[Cm-roma] Il movimento del pedale tratto da "Diario"

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Author: Oltre
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Subject: [Cm-roma] Il movimento del pedale tratto da "Diario"
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Tratto da "Diario" di questa settimana



L'INCHIESTA VECCHIO STILE

=20

Tra un marciapiede e un tombino, sfiorate dalle auto e dagli sguardi =
storti dei pedoni, maltrattate in molte citt=E0: 32 milioni di bici sono =
decise a far valere le loro ragioni.

=20

Il movimento del pedale

di Mario Portauova

=20

Settembre =E8 il mese delle biciclette. A Milano c'=E8 la Fiera del =
ciclo e del motociclo, Parigi sta per ospitare Velocity, il pi=F9 grande =
convegno mondiale del settore. Appuntamenti che svelano un vero e =
proprio movimento del pedale, deciso a liberare le strade delle citt=E0 =
dalla dittatura dei motori.

MILANO. Quando inforcate il vostro =ABvelocipede=BB, che poi =E8 un =
veicolo =ABcon due o pi=F9 ruote funzionanti a propulsione =
esclusivamente muscolare=BB, vi trasformate in un =AButente debole=BB =
della strada. Debole, in compagnia dei pedoni, perch=E9 quando mamma vi =
ha fatto non vi ha fornito di motore. Di conseguenza in strada siete un =
ingombro, un impiccio, un ostacolo. Che gli utenti =ABforti=BB si =
sforzano di aggirare con un ringhio di pistoni. Non sempre ci riescono: =
sulle strade italiane, informa l'Istat, nel 2001 sono morti 334 =
ciclisti, i feriti sono stati 10.339, gli incidenti totali 11.329. Il =
Codice della strada, ancorch=E9 Nuovo, chiama la bicicletta con il suo =
nome ottocentesco; la legge considera il ciclista una specie di =
menomato. Se le parole hanno un senso, queste fotografano perfettamente =
il disagio in cui si ritrovano gli ostinati utilizzatori del mezzo di =
trasporto pi=F9 efficiente, economico ed ecologico del mondo. Sar=E0 per =
questo che negli ultimi temi il popolo del pedale sta alzando la voce. =
Le cronache cittadine dei giornali ospitano ormai quotidianamente le =
rimostranze di ciclisti frustrati ed esasperati. Le vittime degli =
incidenti stradali diventano bandiere e simboli, come eroici =
guerriglieri caduti sull'asfalto per la causa. Le associazioni =
martellano i Comuni con dati, richieste e progetti, fino d arrivare =
all'antagonismo radicale di gruppi informali come ,Critical mass, Bici =
G8, Anarcociclisti, ala pedalante del movimento cosiddetto no global. =
Avanguardia delle masse, nel vero senso della parola, visto che in =
Italia esistono 32 milioni di biciclette, mettendoci per=F2 dentro anche =
=AB i ferrivecchi sepolti in cantina=BB, spiega Piero Nigrelli, =
responsabile del settore ciclo dell'Ancma, l'Associazione nazionale =
ciclo, motociclo e accessori (www.ancma.it). In Italia si vendono =
comunque =ABcirca 2 milioni e 350 mila biciclette all'anno=BB. Cifra =
considerevole, anche se siamo lontani dal boom dei primi anni Novanta, =
quando la moda della mountain bike sospinse il mercato a quasi sei =
milioni di pezzi venduti. Il problema =E8 che soltanto una minima parte =
di questo vasto popolo si azzarda a trasformare la bici in un mezzo per =
gli spostamenti quotidiani in citt=E0.

Finora le aspirazioni dei ciclisti urbani si sono incartate sulla =
questione delle piste ciclabili. Se ce ne sono cos=EC tante a Berlino o =
ad Amsterdam, ragionano molti di loro, perch=E9 non si possono fare =
anche a Milano e Roma? Non =E8 cos=EC semplice perch=E9, come osserva un =
recente studio del Politecnico di Milano, =ABnell'Europa centrale e =
settentrionale sono state attivare delle politiche per rilanciare l'uso =
della bicicletta come mezzo di trasporto urbano a partire dagli anni =
Sessanta e Settanta=BB, mentre =ABin Italia questa fase corrisponde =
all'incirca agli anni Ottanta=BB. Come dire: un conto =E8 far crescere =
le citt=E0 a misura di ciclista, un conto =E8 scalpellare a forza dei =
percorsi protetti in aree ormai irrimediabilmente dense di edifici e =
traffico.

=20

PEDALATA ATTRAENTE. Cos=EC, se la pista ciclabile resta il fine ultimo, =
l'utopia finale della mobilit=E0 sana e pulita, le associazioni del =
settore hanno partorito numerose proposte alternative per rendere pi=F9 =
sicura e attraente la pedalata in citt=E0. Piccoli interventi sulla =
segnaletica, su certi incroci o semplicemente sulle norme del codice =
della strada e dei regolamenti comunali. Spesso a costo zero e con tempi =
di attuazione ragionevoli. L'obiettivo - benefico per tutti - =E8 di =
rendere pi=F9 semplice l'uso della bici come vero mezzo di trasporto, =
per andare a lavorare, a fare la spesa, e magari uscire la sera. =
Proposte alternative che ci illustra Luigi Riccardi, 66 anni, milanese, =
presidente della Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta =
(www.fiab-onlus.it) che riunisce 60 associazioni di tutta Italia con =
circa 10 mila iscritti. Riccardi =E8 un vero e proprio lobbista del =
pedale fin da quando, una ventina d'anni fa, and=F2 come al solito in =
ufficio in macchina, e poi fu costretto a tornare praticamente a casa =
per parcheggiarla. Cos=EC decise di fondare Ciclobby, storica =
associazione milanese, insieme ad Augusto Castagna, all'epoca assessore =
comunista, e Pippo Torre, consigliere regionale dei Verdi. =ABPer =
mettere in sicurezza dei percorsi ci sono due modi=BB, esordisce =
Riccardi, =ABquello tradizionale =E8 fatto di piste ciclabili, ponti, =
passerelle, sottopassi per le vie di grande scorrimento, dove le =
velocit=E0 della bici e dell'auto sono incompatibili. L altra via =E8 la =
moderazione del traffico=BB. Primo esempio: =ABSi pu=F2 imporre nella =
stragrande maggioranza delle vie cittadine il limite dei 30 chilometri =
all'ora. Pu=F2 sembrare bestemmia ma=BB, ricorda Riccardi, =
=ABattualmente la velocit=E0 commerciale media a Milano =E8 di 22 =
all'ora=BB. (Potete divertirvi a confrontare velocit=E0 e costi tra bici =
e macchina per i vostri percorsi quotidiani sul sito www.tissino. =
it/mwal/realspeed/). Del resto il provvedimento =E8 gi=E0 stato adottato =
in alcune zone di Parigi (i =ABquartieri verdi=BB) e anche qui da noi: =
=ABA Brescia il limite dei 30 =E8 applicato nel centro storico, e la =
stessa misura =E8 prevista per alcune strade nel prossimo Piano urbano =
del traffico di Milano=BB.

