[Badgirlz-list] proposta convention sex worker

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Autor: Errata
Data:  
Assumpte: [Badgirlz-list] proposta convention sex worker
Fwd from sexy shock

>
>
> Ciao bimbe e ciao tutti,
>
> questa è una lettera diffusa dal Comitato per i
> Questa lettera vi invita a partecipare a un progetto
> per mettere i diritti
> delle lavoratrici/ori del sesso nell'agenda
> internazionale.
>
> Le lavoratrici e i lavoratori del sesso in Europa
> stanno vivendo tempi duri.
> I diritti delle persone che lavorano nel mercato del
> sesso vengono messi in
> pericolo da leggi contro la prostituzione e
> politiche contro l'immigrazione,
> spesso giustificate come misure
> "anti-traffico". In molti paesi europei
> prevalgono le correnti neo-conservatrici e si
> adottano nuove misure
> pubbliche contro la prostituzione, come in Francia e
> in Italia.
> In Svezia, la legge che penalizza i clienti va ad
> aggravare le condizioni di
> lavoro delle persone che si prostituiscono.
> Anche in Olanda, malgrado la legalizzazione del
> mercato del sesso,
> l'obiettivo politico reale non è migliorare le
> condizioni dei lavoratori e
> delle lavoratrici del sesso, bensì controllare e
> regolamentare l'industria e
> il mercato e tenere i migranti e le migranti fuori
> dai confini del paese.
>
> Pensiamo che sia giunto il momento di unirsi a
> livello europeo, di
> rafforzare la nostra rete e di cercare nuove
> alleanze nella lotta per i
> diritti, di trasformare le idee e le politiche
> dominanti in materia di
> tratta e prostituzione, di definire una strategia
> per rimettere al centro
> dell'agenda politica internazionale la questione
> dei diritti delle
> lavoratrici e dei lavoratori del sesso.
>
> Chi siamo?
>
> Siamo una rete di attivisti olandesi che comprende
> sex workers e non, il cui
> nome è SIGN (Sexwork Initiative Group the
> Netherlands). Alcune di noi hanno
> partecipato ai primi congressi internazionali delle
> prostitute nel 1985 e
> 1986 ad Amsterdam e Bruxelles. Lavoriamo da alcuni
> anni sulla questione dei
> diritti dei sex workers migranti. Nel 2000 e nel
> 2001 abbiamo organizzato
> una riunione di esperti e un dibattito pubblico in
> Olanda. L'obiettivo
> principale di questa riunione era rilanciare il
> dibattito sul lavoro
> sessuale e mettere i diritti dei sex workers al
> centro dell'agenda dei
> politici, degli attivisti e delle femministe.
>
> Le nostre idee
>
> Crediamo che il dibattito sulla tratta debba
> diventare un dibattito
> incentrato sui diritti e sul lavoro migrante. Per
> questo crediamo che i
> lavoratori e le lavoratrici del sesso debbano unirsi
> e cercare nuove
> alleanze con le organizzazioni che si occupano di
> diritti umani, del lavoro
> e dei migranti.
> Insieme possiamo cambiare le idee dominanti e dare
> un nuovo impulso al
> dibattito dando un ruolo di primo piano alle
> organizzazioni dei sex workers.
> Sognamo di costruire una Conferenza Europea sul
> lavoro sessuale, i diritti
> umani, diritti del lavoro e diritti dei migranti,
> nella quale i sex workers
> , gli attivisti per i diritti umani, i sindacalisti
> e i politici si possano
> confrontare in una discusssione aperta il cui punto
> di partenza siano i
> diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del
> sesso. Questa forte alleanza
> può individuare le strategie per cambiare le leggi
> facendo adottare la
> prospettiva del rispetto dei diritti umani nella
> lotta contro la tratta.
> Ma prima di tutto, i sex workers devono unirsi.
>
> Vi interessa partecipare ad una riunione delle
> lavoratrici e dei lavoratori
> del sesso europei per fare il punto della situazione
> nei differenti paesi,
> per reagire alla repressione e dare il nostro
> contributo al dibattito sulla
> tratta degli esseri umani?
>
>
>
>
>
> Ci piacerebbe organizzare un Meeting europeo dei sex
> workers nella primavera
> del 2004 ma da soli non possiamo farlo perchè
> siamo una piccola realtà:
> abbiamo bisogno del vostro aiuto sia per
> organizzarlo che per trovare i
> fondi necessari.
>
> Vi interessa partecipare all'organizzazione di
> questo importante incontro?
>
> Stiamo inviando questo "invito" a tutte le
> organizzazioni di sex workers che
> conosciamo in Europa e a quelle che sostengono la
> lotta per i diritti dei
> sex workers. Guardate bene la lista delle
> organizzazioni che trovate qui
> sotto e informateci se abbiamo omesso degli alleati
> importanti che
> dovrebbero far parte del gruppo.
>
> Vi preghiamo di inviarci le vostre idee e di
> comunicarci la vostra
> disponibilità.
> A questo proposito c'è una specifica
> mailing-list, alla quale vi potete
> iscrivere inviando una mail con oggetto subscribe
> sign a majordomo@???
>
> Attendiamo con entusiasmo le vostre idee e la vostra
> partecipazione.
>
> Saluti solidali


