[Lecce-sf] Costituzione europea part. 2

著者: Silverio Tomeo
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題目: [Lecce-sf] Costituzione europea part. 2

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Anche il nuovo Trattato non istituisce una Federazione europea di =
Stati, bens=EC un'associazione e in quest'associazione, laddove lo =
Stato si autolimita cedendo quote di sovranit=E0, immediatamente le =
recupera tramite il Consiglio dei ministri, che nella sua formazione =
legislativa, =E8 il vero organo deliberante. Finora il varo dei =
regolamenti e delle direttive, che ora assumono pi=F9 correttamente le =
dizioni di "legge europea" e legge quadro", erano varati dal Consiglio =
dei ministri: con una vera e propria commistione di potere esecutivo e =
potere vo, che da Locke e Montesquieu in poi =E8 stato considerato un =
tratto illiberale, tipico dell'ancien r=E9gime. Ora questa commistione =
di poteri, che non sarebbe mai tollerata a livello di Stato nazionale, =
viene mantenuta. Tanto, per=F2, ne viene avvertita la gravit=E0 che il =
Consiglio dei ministri, quando agisce nella sua funzione di legislatore, =
lo fa nella "formazione" di "Consiglio legislativo". Tuttavia in questo =
Consiglio "la rappresentanza di ciascun Stato membro.=E8 assicurata da =
un rappresentante ministeriale e da uno due rappresentanti al medesimo =
livello." (art. I-23, nuova versione del 3 giugno). I rappresentanti dei =
governi, non come seconda Camera accanto a un Parlamento dotato dei =
poteri legislativi, continuano a detenere il monopolio della decisione, =
disciplinato dalle procedure della codecisione. Si cerca cos=EC di =
rendere esplicita la funzione legislativa del Consiglio dei ministri, ma =
ripeto non di porvi fine, tanto che, sempre per attenuarla, si prevede =
che il Consiglio legislativo operi pubblicamente (art. I-47, comma 2). =
Non siamo di fronte a una proposta di un organismo federale - l'Unione =
federale europea -, n=E9 di fronte a una proposta evolutiva della =
democrazia in chiave parlamentare - il Consiglio, organo politico e =
legislativo, e limitatamente la Commissione non sono responsabili di =
fronte al Parlamento che non gode del monopolio della legislazione, ma =
vi partecipa con le diverse procedure di codecisione: gli Stati, anche =
nel campo legislativo, sono i detentori di ultima istanza della =
sovranit=E0.=20
Il grande scontro tra Prodi e Giscard, tra i paesi di diversa dimensione =
riguarda la spartizione di potere, e la questione del voto a maggioranza =
riguarda il modo di funzionamento del Consiglio dei ministri. Certo =
avremo un ministro degli Esteri e un presidente del Consiglio, insieme =
alla Commissione: ma quali saranno i valori guida dei decisori politici? =
Non sar=E0 la pace, che - si noti bene - non compare tra i valori =
elencati nell'articolo I-2, che fondano l'Unione: la pace compare tra =
gli obiettivi dell'Unione (art. I-3). Un obiettivo =E8 una finalit=E0 =
che dipende dalla volont=E0 politica, variabile con le contingenze =
momentanee.=20
Per il movimento pacifista, per le decine di milioni di persone del 15 =
febbraio 2003, la pace =E8 il valore fondante della convivenza civile, =
per questo deve essere il fondamento di qualsiasi costituzione: la pace =
intesa come ripudio della guerra nella risoluzione delle controversie =
internazionali, e la pace coniugata con la giustizia distributiva e con =
le regole di equit=E0 per rifondare le relazioni tra Nord e Sud del =
mondo, non pi=F9 guidate da criteri di potenza e d'interesse. Ma =