Riccardi per=F2 conosce bene quello che lui chiama =ABAim=BB, =
Automobilista italiano medio. Che notoriamente non rispetta i limiti di =
velocit=E0 ma in compenso =ABama di pi=F9 le sue sospensioni che gli =
esseri umani=BB. Dunque =E8 l=EC che bisogna agire per mettere la =
mordacchia all'acceleratore: =ABChicane, passaggi pedonali e incroci =
rialzati, parcheggi alternati tra un lato e l'altro delle strade=BB. =
Fino agli accorgimenti pi=F9 sofisticati, come i =ABcuscinetti =
berlinesi, di dimensioni tali che un'ambulanza ci pu=F2 passare a tutta =
velocit=E0 ma un'auto deve rallentare=BB. E nelle aree residenziali, =
dove c'=E8 solo traffico locale, =ABil limite pu=F2 anche essere di 15 =
all'ora=BB. Poi c'=E8 la dibattuta questione dei marciapiedi, spesso =
terreno di scontro (non solo metaforico) tra i famosi =AButenti =
deboli=BB, ciclisti e pedoni. =AB=C8 vietato andarci in bici, perch=E9 =
il Codice della strada li riserva a chi va a piedi=BB, continua =
Riccardi. =ABMa il Comune pu=F2 intervenire con un'ordinanza e cambiare =
la situazione. Se un marciapiede =E8 pi=F9 largo di 4 metri, pu=F2 =
essere diviso in due; se =E8 pi=F9 piccolo, ma di almeno due metri, si =
pu=F2 fare un percorso misto, in particolare nelle vie dove passano =
pochi pedoni e non ci sono molti accessi di case e negozi. In questo =
modo centinaia di chilometri di marciapiede possono essere usati =
legalmente dal ciclista senza danneggiare chi cammina=BB. In sintesi: =
=ABIn bici si va a 15-20 chilometri all'ora, gli studi dimostrano che in =
citt=E0 =E8 il mezzo pi=F9 rapido per spostamenti entro i 5 chilometri, =
che sono i pi=F9 comuni. Questi provvedimenti potrebbero aumentare =
sensibilmente l'utilizzo del mezzo=BB. Soprattutto se accompagnati dalla =
cosiddetta =ABintermodalit=E0=BB, cio=E8 l'integrazione tra bici e mezzi =
pubblici. Il classico del settore =E8 la possibilit=E0 di trasportare il =
proprio mezzo su treni, metropolitane e bus, ma anche qui c'=E8 una =
nuova frontiera: =ABCon Trenitalia, in Lombardia, stiamo studiando una =
nuova iniziativa: tu arrivi alla stazione di Lodi in bici, la lasci =
l=EC, prendi il treno, alla stazione di Milano ne trovi un'altra=BB.La =
fantasia cavalca sulle due ruote. A Parigi hanno aperto ai ciclisti le =
corsie degli autobus - dove siano larghe almeno quattro metri e mezzo in =
modo da permettere sorpassi senza rischi - e per di pi=F9 l'azienda dei =
trasporti Ratp ha organizzato un gruppo di lavoro misto ciclisti-autisti =
di bus per stabilire le regole di convivenza in corsia. In alcune =
citt=E0 del mondo la civile coesistenza di pedali e motori =E8 oggetto =
di apposite campagne pubblicitarie: a San Francisco, dove un lavoratore =
su 25 si muove in bici, cartelli, adesivi e depliant accattivanti =
invitano gli automobilisti a lasciare almeno un metro di spazio alla =
propria destra quando sorpassano un ciclista, moderando comunque la =
velocit=E0. In cambio, ai ciclisti viene chiesto di non guidare in modo =
=ABimprevedibile=BB (www.sfbike.org). Neanche in strada, infatti, la =
distinzione fra buoni e cattivi =E8 sempre cos=EC netta. Gli =AButenti =
deboli=BB hanno i loro doveri, dettati dal Codice della strada, ma non =
sempre li conoscono e li rispettano. Alcuni sono ovvi (=E8 obbligatorio =
avere i pneumatici), altri meno. Il =ABvelocipede=BB dev'essere =
tassativamente munito (articolo 68) di campanello, freni e luci =
anteriori e posteriori. In bici si va da soli, unico passeggero ammesso =
un bambino =ABfino a otto anni di et=E0=BB, ma ci vuole il seggiolino. I =
velocipedi devono circolare (articolo 182) =ABsu un'unica fila=BB e =
=ABcomunque mai affiancati in numero superiore a due=BB (fuori dai =
centri abitati si pu=F2 stare affiancati solo se si porta in giro un =
bambino =ABminore di anni dieci=BB, che deve stare a destra). E almeno =
una mano sul manubrio bisogna tenerla, sempre.

=20

UN MESE A PEDALI. Settembre =E8 un mese denso per il movimento del =
pedale. A Parigi, dal 23 al 26, si celebra V=E9lo-city =
(www.velocity2003.com), un ponderoso convegno mondiale che nello slogan =
di quest'anno rivendica la =ABriconquista delle citt=E0=BB . Una raffica =
di interventi per fare il punto sull'uso della bicicletta in Cina, in =
Brasile, in Nigeria o in Sri Lanka, o per presentare gli ambiziosi =
progetti ciclabili di metropoli come Londra, Berlino, Parigi. La =
capitale ospitante sta per lanciare =ABLe sch=E9ma directeur velo de =
Paris 2002-2008=BB, la fase due del piano lanciato nel 1995 dal sindaco =
Jean Tib=E9ri. Il gollista Tib=E9ri fu particolarmente impressionato =
dalla visione di centinaia di migliaia di persone costrette a marciare =
per chilometri in una citt=E0 ingorgata dal grande sciopero che =
paralizz=F2 i mezzi pubblici per diversi giorni. Allora pens=F2 che tra =
l'automobile e i piedi, il velo potesse essere la saggia terza via. =
Risultato: oggi la capitale francese conta 197 chilometri di percorsi =
ciclabili, che dovrebbero diventare 500 nel 2010. =ABLa lunghezza media =
degli spostamenti in automobile in citt=E0 =E8 di 3,1 chilometri, che in =
bicicletta possono essere coperti in 10-15 minuti=BB, osserva =
Andr=E9-Marie Bourlon dell'Atelier Parisien d'Urbanisme (Apur), che a =
V=E9lo-city presenter=E0 il nuovo piano. L'obiettivo =E8 che =ABla =
maggior parte degli spostamenti all'interno dei singoli quartieri si =
possano fare in bici=BB. In cantiere il prolungamento dei percorsi =
ciclabili lungo le due rive della Senna e nuovi collegamenti tra le =
stazioni ferroviarie e i maggiori poli dell'attivit=E0 cittadina: le =
universit=E0 e la city finanziaria. E una trentina di sensi unici =
dovrebbero essere =ABliberati=BB per i ciclisti.

