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Poliziotto uccide moglie e cognato e poi si spara
La tragedia =E8 avvenuta alla periferia di Torino. Pi=F9 volte la donna=
aveva=20
denunciato le violenze del marito, che aveva subito un'inchiesta=20
disciplinare. Da poco aveva riavuto la pistola d'ordinanza.
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TORINO Il suo matrimonio era in crisi. Pi=F9 volte lui e la moglie avevano=
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litigato violentemente e in alcuni casi la sua rabbia si era trasformata in=
=20
violenza. Infine la tragedia: un ispettore di polizia, Giovanni=20
Costantino, 44 anni, ha ucciso a colpi di pistola la moglie e il cognato e=
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si =E8 poi tolto la vita. Una tragedia annunciata, ha detto tra le lacrime=
la=20
sorella della vittima. Una persona violenta e ossessionata come lui non=20
doveva avere una pistola. In una notte ha perso la sorella, Irene=20
Margherito, 42 anni e il fratello Maurizio, 32 anni. Era andato a prenderla=
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dalla pizzeria dove lavorava come cameriera per riportarla a casa, dalla=20
mamma, dove viveva da quando, dieci giorni fa, dopo lennesimo episodio di=20
violenza, aveva deciso di lasciare il marito. Sotto il portone aveva=20
trovato il marito della donna
La tragedia =E8 avvenuta alla periferia del capoluogo piemontese, davanti al=
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portone della casa in cui la donna viveva con la mamma. La coppia aveva due=
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figli, una ragazza di 22 anni e un ragazzo di 16.
La relazione fra luomo e la donna era da tempo deteriorata. La prima=20
denuncia per le violenze subite dal marito, la vittima laveva fatta circa=20
un anno fa. Lui era molto geloso e le rimproverava di stare troppo fuori=20
casa per il lavoro. Dopo la denuncia, Costantino era stato sottoposto ad=20
unindagine disciplinare e sospeso dal servizio per tre mesi. Poi per=F2 una=
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commissione medica della Polizia lo aveva ritenuto idoneo al servizio, era=
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stato reintegrato e gli era stata restituita la pistola. Adesso i familiari=
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delle due vittime sono infuriati e accusano la polizia di non aver fatto=20
niente per togliere la pistola all'omicida: "Adesso vogliamo giustizia. Ci=
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devono spiegare perch=E9 non gli hanno tolto la pistola quando glielo=
abbiamo=20
detto. Siamo convinti che ora i nostri fratelli sarebbero stati vivi" ha=20
dichiarato la sorella, Maria Margerito. "Dieci giorni fa, quando mia=20
sorella =E0 andata al pronto soccorso, dopo avere ricevuto un pugno dal=20
marito - ha aggiunto - gliel' ho detto pi=F9 volte ai suoi colleghi di=20
intervenire. Non sospendetelo, ma toglietegli la pistola perch=E9 pu=F2 fare=
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del male. Loro mi hanno risposto che non potevano intervenire, ma secondo=20
me non hanno voluto fare nulla".
Intanto, i colleghi non si capacitano: "Era un poliziotto validissimo -=20
racconta un suo ex compagno di volanti - che non ha mai alzato le mani=20
contro nessuno. In tanti anni di carriera si =E8 sempre comportato=
benissimo.=20
Era disponibile e gentile, non capisco proprio che cosa sia successo".=20
Anche gli altri colleghi, con cui ha lavorato nell'ultimo periodo non=20
capiscono: "Non ha mai fatto vedere nulla di anomalo - ha affermato un=20
ispettore - ha svolto il suo lavoro con quella disponibilit=E0 e gentilezza=
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che lo aveva sempre contraddistinto. Sapevo di qualche difficolt=E0 con la=
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moglie, ma l' avevo pi=F9 che altro intuito. Lui non ne parlava, anzi, dava=
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la sensazione di un uomo con grande attenzione nei confronti della=
famiglia".
Costantino ha lasciato un messaggio alla figlia Emanuela, nel quale ha=20
confermato i motivi passionali del gesto: "Cara Emanuela - ha scritto nel=20
messaggio, ritrovato nella tasca dei pantaloni - scusatemi per quello che=20
ho fatto, ma amavo troppo la mamma e non sopportavo di dividermi da lei".
Nell'inchiesta aperta dalla Procura, si vuole anche capire come mai il=20
poliziotto sia stato riammesso in servizio, dopo la denuncia per=20
maltrattamenti della moglie. L'ultimo litigio era avvenuto, appunto, solo=20
dieci giorni fa, quando l'uomo, sempre per gelosia, l'aveva colpita in=20
faccia con un pugno. Questa volta, per=F2, la donna non aveva sporto=20
denuncia. Venerd=EC aveva per=F2 deciso di lasciare l'uomo e andare a=
vivere=20
in casa della madre.