l'Unione, invece, nella politica estera, assunta tra le sue competenze, =
non fonda la sua azione per instaurare la pace, in un mondo lacerato =
dalla guerra permanente, ma per affermare i propri valori, interessi =
fondamentali, sicurezza, indipendenza e integrit=E0, come recita =
l'articolo III-188, comma 2. L'Unione vuole essere una potenza e =
svolgere come tale un ruolo sulla scena globale. =C8 questo che il =
movimento pacifista chiedeva? Hanno ascoltato la sua voce: no. =
Prendiamo un'altra questione su cui si va da anni sviluppando un =
poderoso movimento, quello della cittadinanza universale (e dunque della =
libert=E0 e dell'uguaglianza), che riguarda nativi e migranti. =
L'articolo I-8 dice: "=C8 cittadino dell'Unione chiunque abbia la =
cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione si =
aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce". Non avremo =
una cittadinanza europea perch=E9 non si vuole avere una "societ=E0 =
europea", e al tempo stesso questa Unione, che si configura come un =
mercato aperto alla circolazione delle merci e delle persone, dei =
capitali e dei servizi, si chiude verso l'esterno, blinda le sue =
frontiere: si preoccupa di reprimere le discriminazioni tra cittadini =
degli Stati membri, ma respinge quelli degli Stati extracomunitari e a =
quelli che entrano non attribuisce il diritto alla cittadinanza. Si =
prenda il titolo IV - quello che istituisce lo spazio di libert=E0, =
sicurezza e giustizia -, vi si trover=E0 il disciplinamento delle =
politiche d'immigrazione, guidate da principi "sicuritari". =
L'armamentario del controllo dei flussi delle persone extracomunitarie =
=E8 tutto presente: visti, controlli della circolazione (art. II-161); =
la politica complessiva dell'immigrazione declina sempre i temi della =
sicurezza - clandestini, ingressi e soggiorno, diritti (limitati) dei =
cittadini di paesi terzi (art. III-163). Due questioni fondamentali, =
pace e cittadinanza universale, due risposte regressive della =
Convenzione; se aggiungiamo che per quanto riguarda l'ampio spettro dei =
principi e delle politiche del mercato e della concorrenza si =
riproducono tutte le normative del Trattato della Comunit=E0 europea =
(vero arsenale del liberismo), non possiamo che parlare di difesa dello =
status quo: a Laeken si era avvertita un'inquietudine - andare oltre =
il vecchio metodo dell'integrazione, giungere a una Costituzione -, la =
Convenzione si =E8 adagiata sui compromessi intergovernativi.=20
In questi anni, da Seattle nel 1999, =E8 sorto un movimento =
cosmopolita; contro la guerra permanente, compagna di ferro del =
liberismo della globalizzazione, =E8 nato un pacifismo planetario; =
contro la fuga dalla democrazia delle classi dirigenti e della =
tecnocrazia internazionale, si va estendo un movimento per la =
partecipazione democratica; contro il predominio delle imprese e del =
mercato si va organizzando una societ=E0 civile globale "multilivello", =
che mira a gestire i beni comuni con i metodi della democrazia =
deliberativa. I movimenti sociali non sono pi=F9 prigionieri dello =
Stato-nazione, hanno compreso che =E8 l'ora della cittadinanza =
cosmopolita, denazionalizzata, davvero universale perch=E9 donne e =
uomini in quanto tali sono i soggetti differenziati dei diritti umani. =
La costruzione di un'Europa federale passa attraverso la societ=E0 =
civile, la "costituente" della societ=E0 europea sono i movimenti =
sociali, per questo la costruzione degli Stati generali dell'altra =
Europa pu=F2 essere la base della lotta per la Costituzione europea.=20

