[ssf] I: [fori-sociali] Quando lo Zio Sam arriva in Africa

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Author: Walter
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Subject: [ssf] I: [fori-sociali] Quando lo Zio Sam arriva in Africa
Un invito a volgere lo sguardo all'Africa, dopo tanto Medio Oriente...
Gli ingredienti sono comunque gli stessi: sfruttati e sfruttatori, =
uomini e
capitali.
Solo un'occhiata dal buco della serratura, c'=E8 molto altro nella =
stanza.....

Walter


-----Messaggio originale-----
Da: bradamante rebelde [mailto:lakattivastrada@virgilio.it]=20
Inviato: domenica 14 settembre 2003 23.06
Oggetto: [fori-sociali] Quando lo Zio Sam arriva in Africa

      Documento originale   When Uncle Sam Comes Calling in Africa
     Traduzione di Paolo Racca
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    =20


      30 Aprile 2003
      ZNet | Africa


      Quando lo Zio Sam arriva in Africa



      Suraya Dadoo



       =20
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      Nel maggio 2001, l'amministrazione Bush rese noto il suo piano
energetico nazionale. Esso reclamava una maggiore diversificazione delle
risorse petrolifere americane, spostandosi dalla volatilit=E0 politica =
del
Golfo Persico verso la pi=F9 amichevole Africa Sub Sahariana - in =
particolare
l'area del Golfo di Guinea. L'arco che va dalla Costa d'Avorio nel
nordovest, fino alla costa occidentale del Sud Africa al sud, racchiude
depositi - per la maggior parte offshore - valutati intorno ai 20-30
miliardi di barili. L'Africa occidentale provvede gi=E0 alla copertura =
di
circa il 12% delle importazioni statunitensi di petrolio greggio, e il
National Intelligence Council americano prevede che, entro il 2015, =
questa
quota salir=E0 al 25%.
      =20
    =20
      L'interesse nei confronti del petrolio africano =E8 ulteriormente
aumentato con la guerra guidata dagli Usa contro l'Iraq, in seguito ai
recenti scioperi dei lavoratori del petrolio venezuelani e alla luce =
dalla
potenziale instabilit=E0 politica dell'Arabia Saudita - fenomeni che
complessivamente sottolineano la vulnerabilit=E0 di un'America il cui =
vorace
appetito per il petrolio cresce costantemente. Lo sviluppo petrolifero =
in
Africa occidentale offre molte attrattive, affermano gli esperti. Le =
riserve
sono abbondanti, la qualit=E0 =E8 alta e le rotte commerciali verso =
l'America
sono generalmente pi=F9 brevi rispetto ad altre regioni.


      L'Istituto per gli Studi Strategici e Politici Avanzati (Institute =
for
Advanced Strategic and Political Studies - IASPS), un gruppo di studio
conservatore con sede a Washington e Geresulamme, =E8 stato in prima =
linea
nella ricerca sull'importanza strategica per l'America del petrolio
dell'Africa occidentale. Nel gennaio dello scorso anno, lo IASPS ha
organizzato un simposio ad Houston, Texas, a cui hanno partecipato
rappresentanti del governo e dell'industria petrolifera. Nel corso del
simposio =E8 emersa la posizione di un influente gruppo di lavoro, =
denominato
Gruppo di Iniziativa per il Petrolio Africano (African Oil Policy =
Initiative
Group - AOPIG), co-presieduto dai ricercatori dello IASPS Barry Schutz e
Paul Michael Wihbey, principale artefice dell'attenzione del governo
americano nei confronti del petrolio dell'Africa occidentale. Secondo il
documento diffuso alla conclusione del simposio dal AOPIG: "Il petrolio
africano non =E8 un fine, ma un mezzo utile tanto alla maggiore =
sicurezza
energetica statunitense, quanto allo sviluppo pi=F9 rapido dell'economia
africana".


      Lo sviluppo di chi?


      Mentre la missione del AOPIG pu=F2 suonare come nobile, il suo
significato risulta vuoto di fronte al disonorevole comportamento =
americano
al Summit Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile tenutosi a Johannesburg =
lo
scorso anno, al quale Colin Powell partecip=F2 per appena ventiquattro =
ore. La
sincerit=E0 dell'impegno del governo americano per lo sviluppo del =
continente
deve essere valutata alla luce di questo disinteresse.


