>vi inoltro >
>
>ciao a tutte/i,
>
>come sapete (in ogni caso in coda vi giro la convocazione),
>domenica 19 ottobre a Bologna ci sarà un incontro nazionale dei
>Fori Sociali, incontro che ritengo importante per tutto il movimento
>e per i prossimi appuntamenti.
>Non potendo essere presente, ho pensato comunque di inviare un
>mio contributo sul rapporto tra Tavolo Bastaguerra e Fori Sociali e
>sulle iniziative da costruire insieme: lo propongo quindi anche in
>questa lista di Bastaguerra, così può essere un contributo anche
>tra noi.
>
>un abbraccio, Piero Maestri
>
>
>Milano, 17 ottobre 2003
>
>Ciao a tutte/i,
>
>purtroppo non posso essere presente a Bologna allincontro dei
>Fori Sociali ma vorrei ugualmente portarvi un breve contributo
>sullesperienza del Tavolo Bastaguerra e del suo rapporto con i Fori
>
>Sociali.
>
>1 - Eevidente che il Tavolo Bastaguerra nazionale non è ancora
>una realtà stabile, concreta e capace di iniziativa come invece
>credo sia necessario e possibile.
>Il Tavolo finora ha funzionato in maniera discontinua, riunendosi in
>occasione di vari appuntamenti nazionali ma con un turn-over di
>presenze molto forti: credo che la maggior parte degli stessi che
>hanno partecipato alle varie riunioni nazionali non si sentano
>realmente parte di un soggetto collettivo chiamato Tavolo
>Bastaguerra, ma volta per volta usano le riunioni nazionali per
>portare le loro esperienze o per una discussione generale.
>Non si è ancora riusciti a fare in modo che il Tavolo sia un luogo
>comune dove le varie esperienze nazionali e locali impegnate nelle
>
>iniziative contro la guerra senza se e senza ma elaborino
>contenuti e campagne comuni (su questo ci torno più avanti). La
>stessa mailing-list bastaguerra funziona più come luogo di
>comunicazione di iniziative e di dibattito generale e non come
>strumento per lelaborazione di proposte comuni.
>Che il Tavolo venga in qualche modo superato quando linsieme
>del movimento si mobilita sul terreno delliniziativa contro la guerra
>è assolutamente normale e non mi preoccupa affatto: non abbiamo
>
>credo nessun interesse a creare deleghe o specializzazioni. Resta
>però limportanza di quello strumento nelle fasi di latenza e di
>minore visibilità, come luogo collettivo riconosciuto (anche se solo
>da una parte del movimento come i Fori Sociali sono) di
>elaborazione i iniziativa.
>
>2 Personalmente mi piace continuare a pensare (e definire) il
>gruppo come Tavolo Bastaguerra dei Social Forum, perché è nato
>
>come tavolo tematico di questa realtà e soprattutto perché
>continuo a pensare che debba essere uno strumento operativo di
>reti locali che fanno iniziative più ampie del solo impegno
>antiguerra: il movimento ha dimostrato in questi due anni che non
>può esistere un movimento pacifista autonomo, ma che è il
>movimento dei movimenti ad aver preso in mano anche la lotta
>contro la guerra come elemento fondante della propria iniziativa.
>Per questo motivo è fondamentale che i Fori Sociali decidano se a
>loro serve lo strumento Bastaguerra e quindi come renderlo
>effettivo ed efficace.
>In questi mesi si sono moltiplicati i gruppi Bastaguerra locali a
>volte come parte di Social Forum, altre in assenza di questi: è un
>risultato utile e importante, ma che rimane parziale se non si crea
>quel rapporto che rende un Tavolo tematico strumento di una rete
>più ampia.
>In questa discussione di Bologna questa rapporto tra Fori Sociali e
>Tavoli tematici dovrebbe essere sviluppato credo nella direzione
>di un maggiore impegno alla costruzione di questi Tavoli tematici,
>attraverso la partecipazione e il rifiuto conseguente di una delega
>a portavoce inutili se non sono espressione di un lavoro reale.
>
>3 Allinterno del Tavolo Bastaguerra stiamo cercando di costruire
>campagne nazionali che riescano ad affrontare questioni globali e
>abbiano però un radicamento sul territorio: per questo è ancor più
>necessario che i Fori Sociali si esprimano e decidano se vogliono
>costruire tali campagne (naturalmente questo vale anche per gli
>altri Tavoli tematici e per le altre campagne).