=20

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<title>Costituzione europea: avanti adagio - di Franco Russo</title>
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di sovranit=E0, immediatamente le recupera tramite il Consiglio dei =
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quadro”, erano varati dal Consiglio dei ministri: con una vera e =
propria
commistione di potere esecutivo e potere vo, =
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Locke e Montesquieu in poi =E8 stato considerato un tratto illiberale, =
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dell’ancien r=E9gime. Ora questa commistione di poteri, che non =
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avvertita la gravit=E0 che il Consiglio dei ministri, quando agisce =
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fa nella
“formazione” di “Consiglio legislativo”. =
Tuttavia in
questo Consiglio “la rappresentanza di ciascun
Stato=A0 membro…=E8 =
assicurata da un
rappresentante ministeriale e da uno=A0 =
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rappresentanti al medesimo livello…” (art. I-23, nuova =
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3 giugno). I rappresentanti dei governi, non come seconda Camera accanto =
a un Parlamento dotato dei poteri=A0 legislativi, continuano a detenere =
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monopolio della decisione, disciplinato dalle procedure della =
codecisione. Si
cerca cos=EC di rendere esplicita la funzione
legislativa del Consiglio dei ministri, ma ripeto non di porvi fine, =
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Consiglio =A0legislativo operi
pubblicamente (art. I-47, comma 2). Non siamo di fronte a
una proposta di un organismo federale - l’Unione federale europea =
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di fronte a una proposta evolutiva della democrazia in chiave =
parlamentare - il
Consiglio, organo politico e legislativo, e limitatamente la Commissione =
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sono responsabili di fronte al Parlamento che non gode del monopolio =
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legislazione, ma vi partecipa con=A0 =
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diverse procedure di codecisione: gli Stati, anche nel campo =
legislativo, sono
i detentori di ultima istanza della sovranit=E0. =
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Il grande scontro tra Prodi =
e
Giscard, tra i paesi di diversa dimensione riguarda la spartizione di =
potere, e
la questione del voto a maggioranza riguarda il modo di funzionamento =
del=A0 Consiglio dei
ministri. Certo avremo un ministro degli Esteri=A0
e un presidente del Consiglio, insieme alla Commissione: ma quali
saranno i valori guida dei decisori politici? Non sar=E0 la pace, che =
– si
noti bene - non compare tra i valori elencati nell’articolo I-2, =
che fondano l’Unione: la=A0
pace compare tra gli obiettivi dell’Unione (art. I-3). Un
obiettivo =E8 una finalit=E0 che dipende dalla volont=E0 politica,=A0 variabile con le contingenze =
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=A0Per il movimento pacifista, per le =
decine di
milioni di=A0 persone del 15 =
febbraio 2003,
la pace =E8 il valore fondante=A0 =
della
convivenza civile, per questo deve essere il fondamento di qualsiasi
costituzione: la pace intesa come ripudio della guerra nella risoluzione =
delle
controversie internazionali, e=A0 =
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coniugata con la giustizia distributiva e con le regole di equit=E0
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tra le sue competenze, non fonda la sua azione per instaurare la pace, =
in un
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fondamentali,
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come recita l’articolo III-188, comma 2. L’Unione vuole =
essere una
potenza e svolgere come tale un ruolo sulla scena globale.=A0 =C8 questo che il movimento =
pacifista chiedeva?
Hanno ascoltato la sua voce: no.=A0
Prendiamo un’altra questione su cui si va da anni =
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della
cittadinanza universale (e dunque della libert=E0 e =
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riguarda nativi e migranti. L’articolo I-8 dice: ”=C8 =
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dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La
cittadinanza dell’Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e =
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si configura come un mercato aperto alla circolazione delle merci e =
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sue frontiere: si preoccupa di reprimere le discriminazioni tra =
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Stati membri, ma respinge quelli degli Stati extracomunitari e a quelli =
che entrano
non attribuisce il diritto alla cittadinanza. Si prenda il
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d’immigrazione, guidate da principi “sicuritari”.
L’armamentario del controllo dei flussi delle persone =
extracomunitarie =E8
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complessiva dell’immigrazione declina =
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terzi (art.
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arsenale=A0 del liberismo), non possiamo
che parlare di difesa dello=A0 =
status quo:
a Laeken si era avvertita un’inquietudine - andare=A0 oltre il vecchio metodo =
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giungere a una Costituzione -, la Convenzione si =E8 adagiata sui =
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intergovernativi. <o:p></o:p>

In questi anni, da Seattle =
nel 1999,
=E8 sorto un movimento=A0 =
cosmopolita; contro
la guerra permanente, compagna di ferro=A0
del liberismo della globalizzazione, =E8 nato un pacifismo =
planetario;
contro la fuga dalla democrazia delle classi dirigenti e della =
tecnocrazia
internazionale, si va estendo un=A0
movimento per la partecipazione democratica; contro il predominio =
delle
imprese e del mercato si va organizzando una=A0
societ=E0 civile globale
“multilivello”, che mira a gestire i=A0 beni comuni con i metodi della =
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hanno compreso che =E8 l’ora della cittadinanza cosmopolita,
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la base della lotta per la Costituzione europea. =
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