      Anche i progetti petroliferi possono difficilmente essere visti =
come
esempio di un positivo sviluppo in Africa. La Nigeria, il maggior =
produttore
ed esportatore di petrolio africano, esporta petrolio per milioni di =
dollari
all'anno: oltre 300 miliardi di dollari sono stati estratti dal delta =
del
Niger negli ultimi quarant'anni, e la popolazione vive in condizioni di
terribele povert=E0. Secondo le Nazioni Unite, il 70% della popolazione
nigeriana vive con meno di un dollaro al giorno, e il quinto pi=F9 =
povero
della popolazione riceve appena il 4% della ricchezza nazionale. La
percentuale di persone che vivono in condizioni di povert=E0 =E8 pi=F9 =
che
duplicata dal 1980, nonostante il governo raccolga una cifra stimata in =
14
miliardi di dollari dalla vendita del petrolio, secondo i Servizi di
Assistenza Cattolici.


      L'impoverimento delle nazioni ricche di petrolio del Medio Oriente =
e
dell'Africa Occidentale rappresentano un chiaro monito del fatto che i =
soldi
del petrolio non finiscono laddove ce ne sarebbe maggior bisogno - =
qualcosa
che i proponenti dello sviluppo africano dovrebbero tenere a mente =
quando
decidessero di saltare nel letto con i dirigenti petroliferi americani. =
Non
=E8 una coincidenza che di nazione in nazione le inaspettate fortune =
derivanti
dal petrolio siano state indebitamente occupate o gestite in maniera
inadeguata, la spesa pubblica vertiginosamente cresciuta a livelli
insostenibili, le industrie morte una dopo l'altra, i conflitti civili
cresciuti e la povert=E0 aggravatasi. "Non abbiamo un solo esempio di
risultati positivi prodotti nel lungo termine dal petrolio nei paesi in =
via
di sviluppo", afferma lo scienziato politico della Stanford University =
Terry
Lynn Karl. L'Africa non rappresenta certo l'eccezione alla regola.


      Il progetto africano pi=F9 ambizioso nella prospettiva dello =
sviluppo,
un oleodotto di 1040 Km, per un costo di 4,3 miliardi di dollari, tra =
Ciad e
Camerun, =E8 stato criticato per rappresentare un danno agli interessi =
dei
poveri. Questo progetto, che fornir=E0 un guadagno valutato in 4,6 =
miliardi di
dollari per il gigante petrolifero Americano Exxon, =E8 stato attaccato =
da
gruppi ambientalisti e impegnati nelle tematiche dei diritti umani.
L'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu ha affermato: "Il progetto
Ciad-Camerun non =E8 il tipo di aiuto di cui abbiamo bisogno o che =
abbiamo
richiesto. In una condizione di assenza di cornici legali riconosciute e =
del
rispetto dei diritti umani e delle garanzie di protezione ambientale, la
decisione di finanziare lo sviluppo petrolifero su larga scala sta
distruggendo l'ambiente e noi stessi".


      Alcuni esperti ritengono che il miglior metodo per migliorare le
condizioni =E8 quello di obbligare le compagnie petrolifere a riferire
pubblicamente i pagamenti effettuati verso i governi ospitanti nei =
territori
in cui essi si apprestano ad operare. Senza quella informazione, =E8
praticamente impossibile per i cittadini ritenere i propri leader
responsabili della fuga in conti offshore dei pagamenti derivanti dal
petrolio. Alla luce dell'importanza strategica dell'Africa occidentale =
per
il continente intero, in quanto alleato tattico del Presidente Mbeki, in
special modo nella New Partnership for Africa's Development (Nepad) =
dalla
quale molto della prosperit=E0 del continente dipende, tale trasparenza
diventa vitale.