Il convegno parigino =E8 anche una vetrina delle nuove frontiere della =
=ABriconquista=BB. Che passano per esempio attraverso la promozione =
della bici come mezzo per andare al lavoro, coinvolgendo le aziende. =
Come il Porto di Bruxelles, dove lavorano 120 persone, che ha avviato un =
piano di incentivi per i dipendenti che scelgono di spostarsi a pedali. =
=ABIl Porto ha acquistato 15 biciclette e ha installato rastrelliere, =
docce, spogliatoi, caschi e uniformi con i colori aziendali=BB, spiega =
Philippe Matthis, il manager del Porto che illustrer=E0 l'iniziativa a =
Parigi. =ABGli incentivi economici comprendono la manutenzione gratuita =
e un Gomrs di 0,15 Curo per ogni chilometro percorso. In un anno gli 11 =
dipendenti che hanno abbandonato la macchina per la bici ne hanno =
accumulati 26 mila=BB. Sempre in Belgio viaggia l'idea dello shopping a =
pedali, sperimentato nelle Fiandre: =ABL'idea =E8 semplicissima=BB, =
spiega Jan Verschooren, che lo presenter=E0 a V=E9locity. =ABUna tessera =
a punti che il negoziante timbra ogni volta che il cliente si presenta a =
fare acquisti in bicicletta. Con un certo numero di timbri si vincono =
dei premi =BB. La sorpresa sta nel successo dell'iniziativa: partecipano =
99 municipalit=E0 fiamminghe sulle 320 interpellate, circa 15 mila =
negozianti e migliaia di ciclisti che hanno pedalato =ABper oltre due =
milioni di chilometri=BB senza emettere mezzo grammo di gas inquinanti.

=20

UN MEZZO DI SINISTRA? In queste pagine vi proponiamo un giro d'Italia =
tra le citt=E0 ciclisticamente pi=F9 virtuose. Sono tutte amministrate =
dall'Ulivo, il che ripropone la classica questione della bici come mezzo =
=ABdi sinistra=BB. Sar=E0 per questo che a Milano, citt=E0 bandiera =
della destra berlusconiana, il 18 e il 19 settembre =E8 in programma =
un'iniziativa lanciata dallo slogan =ABla bici =E8 bipartisan=BB: 14 =
organizzazioni, dall'Arciragazzi ai Lifeventuno (associazione =
ambientalista di Forza Italia) ai Comitati di quartiere, passando per =
Fiab, Legambiente e Touring Club, propongono un fitto programma di =
pedalate per promuovere l'uso della bici =ABa scuola e al lavoro=BB. Tra =
gli ispiratori, Carlo Montalbetti, leader dei comitati di quartiere =
milanesi (non certo di sinistra) e direttore generale di Comieco, il =
Consorzio per la raccolta e il riciclo di carta e cartone. II Comieco ha =
avviato un'esperienza simile a quella del Porto di Bruxelles: =ABAbbiamo =
acquistato 15 bici e le abbiamo date ad altrettanti dipendenti, che le =
usano per venire al lavoro e, se possibile, per le uscite di =
servizio=BB. Le biciclettate bipartisan (con un molto milanese aperitivo =
finale alla discoteca Old Fashion) accompagnano le giornate =
dell'Esposizione internazionale del ciclo e del motociclo, dal 16 al 21 =
settembre (www.eicma.it). Milano ospita il pi=F9 importante evento =
nazionale del settore, ma se lo merita? Pare proprio di no. Il =
consigliere comunale verde Maurizio Baruffi aveva chiesto l'invio di una =
delegazione a V=E9lo-city, appuntamento che come abbiamo visto =E8 =
ricchissimo di spunti per gli amministratori delle metropoli =
congestionate. Si =E8 sentito rispondere da Riccardo Albertini, =
vicepresidente del consiglio per Forza Italia, che non se ne sarebbe =
fatto nulla perch=E9 =ABla bicicletta =E8 una cosa di sinistra=BB. =ABAl =
Comune di Milano presentano dati mirabolanti ma falsi=BB, accusa =
Baruffi. =ABDicono che ci sono 60 chilometri di piste ciclabili, ma ci =
mettono dentro anche quelle in costruzione e persino quelle che non ci =
sono pi=F9=BB. Il consigliere guida la rivolta verde contro il Piano =
urbano del traffico appena messo a punto dall'assessore ai Trasporti =
Giorgio Goggi. =ABManca qualsiasi idea di sviluppo della rete dei =
percorsi sicuri per la bici in direzione dei grandi attrattori di =
traffico ciclistico, cio=E8 universit=E0, centro cittadino, stazioni. E =
mancano i servizi accessori come le rastrelliere, o l'interscambio con =
la metropolitana e la ferrovia. Gli esempi di Vienna, Monaco, Parigi, =
Berna o Brescia=BB, conclude Baruffi, =ABrisultano incomprensibili agli =
uffici che governano le politiche del traffico a Milano=BB. Ai milanesi =
non resta che una piccola rivincita, basata sull'articolo 51 del =
regolamento edilizio del Comune: =ABIn tutti i cortili esistenti... deve =
essere consentito il deposito delle biciclette di chi vive o lavora nei =
numeri civici adiacenti al cortile=BB. L'articolo pu=F2 essere quindi =
sventolato sotto il naso di amministratori ignari, vicini rompiscatole =
ed esteti condominiali.

Per il resto, a Milano la rivoluzione del pedale procede dal basso, per =
iniziativa di singoli =ABmilitanti=BB. Al Politecnico, l'universit=E0 =
che ha cominciato a sfornare ingegneri e architetti dalla nuova sede =
periferica della Bovisa, si d=E0 da fare Enrico Prevedello, professione =
mobility manager (figura istituita dal ministro dell'Ambiente ulivista =
Edo Ronchi nel 1998, obbligatoria per le aziende con pi=F9 di 300 =
dipendenti o pi=F9 di 800 in sedi diverse nella stessa citt=E0). =ABAl =
Politecnico lavorano duemila persone e ci sono tra i 30 e i 40 mila =
studenti ma non siamo collegati da nessuna pista ciclabile, nemmeno in =
progetto=BB, lamenta Prevedello. Insieme a colleghi e studenti ha =
fondato un gruppo di pressione, Ciclopoli, che mira a ottenere =
dall'Ateneo pi=F9 attenzione per le bici. =ABTendono a mettere i =
parcheggi per bici dove trovano uno spazio, magari lontano dagli =
edifici, invece il vantaggio del mezzo =E8 proprio che puoi arrivare fin =
sotto la porta d'ingresso,>, spiega Prevedello. =ABAlla Facolt=E0 di =
architettura, all'inizio c'erano soltanto dei pali con i cartelli =
"vietato parcheggiare biciclette"=BB. Ciclopoli ha anche regalato tre =
bici al Rettorato, per un'opera di sensibilizzazione. Sul versante pi=F9 =
tecnico, il mobility manager snocciola i dati tratti dal Piano per gli =
spostamenti casa-lavoro dei dipendenti del Politecnico: =ABQuasi la =
met=E0 di loro abita entro un raggio di 3 chilometri dalla sede di =
lavoro; due terzi di quelli che usano l'auto passerebbero alla =
bicicletta se esistessero percorsi sicuri; i113 per cento si =
accontenterebbe di attrezzature migliori per la sosta=BB. Saranno tutti =
di sinistra?

