----- Original Message -----
From: <report@???>
To: <marcantonio.lunardi@???>
Sent: Monday, September 15, 2003 11:45 AM
Subject: Report: puntata del 16 settembre 2003
> Gentili telespettatori, Vi informiamo che Report torna in onda con le
> nuove inchieste domani, martedì 16 settembre alle ore 20.50 su Raitre. Per
> questa serie di prima serata una novità: il teatro di Marco Paolini che
> precederà di volta in volta le inchieste di Report.
> Ad aprire questa nuova edizione, in onda domani la puntata dal titolo:
>
> "Uno stipendio Onorevole"
> di BERNARDO IOVENE
> www.report.rai.it
>
>
> Ma quanto guadagna veramente un parlamentare italiano? Bernardo Iovene ce
> lo racconta attraverso un viaggio irto di difficoltà dentro le stanze di
> Camera e Senato. Qualcuno non ricorda, qualcuno ne dichiara una parte,
> qualcun altro fa confusione: ma insomma questi parlamentari leggono la
> busta paga? Tutti concordano che fare il parlamentare è un lavoro che
> richiede un impegno totale "si lavora fino a 14 ore al giorno" dichiara
> qualcuno. Eppure molti di loro cumulano cariche su cariche, altri
> continuano la loro libera attività di avvocato o giornalista. Come
> faranno? Interessante la parte che riguarda le spese di viaggio: quando un
> avvocato prende l'aereo per seguire le vicende del suo studio privato, le
> spese di viaggio chi le paga? E poi ci sono dei "diritti" che spettano
> agli ex, esempio gli ex presidenti di Camera e Senato: un ufficio, una
> segretaria e una linea telefonica alla Camera, vita natural durante, anche
> se non fanno più attività politica, ma i giornalisti.
> Iovene tira fuori con pignoleria tutti i dati e ci racconta che la diaria,
> e cioè l'emolumento legato alle spese di soggiorno a Roma, è concessa
> anche ai parlamentari residenti.
> Se non rieletti prendono una congrua liquidazione e maturano un vitalizio
> cumulabile con altre pensioni e altri redditi. Tutte queste informazioni
> sono pubbliche, peccato che non vengano fornite. Infine, per capire meglio
> c'è il confronto con i parlamenti francese e tedesco: i nostri politici
> se la cavano meglio!
>