escludente nel senso di escludere chi non può permettersi quel
pedaggio...pure mi roderebbe se la riduzione del traffico coincidesse con la
riduzione delle possibilità per chi già ne ha poche...vorrei una riduzione
"paritaria" e non vorrei, alla fine, vedermi una città attraversta da poche
macchine riccastre e autobus terzomondisti stracolmi...insomma molti più
limiti e divieti alle macchine ma contemporaneo sviluppo delle rete pubblica
(con bici-possibilità) per garantire veramente a tutti di potersi comunque
spostare (so che anche questo (l'iperspostamento) è sbagliato e bisognerebbe
mirare al minor costo-spostamento, riavvicinamento luogo di lavoro/residenza
etc etc ma 1 ne siamo lontani e 2 si percorre una via opposta per adesso).
Non so all'estero ma in Italia la percentuale di stipendio che uno si gioca
per mantenersi la macchina è già enorme e non mi sembra che sia un buon
disincentivo...ma lungi da me indicare una via che non abbia
controindicazioni se non quella della rifondazione delle menti.
La sensazione di presa per il culo te la confermo per lo stesso discorso del
biglietto in aumento...ma anche, in generale, di queste occasioni che, più
di confronto, sembrano sempre più televendite di idee usa e getta da
assimilare oggi per dimenticarcene domani alla prova dei fatti. saluti.
