[Cerchio] [M] : L'attacco di Israele sulla Siria / Robert Fi…

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Autor: Maurizio / DJ M
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Assumpte: [Cerchio] [M] : L'attacco di Israele sulla Siria / Robert Fisk -- Raccomandatissimo!
GirasoleGrande Fisk come al solito! Leggi e consuma!



M



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L'attacco di Israele sulla Siria è un Passo Letale Verso la Guerra in Medio
Oriente



di Robert Fisk



6 Ottobre, 2003



Tradotto da M - canadianm@??? - www.melektro.com

Israele ha ricevuto Segnale Verde. È venuto da quella che è chiamata la
Legge di Responsabilità della Siria (Syria Accountability Act), che si muove
nel Congresso degli Stati Uniti per mezzo dei sostenitori di Israele, e che
imporrà sanzioni a Damasco per il suo entusiasmo presunto per il
"terrorismo" e per l'occupazione del Libano.

Las settimana scorsa speaker dopo speaker è andato avvertendo che la Siria è
la nuova -- o vecchia, o inesistente - minaccia, la stessa che era
precedentemente rappresentata dall'Iraq: che ha armi di distruzione di
massa, che ha testate biologiche, che ha ricevuto le inesistenti armi di
distruzione di massa Irachene poco prima che cominciasse la nostra invasione
illegale dell'Iraq in Marzo.

La bugia Israeliana circa "le migliaia" di Guardie Rivoluzionarie Iraniane
nella Valle di Bekaa in Libano è stata esposta ancora una volta. In realtà,
non c'è stato un solo militante Iraniano in Libano durante gli scorsi 20
anni. Ma a chi importa? Il dittatoriale regime Siriano -- e dittatoriale è
il più decisamente possibile -- deve essere colpito dopo che una avvocatessa
di Jenin, che probabilmente non ha mai visitato Damasco in vita sua, fa
saltare in aria sé stessa e 19 innocenti Israeliani a Haifa.

E perché no? Se l'America può colpire l'Afghanistan per i crimini
internazionali contro l'umanità dell'11 Settembre 2001, quando 15 dei 19
dirottatori erano Sauditi e se l'America può invadere l'Iraq, che ha avuto
assolutamente niente a che fare con l'11 Settembre, perché non dovrebbe
Israele colpire la Siria?

Sì, la Siria sostiene Hamas e la Jihad Islamica. Ma in Iraq si trova il
Mujahideen Khalq, che bombarda l'Iran, e gli Americani non li hanno
bombardati. A Gerusalemme esiste un governo che minaccia apertamente la vita
di Yasser Arafat ma nessuno suggerisce che una qualche azione dovrebbe
essere intrapresa contro la gestione israeliana. A Gerusalemme vive un primo
ministro, Ariel Sharon, che è stato giudicato essere "personalmente
responsabile" dalla commissione Kahane di Israele stessa nell'inchiesta sul
massacro di fino a 1.700 civili Palestinesi ai campi per rifugiati di
Shatila e di Sabra a Beirut nel 1982. Ma non sembra che sia sotto processo
per crimini di guerra.

Naturalmente, la Siria si prepara a portare i bombardamenti aerei sulla "
base di addestramento " della Jihad Islamica di fronte alle Nazioni Unite.
Molta benevolenza da parte di Damasco. Quando gli Stati Uniti non possono
arrivare a sostenere una risoluzione che condanna la minaccia di Israele di
assassinare Arafat, quando non arresta gli Israeliani che costruiscono 600
nuove case - per gli Ebrei e gli Ebrei soltanto - su terra Palestinese, le
incursioni aeree sulla Siria semplicemente non sono importanti.

Forse il Libano si avvantaggerà. Forse al Libano ora può essere risparmiata
la rappresaglia di Israele per la violenza Palestinese - a meno che,
naturalmente, Israele decida di colpire "una base di addestramento"
Palestinese in Libano.

Nessuno chiede che cosa sono queste "basi di addestramento". I bombardieri
suicidi Palestinesi devono realmente esercitarsi negli attacchi suicidi? Il
girare di un interruttore ha bisogno forse di un così grande addestramento?
Certamente la morte di un fratello o di un cugino da parte dell'esercito
Israeliano è tutta la pratica che è necessaria.

Ma no. Ieri, abbiamo intrapreso un'altra piccolo passo mortale lungo la
strada che porta verso la guerra in Medio Oriente, stabilendo fatti sul
terreno, dimostrando che è ammissibile bombardare il territorio della Siria
"nella guerra contro il terrore", che lo stesso presidente Bush ha ora
dichiarato includere Gaza.

Ed i precedenti sono là se ne abbiamo bisogno. Indietro nel 1983, quando il
presidente Reagan ritenne che stava combattendo "una guerra al terrore" nel
Medio Oriente, ordinò alla sua forza aerea di bombardare l'esercito Siriano
nella valle Libanese di Bekaa, perdendo un pilota e permettendo ai Syriani
di catturare il suo copilota, che venne liberato soltanto dopo una
prolungata e politicamente imbarazzante trattativa politica da parte di
Jesse Jackson. In un'era nella quale l'America è pronta a minacciare
l'invasione della Siria e dell'Iran - che sono parte di quell'infame '"asse
del male" - questa può sembrare piccola cosa. Ma la Siria stessa ha visto
che cosa è accaduto all'esercito Americano in Iraq, ed è incoraggiata dalla
propria umiliazione di vendicare gli attacchi d'Israele o dell'America, a
qualunque costo. Se l'America non può controllare l'Iraq, perché dovrebbe la
Siria temere Israele?

Robert Fisk è un corrispondente straniero, vincitore di riconoscimenti, per
The Independent (UK) dove questo articolo è stato pubblicato. E' l'autore di
Pity Thy Nation: The Abduction of Lebanon (The Nation Books, Edizione 2002).



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