[Lecce-sf] summit euroasiatico (Pascariello-Tomeo)

Autore: Silverio Tomeo
Data:
Oggetto: [Lecce-sf] summit euroasiatico (Pascariello-Tomeo)

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Il summit euroasiatico a Lecce: per cosa? e perch=E9 blindato?

=A0
L'11, 12 e 13 ottobre 2003, su iniziativa del ministro italiano per =
l'ambiente (possibilista sul nucleare dopo il blakout e indifferente al =
condono edilizio), si tiene a Lecce un blindatissimo vertice dei =
ministeri dell'ambiente dei 15 paesi dell'Unione Europea con dieci paesi =
asiatici. La"conferenza" - cos=EC viene definita nel programma - =
dovrebbe avere un carattere informale ma insieme decisionale e viene =
considerato tra i maggiori appuntamenti previsti nel'ambito del =
semestre della presidenza italiana UE. All'o.d.g. vi =E8 l'esame delle =
stragie e delle iniziative per realizzare il Piano di Azione adottato =
nel vertice di Johannesburg il 4 settembre 2002. Ed allora =E8 bene =
ricordare che quel Piano di Azione - un documento di 65 pagine 15" punti =
- contiene una serie di obiettivi quasi mai accompagnati da impegni =
concreti o da un calendario per la loro attuazione. E ci=F2 si deve al =
netto rifiuto degli USA ad assumere impegni precisi in un quadro di =
azione internazionale. Conseguentemente le principali organizzazioni non =
governative ed ecologiste hanno abbandonato il vertice prima della sua =
fine per protesta. =20
Nel progetto di Costituzione europea =E8 incluso anche il protocollo =
sull'Euroatom, sottoscritto nel 1957, per favorire l'industria nucleare =
europea, ed =E8 anche contro questa idea di Europa, per un'altra Europa =
possibile, che i movimenti sono stati a Roma il 4 di ottobre.
Nel programma dei lavori della Conferenza, che si vuole sullo sviluppo =
eco-sostenibile, sulla lotta ai cambiamenti climatici, su nuovi trattati =
multilaterali di cooperazione, su risorse naturali, acqua ed energia, =
=E8 previsto all'ordine del giorno anche la "partecipazione pubblica", =
ma l'incontro =E8 a porte chiuse. I movimenti non sono opinione pubblica =
democratica? Anche le Oganizzazioni non governative ed ecologiste sono =
escluse, forse perch=E9 si teme che emergano le ragioni di un territorio =
che dalla Murgia avvelenata dai rifiuti tossici, al Salento avvelenato =
dalle emissioni del polo energetico di Brindisi e del polo industriale =
Taranto, ha pagato e sta pagando un prezzo inaccettabile. Viceversa =
siamo certi che le occasioni di incontro non mancheranno con imprese e =
i comitati di affari, gi=E0 nelle cene di gala.
Nel programma per l'ambiente della presidenza italiana del ministro =
Matteoli - presentato il settembre 2003 - si possono leggere inquietanti =
affermazioni sull'ulteriore privatizzazione e liberalizzazione =
dell'energia in ambito europeo. Secondo la presidenza italiana il =
vertice di Johannensburg avrebbe messo la parola fine:
1) all'antagonismo esasperato di quei paesi in via di sviluppo (Cuba ed =
un gruppo di paesi del Sud America e dell'Africa) che sostenevano - a =
ragione - che la copoperazione =E8 null'altro che un rimborso parziale =
dovuto per i danni provocati dai paesi indistrializzati;
2) alla teoria e alla pratica del conflitto tra ambiente e sviluppo. Si =
dice basta agli obblighi e ai divieti e si pensa che l'ambiente esista =
non come bene supremo da tutelare per proteggere la salute dei cittadini =
e preservare la biodiversit=E0 , ma solo - in una logica mercantile - =
come " opportunit=E0 di sviluppo". La cooperazione succube agli USA =
viene poi ulteriormente ribadita.
Mai affermazioni di un ministro furono pi=F9 avventate, a pochi giorni =
di distanza dal fallimento del vertice svoltosi a Cancun, determinato =
dalla grande novit=E0 dell'alleanza tra i paesi in via di sviluppo =
capeggiata da Kenya, Brasile, India e Malesi, che ha dimostrato che la =
dimensione istituzionalizzata del conflitto =E8 ormai una realt=E0. In =
quella occasione l'Europa ha perso un' occasione per differenziarsi =
dagli USA ed assumere un ruolo di mediatrice con il blocco dei paesi =
giustamente ribelli
Dopo il fallimento del vertice di Cancun, dove l'Europa ha svolto un =
ruolo ridicolo e marginale, qual'=E8 la direttrice di marcia che si =
intende perseguire? Si vogliono esplicitamente rilanciare gli accordi =
bilaterali, in questo caso tra Europa ed Asia, ma per cosa? Per =
contrattare scambi di quote per le emissioni nell' atmosfera? Per =
imporre e consolidare un modello neoliberista (peraltro ormai in crisi) =
che in quei paesi ha comportato devastazioni sociali ed ambientali?
Noi siamo per un'Europa di pace e senza nucleare, per accordi non =
distruttivi dell'ambiente con gli altri paesi, per trattati vincolanti =
contro la distruzione del pianeta, contro la privatizzazione dell'acqua =
e delle risorse naturali, contro le promesse false del neoliberismo come =
sviluppo infinito, per far pesare l'opinione pubblica europea, quella =
dei milioni in piazza per la pace. Dovranno ascoltare anche la nostra =
voce e quella dei movimenti, le nostre proposte per un'altra Europa.

