dal manifesto
Genova, processo alla polizia=20
I pm accusano 73 agenti e funzionari, tra cui Gratteri, per le violenze e
le prove false alla Diaz e Bolzaneto: falso, calunnia e abuso d'ufficio. La
celere romana di Canterini risponde del massacro. Il procuratore capo non
firma. Pisanu: La Ps =E8 sana
ALESSANDRO MANTOVANI
INVIATO A GENOVA=20
Non furono =ABmele marce=BB, non furono =ABabusi di singoli=BB. E allora,=
come dice
un magistrato, =ABa pagare devono essere i generali, non i soldati=BB. I 73
avvisi di fine indagine spediti ieri dalla procura di Genova, ultimo atto
prima delle richieste di rinvio a giudizio per le violenze alle scuole
Diaz/Pascoli e a Bolzaneto, sono un atto d'accusa contro la polizia
italiana. Franco Gratteri, vicinissimo a Gianni De Gennaro, dovr=E0
rispondere di falso, calunnia aggravata e abuso d'ufficio per quella
=ABperquisizione=BB che si risolse in un massacro, la notte del 21 luglio di
due anni fa dopo due giorni di scontri: 61 feriti, 93 arresti arbitrari,
due false molotov, una coltellata fantasma e verbali che parlavano di
=ABaccesa resistenza=BB e di attrezzi da carpentiere usati come =ABarmi
improprie=BB. Le stesse gravi accuse toccano a Gianni Luperi e Lorenzo
Murgolo, indicati come coloro che comandarono l'operazione insieme a
Gratteri e al defunto Arnaldo La Barbera, allora capo dell'antiterrorismo.
Per i pm agirono =ABal fine di costruire un compendio probatorio a carico
degli arrestati e, quindi, per commettere i reati di calunnia e abuso
d'ufficio, nonch=E9 per giustificare la violenza usata=BB. =ABCostituendo pe=
r
posizione gerarchica il livello apicale di riferimento - proseguono - ed
esercitando di fatto i poteri connessi, consapevoli di quanto nella realt=E0
accaduto, determinavano ed inducevano agenti e ufficiali di polizia
giudiziaria ad attestare falsamente: di aver incontrato resistenza; che
quanto rinvenuto nell'istituto (mazze, bastoni, picconi, assi, spranghe)
era stato utilizzato come arma impropria anche per commettere i reati di
resistenza; di aver rinvenuto due bottiglie incendiarie; l'aggressione ai
danni di un agente che sarebbe stato attinto da una coltellata vibrata
all'altezza del torace=BB. E ancora: =ABIncolpavano, sapendolo innocente,
ciascuno dei predetti indagati per i delitti loro ascritti (associazione a
delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio, resistenza a
pubblico ufficiale, possesso di esplosivi e armi improprie), nonch=E9 un
soggetto ignoto ma tra costoro individuabile per tentato omicidio=BB.
Altrettanto gravi le posizioni di dieci funzionari di medio livello, per lo
pi=F9 vicequestori, che scrissero o firmarono i verbali: Gilberto Caldarozzi
(vice di Gratteri), Spartaco Mortola (ex capo della Digos di Genova), Nando
Dominici (ex capo della squadra mobile di Genova), Filippo Ferri (capo
della mobile di La Spezia), Massimiliano Di Bernardini (capo
dell'antirapine alla mobile di Roma) Fabio Ciccimarra (pluridecorato
=ABmobiliere=BB di Napoli), Carlo Di Sarro (ex Digos di Genova), Massimo
Mazzoni (ispettore dello Sco), Davide De Novi e Renzo Cerchi (=ABmobilieri=
=BB
di La Spezia). Il verbale d'arresto, secondo i pm, lo scrissero Ciccimarra,
Ferri e Di Bernardini. Perquisizione e sequestro furono invece verbalizzati
da Mazzoni, che dipendeva direttamente da Gratteri.
