[Cpt] I: [esf-2002] Fw: [listadisobbedienti] CPT NELLE MARCH…

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Autor: fabio raimondi
Datum:  
Betreff: [Cpt] I: [esf-2002] Fw: [listadisobbedienti] CPT NELLE MARCHE?LO SCOPRONO DISOBBEDIENTI. lanci ansa su occupazione regione marche
-----Messaggio originale-----
Da: Marco [mailto:littello@libero.it]
Inviato: giovedì 18 settembre 2003 21.36
A: esf-2002; fori-sociali@???
Oggetto: [esf-2002] Fw: [listadisobbedienti] CPT NELLE MARCHE?LO SCOPRONO
DISOBBEDIENTI. lanci ansa su occupazione regione marche


----- Original Message -----
From: <striker@???>
To: <listadisobbedienti@???>
Sent: Thursday, September 18, 2003 7:14 PM
Subject: [listadisobbedienti] CPT NELLE MARCHE?LO SCOPRONO DISOBBEDIENTI.
lanci ansa su occupazione regione marche


IMMIGRAZIONE:CPT NELLE MARCHE?LO SCOPRONO DISOBBEDIENTI/ANSA
REGIONE ALL'OSCURO INTESA, PRESIDENTE CONTRARIO A ISTITUZIONE
(ANSA) - ANCONA, 18 SET - E' stato un blitz 'informativo'
quello che i Disobbedienti hanno fatto stamane nella sede della
Regione Marche, soggetto, ma del tutto ignaro, di un' "intesa
acquisita" dal Consiglio dei ministri per la "realizzazione
dei centri di permanenza temporanea", come recita l'ordinanza
n. 3287 pubblicata il 31 maggio sulla Gazzetta Ufficiale.
Un modo insolito per venire a conoscenza di un progetto che
riguarda direttamente l'ente (e le Regioni Veneto e Liguria).
Ma "la Regione Marche - ha puntualizzato il presidente Vito
D'Ambrosio - non ha mai consentito all'istituzione di nuovi
centri" e "tanto meno, in nessuna sede, all'istituzione di un
cpt nel proprio territorio. In ogni caso, la Regione è
contraria all'istituzione di tali centri". Come i no global,
che attraverso il portavoce Paolo Cognini hanno annunciato:
"Faremo di tutto per fermare la nascita dei cpt, veri e propri
lager. Strutture carcerarie anticostituzionali dove vengono
rinchiusi, fino a 60 giorni, gli immigrati clandestini: esseri
umani che non hanno commesso reati penali. Nel caso in cui le
istituzioni locali non ci ascoltassero e aiutassero il governo
nella loro realizzazione, ci batteremo per smantellarli".
"Siamo incavolati neri con il governo", è insorto
l'assessore all'immigrazione Ugo Ascoli, che con il collega
Luciano Agostini ha incontrato i Disobbedienti. "La Regione non
solo non era a conoscenza dell'ordinanza, ma nemmeno ha
partecipato a commissioni per l'intesa. Forse il Consiglio dei
ministri ha approfittato di una nostra assenza alle conferenze
che periodicamente riuniscono Stato e Regioni: in questa materia
il ministero degli Interni può fare il bello e il cattivo tempo
superando anche i vincoli dei piani regolatori. Dal canto nostro
remiamo in tutt'altra direzione: verso l'accoglienza e non la
detenzione degli immigrati. Entro 48 ore cercheremo di fare
chiarezza sulla vicenda, e sentiremo le altre due Regioni".
Ascoli ha contattato la Protezione civile (il Dipartimento ha
proposto l'istituzione dei cpt), ma anche qui dell'intesa non si
sapeva niente. Ne era al corrente, invece, "ma solo perchÃ(c)
leggiamo la Gazzetta Ufficiale", il prefetto di Ancona Giulio
Maninchedda: "Sappiamo che c'Ã(c) un'esigenza generale di fare
altri centri. Ma qui ancora non c'Ã(c) nulla". Ai Disobbedienti,
però, è arrivata voce che sarebbe stata già individuata
l'area: quella militare nei pressi dell'aeroporto di Falconara.
Data la vicinanza delle posizioni, il blitz dei no-global si
Ã(c) concluso in un clima disteso. Destinato ad essere raffreddato
dalle dichiarazioni del sottosegretario Mantovano: i cpt sono
indispensabili, "mettiamoci dunque tutti l'animo in pace".
(ANSA).



IMMIGRAZIONE: MARCHE; PROTESTA IN SEDE REGIONE CONTRO CENTRO
DISOBBEDIENTI CON STRISCIONI ENTRATI IN PALAZZO RAFFAELLO
(ANSA) - ANCONA, 18 SET - Una trentina di Disobbedienti delle
Marche è entrato poco fa nell' edificio che ospita la sede
della giunta regionale, il Palazzo Raffaello, per protestare
contro l' ipotesi che nasca nelle Marche un centro di permanenza
temporanea per gli extracomunitari destinati all' espulsione,
prevista - dicono - da un' intesa Regione-Governo pubblicata
sulla Gazzetta ufficiale.
I no global hanno chiedono di poter incontrare il presidente
della giunta Vito D' Ambrosio (stamane in riunione con gli
assessori) e hanno srotolato uno striscione di 15 metri con la
scritta 'No ai Cpt nelle Marche' dalla finestra del settimo
piano del palazzo. Un altro striscione è stato esposto all'
interno. (ANSA).


