[Lecce-sf] Lettera degli Italiani a Berlusconi

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Autor: Pasquale Martino
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Asunto: [Lecce-sf] Lettera degli Italiani a Berlusconi
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Scrivi
a palazzo Chigi


Ti indigni ogni volta che senti parlare di riforma delle pensioni? Passi =
da
un lavoro precario all'altro e maledici la legge 30? La propaganda
governativa che tenta di contrapporre giovani e anziani ti fa ribollire =
il
sangue? Non ne puoi pi=F9 e pensi che sia ora di fare qualcosa? =
Ricomincia
dalla controinformazione e d=EC di no. La "Lettera degli italiani a
Berlusconi" proposta da Rifondazione comunista, che trovi nel paginone =
che
segue, =E8 fatta per inondare Palazzo Chigi. Falla circolare al massimo.
Fotocopiala, proponila nei luoghi collettivi, distribuiscila a colleghi,
amici, conoscenti. Affiggila in fabbrica, in ufficio, all'universit=E0, =
a
scuola. Portala al mercato, al circolo, allo sciopero, in =
manifestazione, in
parrocchia. E invita tutti a imbustarla e spedirla. Destinatario: signor
Presidente del Consiglio, Palazzo Chigi, Roma. Berlusconi ha annunciato =
una
lettera a tutti gli italiani. Precediamolo! Vuole convincerci che la =
rapina
dei nostri soldi e del nostro futuro =E8 giusta. Seppelliamolo con i =
nostri
no!
________________________________________________

Onorevole Presidente del Consiglio, abbiamo ascoltato increduli il suo
messaggio televisivo a reti unificate; abbiamo poi appreso che intende
inviare una lettera per spiegarci la sua riforma delle pensioni. Nel =
farle
pervenire per iscritto alcune delle nostre obiezioni, la invitiamo a
soprassedere a questa sua decisione e all'ulteriore spreco di denaro
pubblico che ne deriverebbe. Noi, questa riforma, pensiamo di averla =
gi=E0
pienamente compresa.
Lei dice di essere preoccupato per l'avvenire pensionistico dei giovani. =
Lo
siamo anche noi. Ma allora perch=E9 - come chiede il suo governo - far
lavorare di pi=F9 chi potrebbe andare in pensione? Perch=E9 non lasciare =
quei
posti liberi per tutti quei giovani che oggi non hanno un lavoro o fanno =
un
lavoro precario e mal pagato? Lei dice che per i nostri figli le =
pensioni
saranno ridotte, ancora pi=F9 misere di quelle che ricevono oggi la =
maggior
parte dei lavoratori italiani. Ma la colpa =E8 forse dei lavoratori o =
dei
pensionati? A noi pare che questo futuro di precariet=E0 e di incertezza =
sia
il frutto di scelte politiche sbagliate: dal passaggio al sistema
contributivo, alla riduzione complessiva dei salari, alle leggi sul =
lavoro
che il suo governo ha varato e che rendono il lavoro intermittente e
precario, favoriscono il lavoro nero. E oggi lei propone, con la sua =
legge,
addirittura che le imprese paghino per i nuovi assunti ancora minori
contributi. In questo modo lei favorisce i conti delle imprese, ma rende =
la
situazione di quei giovani per i quali si dichiara cos=EC preoccupato =
ancora
pi=F9 difficile e, soprattutto, rende inefficace quel sistema di =
previdenza
pubblica che in molti fra cui il suo governo, le compagnie di =
assicurazione,
la Confindustria, vorrebbero sfasciare.
Ma anche per i lavoratori anziani le cose non vanno meglio. Ha mai =
pensato
che cosa significa per chi fra noi ha lavorato in fabbrica otto ore al
giorno per cinque giorni alla settimana, spesso facendo turni e =
straordinari
per arrotondare, non poter andare in pensione e dover prolungare =
l'attivit=E0
lavorativa? Lei dice che oggi si vive di pi=F9, e quindi =E8 necessario =
lavorare
di pi=F9. Si tratta di una affermazione senza alcuna base razionale. =
Infatti,
come tutti sanno, l'aumento di produttivit=E0 del lavoro =E8 ben =
maggiore
dell'aumento della vita media e pertanto il sistema =E8 perfettamente
sostenibile. Inoltre, dovrebbe guardare meglio le statistiche. =
Purtroppo,
non siamo uguali neppure rispetto alla vecchiaia e l'et=E0 media non =E8 =
uguale
per tutti. Ad esempio, per i lavoratori esposti all'amianto, a cui lei =
ha
tagliato diritti e pensioni, questa =E8 drammaticamente ridotta. Chi =
lavora
tanto e guadagna poco =E8 pi=F9 usurato e vive meno: crediamo abbia =
diritto di
andare in pensione dopo 35 anni di lavoro.
E ora ci dice che anche le liquidazioni, quello che ogni anno col nostro
stipendio o col nostro salario abbiamo messo da parte, non sono pi=F9 =
nostre.
Si destinano ai fondi pensioni integrative, cio=E8 per la previdenza =
privata.
Non le neghiamo la coerenza, il suo governo uccide quella pubblica e =
quindi
non pu=F2 che incentivare quella privata. Ma tutto questo non va certo a
nostro vantaggio. Dovremo pagare due volte per avere una pensione da =
fame e
in pi=F9 la nostra pensione sar=E0 affidata all'andamento dei mercati =
azionari.
Non ci pare una gran sicurezza con cui affrontare la vecchiaia.

No, davvero la sua riforma non ci piace. Ma al danno si aggiunge la =
beffa
quando leggiamo che l'evasione contributiva praticata dai datori di =
lavoro,
ammonta ad oltre 35 miliardi di euro all'anno, cio=E8 a 70mila miliardi =
di
vecchie lire. Una bella cifra, che per=F2 il suo governo non fa nulla =
per
recuperare. Inoltre, ci pare di aver capito che, mentre negli altri =
paesi
europei l'incremento della spesa previdenziale va dal 3 al 5 per cento =
del
Pil, da noi si rimane ad un modesto 2,1 per cento. Allora perch=E9 tanto
allarme? Perch=E9 far lavorare di pi=F9 gli anziani, dimezzare la =
pensione dei
giovani, distruggere la previdenza pubblica, toglierci il Tfr per =
favorire
quella privata? Non ne vediamo i motivi. E quelli che vediamo non ci
piacciono.
Non ci resta che lottare e sperare che il suo governo se ne vada al =
pi=F9
presto.








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paghino per i nuovi assunti ancora minori<BR>contributi. In questo modo =
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favorisce i conti delle imprese, ma rende la<BR>situazione di quei =
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sfasciare.<BR>Ma anche per i lavoratori anziani le cose non vanno =
meglio. Ha mai=20
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razionale. Infatti,<BR>come tutti sanno, l'aumento di produttivit=E0 del =
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ben maggiore<BR>dell'aumento della vita media e pertanto il sistema =E8=20
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Purtroppo,<BR>non siamo uguali neppure rispetto alla vecchiaia e l'et=E0 =
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pensioni integrative, cio=E8 per la previdenza privata.<BR>Non le =
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gran sicurezza con cui affrontare la vecchiaia.<BR><BR>No, davvero la =
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