[NuovoLaboratorio] Fwd: [bsf-info] 19/10 Bologna: incontro n…

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Aihe: [NuovoLaboratorio] Fwd: [bsf-info] 19/10 Bologna: incontro nazionale del Fori Sociali - Programma, documento di preparazione e scheda
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>Date: Wed, 15 Oct 2003 13:07:05 +0200
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>Cc: Citta' del Capo <news@???>,
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>Subject: [bsf-info] 19/10 Bologna: incontro nazionale del Fori Sociali - Programma,
> documento di preparazione e scheda
>
>Con preghiera di pubblicazione/diffusione
>
>
>Bologna Social Forum
>(http://www.bologna.social-forum.org)
>
>
>1. Info logistiche per l'incontro nazionale del Fori Sociali
>2. Programma, documento di preparazione e scheda
>
>
>-----------------------------------
>INCONTRO NAZIONALE DEI FORI SOCIALI
>
>DOMENICA 19 OTTOBRE DALLE ORE 10 ALLE ORE 16.30 E' CONVOCATO A BOLOGNA
>PRESSO IL CIRCOLO ARCI SESTO SENSO - ENTRATA DA VIA DEI BIBIENA 21/A
>(ZONA UNIVERSITARIA- DA PIAZZA VERDI A LATO DEL LOCALE "LA SCUDERIA")
>UN INCONTRO DEI FORI SOCIALI LOCALI
>
>A Genova in Luglio, su convocazione del Social Forum di Genova, si svolse
>un primo incontro tra Social Forum (SF) di diverse città e fu deciso di
>darsi un appuntamento per un incontro al quale invitare tutti i SF da
>tenersi a Bologna in ottobre.
>
>I SF hanno rappresentato un momento importante dello sviluppo del
>movimento, con però difficoltà sempre maggiori a mantenere caratteristiche
>e slancio iniziali. La discussione a Genova ha riguardato molti aspetti,
>sia interni agli stessi SF (natura, composizione, modalità di funzionamento
>dei SF, rapporti tra componenti organizzate e dis/organizzati, rapporti tra
>generazioni, ecc), sia di rapporti esterni (rapporti tra SF e Forum
>nazionale, dimensione globale e politiche locali, rapporti con le
>istituzioni, ecc).
>Da Genova è partita poi una nuova fase, che vede impegnato il movimento in
>una serie impegnativa di scadenze in un quadro sociale e politico per molti
>versi modificato, che offre nuove possibilità, ma richiede anche una nuova
>capacità di stare in campo. Da Cancun, da Riva del Garda, da Roma vengono
>diversi motivi di riflessione.
>
>Certo i SF, in un movimento che ha nella sua dimensione globale il maggior
>punto di forza, non sono punto esclusivo di riferimento, ma rappresentano
>comunque un punto di passaggio obbligato anche per dare motivazioni, forza
>e capacità attrattiva all'insieme del movimento.
>Per questo oggi può essere assai utile una riflessione promossa
>direttamente dai SF, per ragionare su se stessi e sul movimento in
>generale, ma questa discussione non può restare chiusa al loro interno,
>deve al contrario presentarsi aperta al contributo di tutti gli altri
>livelli.
>
>L'incontro di Bologna, nella giornata di Domenuca 19 ottobre, avrà perciò
>questi caratteri, anche nella prospettiva di preparare una successiva
>assemblea, da tenersi su due giorni, in maniera più organizzata, per
>favorire una partecipazione di massa, alla fine di Novembre dopo il Forum
>Sociale Europeo di Parigi.
>
>Per contributi e conferme di partecipazione, il nostro indirizzo di posta
>elettronica è info@???
>Per informazioni, tel. 051/203198 (chiedere di Valerio Monteventi)
>e-mail:valerio.monteventi@???
>
>Bologna Social Forum
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>-----------------------------------
>Riunione nazionale dei Social Forum
>19 ottobre - Bologna
>[Da scaricare qui: http://liste.bologna.social-forum.org/wws/d_read/forum/ForiSociali/fori_sociali_19ottobre.rtf ]
>
>
>
>Il primo obiettivo della riunione è di verificare, attraverso il numero stesso di SF presenti, il loro interesse ad avviare un confronto orizzontale tra SF, nella prospettiva di un successivo appuntamento da realizzare con più tempo ed in modo più ragionato alla fine di Novembre. In secondo luogo essa servirà ad avviare un confronto sul ruolo e le prospettive dei SF e del loro rapporto con gli altri livelli del movimento, ovviamente collocando questo ragionamento all'interno del dibattito più generale che attraversa il movimento in questa fase.
