[NuovoLaboratorio] Noi poliziotti della Diaz infangati per p…

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Author: antonio bruno
Date:  
Subject: [NuovoLaboratorio] Noi poliziotti della Diaz infangati per pochi violenti
ecco un'intervista a anonimo poliziotto (di sinistra?!?) che fornisce al
sua versione non del tutto convincente (l'irruzione alla Pascoli un
errore..- ma lucidamente fregarono gli hard disk del GLF e solo quelli -.;
gli uomini di Canterini (le belve) che entrano epr primi senza altri che
sgomitano, le sassaiole etc.) che presumibilmente anticipano la difesa di
una parte dei 73 indagati.

ciao

antonio
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dal mercantile

Lo sfogo degli agenti genovesi dopo i 73 avvisi di garanzia
Noi poliziotti della Diaz infangati per pochi violenti

"Non e' giusto che per poche mele marce vengano criminalizati tutti i
poliziotti. Alla scuola Diaz a sbagliare sono stati solo gli alti dirigenti
romani che si sentivano onnipotenti e hanno esautorato i capi genovesi.
Quell'operazione andava svolta, ma non in quel modo, e senza mandare in
prima linea i "macellai" del reaprto celere di Canterini.
LO SFOGO E' lo sfogo dei poliziotti genovesi che presero parte
all'irruzione nella sede del Genoa Social Forum di Genova. Agenti che
hanno rischiato e, forse, rischiano ancora di essere indagati per quel
servizio che passera' alla storia come un'azione autogol. La notizia dei
73 avvisi di fine indagine inviati dai magistrati per l'assalto e gli
arresti illegali alla Diaz nella quetura di Genova non hanno sorpreso
"Hanno colpito nel mucchio per non colpire nessuno e non e' giusto perche'
i veri responsabili di quell'assalto ci sono e potevano essere individuati."
GLI ERRORI Il primo errore e' stato esautorare dai comandi il questore e i
dirigenti digos e squadra mobile di Genova "Che poter poteva averee il
questore Colucci se davanti al suo ufficio era stata creata una stanza per
ospitare un vice - capo della polizia?" Stesso discorso per i dirigenti e
il numero 3 della Digos Mortola e Di Sarro e per il capo della Mobile Nando
Dominici. Dirigenti indagati perche' erano li', ma che di fatto quella
drammatica notte del luglio 2001 non avevano nesusna possibilita' di pesare
nelle decisioni piu' importanti, perche' scavalcati naturalmente dai
superiori arrivati dalla Capitale. "Alti dirigenti che apparivano come
marziani calati improvvisamente tra noi - ricordano ancora negli uffici di
via Diaz - Sapientoni malati di onnipotenza, ma che in realta' si sono
dimostrati superficiali e incapaci."

L'IRRUZIONE L'autogol in quell'azione che si credeva essere un blitz
mostre e' stato cosi' quasi inevitabile "Purtroppo i magistrati hanno
scelto la strada piu' veloce e grossolana. Invece di scovare chi davero ha
deciso quell'irruzione hanno indagato tutti qurelli che avevano apposto la
firma, anche i dirigenti Mortola, Di Sarro e Dominici che non potevano non
firmare. Le loro colpe state quelle di non capire cosa era realmente
successo e credere che comunque conveniva firmare perche' quello poteva
essere il colpo della vita, da promozione..."

GLI ABUSI Si racconta che l'allora capo della mobile Dominici, ora vicario
della questura di Brescia, fosse stato informato del blitz solo ad
irruzione iniziata. "E' cosi' era in questura e quando fu accompagnato in
via Cesare Battisti chiese agli agenti cosa stava succedendo." L'errore
principale e' stata l'organizzazione "Non bisognava inviare in prima linea
il reparto speciale di Canterini che doveva essere usato solo come cordone
di sicurezza attorno all'istituto. L'irruzione doveva essere affidata a
professionisti piu' adeguati: gli investigatori della digos e della mobile.
La tecnica d ausare era consolidata, semplice: dopo aver circondato la
scuola, una decina di agenti, con tanto di dirigente in testa, dovevano
bussar alla porta per chiedere di svolgere una perquisizione. Non sarebbe
successo nulla. In caso contrario avremmo avuto ogni giustificazione a
mandare avcanti i duri del reparto mobile di Canterini ed usare le maniere
forti. Invece si e' deciso di puntare sul fattore sorpresa irrompendo nel
cortile e spaccando il cancello con un mezzo blindato. Una partenza che ha
innescato un'esclation difficile da controllare...

