alla strada
> > . uno spazio aperto dei saperi per chiunque lo voglia vivere, studenti e
> non, in cui Global Project porterà il proprio percorso, costruendo un
> free-shop in cui liberare la comunicazione dai vincoli di potere imposti dal > mercato neoliberista.
> >
> > Siamo dei pazzi perché vogliamo difendere il diritto alla casa in questa
> città, erigendo questa casamatta a tutela delle artiglierie che da oggi, in > nome della dignità, spareranno sui potentati che governano Milano,
> attraverso l'apertura di "liste di occupazione", che uniscano quanti hanno
> bisogno di una abitazione.
> >
> > Siamo delle pazze perché vogliamo che questo spazio possa essere anche una > casa abitata e abitabile, in cui una comunità in formazione sperimenti una
> quotidiana vita ribelle.
> >
> > Venite a trovarci. Altri lo faranno, come le sorelle e i fratelli
> dell'Associazione Ya Basta! che terranno la loro riunione nazionale qui,
> domenica mattina.
> > Venite a trovarci durante il fine settimana di festa clandestina che
> abbiamo organizzato.
> > Venite a trovarci, in una casa bella davvero, in via dei matti numero
> zero.
> > Pardon, in viale Sarca 183.
> >
> > Dal quartiere Bicocca in Milano,
> > Venerdì 17 ottobre 2003,
> > Gli occupanti della Casa L.O.C.A. .:Laboratorio per l'Autogestione di Case > Occupate:. casaloca@???
> >
> > CASA L.O.C.A. secondo giorno - progetti, ospiti, attività
> >
> > CASA L.O.C.A. secondo giorno - progetti, ospiti, attività
> >
> > La Casa Loca ha aperto da ieri le sue porte alla città, colorandola da
> subito con la costruzione di nuovi e diversi percorsi, perché diventi un
> mondo che contenga molti mondi: aperto, rispettoso delle differenze, agito
> da progetti che intersecano il locale e il globale, proposti e portati
> avanti da soggetti diversi. Intendiamo offrire alle moltitudini che
> quotidianamente attraversano questa città strumenti utili per la
> sopravvivenza:
> >
> > apriamo già da oggi questo luogo agli studenti, con un seminario in cui
> parleremo di come costruire una comunità dei saperi. Vogliamo che da oggi
> tutte e tutti possano trovare tra questi muri spazi per essere liberi di
> studiare, di parlare, di condividere conoscenze, di costruire ogni tipo di
> percorso e proposta.
> > L'università è sempre più una azienda delle tecniche, in cui si formano
> persone perché possano inserirsi in processi produttivi. Noi crediamo invece > che l'università debba essere strumento di scambio gratuito, in cui
> studenti, lavoratori migranti e ogni soggetto di questa città possa
> apprendere e insegnare, senza porre limiti e proprietà alla creatività di
> ognuno di noi.
> > Già da lunedì apriremo aule studio e cominceremo a praticare il copyleft, > ovvero il diritto a riprodurre e distribuire gratis saperi: libri di testo e > non, musica, film, idee e invenzioni.
> > Contamineremo progetti diversi: da quelli che nell'università già vivono
> ma non hanno spazio, a quelli come Global Project che lo vogliono
> attraversare per liberare strumenti di comunicazione e di autoformazione, a > quelli che costruiremo giorno per giorno insieme a chi vorrà entrare in
> questa casa di pazze.
> >
> > è stato attivato da subito lo sportello di Action Milano. Un progetto che > si occupa della riappropriazione e della messa in pratica del diritto a
> essere cittadini, rivolto a tutti i soggetti che ne vengono quotidianamente > esclusi: studenti, migranti, lavoratori precari, e tutti gli abitanti di
> questa invivibile città.
> > Attività centrale di Action Milano è praticare il diritto alla casa e al
> reddito; per questo sono state da subito attivate le "liste di occupazione", > con lo scopo di riunire quanti hanno bisogno di una abitazione ma che, nella > città più cara d'Europa, non possono permettersi di pagare un affitto né
> tantomeno un mutuo. Il progetto è infatti quello di moltiplicare le
> occupazioni.
> > Per domenica pomeriggio è stata organizzata una assemblea in cui si
> parlerà della quotidiana sperimentazione delle comunità ribelli.
> Parteciperanno Salvatore Amura, assessore di Pieve Emanuele (comune che nel > territorio milanese utilizza il bilancio partecipativo), Action Roma
> (associazione delegata al bilancio partecipativo a Roma), ASC dal Veneto
> (rete attiva nelle occupazioni di case), Collettivo Monzese (impegnato nella > ricerca di uno spazio nel territorio "difficile" che è la Brianza).
> > Aspettiamo a breve una visita di Nunzio D'Erme, consigliere comunale
> romano denunciato con l'accusa di "associazione a delinquere a scopo di
> occupazione".
> >
> > È incominciato subito un lavoro sul quartiere bicocca. Abbiamo intenzione > di coinvolgere tutti gli abitanti di questa zona, che è sempre stata
> popolare ma che ha subito uno stravolgimento radicale dopo la riconversione > delle strutture della Pirelli in edifici universitari, nelle attività della > Casa Loca.
> > La Casa Loca è uno spazio aperto a tutti quelli che la vorranno vivere
> come luogo di progetti, di studio, di incontro. Per questo ci attiveremo da > subito per organizzare spazi comuni, luoghi per assemblee, laboratori e
> seminari.
> > L'arte di strada, la musica e il saper fare sono le pratiche che ci
> porteranno per il quartiere e che porteranno il quartiere nella casa.
> > Si comincia da oggi con un aperitivo Jazz dalle 18.30 e con una festa
> serale, e si continua domani sera con musica e proiezione de "la strategia
> della lumaca"
> >
> > Domenica mattina, inoltre, la Casa Loca ospiterà la riunione nazionale
> dell'associazione Ya Basta!, che ha deciso in questo modo di sostenere
> l'occupazione.
> >
> > Contatti: 333.8227407 - casaloca@???
> >
> > Dal quartiere Bicocca in Milano,
> > sabato 18 ottobre 2003,
> > Gli occupanti della Casa L.O.C.A. .:
> > Laboratorio per l'Autogestione di Case Occupate - viale sarca 183
>