=20

RIFORMISTI E SOVVERSIVI. Fin qui abbiamo dato conto delle proposte dei - =
chiamiamoli cos=EC - =ABriformisti=BB. Ma, come ogni movimento che si =
rispetti, anche i pedalatori hanno la loro ala radicale e irriducibile. =
Che ha i suoi precursori nelle bici bianche del provos olandesi degli =
anni Sessanta o, ancora pi=F9 indietro, le staffette tra le barricate =
dei milanesi che si opponevano alle cannonate del generale Bava =
Beccaris, nel 1898 (ne ricorda la storia Gianfranco Manfredi in Il =
piccolo diavolo nero, Tropea Editore). Oggi i pi=F9 noti sovversivi del =
pedale sono quelli di Critical mass (www.inventati.org/criticalmass/), =
una =ABcoincidenza organizzata=BB, come la definisce Graziano Predielis, =
uno dei milanesi che ogni gioved=EC sera si ritrovano in Piazza Mercanti =
e improvvisano una biciclettata di massa per le vie della citt=E0, al =
grido di =ABnoi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico=BB. Un =
fenomeno nato a San Francisco nel 1992 (la storia =E8 raccontata da un =
suo pioniere, Chris Carlsson, in Critical mass, l'uso sovversivo della =
bicicletta, Feltrinelli) che oggi tocca molte citt=E0 italiane grandi e =
piccole. A Milano =E8 cresciuto in modo particolare: =ABAbbiamo =
cominciato il 22 febbraio 2002, eravamo una decina=BB, continua =
Predielis, =ABma quest'estate abbiamo raggiunto punte di 700 persone, =
che con le biciclette fanno l'effetto di 10 mila. Uno shock visivo=BB. =
Critical mass ha sicuramente =ABfatto esplodere la questione bici tra la =
gente e nell'agenda politica cittadina=BB, continua Predielis, ma non =
mancano i problemi: a volte ci scappa la rissa con qualche =
automobilista, una piega che non piace a molti partecipanti: =ABDeve =
essere una festa, non una guerriglia. Antagonista, ma non violenta=BB, =
conclude Predielis. Graziano Predielis, in realt=E0, =E8 morto. Travolto =
da un'auto a 65 anni mentre pedalava da Este a Baone, in provincia di =
Padova, il primo giugno dell'anno scorso. La notizia =E8 arrivata =
proprio mentre in una mailing list di critical mass si discuteva un =
problema comune a molti dei nuovi movimenti svelati a Seattle: come =
parlare con i giornalisti senza essere costretti a scegliere un =
portavoce o, peggio, un leader. Cos=EC Graziano Predielis, nella vita =
commerciante di automobili, da morto =E8 diventato un nome collettivo =
che firma lettere e dichiarazioni degli antagonisti del pedale. Perci=F2 =
=E8 ancora Predielis a raccontarci di un'altra iniziativa =
ciclo-movimentista, Bici-G8 (www.bicig8.org), il cui motto =E8 =AB la =
rivoluzione corre su due ruote!=BB. Bici-G8 =E8 nata con una settantina =
di persone calate su Genova per il vertice del 2001, con l'idea di =
=ABfare da staffetta durante le manifestazioni se le comunicazioni =
telefoniche fossero state interrotte, come annunciavano i giornali=BB. =
Da allora non ha perso un appuntamento del movimento antiliberista (ma =
ha fatto anche una lunga pedalata antimafia in Sicilia nel giugno 2002), =
dal Forum sociale europeo di Firenze, l'anno scorso, all'ultimo G8 di =
Evian, dove =ABabbiamo circondato in 15 una colonna di blindati nel =
tunnel della stazione di Losanna=BB, ricorda Predielis. =ABEravamo tutti =
a volto scoperto. Non solo non ci hanno caricato, ma qual che poliziotto =
ci sorrideva pure=BB. La bici ispira simpatia, evidentemente, anche =
quando sul sellino si accomoda la politica: =ABIn Bici-G8 adottiamo la =
filosofia zapatista, decidiamo tutto in assemblea. La bici =E8 un =
simbolo per dire al movimento: l'altro mondo possibile ha senso se =
cambiamo i nostri comportamenti=BB. Ma la ruota =E8 rotonda, cos=EC gli =
antagonisti del pedale si mescolano in militanze diverse (o forse, tutto =
sommato, identiche). Bici-G8 ha contribuito alla nascita di Critical =
mass a Milano, le sue carovane godono dell'appoggio di centri sociali, =
parrocchie e gruppi scout. E qualcuno fa da =ABcatena=BB con gli =
Anarcociclisti (www.kyuzz.org/anarcociclismo/), quelli che in occasione =
del G8 di Genova proposero una mega festa alternativa sulla spiaggia di =
Varazze. Le sorti dell'iniziativa si persero tra i fumi dei lacrimogeni =
e dei colpi di pistola.

Il prossimo grande appuntamento =E8 a Milano per il Cop 9, il vertice =
dell'Onu sui cambiamenti climatici e sull'attuazione del protocollo di =
Kyoto, in programma dal primo al 12 dicembre. Nei piani dei =
cicloattivisti sar=E0 un gran fremere di polpacci, dal Leoncavallo a =
Legambiente, da Attac a Greenpeace. La bici sar=E0 anche bipartisan ma, =
nel dubbio, tiene un po' la sinistra. Se non altro dopo aver letto lo =
stanziamento previsto l'anno scorso dalla Finanziaria del governo =
berlusconiano per la legge 366/98 sulla mobilit=E0 ciclabile: zero euro =
tondi tondi, contro i 500 mila del 2002. Pare che Graziano Predielis ci =
sia rimasto molto male.

