-----Messaggio originale-----
Da: Marco [
mailto:littello@libero.it]
Inviato: giovedì 18 settembre 2003 19.27
A: esf-2002; fori-sociali@???
Oggetto: [esf-2002] Fw: [listadisobbedienti] No ai CPT! Disobbedienti
occupano gli uffici della presidenza della Regione Marche
da GlobalRadio_Marche
Questa mattina i Disobbedienti delle Marche hanno occupato il settimo piano
del palazzo della Regione ad Ancona, dove si trova l'ufficio del Presidente
D'Ambrosio.
Mentre da una finestra veniva steso uno striscione di 16 metri con scritto
"NO ALLA COSTRUZIONE DEI CPT NELLA MARCHE", il resto degli occupanti
dichiarava la ferma volontà di non abbandonare gli uffici finchè non fosse
arrivato un rappresentante della Giunta in grado di dare spiegazioni in
merito al documento della Gazzetta Ufficiale N.125 del 31 Maggio 2003 in cui
si parla del raggiungimento di una intesa da parte del Governo con le
regioni Veneto, Liguria e Marche per la costruzione di nuovi Centri di
Permanenza Temporanea per immigrati.
Finora nessuno aveva mai reso pubblica questa intesa che tra l'altro ha la
caratteristica di "misura urgente" per "rendere sempre più efficaci le
misure di espulsione" e "costituisce, ove occorra, variante agli strumenti
urbanistici dei comuni interessati alla realizzazione delle opere".
Succede un pandemonio; arrivano i giornalisti e gli operatori della RAI.
Viene comunicata la disponibilità di alcuni assessori all'incontro.
Solo a quel punto si scende nell'atrio d'ingresso e si organizza una
conferenza stampa mentre altri striscioni e cartelli vengono appesi ovunque
. Immancabili le forze dell'ordine.
All'arrivo dell'Assessore Ascoli con delega all'Immigrazione, dell'Assessore
Agostini al Bilancio e del Dirigente dell'Ufficio Immigrazione, tutti si
trasferiscono nella sala riunioni e prende il via...
...LA SPY STORY.
L'Assessore Ascoli dichiara, di fronte alla stampa sbalordita, che nessuno
in Regione sapeva di questo documento, nessuno l'avrebbe neanche visto. Dopo
il nostro arrivo il Presidente, anch'egli ignaro (sigh!), avrebbe telefonato
in Prefettura e addirittura a Roma al Ministero, ma nessuno ne era al
corrente.
Dice che il Presidente è "incazzatissimo!" e che da questa mattina è partita
una indagine interna alla ricerca dei verbali dove dovrebbe essere indicato
il nome del firmatario dell'Intesa per conto della Regione Marche.
I Disobbedienti dichiarano a quel punto di essere al corrente anche di voci
che indicherebbero come possibili alcuni siti, come quelli della zona
militare dell'aeroporto di Falconara. Su questo punto solo tanto imbarazzo,
farfugliamenti vari, "non sapevo", della Dirigente dell'Ufficio tecnico.
A quel punto i Disobbedienti richiedono ed ottengono l'impegno formale ad
una presa di posizione pubblica, da parte della Giunta Regionale, sulla
indisponibilità dichiarata a tale impegno verso il Governo, a questo punto
preso non si sa da chi!!!!!
Incredibile!
Quante intese potrebbero essere firmate da questa Regione senza che si
sappia neanche da chi?????
A quel punto si esce dalla sala delle riunioni ribadendo in ogni caso l'
assoluta determinazione, da parte dei Disobbedienti, ad andare fino in fondo
su questa battaglia di umanità, e ad usare i propri corpi affinché mai una
tale oscenità possa macchiare i nostri territori.
GlobalRadio_Marche
COMUNICATO STAMPA dei disobbedienti_marche
IL FATTO:
Il 23 maggio 2003 con ordinanza n.3287 avente come oggetto "Ulteriori
disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto e la gestione del
fenomeno immigrazione clandestina" il governo Berlusconi ha dettato nuove
disposizioni per la realizzazione ed "una più organica dislocazione
territoriale" dei nuovi Centri di Permanenza Temporanea (CPT) per migranti.
Nella stessa ordinanza si parla di Intese già raggiunte con le regioni
Veneto, Marche e Liguria.
COSA SONO I CPT:
I Cpt sono strutture carcerarie dove vengono rinchiusi esseri umani che non
hanno commesso alcun reato. Sono gabbie dove vengono soffocate nella
violenza le speranze di chi è emigrato per sopravvivere. Sono luoghi in cui
i più elementari diritti umani vengono sospesi. Sono spazi dove i principi
di democrazia, civiltà, solidarietà, vengono calpestati e derisi. Sono la
discriminazione che si fa muro, sbarre, celle, container.
NON PUO' ESSERCI NELLA NOSTRA REGIONE POSTO PER UN CPT !
L'ASSURDO:
L'Ordinanza è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.125 del 31 maggio
2003. Fin dal mese di giugno ci siamo attivati per capire quale scellerata
intesa tra Regione Marche e il Governo avesse "gettato" i nostri territori
tra quelli candidati ad ospitare un Centro di Permanenza Temporanea. Fino ad
oggi tutti i soggetti interpellati ci hanno dato la stessa risposta: "NON
SAPPIAMO". Ma com'è possibile "NON SAPERE"?
Com'è possibile che un'Ordinanza del Presidente del Consiglio parli di
un'intesa raggiunta con la regione Marche e nessuno della Regione Marche
sappia niente?
Come mai subito dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale la Regione
Marche non è intervenuta per chiarire la propria posizione?
FUORI DALL'ASSURDO:
NON SAPERE è un lusso che non ci si può permettere quando sono in ballo i
fondamentali diritti umani. E' per questo che noi, invece, sappiamo e
VOGLIAMO SAPERE.
SAPPIAMO : cosa sono i CPT, perchè per farli chiudere ci siamo entrati con i
nostri corpi.
SAPPIAMO : cosa c'è scritto nell'ordinanza, soprattutto dove dice che
l'approvazione del progetto CPT da parte del Ministero dell'Interno
sostituirà "...ad ogni effetto pareri, autorizzazioni, visti e nullaosta e
costituirà, ove occorra, variante agli strumenti urbanistici dei Comuni
interessati... e comporterà la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed
indifferibilità dei lavori (art.4)"
SAPPIAMO : che lotteremo con estrema determinazione contro la realizzazione
dei CPT e che non saremo soli perchè tante sono le persone, associazioni, le
realtà collettive e, crediamo, anche le Amministrazioni locali indisponibili
a subire una simile vergogna.
VOGLIAMO SAPERE: quale Intesa la Regione Marche ha siglato con i
responsabili ministeriali competenti; quali sono i siti eventualmente
individuati; qual è la REALE posizione del Governo Regionale sulla
questione.
Speriamo vivamente che le risposte non siano quelle aride ed inutili delle
"difese d'ufficio".
E' possibile che una grande battaglia di civiltà rovesci l'"Ordinanza 3287"
e faccia dei nostri territori anzichè uno spazio di reclusione sociale e
razziale, un laboratorio di libertà, di solidarietà, di reale democrazia. Ma
per sviluppare una grande battaglia di civiltà, occorre che ognuno si faccia
carico di una parte di essa e, soprattutto, che ognuno si assuma con
chiarezza le proprie responsabilità, politiche e sociali.
disobbedienti_marche
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