      La possibilit=E0 di una accresciuta responsabilit=E0 da parte =
delle
compagnie petrolifere =E8 destinato a rimanere un obiettivo =
irraggiungibile,
sfortunatamente. "La politica petrolifera dell'amministrazione Bush per
quanto riguarda l'Africa ha la tendenza a mostrarsi riluttante nel fare
pressione nei confronti delle compagnie statunitensi affinch=E9 rivelino
pubblicamente i loro pagamenti", afferma l'economista americano George
Ayuttey, specialista dello sviluppo africano. "Ma le dinamiche politiche
mondiali sono cambiate cos=EC profondamente che non si possono =
semplicemente
chiudere gli occhi di fronte agli accordi che intercorrono tra le =
compagnie
africane e i regimi africani corrotti", aggiunge. Sfortunatamente, il =
regime
americano lo ha gi=E0 fatto, e le compagnie petrolifere sono riuscite a =
minare
ogni forma di potenziamento e sviluppo nei paesi in cui operano.


      Le compagnie petrolifere: agenti dello sviluppo o di distruzione?


      Negli anni Novanta, il governo nigeriano giustizi=F2 Ken =
Saro-Wiwa,
leader della popolazione Ogoni, insieme a sette altri attivisti. Il =
fratello
di Saro-Wiwa rivel=F2 che la Shell Oil, che controlla il 50% delle =
operazioni
petrolifere nel delta del Niger, si offr=EC di bloccare i lavori se Ken
Saro-Wiwa avesse accettato di arrestare le proteste della popolazione =
Ogoni
nei confronti della Shell. Le testimonianze provenienti dalla regione
raccontano di legioni delle compagnie petrolifere, Shell e Chevron, che
ingaggiano mercenari o soldati per assassinare oppositori politici o
attiviti locali.


      Molte azioni di protesta nel delta del Niger sono state guidate da
donne, le quali hanno ottenuto alcuni successi nello strappare =
concessioni
dalle compagnie petrolifere. Nel luglio del 2002, in seguito ad una =
serie di
occupazioni da parte di donne di etnia Ijaw, la Chevron ha promesso di
costruire scuole e assumere manodopera locale. Una occupazione simile
all'inizio di agosto venne fatta per invitare la Chevron a fermare le
emissioni di gas (causa di gravi inquinamenti dell'aria nella regione). =
I
manifestanti sono stati attaccati dalla polizia e da soldati richiamati
dalla Chevron, alcuni sono stati uccisi.


      La formazione di George W. Bush come dirigente petrolifero pu=F2, =
in
parte, spiegare il suo atteggiamento indifferente di fronte agli effetti
dannosi dei progetti petroliferi sulle comunit=E0 indigene, =
sull'ambiente e
sulle possibilit=E0 di sviluppo. A dispetto delle critiche nei confronti =
dei
regimi repressivi del Medio Oriente, la sua ricerca di pi=F9 sicure =
fonti di
petrolio lo sta conducendo alla soglia di alcuni dei pi=F9 turbolenti e
repressivi regimi del mondo - un fatto che il governo americano non
considera problematico.


      Ritorno al futuro...


      Gli analisti e gli attivisti legati ai fenomeni petroliferi temono =
che
l'amministrazione Bush possa ripetere gli errori del passato, quando gli =
Usa
tollerarono pratiche condannabili da parte dei governi di paesi =
produttori
per procedere nella loro Guerra Fredda e proteggere i loro interessi di
sicurezza energetica.


      I potenziali scenari di conflitto includono anche la Guinea
Equatoriale, il terzo produttore continentale dopo Nigeria e Angola. A
seguito della scoperta delle riserve petrolifere lungo l'esile costa nel
1994, gli Usa riaprirono la loro ambasciata. L'amministrazione Bush ha
sviluppato strette relazioni con il dittatore di questo paese, =
Brigadiere
Generale Teodoro Obiang - un uom oche il libro dei fatti della Cia =
descive
come un "leader spietato".


      Un altro scenario caldo =E8 l'Angola, dove il petrolio ha =
finanziato tre
decenni di guerra civile e dove miliardi di petroldollari sono =
depositati in
conti offshore. Altri produttori di petrolio africano con documentati
episodi di corruzione governativa, frodi elettorali, scorrettezze nella
gestione finanziaria e abusi nei confronti dei diritti umani sono il =
Ciad,
il Camerun e la Repubblica Democratica del Congo.