>In particolare ci si sta orientando a uniniziativa su tre questioni: il
>rilancio della campagna contro loccupazione dellIraq (e della
>Palestina), anche attraverso il Tavolo di Solidarietà con la
>popolazione irachena (sarebbe veramente deleterio abbandonare
>questo impegno sul quale il movimento ha costruito il massimo
>delliniziativa oppure lasciarlo in mano a soggetti minoritari e
>discutibili, come quelli che promuovono la manifestazione del 6
>dicembre); una campagna contro le basi militari che si collega a
>quella internazionale che parte dalla Conferenza di Jakarta e
>coordinata da Focus on the Global South, e che in Europa avrà
>un lancio (si spera) con il Fse di Parigi, magari con una specifica
>sottolineatura del rifiuto del cosiddetto esercito europeo; infine un
>impegno più forte sulla questione del disarmo (taglio delle spese
>militari, riconversione dellindustria bellica e controllo e limitazione
>del commercio degli armamenti) partecipando come promotori al
>Network Disarmo che sta nascendo, promosso dalle forze che
>hanno condotto la campagna in difesa della Legge 185 (Pax
>Christi, Lilliput, Peacelink ecc.).
>In Lombardia abbiamo con diversi Fori Sociali promosso
>lassemblea del 18 ottobre proprio per tentare di consolidare una
>rete regionale che affronti queste campagne: credo sia importante
>trovare anche spazi e momenti nazionali per decidere insieme se e
>
>come affrontarle.
>
>Naturalmente queste vogliono essere solamente alcune riflessioni
>personali sapendo che non è questa la sede per approfondirle e
>dare loro un seguito: la proposta di un incontro più ampio per fine
>novembre/inizio dicembre potrebbe allora rappresentare loccasione
>
>per la costruzione di queste campagne comuni (naturalmente non
>solo sulla questione della guerra) a partire dai Social Forum
>come proposta a tutto il movimento (e la voce dei Fori Sociali deve
>assolutamente essere presente alle riunioni del Gruppo di
>Continuità del Fse).
>
>un abbraccio a tutte e tutti, Piero Maestri
>
>
>
>-----------------------------------
>INCONTRO NAZIONALE DEI FORI SOCIALI
>
>DOMENICA 19 OTTOBRE DALLE ORE 10 ALLE ORE 16.30 E'
>CONVOCATO A BOLOGNA
>PRESSO IL CIRCOLO ARCI SESTO SENSO - ENTRATA DA VIA
> DEI BIBIENA 21/A
>(ZONA UNIVERSITARIA- DA PIAZZA VERDI A LATO DEL
>LOCALE "LA SCUDERIA")
>UN INCONTRO DEI FORI SOCIALI LOCALI
>
>A Genova in Luglio, su convocazione del Social Forum di Genova,
>si svolse un primo incontro tra Social Forum (SF) di diverse città e
>fu deciso di darsi un appuntamento per un incontro al quale invitare
> tutti i SF da tenersi a Bologna in ottobre.
>
>I SF hanno rappresentato un momento importante dello sviluppo
>del movimento, con però difficoltà sempre maggiori a mantenere
>caratteristiche e slancio iniziali. La discussione a Genova ha
>riguardato molti aspetti, sia interni agli stessi SF (natura,
>composizione, modalità di funzionamento dei SF, rapporti tra
>componenti organizzate e dis/organizzati, rapporti tra
>generazioni, ecc), sia di rapporti esterni (rapporti tra SF e Forum
>nazionale, dimensione globale e politiche locali, rapporti con le
>istituzioni, ecc). Da Genova è partita poi una nuova fase, che vede
>impegnato il movimento in una serie impegnativa di scadenze in un
> quadro sociale e politico per molti versi modificato, che offre
>nuove possibilità, ma richiede anche una nuova capacità di stare
>in campo. Da Cancun, da Riva del Garda, da Roma vengono
>diversi motivi di riflessione.
>
>Certo i SF, in un movimento che ha nella sua dimensione globale il
> maggior punto di forza, non sono punto esclusivo di riferimento,
>ma rappresentano comunque un punto di passaggio obbligato
>anche per dare motivazioni, forza e capacità attrattiva all'insieme
>del movimento. Per questo oggi può essere assai utile una
>riflessione promossa direttamente dai SF, per ragionare su se
>stessi e sul movimento in generale, ma questa discussione non
>può restare chiusa al loro interno, deve al contrario presentarsi
>aperta al contributo di tutti gli altri livelli.
>
>L'incontro di Bologna, nella giornata di Domenuca 19 ottobre, avrà
>perciò questi caratteri, anche nella prospettiva di preparare una
>successiva assemblea, da tenersi su due giorni, in maniera più
>organizzata, per favorire una partecipazione di massa, alla fine di
>Novembre dopo il Forum Sociale Europeo di Parigi.
>
>Per contributi e conferme di partecipazione, il nostro indirizzo di
>posta elettronica è info@???-
> forum.org
>
>Per informazioni, tel. 051/203198 (chiedere di Valerio Monteventi)
>e-mail:valerio.monteventi@???
>
>Bologna Social Forum
>
>
>
>
>
>Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo:
>bastaguerra-unsubscribe@???
>
>
>
>L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html