>
>Per quanto concerne l'articolazione della riunione, dati i tempi disponibili (circa 5 ore effettive di lavoro) ed una prevedibile presenza di una cinquantina di compagni, sono previsti due momenti distinti di discussione:
>
>ore 10 - 13,15: interventi (max 10 minuti) di un compagno per ogni SF presente avendo a riferimento alcuni punti sui quali concentrare la discussione (vedi schema successivo), con spazio ovviamente anche per eventuali proposte riguardo a successive fasi di incontro;
>
>ore 13,15 - 14,00 Buffet (panini in loco)
>
>ore 14,00 - 16,30: discussione di carattere più generale (interventi max 10 minuti), ma con attenzione a definire proposte di lavoro (campagne ?) e modi per realizzarle (rapporto orizzontale tra i SF e dei SF con gli altri livelli del movimento).
>
>
>
>
>N.B.
>
>Dati i tempi ristretti e nella prospettiva di successive riunioni, per avere una informazione sui SF presenti ed allo stesso tempo per evitare che i compagni che interverranno nella prima parte della riunione siano costretti ad una "presentazione" del proprio SF, è stata predisposta una scheda per una prima raccolta di informazioni (vedi scheda allegata da compilare, se possibile immefiatamente, e da restituire tramite rete o durante la riunione stessa).
>
>
>
>
>
>
>Alcune domande ed alcuni punti di partenza per una discussione sui SF
>
>
>Lo schema di ragionamento proposto non ha la pretesa di analizzare ed offrire chiavi di lettura definitive di tutte le questioni sociali e politiche che riguardano l'esperienza dei SF, si pone, più limitatamente, l'obiettivo di individuare alcuni nuclei di problemi per favorire ed ordinare l'avvio di una discussione tra i SF.
>
>
>Sotto la dizione SF si ricomprendono certamente realtà ed esperienze assai diverse, in questo caso si intende fare riferimento non tanto ad una specifica forma, quella del forum, ma a quell'insieme di realtà assai differenziate per natura, composizione, modi di lavoro, che comunque hanno rappresentato il livello di organizzazione "locale" del movimento.
>
>I SF sono stati senza dubbio un momento "costituente" del movimento nella sua fase iniziale. Ne apparivano il modo concreto di innovare, in coerenza con i contenuti, i modelli consueti del far politica: in primo luogo creazione di nuovo spazio pubblico, dove sperimentare e far convivere generazioni e pratiche sociali diverse, partecipazione, autonomia e condivisone. In qualche modo essi rappresentavano o quantomeno "alludevano" a modalità e spazi "altri", nei quali potevano ritrovarsi con diritto di parola, di proposta e di decisione soggettività sociali diverse, soggetti organizzati e dis/organizzati, per sperimentare un'articolazione delle tematiche generali del movimento capace di incontrarsi con le dinamiche sociali reali e per costruire momenti di conflitto e di lotta nei territori a partire da tali dinamiche.
>Questo processo di nuova "composizione" di soggetti sociali per sperimentare e far crescere forme di "autorganizzazione ed autogoverno" del sociale, di articolazione "locale" del conflitto "globale", di sperimentazione di politica "altra", seppure in qualche caso tentato, in realtà non è stato l'elemento caratterizzante dei SF. Nella maggior parte dei casi essi sono stati principalmente lo strumento di "comunicazione, diffusione ed organizzazione" di un movimento che ha avuto nelle sue idee generali i maggiori punti di forza, ma che stenta a trovare un reale punto di incontro con le questioni sociali e politiche del qui e dell'oggi (con questa affermazione non si intende ridurre la portata per cert versi straordinaria del movimento, ma piuttosto evidenziare un problema politico aperto).
>D'altra parte i SF, come parti di un movimento che è vissuto in primo luogo su grandi scadenze e campagne nazionali ed internazionali, hanno fatto parte di dinamiche sociali e politiche necessariamente sovraordinate e gestite ad altri livelli, dai Tavoli tematici, dal "Gruppo di continuità" nazionale, ecc. Un reale intreccio tra la presenza nei territori, rappresentata dai SF, e le dinamiche più generali in realtà non è mai stato realizzato e forse nemmeno tentato. Le poche occasioni nazionali di incontro del "movimento", anche per motivi oggettivi, non sono mai state né proposte né pensate anche in quest'ottica. In sostanza si è riprodotto un meccanismo molto "centralistico" di trasmissione "dall'alto verso il basso", mentre è mancato il meccanismo inverso "dal basso verso l'alto" e soprattutto di tipo trasversale di costruzione di "reti".
>Nell'arco di tempo che va dal luglio 2001 al luglio 2003, al di là dei caratteri "carsici" del movimento, molte delle esperienze dei SF si sono consumate o via via trasformate, perdendo molti dei caratteri e della spinta iniziale. C'è da domandarsi come e perché questo è avvenuto, ma soprattutto su quali base, con quale articolazioni e modalità organizzative potrà esistere un movimento, se non ne esisteranno "forme" costituite nei territori (salvo la regressione a punti di incontro di soggetti "verticali", con le loro eventuali articolazioni territoriali). Per questo la discussione sui SF ha, in particolare nel momento in cui si riapre una discussione più generale del movimento, una rilevanza non secondaria.