      Il principale attore sul teatro della produzione petrolifera
dell'Africa occidentale =E8 la Nigeria, governata da dittature militari =
per
buona parte della sua esistenza dalla conquista dell'indipendenza. Negli
anni Novanta il brutale dittatore Sani Abacha ha presieduto un regime di
estrema brutalit=E0 e corruzione. Non c'=E8 bisogno di dirlo, la =
richiesta di
investimenti in petrolio ebbe ben pochi problemi con la dittatura =
militare
nigeriana, fin tanto che il petrolio continuava a sgorgare.


      L'attuale governo del Presidente Olusegun Obasanjo (la cui recente
ri-elezione =E8 stata oggetto di accuse di frodi elettorali) ha mostrato =
una
grande volont=E0 nel seguire le direttive di Washington circa gli affari =
nella
regione. Sebbene Obasanjo sia un civile, va ricordato che egli ha =
governato
i paese come ditattore miliatre negli anni Settanta, con un regime
caratterizzato dalla violenza e dalla corruzione. Tutto questo sembra =
quasi
comico quando si noti che Edward Royce, Presidente del Sottocomitato
Africano, ha affermato, durante il simposio di Huston dell'anno scorso, =
che
"=C8 molto difficile immaginare un Saddam Hussein in Africa".


      La "protezione" degli interessi statunitensi


      Oltre a supportare i brutali regimi dell'Africa occidentale, =
l'impegno
militare americano =E8 destinato anche ad aumentare - apparentemente per
"permettere che la marina e le forze armate statunitensi riescano pi=F9
agevolmente a difendere gli interessi americani e degli alleati =
nell'Africa
Occidentale". Dopo la sollecitazione di guerre per procura per tutta la
regione e il sostegno di sanguinose dittature per oltre venticinque =
anni,
l'Africa ha veramente bisogno di ulteriori interferenze militari =
americane?


      Sembra, cos=EC, che gli Africani abbiano poca possibilit=E0 di =
scelta
nella questione. Secondo i resoconti, l'amministrazione Bush ha gi=E0 =
dato il
via libera al Military Professional Resources, Inc. - una compagnia =
privata
guidata da precedenti capi militari statunitensi, per addestrare la =
forza di
sicurezza della Guinea che sar=E0 incaricata di difendere le =
installazioni
petrolifere offshore.


      Nell'ottobre del 2002, un generale statunitense, Carlton Fulford, =
fece
visita a San Tom=E8 e Principe, le isole a met=E0 strada tra Nigeria e =
Angola,
per discutere della possibilit=E0 di stabilire una base militare in =
quelle
zone. Gli Americani cominceranno ad interferire nella politica interna =
ed
estera di paesi fornitori di petrolio. Dato che Washington ha gi=E0 =
definito
"problematica" la stretta relazione tra molti leader dell'Africa =
occidentale
e il libico Gheddafi, questo =E8 molto probabile.


      Mentre il governo americano ha raffigurato il commercio =
petrolifero in
Africa occidentale come un'impresa vicendevolmente vantaggiosa, =
l'esperienza
nel Medio Oriente e nell'Africa occidentale mostra come la ricchezza =
finisca
regolarmente nelle mani delle compagnie petrolifere e dei regimi =
corrotti -
non in quelle delle persone dalla cui terra il petrolio viene estratto. =
Dopo
secoli di oblio coloniale e di sfruttamento, le popolazioni africane non
possono vedere la loro terra violata e saccheggiata da un nuovo potere
coloniale. Il Presidente sudafricano Thabo Mbeki si =E8 appellato ad un
"Rinascimento Africano", ma lo sviluppo portato dal commercio del =
petrolio
ha come risultato la regressione, non la rinascita.




            Documento originale
            When Uncle Sam Comes Calling in Africa
            Traduzione di Paolo Racca
            Suraya Dadoo =E8 un ricercatore del Media Review Network
(http://www.mediareviewnet.com), di Pretoria.
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"Non c'=E8 speranza nell'uomo se non nell'amore ke uccide l'odio, nella =
carit=E0
ke uccide cupidigie,e rancori, e ingiustizie. I potenti rammentino ke la
felicit=E0 non nasce dalla rikkezza n=E8 dal potere, ma dal piacere di =
donare.
La morte =E8 rimorso per ki non ha saputo aprirsi, in vita, alla =
compassione."
Fabrizio De Andr=E9


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