"LE "BESTIE"Una volta nella scuola, mentre qualche agente sbagliava
istituto irrompendo nelle aule dell'istituto di fortne alla Diaz, qualche
poliziotto ha esagerato:
"Ci sono stati degli eccessi da parte degli uomini di Canterini.
Specialmente al seocndo piano da dove ci avevano accolto con delle pietre,
sono state pichiate persone gia' immobilizzate. Ma e' tutto riconducibile
allo sbaglio iniziale: se mandi avanti gli armadi del reparto degli
"Invincivili" non puoi aspettarti un servizio diverso. Quelli sono celerini
vecchio stampo abituati a frotneggiare gli ultra' degli stadi e non avezzi
a svolgere perquisizioni.
LA COLTELLATA Ai poliziotti fa rabbia anche sentire dire che nella Diaz i
black block non ci sono mai stati.
"Anche noi abbiamo trovato degli zaini con dentro delle tute nere." Nessuna
giustificazione per i tentativi di delegittimare l'=ECirruzione con delle
prove false. "Anche se era evidente che non erano state preparate a
tavolino, perche' usare una molotov gia' repertata in un altro servizio e'
una sciocchezza possibile perche' compiuta in fretta, senza pensarci su.
Stesso discorso per la falsa coltellata che avrebbe ricevuto un colelga:
noi siamo poliziotti ci siamo subito accorti che la storia non reggeva come
ha confermato la preizia."
I BLACK BLOCK I poliziotti ricordano anche come era nata l'operazione
della Diaz. "Era gia' da due giorni che ci cghiedevano di fermare e
controlare in modo accurato ogni manifestante sospetto per verificare se
era in possesso di armi o di abiti neri. La percezione che nelle scuole di
Albaro ci potessero essere delel tute nere e' arrivata quando una volante
transitando sotto le finestre dell'istituto e' stata fatta oggetto di un
lancio di pietre e monetine."
L'amarezza piu' grande degli agenti e' accorgersi che la gaffe della Diaz
ha riabilitato e quasi cancellato la violenza dei black block "La polizia
invce non dimenticatelo e' composta da gente corretta per bene."