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milioni di bici=20
sono decise a far valere le loro ragioni.</FONT></P>
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convegno mondiale del settore. Appuntamenti che svelano un vero e =
proprio=20
movimento del pedale, deciso a liberare le strade delle citt=E0 dalla =
dittatura=20
dei motori.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">MILANO. Quando inforcate il vostro =
=ABvelocipede=BB, che poi=20
=E8 un veicolo =ABcon due o pi=F9 ruote funzionanti a propulsione =
esclusivamente=20
muscolare=BB, vi trasformate in un =AButente debole=BB della strada. =
Debole, in=20
compagnia dei pedoni, perch=E9 quando mamma vi ha fatto non vi ha =
fornito di=20
motore. Di conseguenza in strada siete un ingombro, un impiccio, un =
ostacolo.=20
Che gli utenti =ABforti=BB si sforzano di aggirare con un ringhio di =
pistoni. Non=20
sempre ci riescono: sulle strade italiane, informa l'Istat, nel 2001 =
sono morti=20
334 ciclisti, i feriti sono stati 10.339, gli incidenti totali 11.329. =
Il Codice=20
della strada, ancorch=E9 Nuovo, chiama la bicicletta con il suo nome =
ottocentesco;=20
la legge considera il ciclista una specie di menomato. Se le parole =
hanno un=20
senso, queste fotografano perfettamente il disagio in cui si ritrovano =
gli=20
ostinati utilizzatori del mezzo di trasporto pi=F9 efficiente, economico =
ed=20
ecologico del mondo. Sar=E0 per questo che negli ultimi temi il popolo =
del pedale=20
sta alzando la voce. Le cronache cittadine dei giornali ospitano ormai=20
quotidianamente le rimostranze di ciclisti frustrati ed esasperati. Le =
vittime=20
degli incidenti stradali diventano bandiere e simboli, come eroici =
guerriglieri=20
caduti sull'asfalto per la causa. Le associazioni martellano i Comuni =
con dati,=20
richieste e progetti, fino d arrivare all'antagonismo radicale di gruppi =

informali come ,Critical mass, Bici G8, Anarcociclisti, ala pedalante =
del=20
movimento cosiddetto no global. Avanguardia delle masse, nel vero senso =
della=20
parola, visto che in Italia esistono 32 milioni di biciclette, =
mettendoci per=F2=20
dentro anche =AB i ferrivecchi sepolti in cantina=BB, spiega Piero =
Nigrelli,=20
responsabile del settore ciclo dell'Ancma, l'Associazione nazionale =
ciclo,=20
motociclo e accessori (www.ancma.it). In Italia si vendono comunque =
=ABcirca 2=20
milioni e 350 mila biciclette all'anno=BB. Cifra considerevole, anche se =
siamo=20
lontani dal boom dei primi anni Novanta, quando la moda della mountain =
bike=20
sospinse il mercato a quasi sei milioni di pezzi venduti. Il problema =
=E8 che=20
soltanto una minima parte di questo vasto popolo si azzarda a =
trasformare la=20
bici in un mezzo per gli spostamenti quotidiani in citt=E0.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Finora le aspirazioni dei ciclisti urbani si =
sono=20
incartate sulla questione delle piste ciclabili. Se ce ne sono cos=EC =
tante a=20
Berlino o ad Amsterdam, ragionano molti di loro, perch=E9 non si possono =
fare=20
anche a Milano e Roma? Non =E8 cos=EC semplice perch=E9, come osserva un =
recente=20
studio del Politecnico di Milano, =ABnell'Europa centrale e =
settentrionale sono=20
state attivare delle politiche per rilanciare l'uso della bicicletta =
come mezzo=20
di trasporto urbano a partire dagli anni Sessanta e Settanta=BB, mentre =
=ABin Italia=20
questa fase corrisponde all'incirca agli anni Ottanta=BB. Come dire: un =
conto =E8=20
far crescere le citt=E0 a misura di ciclista, un conto =E8 scalpellare a =
forza dei=20
percorsi protetti in aree ormai irrimediabilmente dense di edifici e=20
traffico.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">PEDALATA ATTRAENTE. Cos=EC, se la pista =
ciclabile resta il=20
fine ultimo, l'utopia finale della mobilit=E0 sana e pulita, le =
associazioni del=20
settore hanno partorito numerose proposte alternative per rendere pi=F9 =
sicura e=20
attraente la pedalata in citt=E0. Piccoli interventi sulla segnaletica, =
su certi=20
incroci o semplicemente sulle norme del codice della strada e dei =
regolamenti=20
comunali. Spesso a costo zero e con tempi di attuazione ragionevoli. =
L'obiettivo=20
- benefico per tutti - =E8 di rendere pi=F9 semplice l'uso della bici =
come vero=20
mezzo di trasporto, per andare a lavorare, a fare la spesa, e magari =
uscire la=20
sera. Proposte alternative che ci illustra Luigi Riccardi, 66 anni, =
milanese,=20
presidente della Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta=20
(www.fiab-onlus.it) che riunisce 60 associazioni di tutta Italia con =
circa 10=20
mila iscritti. Riccardi =E8 un vero e proprio lobbista del pedale fin da =
quando,=20
una ventina d'anni fa, and=F2 come al solito in ufficio in macchina, e =
poi fu=20
costretto a tornare praticamente a casa per parcheggiarla. Cos=EC decise =
di=20
fondare Ciclobby, storica associazione milanese, insieme ad Augusto =
Castagna,=20
all'epoca assessore comunista, e Pippo Torre, consigliere regionale dei =
Verdi.=20
=ABPer mettere in sicurezza dei percorsi ci sono due modi=BB, esordisce =
Riccardi,=20
=ABquello tradizionale =E8 fatto di piste ciclabili, ponti, passerelle, =
sottopassi=20
per le vie di grande scorrimento, dove le velocit=E0 della bici e =
dell'auto sono=20
incompatibili. L altra via =E8 la moderazione del traffico=BB. Primo =
esempio: =ABSi=20
pu=F2 imporre nella stragrande maggioranza delle vie cittadine il limite =
dei 30=20
chilometri all'ora. Pu=F2 sembrare bestemmia ma=BB, ricorda Riccardi, =
=ABattualmente=20
la velocit=E0 commerciale media a Milano =E8 di 22 all'ora=BB. (Potete =
divertirvi a=20
confrontare velocit=E0 e costi tra bici e macchina per i vostri percorsi =

