<html><div style='background-color:'><DIV></DIV>
<DIV>Per conoscere il tuo aspetto devi guardare in uno specchio, ma non scambiare quel riflesso con te stesso. Quello che è percepito dai nostri sensi e dalla nostra mente non è mai la verità. Tutte le visioni sono solo creazioni mentali; se credi ad esse, il tuo progresso si ferma. Chiedi per chi avvengono le visioni, chi è il loro testimone. </DIV>
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<DIV><EM><U>Se non hai una mente critica allora è inutile che tu sia qui.</U></EM></DIV>
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<P align=justify class=MsoNormal style="MARGIN-BOTTOM: 0px; MARGIN-TOP: 0px">Siamo così abituati, assuefatti all'uso dell'automobile, che "la macchina", nella nostra lingua parlata quotidiana, è diventata solo quella. <BR>Eppure non era questo, in origine, il significato del termine: ce ne ricordiamo vagamente, magari, solo quando incappiamo nei disegni di Leonardo, che progettò geniali macchine idrauliche o militari, o quando qualcuno ci ricorda come la macchina a vapore diede il "la" alla rivoluzione industriale, tra Settecento e Ottocento. <BR>Ma guarda un po'... ai tempi di Leonardo da Vinci o di James Watt, di automobili non c'era neanche l'ombra. "Macchina" vuol dire qualcos'altro.<BR>Una scorsa al dizionario: macchina, macchina, macchina... "Macchina, s.f. - Complesso di elementi fissi e mobili, atto a produrre un lavoro utile".<BR>Ecco cos'è veramente. Qualcosa che produce lavoro utile. <BR>La fisica ci insegna che per produrre lavoro utile bisogna avere una fonte d'energia: e tanto più è il lavoro utile fornito dalla macchina, in rapporto all'energia fornita, tanto migliore è la macchina (è ciò che chiamiamo "rendimento").<BR>L'automobile, alla luce di questa definizione, è una brutta macchina: più della metà dell'energia ricavata dal combustibile viene sprecata (quasi tutta, in città!), mentre per avere quel poco di lavoro utile, ci fa scendere a patti con inquinamento, rumore, pericolo, spese di manutenzione elevate, stress... un bilancio a dir poco disastroso. Per di più, quasi tutto quel lavoro utile che il motore riesce ad erogare serve a trasportare... l'automobile stessa, dieci volte più pesante di quell'unico passeggero che di solito vediamo all'interno, chiuso nel suo mondo ermetico.<BR>Invece è bellissima, nella sua efficienza leggera e silenziosa, quella macchina geniale e semplice che è la bicicletta. L'energia è quella dei muscoli, un'energia viva, che va costantemente sperimentata per non avvizzire nelle malattie della sedentarietà. Energia che va "erogata", non trattenuta, per stare bene. La bicicletta, con il suo magico gioco corona-catena-pignone, provvederà a trasformarla, riplasmarla, per restituircela tutta sotto forma di veloce movimento del nostro corpo, solo appena erosa da quel po' di attrito con il suolo, che è il presupposto fondamentale per partire, fermarsi, svoltare, dribblare elegantemente il traffico incolonnato, lento. <BR>Niente sprechi, niente inquinamento, niente rumore. Solo quel ronzìo lieve della catena, ed ogni tanto il suono del campanello, per mettere in guardia il povero diavolo che viaggia inscatolato in quell'altra, ben peggiore, "macchina", ignaro di quanto meglio potrebbe fare a sé e ai suoi simili.<BR>Bellissima, quindi, lieve, intelligente e dolce macchina, la bicicletta.</P>
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<P align=justify class=MsoNormal style="MARGIN-BOTTOM: 0px; MARGIN-TOP: 0px"> </P></DIV></div><br clear=all><hr>MSN Extra Storage! Hotmail all'ennesima potenza. <a href="
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