>
> Christy ten Broeke, attivista
> Licia Brussa, TAMPEP International Foundation
> Marieke van Doorninck, Mr.A. de Graaf Foundation,
> institute for
> prostitution issues
> Martine Groen, psicoterapeuta, presidente di De Rode
> Draad
> Marie Louise Janssen, Belle van Zuylen Institute
> Mariska Majoor, fondatrice del Prostitution
> Information Centre (PIC)
> Marjan Sax, fondatrice di Mama Cash
> Krystine Strugoveca, attivista
> Petra Timmerman, Maggies, Toronto Prostitutes=B9
> Community Service Project
> Jacqueline Waterman, Prostitution Information Centre
> (PIC)
> Marjan Wijers, Clara Wichmann Institute, expert
> centre on women and law
>
>
>
>
>
>
>
>
> Lista delle organizzazioni che sono state contattate
>
> Lef=F6, Austria
> Payoke, Belgio
> Roskos bez Rizika, Repubblica Ceca
> Pro Centret, Danimarca
> Salli, Finlandia
> Pro-tukipiste, Finlandia
> P.A.S.T.T., Francia
> Autres Regards, Francia
> Cabiria, Francia
> Amnesty for Women, Germania
> HYDRA, Germania
> Madonna, Germania
> Kassandra, Germania
> High Lights, Germania
> Hurenselbsthilfe, Germania
> Act up, Grecia
> KEGE, Grecia
> Association of Interests for Hungarian sexworkers,
> Ungheria
> Comitato per I Diritti Civili delle Prostitute,
> Italia
> Dropin, Lussemburgo
> European Network of Male Prostitution, Olanda
> Prostitution Information Centre, Olanda
> PION, Norvegia
> De Rode Draad, Olanda
> Pro-Sentret, Norvegia
> TADA, Polonia
> ARAS, Romania
> C.A. Odyseus, Slovacchia
> Colectivo Heteira, Spagna
> LICIT-Barcelona, Spagna
> ROPP, Spagna
> ROSEA, Svezia
> Aspasie, Svizzera
> L'association 'Fleur de Pav=E9', Swizzera
> International Sex Workers Union, UK
> Network of Sex Work Projects, UK
> UK Network of Sexwork Projects, UK
> SCOT PEP, UK
> Alla Belyakova, Ucraina
>
>
>
>
>
>
>
> Premesse
>
> Recentemente il dibattito sul lavoro sessuale e sul
> traffico di esseri umani
> ha un posto importante nell'agenda politica
> internazionale. Sia a livello
> nazionale che internazionale le organizzazioni
> nazionali e internazionali
> hanno dato vita ad una moltitudine di iniziative di
> conferenze, iniziative
> politiche, progetti.
> Citiamo ad esempio il Protocollo sulla tratta degli
> esseri umani adottato
> dall'ONU nel 2000, la legge quadro sulla Tratta
> adottata dal Consiglio
> Europeo nel 2002 e parecchie conferenze
> internazionali, una delle quali
> organizzata dal Parlamento Europeo ed un'altra
> dall'Organizzazione
> internazionale sull'Immigrazione. E' desolante
> constatare l'assenza quasi
> totale dai processi decisionali di migranti che
> effettivamente operano nel
> mercato del sesso.
>
> Si parla della tratta come di una violazione dei
> diritti umani, ma raramente
> il dibattito si concentra sugli interessi e i
> bisogni reali delle vittime
> del traffico o sulla garanzia dei loro diritti. Al
> contrario quando si parla
> di tratta, lo si fa sempre nel contesto della lotta
> al crimine organizzato e
> all'immigrazione clandestina. Per combattere la
> tratta, alcuni paesi europei
> hanno adottato misure molto repressive per impedire
> alle donne migranti di
> svolgere lavoro sessuale nei loro territori.
> Anzichè prevenire la tratta e i
> suoi abusi, le misure adottate sono discriminatorie
> e di fatto incoraggiano
> la tratta. Se si impedisce alle persone di emigrare
> per vie legali, esse
> diventano sempre più dipendenti da chi controlla i
> circuiti illegali.
>
> L'attuale dibattito sulla tratta ha un impatto
> sulla vita quotidiana delle
> migranti e dei migranti attivi nel mercato del sesso
> e distorce la realtà
> della prostituzione. Rafforza lo stereotipo secondo
> il quale le prostitute
> sono tutte vittime. I politici utilizzano le storie
> delle "vittime
> innocenti" costrette ad entrare nel mondo della
> prostituzione per
> legittimare le loro politiche anti-immigrazione e
> anti-prostituzione. Questi
> discorsi non rispettano-rispecchiano i bisogni e la
> realtà dei migranti e
> nemmeno di coloro che sono effettivamnte
> schiavizzate e costrette, poichè
> toglie loro potere decisionale e la possibilità
> di autodeterminarsi. Il
> dibattito mostra solo una faccia della medaglia e fa
> arretrare i diritti
> delle persone migranti che lavorano nel mercato del
> sesso.
>
> I diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del
> sesso non sono solo messi
> in pericolo dalle misure anti-immigrazione e dai
> toni con cui si svolge il
> dibattito sulla tratta. In molti paesi europei lo
> spirito neo-conservatore
> giustifica le misure adottate contro la
> prostituzione, come in Francia e in
> Italia.
> La legge svedese che criminalizza i clienti ha gravi
> conseguenze sulle
> condizioni di lavoro delle persone che si
> prostituiscono.
> Anche in Olanda, a dispetto della legalizzazione del
> mercato del sesso,
> l'obiettivo politico reale non è migliorare le
> condizioni dei lavoratori e
> delle lavoratrici del sesso, bensì controllare e
> regolamentare l'industria e
> il mercato tenendo i migranti e le migranti fuori
> dai confini del paese.
>
> Noi chiediamo che i diritti delle persone che
> lavorano nel mercato del sesso
> vengano rimessi all'ordine del giorno
> nell'agenda politica internazionale.
> Il dibattito sulla tratta degli esseri umani
> dovrebbe affrontare la
> questione dei diritti umani, del diritto al lavoro e
> alla libera
> circolazione, con la collaborazione attiva delle
> organizzazioni che
> rappresentano i sex workers.
>
>
>
>
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