quotidiani sul sito www.tissino. it/mwal/realspeed/). Del resto il =
provvedimento=20
=E8 gi=E0 stato adottato in alcune zone di Parigi (i =ABquartieri =
verdi=BB) e anche qui=20
da noi: =ABA Brescia il limite dei 30 =E8 applicato nel centro storico, =
e la stessa=20
misura =E8 prevista per alcune strade nel prossimo Piano urbano del =
traffico di=20
Milano=BB.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Riccardi per=F2 conosce bene quello che lui =
chiama =ABAim=BB,=20
Automobilista italiano medio. Che notoriamente non rispetta i limiti di =
velocit=E0=20
ma in compenso =ABama di pi=F9 le sue sospensioni che gli esseri =
umani=BB. Dunque =E8 l=EC=20
che bisogna agire per mettere la mordacchia all'acceleratore: =
=ABChicane, passaggi=20
pedonali e incroci rialzati, parcheggi alternati tra un lato e l'altro =
delle=20
strade=BB. Fino agli accorgimenti pi=F9 sofisticati, come i =
=ABcuscinetti berlinesi,=20
di dimensioni tali che un'ambulanza ci pu=F2 passare a tutta velocit=E0 =
ma un'auto=20
deve rallentare=BB. E nelle aree residenziali, dove c'=E8 solo traffico =
locale, =ABil=20
limite pu=F2 anche essere di 15 all'ora=BB. Poi c'=E8 la dibattuta =
questione dei=20
marciapiedi, spesso terreno di scontro (non solo metaforico) tra i =
famosi=20
=AButenti deboli=BB, ciclisti e pedoni. =AB=C8 vietato andarci in bici, =
perch=E9 il Codice=20
della strada li riserva a chi va a piedi=BB, continua Riccardi. =ABMa il =
Comune pu=F2=20
intervenire con un'ordinanza e cambiare la situazione. Se un marciapiede =
=E8 pi=F9=20
largo di 4 metri, pu=F2 essere diviso in due; se =E8 pi=F9 piccolo, ma =
di almeno due=20
metri, si pu=F2 fare un percorso misto, in particolare nelle vie dove =
passano=20
pochi pedoni e non ci sono molti accessi di case e negozi. In questo =
modo=20
centinaia di chilometri di marciapiede possono essere usati legalmente =
dal=20
ciclista senza danneggiare chi cammina=BB. In sintesi: =ABIn bici si va =
a 15-20=20
chilometri all'ora, gli studi dimostrano che in citt=E0 =E8 il mezzo =
pi=F9 rapido per=20
spostamenti entro i 5 chilometri, che sono i pi=F9 comuni. Questi =
provvedimenti=20
potrebbero aumentare sensibilmente l'utilizzo del mezzo=BB. Soprattutto =
se=20
accompagnati dalla cosiddetta =ABintermodalit=E0=BB, cio=E8 =
l'integrazione tra bici e=20
mezzi pubblici. Il classico del settore =E8 la possibilit=E0 di =
trasportare il=20
proprio mezzo su treni, metropolitane e bus, ma anche qui c'=E8 una =
nuova=20
frontiera: =ABCon Trenitalia, in Lombardia, stiamo studiando una nuova =
iniziativa:=20
tu arrivi alla stazione di Lodi in bici, la lasci l=EC, prendi il treno, =
alla=20
stazione di Milano ne trovi un'altra=BB.La fantasia cavalca sulle due =
ruote. A=20
Parigi hanno aperto ai ciclisti le corsie degli autobus - dove siano =
larghe=20
almeno quattro metri e mezzo in modo da permettere sorpassi senza rischi =
- e per=20
di pi=F9 l'azienda dei trasporti Ratp ha organizzato un gruppo di lavoro =
misto=20
ciclisti-autisti di bus per stabilire le regole di convivenza in corsia. =
In=20
alcune citt=E0 del mondo la civile coesistenza di pedali e motori =E8 =
oggetto di=20
apposite campagne pubblicitarie: a San Francisco, dove un lavoratore su =
25 si=20
muove in bici, cartelli, adesivi e depliant accattivanti invitano gli=20
automobilisti a lasciare almeno un metro di spazio alla propria destra =
quando=20
sorpassano un ciclista, moderando comunque la velocit=E0. In cambio, ai =
ciclisti=20
viene chiesto di non guidare in modo =ABimprevedibile=BB =
(www.sfbike.org). Neanche=20
in strada, infatti, la distinzione fra buoni e cattivi =E8 sempre cos=EC =
netta. Gli=20
=AButenti deboli=BB hanno i loro doveri, dettati dal Codice della =
strada, ma non=20
sempre li conoscono e li rispettano. Alcuni sono ovvi (=E8 obbligatorio =
avere i=20
pneumatici), altri meno. Il =ABvelocipede=BB dev'essere tassativamente =
munito=20
(articolo 68) di campanello, freni e luci anteriori e posteriori. In =
bici si va=20
da soli, unico passeggero ammesso un bambino =ABfino a otto anni di =
et=E0=BB, ma ci=20
vuole il seggiolino. I velocipedi devono circolare (articolo 182) =ABsu =
un'unica=20
fila=BB e =ABcomunque mai affiancati in numero superiore a due=BB (fuori =
dai centri=20
abitati si pu=F2 stare affiancati solo se si porta in giro un bambino =
=ABminore di=20
anni dieci=BB, che deve stare a destra). E almeno una mano sul manubrio =
bisogna=20
tenerla, sempre.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">UN MESE A PEDALI. Settembre =E8 un mese denso =
per il=20
movimento del pedale. A Parigi, dal 23 al 26, si celebra V=E9lo-city=20
(www.velocity2003.com), un ponderoso convegno mondiale che nello slogan =
di=20
quest'anno rivendica la =ABriconquista delle citt=E0=BB . Una raffica di =
interventi=20
per fare il punto sull'uso della bicicletta in Cina, in Brasile, in =
Nigeria o in=20
Sri Lanka, o per presentare gli ambiziosi progetti ciclabili di =
metropoli come=20
Londra, Berlino, Parigi. La capitale ospitante sta per lanciare =ABLe =
sch=E9ma=20
directeur velo de Paris 2002-2008=BB, la fase due del piano lanciato nel =
1995 dal=20
sindaco Jean Tib=E9ri. Il gollista Tib=E9ri fu particolarmente =
impressionato dalla=20
visione di centinaia di migliaia di persone costrette a marciare per =
chilometri=20
in una citt=E0 ingorgata dal grande sciopero che paralizz=F2 i mezzi =
pubblici per=20
diversi giorni. Allora pens=F2 che tra l'automobile e i piedi, il velo =
potesse=20
essere la saggia terza via. Risultato: oggi la capitale francese conta =
197=20
chilometri di percorsi ciclabili, che dovrebbero diventare 500 nel 2010. =
=ABLa=20
lunghezza media degli spostamenti in automobile in citt=E0 =E8 di 3,1 =
chilometri,=20
che in bicicletta possono essere coperti in 10-15 minuti=BB, osserva =
Andr=E9-Marie=20
Bourlon dell'Atelier Parisien d'Urbanisme (Apur), che a V=E9lo-city =
presenter=E0 il=20
nuovo piano. L=92obiettivo =E8 che =ABla maggior parte degli spostamenti =
all'interno=20
dei singoli quartieri si possano fare in bici=BB. In cantiere il =
prolungamento dei=20
percorsi ciclabili lungo le due rive della Senna e nuovi collegamenti =
tra le=20
stazioni ferroviarie e i maggiori poli dell'attivit=E0 cittadina: le =
universit=E0 e=20
la city finanziaria. E una trentina di sensi unici dovrebbero essere =
=ABliberati=BB=20
per i ciclisti.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Il convegno parigino =E8 anche una vetrina =
delle nuove=20
frontiere della =ABriconquista=BB. Che passano per esempio attraverso la =
promozione=20
della bici come mezzo per andare al lavoro, coinvolgendo le aziende. =
Come il=20
Porto di Bruxelles, dove lavorano 120 persone, che ha avviato un piano =
di=20
incentivi per i dipendenti che scelgono di spostarsi a pedali. =ABIl =
Porto ha=20
acquistato 15 biciclette e ha installato rastrelliere, docce, =
spogliatoi, caschi=20
e uniformi con i colori aziendali=BB, spiega Philippe Matthis, il =
manager del=20
Porto che illustrer=E0 l'iniziativa a Parigi. =ABGli incentivi economici =
comprendono=20
la manutenzione gratuita e un Gomrs di 0,15 Curo per ogni chilometro =
percorso.=20
In un anno gli 11 dipendenti che hanno abbandonato la macchina per la =
bici ne=20
hanno accumulati 26 mila=BB. Sempre in Belgio viaggia l'idea dello =
shopping a=20
pedali, sperimentato nelle Fiandre: =ABL'idea =E8 semplicissima=BB, =
spiega Jan=20
Verschooren, che lo presenter=E0 a V=E9locity. =ABUna tessera a punti =
che il=20
negoziante timbra ogni volta che il cliente si presenta a fare acquisti =
in=20
bicicletta. Con un certo numero di timbri si vincono dei premi =BB. La =
sorpresa=20
sta nel successo dell'iniziativa: partecipano 99 municipalit=E0 =
fiamminghe sulle=20
320 interpellate, circa 15 mila negozianti e migliaia di ciclisti che =
hanno=20
pedalato =ABper oltre due milioni di chilometri=BB senza emettere mezzo =
grammo di=20
gas inquinanti.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">UN MEZZO DI SINISTRA? In queste pagine vi =
proponiamo un=20
giro d'Italia tra le citt=E0 ciclisticamente pi=F9 virtuose. Sono tutte =
amministrate=20
dall'Ulivo, il che ripropone la classica questione della bici come mezzo =
=ABdi=20
sinistra=BB. Sar=E0 per questo che a Milano, citt=E0 bandiera della =
destra=20
berlusconiana, il 18 e il 19 settembre =E8 in programma un'iniziativa =
lanciata=20
dallo slogan =ABla bici =E8 bipartisan=BB: 14 organizzazioni, =
dall'Arciragazzi ai=20
Lifeventuno (associazione ambientalista di Forza Italia) ai Comitati di=20
quartiere, passando per Fiab, Legambiente e Touring Club, propongono un =
fitto=20
programma di pedalate per promuovere l'uso della bici =ABa scuola e al =
lavoro=BB.=20
Tra gli ispiratori, Carlo Montalbetti, leader dei comitati di quartiere =
milanesi=20
(non certo di sinistra) e direttore generale di Comieco, il Consorzio =
per la=20
raccolta e il riciclo di carta e cartone. II Comieco ha avviato =
un'esperienza=20
simile a quella del Porto di Bruxelles: =ABAbbiamo acquistato 15 bici e =
le abbiamo=20
date ad altrettanti dipendenti, che le usano per venire al lavoro e, se=20
possibile, per le uscite di servizio=BB. Le biciclettate bipartisan (con =
un molto=20
milanese aperitivo finale alla discoteca Old Fashion) accompagnano le =
giornate=20
dell'Esposizione internazionale del ciclo e del motociclo, dal 16 al 21=20
settembre (www.eicma.it). Milano ospita il pi=F9 importante evento =
nazionale del=20
settore, ma se lo merita? Pare proprio di no. Il consigliere comunale =
verde=20
Maurizio Baruffi aveva chiesto l'invio di una delegazione a V=E9lo-city, =