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Poliziotto uccide moglie e cognato e poi si spara<br><br>
La tragedia =E8 avvenuta alla periferia di Torino. Pi=F9 volte la donna avev=
a
denunciato le violenze del marito, che aveva subito un'inchiesta
disciplinare. Da poco aveva riavuto la pistola d'ordinanza.<br>
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TORINO Il suo matrimonio era in crisi. Pi=F9 volte lui e la moglie avevano
litigato violentemente e in alcuni casi la sua rabbia si era trasformata
in violenza. Infine la tragedia: un ispettore di polizia, Giovanni
Costantino, 44 anni, ha ucciso a colpi di pistola la moglie e il cognato
e si =E8 poi tolto la vita. Una tragedia annunciata, ha detto tra le
lacrime la sorella della vittima. Una persona violenta e ossessionata
come lui non doveva avere una pistola. In una notte ha perso la sorella,
Irene Margherito, 42 anni e il fratello Maurizio, 32 anni. Era andato a
prenderla dalla pizzeria dove lavorava come cameriera per riportarla a
casa, dalla mamma, dove viveva da quando, dieci giorni fa, dopo lennesimo
episodio di violenza, aveva deciso di lasciare il marito. Sotto il
portone aveva trovato il marito della donna <br><br>
La tragedia =E8 avvenuta alla periferia del capoluogo piemontese, davanti
al portone della casa in cui la donna viveva con la mamma. La coppia
aveva due figli, una ragazza di 22 anni e un ragazzo di 16.<br><br>
La relazione fra luomo e la donna era da tempo deteriorata. La prima
denuncia per le violenze subite dal marito, la vittima laveva fatta circa
un anno fa. Lui era molto geloso e le rimproverava di stare troppo fuori
casa per il lavoro. Dopo la denuncia, Costantino era stato sottoposto ad
unindagine disciplinare e sospeso dal servizio per tre mesi. Poi per=F2 una
commissione medica della Polizia lo aveva ritenuto idoneo al servizio,
era stato reintegrato e gli era stata restituita la pistola. Adesso i
familiari delle due vittime sono infuriati e accusano la polizia di non
aver fatto niente per togliere la pistola all'omicida: "Adesso
vogliamo giustizia. Ci devono spiegare perch=E9 non gli hanno tolto la
pistola quando glielo abbiamo detto. Siamo convinti che ora i nostri
fratelli sarebbero stati vivi" ha dichiarato la sorella, Maria
Margerito. "Dieci giorni fa, quando mia sorella =E0 andata al
pronto soccorso, dopo avere ricevuto un pugno dal marito - ha aggiunto
- gliel' ho detto pi=F9 volte ai suoi colleghi di intervenire. Non
sospendetelo, ma toglietegli la pistola perch=E9 pu=F2 fare del male. Loro m=
i
hanno risposto che non potevano intervenire, ma secondo me non hanno
voluto fare nulla". <br>
Intanto, i colleghi non si capacitano: "Era un poliziotto
validissimo - racconta un suo ex compagno di volanti - che non ha mai
alzato le mani contro nessuno. In tanti anni di carriera si =E8 sempre
comportato benissimo. Era disponibile e gentile, non capisco proprio che
cosa sia successo". Anche gli altri colleghi, con cui ha lavorato
nell'ultimo periodo non capiscono: "Non ha mai fatto vedere nulla di
anomalo - ha affermato un ispettore - ha svolto il suo lavoro con quella
disponibilit=E0 e gentilezza che lo aveva sempre contraddistinto. Sapevo di
qualche difficolt=E0 con la moglie, ma l' avevo pi=F9 che altro intuito. Lui
non ne parlava, anzi, dava la sensazione di un uomo con grande attenzione
nei confronti della famiglia".<br><br>
Costantino ha lasciato un messaggio alla figlia Emanuela, nel quale ha
confermato i motivi passionali del gesto: "Cara Emanuela - ha
scritto nel messaggio, ritrovato nella tasca dei pantaloni - scusatemi
per quello che ho fatto, ma amavo troppo la mamma e non sopportavo di
dividermi da lei". <br><br>
Nell'inchiesta aperta dalla Procura, si vuole anche capire come mai il
poliziotto sia stato riammesso in servizio, dopo la denuncia per
maltrattamenti della moglie. L'ultimo litigio era avvenuto, appunto, solo
dieci giorni fa, quando l'uomo, sempre per gelosia, l'aveva colpita in
faccia con un pugno. Questa volta, per=F2, la donna non aveva sporto
denuncia. Venerd=EC aveva per=F2 deciso di lasciare l'uomo e andare a
vivere in casa della madre. <br><br>
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