IMMIGRAZIONE: DISOBBEDIENTI MARCHE, CPT SONO CARCERI INDEGNE
(VEDI "IMMIGRAZIONE: MARCHE; PROTESTA IN SEDE"... DELLE 12:47)
(ANSA) - ANCONA, 18 SET - "I Centri di permanenza temporanea
sono strutture carcerarie indegne di una democrazia. Faremo del
tutto perchÃ(c) un Cpt non veda mai la luce nelle Marche, ma se
dovesse sorgere, faremo del tutto per smantellarlo, e lo faremo
insieme alla società civile". Paolo Cognini, portavoce dei
Disobbedienti delle Marche e legale del no global al G8 di
Genova, ha spiegato in una conferenza stampa improvvisata le
ragioni della protesta inscenata oggi nella sede della giunta
marchigiana.
I Disobbedienti vogliono sapere dall' assessore all'
immigrazione (che riceverà una loro delegazione) se la Regione
Marche darà seguito o meno alla disposizione in materia di
protezione civile contro l' immigrazione clandestina contenuta
nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio scorso (n. 125), in cui
si fa riferimento ad un' intesa acquisita dal Governo con le
regioni Veneto, Liguria e Marche per la costituzione di nuovi
Centri di permanenza temporanea.(ANSA).


IMMIGRAZIONE: MANTOVANO, CENTRI PERMANENZA INDISPENSABILI
( IMMIGRAZIONE: MARCHE; PROTESTA... DELLE 12:50 CIRCA)
   (ANSA) - ROMA, 18 SET - "I centri di permanenza temporanea
sono indispensabili per l'applicazione della legge Bossi-Fini".
A dichiararlo è il sottosegretario all'Interno, Alfredo
Mantovano, che in riferimento alle manifestazioni avvenute oggi
ad Ancona contro la realizzazione di un 'cpt' nelle Marche,
aggiunge: "mettiamoci dunque tutti l'animo in pace".
   Mantovano ricorda come i centri di permanenza temporanea dove
i clandestini vengono trattenuti per essere identificati sono
una realtà già dalla passata legislatura. "E' stata la legge
Turco-Napolitano a prevederli - spiega - mentre la Bossi-Fini ha
solo allungato di 30 giorni il termine massimo di trattenimento
nel centro".
 Dunque, aggiunge il sottosegretario
all'Interno, "si può essere ideologicamente contrari al Cpt,
Ã(c) una posizione rispettabilissima, ma che ha il limite di non
essere condivisa dal Parlamento, dal Governo attuale e neanche
da quello passato".
   Diversa, secondo Mantovano, "la posizione di quelle forze
politiche che contestano il centro in quanto tale e di chi non
vuole il cpt vicino casa. E' un pò come chi vuole tornare nel
suo appartamento e trovare sempre l'energia elettrica ma poi
protesta se la centrale elettrica viene costruita a meno di 50
chilometri da casa sua". "E' un discorso miope e sbagliato
rifiutare il cpt nel proprio territorio adducendo motivi di
sicurezza - aggiunge - Se un clandestino, fermato ad Ancona,
deve raggiungere il cpt di Brindisi perchÃ(c) nelle Marche non ci
sono centri ci sarà bisogno, per il trasferimento, di
distogliere personale delle forze dell'ordine dal controllo del
territorio".
   Il sottosegretario insiste, dunque, sull'utilità e
indispensabilità di un centro in ogni regione, ed assicura
anche che i cpt italiani garantiscono standard di vita "che non
temono confronti con il resto d'Europa". "Le condizioni sono
comunque sempre perfettibili - aggiunge - e per questo si lavora
per ampliarli".
   Per Mantovano, infine, si raggiunge il paradosso quando si
arriva, come a Lampedusa, a protestare contro la creazione di un
centro di prima accoglienza, "destinato -dice- a soccorrere ed
assistere i clandestini solo per un periodo limitato di tempo".
"Cosa preferirebbero gli isolani che si oppongono alla nuova
struttura - chiede il sottosegretario - che ad ogni sbarco ogni
famiglia fosse costretta ad accogliere in casa un certo numero
di immigrati?".
    (ANSA).