michele vari'
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AN e Lega difendono i picchiatori
G8, per le violenze di polizia contestata anche la violazione dei diritti
umani.
Mezza maggioranza con i 73 agenti sotto accusa per la Diaz e Bolzaneto.
Castelli: prenderemo provvedimenti solo in caso di condanna. La Russa:
furono aggrediti dal black o white bloc
A. MAN.
INVIATO A GENOVA
Solo An e la Lega hanno il coraggio di lanciarsi in una difesa d'ufficio
dei 73 funzionari di polizia che rischiano il rinvio a giudizio per le
violenze alla scuola Diaz e alla caserma di Bolzaneto. E intanto, da
sinistra, Prc e Verdi tornano a chiedere - con Giovanni Russo Spena e Paolo
Cento - l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta, che
potrebbe far luce sul G8 del luglio 2001 anche al di l=E0 di quanto compete
alla magistratura penale. Si associa Nando Dalla Chiesa, pi=F9 a titolo
personale che a nome della Margherita. Pi=F9 taciturni i Ds, che non hanno
ancora rinunciato ai rapporti privilegiati con i vertici della polizia. E'
l'ingegner Castelli, guardasigilli lumbard, il principale esponente del
governo a schierarsi senza esitazioni a favore delle forze dell'ordine, a
cominciare da agenti e medici della polizia penitenziaria sotto accusa per
Bolzaneto, dove tutti ricordano che si fece vedere anche lui. =ABRicordo a
tutti - ha detto ieri il ministro della giustizia - che per la nostra
Costituzione chi non =E8 condannato in via definitiva =E8 innocente. Per ade=
sso
stiamo a vedere cosa succede. Se verranno condannati, prenderemo
provvedimenti=BB. Pi=F9 diretto il leghista Roberto Calderoli, vicepresident=
e
del senato: =ABNon mi convincono per nulla le conclusioni della procura
ligure. I 73 avvisi di fine indagine mi sembra non abbiano tenuto conto che
i fatti non si sono svolti in una qualsiasi tranquilla giornata ma in una
citt=E0 messa a ferro e fuoco da vere e proprie bande di terroristi. Il
terrorismo non =E8 solo quello delle Br, esiste anche un terrorismo di piazz=
a
a cui non si pu=F2 porgere l'altra guancia...=BB. Quelle di Castelli - per n=
on
dire di Calderoli - sono parole meno prudenti di quelle pronunciate a
caldo, venerd=EC, dal ministro dell'interno Beppe Pisanu. Il quale ha
ribadito che =ABla polizia =E8 sana=BB ma per affermare che essa =ABpu=F2 se=
renamente
affrontare qualsiasi giudizio e, se sar=E0 necessario, prendere
tranquillamente le decisioni di carattere amministrativo=BB. A differenza di
Castelli il forzista Pisanu non esclude di sospendere dal servizio qualcuno
dei funzionari fin dall'eventuale rinvio a giudizio, senza attendere la
fine dei processi, quando insomma si conosceranno per intero, oltre alle
accuse, i relativi elementi di prova. N=E9 Palazzo Chigi n=E9 Forza Italia
hanno voluto commentare. E nella polizia la rivolta =E8 silenziosa: attacchi
diretti alla magistratura arrivano solo da Rinnovamento sindacale (legato
all'Ugl) e dal Consap (che ha Vincenzo Canterini in segreteria), cio=E8 dall=
a
parte peggiore dei sindacati di destra della Ps.

Con gli indagati c'=E8 An. Non solo il carabiniere-deputato Filippo Ascierto
ma anche il coordinatore Ignazio La Russa, che ieri ha rinnovato =ABla
solidariet=E0 umana e politica ai ragazzi in divisa della polizia di stato=
=BB
riconoscendo, tutt1avia, che =ABla magistratura ha il dovere di indagare e d=
i
perseguire eventuali responsabilit=E0 di singoli=BB. =ABNoi - aggiunge per=
=F2 La
Russa - non metteremo mai sullo stesso piano aggrediti e aggressori. Gli
aggrediti sono le forze dell'ordine, gli aggressori i facinorosi estremisti
del black o white bloc=BB. Lo ribadisce Alfredo Mantovano, ex magistrato e
sottosegretario agli interni per An, parlando di =ABdrammatico paradosso=BB.
=ABNel capoluogo ligure - sostiene - si =E8 realizzato il pi=F9 grosso tenta=
tivo
di aggressione violenta nei confronti di un vertice internazionale e di chi
era preposto alla sua tutela. Quello che era stato gi=E0 sperimentato a
Nizza, a Napoli, a G=F6teborg e in altre citt=E0 europee - afferma Mantovano=
-
a Genova ha conosciuto spessore ed estensione senza precedenti. Ma ora le
cifre e l'enfasi sembrano ribaltare i ruoli: i 73 avvisi notificati ad
appartenenti a forze di polizia, a fronte dei 23 notificati qualche mese fa
ai presunti autori delle violenze e dei danneggiamenti, rischiano di
identificare, contro la realt=E0, gli aggressori nelle forze di polizia e gl=
i
aggrediti nei black block e negli anarchici insurrezionalisti=BB. In realt=
=E0
ai 26 (non 23) manifestanti accusati di devastazione e saccheggio
(arrestati o sottoposti a misure restrittive a differenza dei poliziotti,
tutti al loro posto oltre che a piede libero) bisogna aggiungerne almeno
200 inquisiti per reati meno gravi, pi=F9 una decina gi=E0 condannati a pene
tra sei mesi e un anno e mezzo.=20


=20