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=
=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=
=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=
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 =20
                                                                         =
                                                 Lecce social forum
Lecce, 7 ottobre 2003
fcp. in propr. via Idomeneo, 78 Lecce

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<title>Il summit euroasiatico a Lecce: per cosa</title>
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Il summit euroasiatico a Lecce: per cosa? e
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L’11, 12 e 13 ottobre 2003, su iniziativa del
ministro italiano per l’ambiente (possibilista sul nucleare dopo =
il
blakout e indifferente al condono edilizio), si tiene a Lecce un =
blindatissimo
vertice dei ministeri dell’ambiente dei 15 paesi dell’Unione =
Europea
con dieci paesi asiatici. La”conferenza” – cos=EC =
viene definita nel programma – dovrebbe avere =
un
carattere informale ma insieme decisionale e viene considerato tra i =
maggiori
appuntamenti=A0 previsti =
nel’ambito
del semestre della presidenza italiana UE. All’o.d.g.=A0 vi =E8 l’esame=A0 delle stragie e delle iniziative =
per
realizzare il Piano di Azione adottato nel =
vertice di
Johannesburg il 4 settembre 2002. Ed allora =E8 bene ricordare che quel =
Piano di Azione – un documento di 65 pagine =
15” punti
– contiene una=A0 serie di
obiettivi=A0 quasi mai =
accompagnati da
impegni concreti=A0 o da un =
calendario per
la loro attuazione. E ci=F2 si deve al netto rifiuto degli USA ad =
assumere
impegni precisi in un quadro di azione =
internazionale.
Conseguentemente le principali organizzazioni non governative ed =
ecologiste
hanno abbandonato il vertice prima della sua =
fine per
protesta.=A0 <o:p></o:p>

Nel progetto di Costituzione europea =E8 incluso anche il =
protocollo
sull’Euroatom, sottoscritto nel 1957, per favorire =
l’industria
nucleare europea, ed =E8 anche contro questa =
idea di
Europa, per un’altra Europa possibile, che i movimenti sono stati =
a Roma
il 4 di ottobre.<o:p></o:p>