>
>Riprendere oggi una discussione tra i SF significa innanzitutto ripartire da una loro conoscenza al di là dei "miti", anche attraverso forme di "autoinchiesta", alla quale accompagnare un confronto di carattere più generale sulla fase attuale che vede un "movimento" sostanzialmente ancora in espansione sulle questioni "globali", ma in difficoltà a praticare nella dimensione sociale dei territori gli spazi nuovi ed assai più ampi aperti.
>
>Questa prima riunione deve perciò servire ad avviare un lavoro che deve continuare, riconfrontandosi in primo luogo con le questioni alle quali i SF "alludevano" in origine:
>- luogo di incontro e di composizione di soggettività e soggetti ,
>- strumento di riarticolazione "locale" nei territori delle tematiche "globali",
>- luogo dove sperimentare modalità nuove della politica,
>cercando innanzitutto di rispondere ad alcune domande sulle ragioni delle difficoltà, sulle ragioni"interne" (le relazioni, i modi di operare e la loro attrattività o meno, le pratiche, ecc) e sulle ragioni di "contenuto" (quali rapporti tra "locale" e globale", quale articolazione, con quali rapporti e quali soggetti, ecc)
>
>
>Circa le ragioni "interne" appare utile una riflessione che ripercorra innanzitutto la propria esperienza per confrontarla con quelle che dovevano esserne le ragioni fondanti, anche attraverso un'articolazione delle questioni.
>
>Luogo di incontro e di composizione di soggettività e soggetti
>- soggetti sociali e soggettività presenti (in primo luogo la loro presenza effettiva e la capacità dei SF di ,
>- presenza e ruolo componenti organizzate e dis/organizzati
>- rapporto tra generazioni (in primo luogo la presenza di giovani e le modalità di rapporto con gli "anziani")
>- rapporto di genere
>
>Strumento di riarticolazione "locale" nei territori delle tematiche "globali"
>- modalità di presenza sulle questioni "locali"
>- collegamento tra questioni "locali" e questioni "globali"
>- rapporti con gli altri livelli (Gruppo di Continuità nazionale, Tavoli nazionali, ecc)
>
>Luogo dove sperimentare modalità nuove della politica.
>- presenza ed articolazione di diverse modalità di lavoro
>- modalità concreta di funzionamento delle assemblee e degli altri momenti di lavoro (odg, orari, metodi di discussione, ecc)
>- forme della "rappresentanza" e leadership
>- modalità di comunicazione, ecc
>
>Circa le ragioni di "contenuto", se serve una riflessione sul passato, occorre però andare oltre, confrontandosi con le rilevanti novità presenti nel quadro sociale e politico, per individuare su quali contenuti rilanciare oggi una presenza del movimento ed in esso dei SF.
>E' chiaro che su questo punto la discussione è necessariamente assai più ampia ed aperta, ma pure questa deve confrontarsi con esperienze di movimento emerse in questo periodo: la questione scuola, la questione migranti ("Adesso il voto, a quando i diritti ?), la questione casa, la questione lavoro.
>
>
>
>SCHEDA
>
>L'obiettivo della scheda è di ottenere prime informazioni generali, senza pretese di organicità e scientificità, nella prospettiva anche di realizzare poi un'indagine più sistematica.
>E' utile pertanto avere risposte complete seppure approssimative.
>
>Città o area di riferimento
>
>Consistenza:
>- area "militante" (n° di compagn* coinvolt* attivamente in tutte le iniziative del Social Forum nel 2003, indicare min e max)
>- area "attivismo" (n° di compagn* coinvolt* attivamente su singole campagne o momenti di mobilitazione nel 2003, indicare min e max)
>- area "opinione" (n° medio di partecipant* alle manifestazioni cittadine, alle assemblee pubbliche, alle manifestazioni nazionali nel 2003)
>
>Tendenza (la consistenza attualmente tende ad aumentare, diminuire o restare stabile?)
>- Area "militante" Aumento Diminuzione Stabile (X sulla risposta)
>- Area "attivismo" Aumento Diminuzione Stabile (X sulla risposta)
>- Area "d'opinione" Aumento Diminuzione Stabile (X sulla risposta)
>
>Presenza nel SF di diverse generazioni (in particolare presenza di giovani)
>
>Presenza nel SF di soggetti organizzati (indicare quali)
>
>Presenza di soggetti dis/organizzati (indicare n° e principali riferimenti sociali)
>
>Modalità di lavoro (X su una o più risposte):
>- assemblea plenaria (indicare frequenza)
>- gruppi di lavoro interni al SF (indicare quali)
>- tavoli tematici o altro, con forze anche esterne al SF (indicare quali)
>- portavoce o simile
>- altre modalità (indicare quali)
>
>Data ultima riunione del SF
>
>Principali iniziative organizzate nel 2003 su tematiche "globali"
>(specificare anche la natura: principali forme di lotta, di presenza, di comunicazione, ecc)
>
>Principali iniziative organizzate nel 2003 su tematiche "locali"
>(specificare anche la natura: principali forme di lotta, di presenza, di comunicazione, ecc)
>
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