appuntamento che come abbiamo visto =E8 ricchissimo di spunti per gli=20
amministratori delle metropoli congestionate. Si =E8 sentito rispondere =
da=20
Riccardo Albertini, vicepresidente del consiglio per Forza Italia, che =
non se ne=20
sarebbe fatto nulla perch=E9 =ABla bicicletta =E8 una cosa di =
sinistra=BB. =ABAl Comune di=20
Milano presentano dati mirabolanti ma falsi=BB, accusa Baruffi. =
=ABDicono che ci=20
sono 60 chilometri di piste ciclabili, ma ci mettono dentro anche quelle =
in=20
costruzione e persino quelle che non ci sono pi=F9=BB. Il consigliere =
guida la=20
rivolta verde contro il Piano urbano del traffico appena messo a punto=20
dall'assessore ai Trasporti Giorgio Goggi. =ABManca qualsiasi idea di =
sviluppo=20
della rete dei percorsi sicuri per la bici in direzione dei grandi =
attrattori di=20
traffico ciclistico, cio=E8 universit=E0, centro cittadino, stazioni. E =
mancano i=20
servizi accessori come le rastrelliere, o l'interscambio con la =
metropolitana e=20
la ferrovia. Gli esempi di Vienna, Monaco, Parigi, Berna o Brescia=BB, =
conclude=20
Baruffi, =ABrisultano incomprensibili agli uffici che governano le =
politiche del=20
traffico a Milano=BB. Ai milanesi non resta che una piccola rivincita, =
basata=20
sull'articolo 51 del regolamento edilizio del Comune: =ABIn tutti i =
cortili=20
esistenti... deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi =
vive o=20
lavora nei numeri civici adiacenti al cortile=BB. L'articolo pu=F2 =
essere quindi=20
sventolato sotto il naso di amministratori ignari, vicini rompiscatole =
ed esteti=20
condominiali.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Per il resto, a Milano la rivoluzione del =
pedale procede=20
dal basso, per iniziativa di singoli =ABmilitanti=BB. Al Politecnico, =
l'universit=E0=20
che ha cominciato a sfornare ingegneri e architetti dalla nuova sede =
periferica=20
della Bovisa, si d=E0 da fare Enrico Prevedello, professione mobility =
manager=20
(figura istituita dal ministro dell'Ambiente ulivista Edo Ronchi nel =
1998,=20
obbligatoria per le aziende con pi=F9 di 300 dipendenti o pi=F9 di 800 =
in sedi=20
diverse nella stessa citt=E0). =ABAl Politecnico lavorano duemila =
persone e ci sono=20
tra i 30 e i 40 mila studenti ma non siamo collegati da nessuna pista =
ciclabile,=20
nemmeno in progetto=BB, lamenta Prevedello. Insieme a colleghi e =
studenti ha=20
fondato un gruppo di pressione, Ciclopoli, che mira a ottenere =
dall'Ateneo pi=F9=20
attenzione per le bici. =ABTendono a mettere i parcheggi per bici dove =
trovano uno=20
spazio, magari lontano dagli edifici, invece il vantaggio del mezzo =E8 =
proprio=20
che puoi arrivare fin sotto la porta d'ingresso,>, spiega Prevedello. =
=ABAlla=20
Facolt=E0 di architettura, all'inizio c'erano soltanto dei pali con i =
cartelli=20
"vietato parcheggiare biciclette"=BB. Ciclopoli ha anche regalato tre =
bici al=20
Rettorato, per un'opera di sensibilizzazione. Sul versante pi=F9 =
tecnico, il=20
mobility manager snocciola i dati tratti dal Piano per gli spostamenti=20
casa-lavoro dei dipendenti del Politecnico: =ABQuasi la met=E0 di loro =
abita entro=20
un raggio di 3 chilometri dalla sede di lavoro; due terzi di quelli che =
usano=20
l'auto passerebbero alla bicicletta se esistessero percorsi sicuri; i113 =
per=20
cento si accontenterebbe di attrezzature migliori per la sosta=BB. =
Saranno tutti=20
di sinistra?</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">RIFORMISTI E SOVVERSIVI. Fin qui abbiamo dato =
conto delle=20
proposte dei - chiamiamoli cos=EC - =ABriformisti=BB. Ma, come ogni =
movimento che si=20
rispetti, anche i pedalatori hanno la loro ala radicale e irriducibile. =
Che ha i=20
suoi precursori nelle bici bianche del provos olandesi degli anni =
Sessanta o,=20
ancora pi=F9 indietro, le staffette tra le barricate dei milanesi che si =

