[Cerchio] stadi e nuova repressione

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sempre più controlli, sempre più poliziotti, sempre più cancelli, sempre più
telecamere. a gennaio non comincia il 2004 ma il 1984...
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"la vostra violenza ha il colore dei soldi, la nostra quello della passione"

da www.ilnuovo.it
Pisanu: "Fermerò le partite a rischio"


Il ministro degli Interni annuncia provvedimenti drastici alla fine della
riunione con i vertici dello sport e del calcio al Viminale: "La sicurezza delle
forze dell'ordine e dei tifosi pacifici vale più del campionato".


ROMA - "Se sarò costretto dalle circostanze non esiterò a vietare le partite di
calcio che comportino rischi gravi per la sicurezza e l'ordine pubblico". E'
finito col proposito più drastico il vertice convocato al Viminale dal ministro
degli Interni coi massimi rappresentanti dello sport italiano dopo i drammatici
incidenti di sabato sera ad Avellino che hanno porato alla morte del tifoso
napoletano Sergio Ercolano.

"Mi aspetto dalla giustizia sportiva decisioni di esemplare durezza - continua
Pisanu -. Mi auguro comunque che da oggi si lavori alacremente anche per
eliminare una volta per sempre tutte le carenze strutturali e organizzative che
concorrono, con la violenza degli ultras, a rendere quasi irraggiungibile la
sicurezza negli stadi. Ribadisco che l'incolumità delle forze dell'ordine e
degli spettatori pacifici vale molto di più dell'intero campionato di calcio".

Alla riunione, durata un'ora e venti minuti, hanno partecipato anche il capo
della Polizia, Gianni De Gannaro, il presidente dell'Osservatorio sulle
manifestazioni sportive, Francesco Tagliente, il presidente del Coni, Gianni
Petrucci, e il presidente della Figc Franco Carraro.
Dal vertice al Viminale emergono alcuni elementi chiave per fronteggiare la
violenza negli stadi: non permettere (e si sottolinea "nel modo più assoluto")
l' arrivo di tifosi senza biglietto nell' area dello stadio, istituire in tutti
i settori, anche i curva, posti numerati con seggiolini, realizzarei varchi di
ingresso, controllati da appositi sistemi automatizzati, posizionare sistemi
televisivi a circuito chiuso e creare la figura del responsabile della
sicurezza, il quale avrà alle sue dipendenze personal specifico, definito
"stewards".
Viene inoltre confermato il divieto di vendita dei biglietti per la tifoseria
ospite il giorno della gara. I tagliandi saranno messi a disposizione della
squadra ospite almeno 5 giorni prima della gara; i biglietti non andati venduti
entro le 19 del giorno che precede la gara verranno distrutti da parte della
società. Infine, le società sportive non avranno la possibilità di vendere
biglietti per la tifoseria ospite "a prezzo politico". Si prevede anche un
rafforzamento della prevenzione e del prefiltraggio, sia per i tifosi che
arrivano in treno che per quelli che viaggiano su autobus o automobili proprie.
L'obiettivo è evitare che i tifosi sprovvisti di biglietto entrino nell' area
riservata a chi ha, invece, il tagliando.

Il provvedimento annunciato da Pisanu, era stato chiesto dal sindacato di
polizia Siulp: "Non c' è nessuna partita che possa valere una sola vita umana:
per cui lo Stato, in situazioni eccezionali in cui un evento possa essere
pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica, deve impedire che esso abbia
luogo. Il prefetto ed il questore in casi di vera emergenza possono e devono
rinviare o sospendere una partita di calcio. E lo sforzo comune degli
appassionati, delle società, degli opinionisti, deve essere quello di far capire
che non si possono più tenere manifestazioni sportive rischiose per l'
incolumità personale".

Il sottosegretario al ministero dei Beni cultrali, Mario Pescante, invita a non
dimenticare il contenuto del decreto anti-violenza approvato dal governo lo
scorso inverno: "La verità è che bisogna perseguire immediatamente e con
sanzioni severe i delinquenti comune. Purtroppo il decreto è stato annacquato in
troppe parti, in particolare dall'emendamento che ha tolto le invasioni di campo
dai reati punibili in flagranza". E aggiunge: "Le cose si devono fare con
decisione; se poi si scelgono strade intermedie e troppo garantieste, non ci si
può lamentare se una minoranza di delinquenti in buona percentuale anche
abituali finiscano con il rovinare la festa. E purtroppo - rileva - parliamo di
una festa in cui c'é un morto ed oltre 30 agenti feriti: cose assolutamente
inaccettabili che non avvengono in altri Paesi".

Chiede severità anche Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli e governatore
della Campania: "Sono indispensabili leggi più giuste e severe, come si è fatto
in Inghilterra, dove contro gli hooligans, qualche risultato si è ottenuto".

(22 SETTEMBRE 2003, ORE 20:03 - ultimo aggiornamento ore 22:10)