Autor: Mirka E. Friedman Data: Assumpte: [Cm-roma] Bici abbandonate
Io credo invece che per assicurarsi che la bici non sia effettivamente
utilizzata, insieme al volantino delle ciclofficine si potrebbe lasciare
un bel messaggio con scritto qualcosa del tipo: "Al proprietario di
questa povera bici in stato di abbandono: se esisti, rimuovi questo
messaggio, o meglio porta questa bici a riparare e magari poi se la usi
male non ti fa"; così poi chi ripassa accanto alla bici in questione può
controllare se l'appello dopo tot tempo ha avuto un seguito o se si può
procedere con l'operazione di salvataggio.
Ovviamente volantini e messaggi fissati con scotch sennò volano via...
In caso di pioggia, ripetere l'operazione :-)
Volendo si può stilare un bel documento che spieghi anche qualcosa in
più e sigillarlo in una bustina di plastica trasparente waterproof, ma
immagino si cominci a sconfinare nella fantascienza...
Se non altro la cosa darebbe un aspetto credibile all'operazione. Sennò
il proprietario magari ci passa anche davanti senza farci troppo caso.
La prossima volta che riesco a venire un venerdì porto un cero di padre
pio. Il che va bene anche per Halloween
m.
arancia ciclistica wrote:
> penso che la cosa migliore quando ci si imbatte in una bici sfondata e
> "abbandonata" (ma come si fa a stabilirlo con certezza?) sia lasciare
> un bel volantino delle ciclofficine e...basta. penso che
> disincentivare l'uso delle biciclette sia l'ultimo dei nostri
> obiettivi. La favola di giobbo-esopo insegna.
>