Niente processo per la truppa. Per il massacro risponderanno i capi del
reparto mobile (ex celere) di Roma e del settimo nucleo antisommossa,
creato per Il G8. Concorso in lesioni gravi =E8 l'ipotesi di reato per
Vincenzo Canterini - accusato anche di falso e calunnia - il suo vice
Michelangelo Fournier e gli otto capisquadra (Fabrizio Basili, Ciro Tucci,
Carlo Lucaroni, Emiliano Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti, Pietro
Stranieri e Vincenzo Compagnone). Scrivono i pm che costoro, =ABin concorso
con altri ufficiali ed agenti, cagionavano lesioni personali varie, anche
gravi, alle persone presenti all'interno dell'edificio, colpite con lo
sfollagente in dotazione o con altri atti di violenza, commettendo il fatto
o comunque agevolando o non impedendo ad altri tale condotta, dolosamente
eccedente il limite del legittimo uso di mezzi di coazione fisica (...),
colpendo con violenza le persone predette, tutte in palese atteggiamento di
non offensivit=E0 e di resa, in talune occasioni infierendo pi=F9 volte sull=
e
stesse gi=E0 a terra=BB. E gi=F9 con le lesioni: fratture alla testa e alle
braccia, una milza spappolata, un testicolo a pezzi...Si salvano i settanta
della =ABtruppa=BB, che erano a volto coperto. Del resto picchiano anche mol=
ti
altri, in borghese o in divisa ma mai identificati. Secondo la procura,
intervennero =ABoltre duecento=BB operatori di ps, ma una lista cos=EC lunga=
ai
pm non =E8 mai arrivata. Non risultava presenti neanche Pietro Troiani, il
vicequestore che fece portare le molotov nella scuola, n=E9 l'assistente
Michele Burgio che confess=F2 di avercele portate per poi lasciare,
disgustato, la polizia: a giudizio anche loro. Falso e calunnia sono
ipotizzati, infine, per il sedicente accoltellato Massimo Nucera e per
l'ispettore Maurizio Panzieri che conferm=F2 il suo racconto.
Rischiano il processo anche i tre funzionari che estesero la perquisizione
all'istituto di fronte alla Diaz, la Pascoli: sono Salvatore Gava, capo
della mobile di Nuoro, il napoletano Alfredo Fabbroncini e il =ABmobiliere=
=BB
romano Luigi Fazio, quest'ultimo accusato anche di percosse a un giovane
tedesco. Alla Pascoli entrarono =ABper errore=BB, Gratteri se n'=E8 assunto =
la
responsabilit=E0, e l=EC distrussero i computer del Media center e quelli de=
gli
avvocati: perquisizione arbitraria, violenza privata, danneggiamento. E
peculato perch=E9 presero gli hard disk.
Bolzaneto =ABinumana e degradante=BB. Gli =ABavvisati=BB sono trenta per la
Diaz/Pascoli e 43 per Bolzaneto. Ma tra questi ultimi solo cinque sono
stati riconosciuti come protagonisti di specifici atti di violenza,
minaccia e ingiuria, gli altri erano i responsabili della caserma della ps
trasformata in avamposto carcerario. Cos=EC Giacomo Toccafondi, il medico
penitenziario in tuta mimetica: abuso d'ufficio, violazione di un elenco
infinito di norme del regolamento penitenziario, abuso di autorit=E0 su
arrestati, lesione del diritto alla salute previsto dalla Costituzione,
omissione di soccorso, violazione dei diritti umani fondamentali. Cos=EC il
poliziotto Massimo Luigi Piccozzi, che spezz=F2 una mano a un ragazzo.