opponevano alle cannonate del generale Bava Beccaris, nel 1898 (ne =
ricorda la=20
storia Gianfranco Manfredi in <I style=3D"mso-bidi-font-style: =
normal">Il piccolo=20
diavolo nero</I>, Tropea Editore). Oggi i pi=F9 noti sovversivi del =
pedale sono=20
quelli di Critical mass (www.inventati.org/criticalmass/), una =
=ABcoincidenza=20
organizzata=BB, come la definisce Graziano Predielis, uno dei milanesi =
che ogni=20
gioved=EC sera si ritrovano in Piazza Mercanti e improvvisano una =
biciclettata di=20
massa per le vie della citt=E0, al grido di =ABnoi non blocchiamo il =
traffico, noi=20
siamo il traffico=BB. Un fenomeno nato a San Francisco nel 1992 (la =
storia =E8=20
raccontata da un suo pioniere, Chris Carlsson, in Critical mass, l'uso=20
sovversivo della bicicletta, Feltrinelli) che oggi tocca molte citt=E0 =
italiane=20
grandi e piccole. A Milano =E8 cresciuto in modo particolare: =ABAbbiamo =
cominciato=20
il 22 febbraio 2002, eravamo una decina=BB, continua Predielis, =ABma =
quest'estate=20
abbiamo raggiunto punte di 700 persone, che con le biciclette fanno =
l'effetto di=20
10 mila. Uno shock visivo=BB. Critical mass ha sicuramente =ABfatto =
esplodere la=20
questione bici tra la gente e nell'agenda politica cittadina=BB, =
continua=20
Predielis, ma non mancano i problemi: a volte ci scappa la rissa con =
qualche=20
automobilista, una piega che non piace a molti partecipanti: =ABDeve =
essere una=20
festa, non una guerriglia. Antagonista, ma non violenta=BB, conclude =
Predielis.=20
Graziano Predielis, in realt=E0, =E8 morto. Travolto da un'auto a 65 =
anni mentre=20
pedalava da Este a Baone, in provincia di Padova, il primo giugno =
dell'anno=20
scorso. La notizia =E8 arrivata proprio mentre in una mailing list di =
critical=20
mass si discuteva un problema comune a molti dei nuovi movimenti svelati =
a=20
Seattle: come parlare con i giornalisti senza essere costretti a =
scegliere un=20
portavoce o, peggio, un leader. Cos=EC Graziano Predielis, nella vita =
commerciante=20
di automobili, da morto =E8 diventato un nome collettivo che firma =
lettere e=20
dichiarazioni degli antagonisti del pedale. Perci=F2 =E8 ancora =
Predielis a=20
raccontarci di un'altra iniziativa ciclo-movimentista, Bici-G8 =
(www.bicig8.org),=20
il cui motto =E8 =AB la rivoluzione corre su due ruote!=BB. Bici-G8 =E8 =
nata con una=20
settantina di persone calate su Genova per il vertice del 2001, con =
l'idea di=20
=ABfare da staffetta durante le manifestazioni se le comunicazioni =
telefoniche=20
fossero state interrotte, come annunciavano i giornali=BB. Da allora non =
ha perso=20
un appuntamento del movimento antiliberista (ma ha fatto anche una lunga =

pedalata antimafia in Sicilia nel giugno 2002), dal Forum sociale =
europeo di=20
Firenze, l'anno scorso, all'ultimo G8 di Evian, dove =ABabbiamo =
circondato in 15=20
una colonna di blindati nel tunnel della stazione di Losanna=BB, ricorda =

Predielis. =ABEravamo tutti a volto scoperto. Non solo non ci hanno =
caricato, ma=20
qual che poliziotto ci sorrideva pure=BB. La bici ispira simpatia, =
evidentemente,=20
anche quando sul sellino si accomoda la politica: =ABIn Bici-G8 =
adottiamo la=20
filosofia zapatista, decidiamo tutto in assemblea. La bici =E8 un =
simbolo per dire=20
al movimento: l'altro mondo possibile ha senso se cambiamo i nostri=20
comportamenti=BB. Ma la ruota =E8 rotonda, cos=EC gli antagonisti del =
pedale si=20
mescolano in militanze diverse (o forse, tutto sommato, identiche). =
Bici-G8 ha=20
contribuito alla nascita di Critical mass a Milano, le sue carovane =
godono=20
dell'appoggio di centri sociali, parrocchie e gruppi scout. E qualcuno =
fa da=20
=ABcatena=BB con gli Anarcociclisti (www.kyuzz.org/anarcociclismo/), =
quelli che in=20
occasione del G8 di Genova proposero una mega festa alternativa sulla =
spiaggia=20
di Varazze. Le sorti dell'iniziativa si persero tra i fumi dei =
lacrimogeni e dei=20
colpi di pistola.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Il prossimo grande appuntamento =E8 a Milano =
per il Cop 9,=20
il vertice dell'Onu sui cambiamenti climatici e sull'attuazione del =
protocollo=20
di Kyoto, in programma dal primo al 12 dicembre. Nei piani dei =
cicloattivisti=20
sar=E0 un gran fremere di polpacci, dal Leoncavallo a Legambiente, da =
Attac a=20
Greenpeace. La bici sar=E0 anche bipartisan ma, nel dubbio, tiene un po' =
la=20
sinistra. Se non altro dopo aver letto lo stanziamento previsto l'anno =
scorso=20
dalla Finanziaria del governo berlusconiano per la legge 366/98 sulla =
mobilit=E0=20
ciclabile: zero euro tondi tondi, contro i 500 mila del 2002. Pare che =
Graziano=20
Predielis ci sia rimasto molto male.<SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: MingLiU; mso-bidi-font-family: =
MingLiU"><o:p></o:p></SPAN></FONT></P></FONT></DIV></BODY></HTML>

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