[Cerchio] Droga, Fini: "A fine anno il giro di vite"

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著者: Bebe
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題目: [Cerchio] Droga, Fini: "A fine anno il giro di vite"
dobbiamo preparaci le scorte, questi si preparano a rompere il cazzo come al
solito
bebe
piss&love
"la vostra violenza ha il colore dei soldi, la nostra quello della passione"

da www.ilnuovo.it
Droga, Fini: "A fine anno il giro di vite"


Presto il disegno di legge con regole più restrittive: punito, oltre allo
spaccio, anche il semplice uso di stupefacenti. Il vicepremier: "Basta con la
demagogia dell'uso personale".
di Giancarlo Castelli

ROMA - Giunge in dirittura d'arrivo il disegno di legge Fini sulle droghe. Il
provvedimento del governo, che sancisce in primis l'illiceità anche del semplice
uso di stupefacenti, arriverà entro ottobre in pre-Consiglio dei ministri e sarà
varato definitivamente entro la fine dell'anno. Lo ha annunciato proprio il
vicepresidente del Consiglio, intervenuto alla V° Conferenza mondiale sulla
prevenzione dall'uso di droghe, organizzata sotto l'alto patrocinio della
Presidenza della repubblica e con il contributo dei massimi organi
istituzionali. "Una svolta a 180 gradi", ha definito Fini il disegno di legge
che porta il suo nome.

La novità sarà il sanzionamento non solo dello spaccio ma anche dell'uso di
droghe per il quale si stanno studiando misure penali di tipo amministrativo. E'
il sottosegretario aghli interni Alfredo Mantovano a spiegare più nello
specifico le nuove misure su cui un gruppo di studio ad hoc sta definendo gli
ultimi dettagli: "Con il disegno di legge viene eliminata qualsiasi distinzione
tra droghe leggere e pesanti. Le tabelle si semplificano e si riducono a due:
stupefacenti e psicofarmaci". I limiti quantitativi, dice l'esponente del
governo, saranno più elevati rispetto alla precedente legge. Le sanzioni
colpiranno tutti coloro trovati in possesso di una dose anche al di sotto dei
limiti fissati, oltre i quali scatterà il provvedimento penale.

Le parole d'ordine, repressione e recupero, in realtà faciliteranno l'
inserimento in comunità per chi viene trovato in possesso di una dose superiore
al consentito, evitando la custodia cautelare. "Grazie al ddl verranno eliminati
tanti ostacoli per l'entrata in comunità". Per questo, la nuova normativa
metterà sullo stesso piano, ai fini del recupero, comunità e Sert. "Siamo
coscienti che questa proposta incontrerà alcune difficoltà politiche fino alla
sua approvazione", si lascia sfuggire il sottosegretario. All'indice, secondo
lui e il vicepremier Fini, la politica di riduzione del danno che non ha portato
risultati. "Per colpa del referendum dei radicali che ha abolito il concetto di
dose minima giornaliera - ha detto il vicepremier - oggi è quasi impossibile per
le forze dell'ordine distinguere lo spaccio dall'uso personale".

Tre saranno i punti principali del ddl: prevenzione, recupero e repressione.
"Occorre avere il coraggio di colmare un vuoto determinato da una stagione di
demagogia che spero sia alle nostre spalle - ha detto Fini - quindi ribadisco:
contro la droga senza compromesso". Alla Conferenza sono intervenuti anche il
ministro della sanità Sirchia e il Presidente della Camera Casini che hanno
bocciato l'idea della legalizzazione e della distinzione tra droghe leggere e
pesanti. "Sostenere che le leggere non sono pericolose e che anzi possono
aiutare a socializzare - ha detto Sirchia - è offrire ai giovani modelli
sbagliati che sono l'opposto della realtà". La legalizzazione è una pericolosa
scorciatoia, ha detto invece Casini: "Individuare un limite quantitativo entro
cui ritenere lecito il consumo di sostanze stupefacenti significa presupporre
che all'individuo possa essere arrecata una quota, seppur minima, di danno e,
soprattutto, perdere una buona occasione per affrontare il problema con il
necessario rigore". Il presidente della Camera ha anche aggiunto: "Ritenere
quasi lecito l'uso delle droghe leggere significa creare le condizioni perché
la lotta alla droga non sia mai efficace. Invece deve essere efficace, dura, ed
evitare troppi distinguo in ordine alle sostanze nocive". Un no secco, dunque
ai compromessi.
Oltre alla repressione è necessario puntare al recupero. Il vice-presidente Fini
ha inviato un messaggio al mondo delle imprese, del mondo del lavoro e dei
sindacati afficnhé "diano una mano ai ragazzi che escono dalla droga, perché il
recupero", ha detto Fini "non è solo farmacologico ma soprattutto sociale".

Il disegno di legge doveva essere annunciato il 26 giugno scorso durante la
Giornata mondiale contro la droga ma, complici anche alcuni dissidi interni alla
maggioranza (in particolare alcuni settori dell'Udc e di Forza Italia) in merito
al provvedimento "più restrittivo", il varo è slittato di alcuni mesi. Dall'
opposizione sono giunte immediatamente critiche al ddl. Secondo l'onorevole
Luana Zanella dei Verdi quella del governo è una strategia ideologica e
punitiva. "La soluzione proposta da Fini - afferma Zanella - è stata già
sperimentata in passato, causando più morti, più malati, più detenuti e più
illegalità". Rifondazione comunista, attraverso l'onorevole Pisapia, annuncia
una opposizione "durissima" anche con la presentazione di un referendum "che
cancellerà ogni tentativo di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici".

Disaccordo totale anche da parte di Don Luigi Ciotti: "Su un'unica affermazione
ci si può trovare d'accordo con il vicepresidente del Consiglio: 'Il recupero
non deve essere solo farmacologico, ma soprattutto sociale''. "Sulle altre
affermazioni - sottolinea - l disaccordo è totale ed è noto da tempo".

(22 SETTEMBRE 2003; ORE 13:55. Aggiornato alle ore 18:45)