Nel programma dei lavori della Conferenza, che =
si
vuole sullo sviluppo eco-sostenibile, sulla lotta ai cambiamenti =
climatici, su
nuovi trattati multilaterali di cooperazione, su risorse naturali, acqua =
ed
energia, =E8 previsto all’ordine del giorno anche la =
“partecipazione
pubblica”, ma l’incontro =E8 a porte chiuse. I movimenti non =
sono opinione pubblica democratica? Anche
le Oganizzazioni non governative ed ecologiste=A0
sono escluse, forse perch=E9 si teme che emergano le ragioni di =
un
territorio che dalla Murgia avvelenata=A0=A0 dai
rifiuti tossici, al Salento avvelenato dalle emissioni del polo =
energetico di
Brindisi e del polo industriale Taranto, ha pagato e sta pagando un =
prezzo
inaccettabile. Viceversa=A0 =
siamo certi che
le occasioni di incontro non mancheranno=A0 con imprese e i comitati di =
affari, gi=E0 nelle
cene di gala.<o:p></o:p>

Nel programma per l’ambiente della presidenza =
italiana del
ministro Matteoli – presentato il settembre 2003 - si possono =
leggere
inquietanti affermazioni sull’ulteriore
privatizzazione e liberalizzazione dell’energia in ambito europeo.
Secondo la presidenza italiana il vertice di
Johannensburg avrebbe messo la parola fine:<o:p></o:p>

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esasperato
di quei paesi in via di sviluppo (Cuba ed un gruppo di paesi del Sud =
America e
dell’Africa) che sostenevano=A0 =
- a
ragione -=A0 che la =
copoperazione =E8 null’altro
che un rimborso parziale dovuto per i danni provocati dai paesi
indistrializzati;<o:p></o:p>

2)=A0
alla teoria e alla pratica del conflitto tra ambiente e =
sviluppo. Si dice basta agli obblighi =
e ai=A0 divieti e si pensa che =
l’ambiente=A0 esista non come bene supremo da =
tutelare per
proteggere la salute dei cittadini e preservare la biodiversit=E0 , ma solo -=A0=A0 =
in una
logica=A0 mercantile - =A0come “ opportunit=E0 di=A0 sviluppo”. =A0La cooperazione succube agli USA =
viene poi ulteriormente
ribadita.<o:p></o:p>

Mai =
affermazioni di un
ministro=A0 furono pi=F9 =
avventate, a pochi
giorni di distanza dal fallimento del vertice svoltosi a=A0 Cancun, determinato dalla grande
novit=E0 dell’alleanza tra i paesi in via di sviluppo capeggiata =
da Kenya,
Brasile, India e Malesi, =A0che =
ha
dimostrato che la dimensione istituzionalizzata del conflitto =E8 ormai =
una
realt=E0. In quella occasione=A0 l’Europa ha perso un’ =
occasione
per differenziarsi dagli USA ed assumere un ruolo di mediatrice con il =
blocco
dei paesi giustamente ribelli<o:p></o:p>

Dopo il =
fallimento del
vertice di Cancun, dove l’Europa ha svolto un ruolo ridicolo e =
marginale,
qual’=E8 la direttrice di marcia che si =
intende
perseguire? Si vogliono esplicitamente rilanciare gli accordi =
bilaterali, in
questo caso tra Europa ed Asia, ma per cosa? Per contrattare scambi di =
quote
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Per=A0 imporre e consolidare=A0 un modello neoliberista (peraltro =
ormai in
crisi) che in quei paesi ha comportato devastazioni sociali ed =
ambientali?<o:p></o:p>

Noi siamo per un’Europa di pace e senza nucleare, per
accordi non distruttivi dell’ambiente con gli altri paesi, per =
trattati
vincolanti contro la distruzione del pianeta, contro la privatizzazione
dell’acqua e delle risorse naturali, contro le promesse false del
neoliberismo come sviluppo infinito, per far pesare l’opinione =
pubblica
europea, quella dei milioni in piazza per la pace. Dovranno ascoltare =
anche la
nostra voce e quella dei movimenti, le nostre proposte per =
un’altra
Europa.<o:p></o:p>

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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=
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Lecce, 7 ottobre 2003<o:p></o:p>

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