IMMIGRAZIONE: MARCHE; D' AMBROSIO, REGIONE CONTRARIA A CPT
NON ABBIAMO MAI CONSENTITO ALL' ISTITUZIONE DI NUOVI CENTRI
(ANSA) - ANCONA, 18 SET - "La Regione Marche non ha mai
consentito all' istituzione di nuovi centri di permanenza
temporanea per immigrati, e men che meno ha mai consentito in
alcuna sede all' istituzione di un CPT nel proprio territorio".
Lo ha detto ufficialmente in una nota il presidente della giunta
D' Ambrosio, dopo una verifica con i propri uffici, ribadendo
che "in ogni caso la Regione è contraria alla istituzione di
tali centri".
In mattinata gli assessori, Ugo Ascoli e Luciano Agostini,
avevano ricevuto una delegazione dei Disobbedienti delle Marche
che protestava contro la realizzazione di una di queste
strutture per immigrati clandestini. Il progetto nasce, secondo
il gruppo di giovani, da un'Ordinanza del presidente del
Consiglio dei Ministri, la n. 3287 del 23 maggio 2003 (Ulteriori
disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto e la
gestione del fenomeno dell'immigrazione clandestina), nella
quale è scritto, tra l'altro, che "Ã(c) stata acquisita l'intesa
con le Regioni Marche, Veneto e Liguria per la creazione di
simili strutture".
(ANSA).

IMMIGRAZIONE: ASSESSORE MARCHE, DEL CPT NON SAPEVAMO NIENTE
NESSUNA INTESA CON IL GOVERNO, SIAMO INDIGNATI...
(ANSA) - ANCONA, 18 SET - "Siamo indignati, anzi incavolati
neri con il Governo: la Regione Marche non era a conoscenza
dell' ordinanza che istituisce nel territorio regionale un
Centro di permanenza temporanea, e non c' stata nessuna intesa
con l' esecutivo Berlusconi". L' assessore all' immigrazione
delle Marche Ugo Ascoli è se possibile ancora più preoccupato
dei Disobbedienti per l' ordinanza pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale del 31 maggio che prevede la nascita di un Centro di
permanenza temporanea per immigrati nelle Marche, come frutto di
"un' intesa" con la Regione.
Ascoli ha incontrato Disobbedienti e giornalisti durante la
protesta dei no global nella sede della Regione, e ha spiegato
che nÃ(c) lui nÃ(c) il presidente della giunta Vito D' Ambrosio
erano al corrente del contenuto dell' ordinanza. "La Regione
Marche - ha aggiunto - non ha partecipato a nessuna commissione
nÃ(c) stretto alcuna intesa sui Cpt, anzi, si sta muovendo in
tutt' altra direzione, per risolvere i problemi dell'
immigrazione".
Il blitz dei no global insomma, conclusosi in un clima
disteso poco prima delle 14, ha fatto sì che la vicenda venisse
alla luce. Quando i Disobbedienti sono arrivati nel Palazzo
regionale, Ascoli ha subito contattato la Protezione civile per
sapere se per caso lì fosse giunta notizia dell' istituendo
Cpt, ricevendo una risposta negativa.
"In questa materia il ministero può fare il bello e il
cattivo tempo - ha commentato l' assessore - superando anche i
vincoli dei piani regolatori". Ma la Regione Marche non si dÃ
per vinta: "entro 48 ore cercheremo di fare chiarezza su questa
vicenda incredibile, e di informare la popolazione", ha
assicurato Ascoli.(ANSA).

IMMIGRAZIONE: I CPT DA TURCO-NAPOLITANO A BOSSI-FINI/SCHEDA

(ANSA) - ANCONA, 18 SET - I Cpt (Centri di permanenza
temporanea) per immigrati sprovvisti di permessi di soggiorno,
sono stati istituiti dall'articolo 12 della legge 40 del 1998 -
divenuto poi articolo 14 del testo unico - la cosiddetta legge
Turco-Napolitano.
Impossibile identificazione dello straniero, mancanza del
"vettore" (inteso come trasportatore), e dei documenti di
viaggio sono le ragioni per le quali, nello specifico, era ed è
previsto (nonostante la modifica operata dalla legge Bossi-Fini)
il trattenimento. L'articolo 14 è stato in parte modificato,
dalla legge numero 189 del 30 luglio 2002, la Bossi-Fini, sui
tempi di trattenimento e sui metodi di espulsione. La detenzione
Ã(c) prolungata da 30 a 60 giorni: mentre prima della modifica la
proroga del trattenimento era possibile solo quando era
"imminente l'eliminazione della causa della mancata
espulsione", ora invece la proroga può essere concessa sulla
base di "gravi difficoltà per il reperimento dei titoli di
viaggio o nelle pratiche di identificazione" (art.14 comma 5).
Sui metodi di espulsione, invece, legati alla detenzione nei
cpt, la legge del 2002 prevede che l'intimidazione a lasciare il
territorio dello Stato entro 5 giorni venga prevista solo per
coloro che non hanno rinnovato il permesso (art. 5 comma 5bis).
Per tutti gli altri, invece, è previsto l'accompagnamento
coatto alla frontiera e conseguentemente, per molti casi, il
trattenimento nei cpt. A riguardo, la modifica inserisce anche
una nuova ipotesi contravvenzionale, per coloro che non
ottemperano all'ordine di lasciare l'Italia, seguita da una
seconda espulsione. Prevede, inoltre, una più grave ipotesi
delittuosa per coloro che continuano a non obbedire all'obbligo
di lasciare il Paese. Questi verranno puniti con la reclusione
fino a quattro anni. (ANSA).



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