Per la ps il capo era Alessandro Perugini, numero due della Digos di
Genova, quello del calcio in faccia al ragazzino di Ostia. Risponder=E0 di
aver =ABtollerato o comunque non impedito che le persone ristrette fossero
sottoposte a trattamento non conforme ad umanit=E0, non rispettoso della
dignit=E0 umana, e quindi umiliante, inumano e degradante=BB. Perch=E9 a
Bolzaneto, ricordano i pm, =ABnelle celle le persone erano obbligate a
mantenere per lungo tempo posizioni umilianti; nel corridoio durante gli
spostamenti venivano colpite e minacciate da personale disposto in modo di
formare due ali=BB. E ancora, ricevevano =ABoffese e insulti in riferimento
alle loro opinioni politiche ('zecche comuniste', `bastardi comunisti',
`ora chiama Bertinotti', `te lo do io Che Guevara e Manu Chao', `Che
Guevara figlio di puttana', 'bombaroli')=BB, alla loro sfera e libert=E0
sessuale, alle loro credenze religiose ('ebrei di merda', `frocio di
merda') =ABed erano costrette=BB ad ascoltare espressioni di ispirazione
fascista (quali ascolto del cellulare con suoneria costituita dal motivo di
Faccetta nera bella abbissina, ascolto della filastrocca `uno due tre viva
Pinochet, quattro cinque sei morte agli ebrei')=BB. E poi =ABpercosse, minac=
ce,
sputi, risate di scherno=BB.
La procura spaccata. Firmano gli atti d'accusa sei sostituti: Francesco
Cardona Albini, Vittorio Ranieri Miniati, Monica Parentini, Patrizia
Petruzziello, Francesco Pinto ed Enrico Zucca. Mancano i capi: il
procuratore capo Francesco Lalla e l'aggiunto Giancarlo Pellegrino, che in
questi due anni hanno incoraggiato soprattutto le inchieste sui
manifestanti, gli arresti e i rinvii a giudizio per 26 accusati di
devastazione e saccheggio.
Pisanu si smarca ma non troppo. Immediato il commento del ministro
dell'interno: =ABE' solo un atto dovuto - ha detto Beppe Pisanu - La polizia
italiana =E8 cos=EC sana che pu=F2 serenamente affrontare qualsiasi giudizio=
e,
se sar=E0 necessario, prendere tranquillamente le decisioni di carattere
amministrativo che un eventuale giudizio della magistratura rendesse
opportune=BB.=20
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Tutti promossi i poliziotti processati per il G8=20
In due anni nessuno =E8 stato punito. Salvo chi ha cercato di indagare sui
fatti, o di dire la verit=E0
A. MAN.
GENOVA=20
Molti funzionari che andranno alla sbarra per il G8 sono stati promossi o
nominati ad incarichi di prestigio. E' il caso di Francesco Gratteri, il
pupillo di Gianni De Gennaro, appena insediato al vertice
dell'antiterrorismo (ex Ucigos) dopo aver diretto lo Sco (Servizio centrale
operativo) della Criminalpol. La nomina =E8 singolare perch=E9 Gratteri,
protagonista della stagione dell'antimafia, dalla met=E0 degli anni `80 non
si =E8 mai occupato di politica ma solo di grande criminalit=E0, e infatti g=
i=E0
annuncia che applicher=E0 ai nuovi =ABclienti=BB i metodi sperimentati contr=
o
Cosa nostra. Un gradino sotto di lui hanno messo il coindagato Lorenzo
Murgolo, gi=E0 numero due della questura di Bologna. E a completare la
polizia politica di De Gennaro c'=E8 Gianni Luperi, direttore della division=
e
investigazioni generali: anche lui =E8 nei guai per la Diaz. Un filmato li
mostra tutti, nel cortile della scuola, attorno al sacchetto con le due
molotov fasulle. Sono al loro posto anche gli altri, vicequestori e
commissari a capo di Digos e squadre mobili: a La Spezia Filippo Ferri, a
Nuoro Salvatore Gava. E' stato invece messo da parte Fabio Ciccimarra,
confinato in un inutile ufficio romano dopo le accuse per i fatti della
caserma napoletana Raniero. I genovesi sono rimasti a Genova: l'ex capo
della Digos Spartaco Mortola dirige ora la polizia postale e telematica, il
suo ex vice Alessandro Perugini =E8 oggi il capo del personale della questur=
a
nonostante sia indagato per Bolzaneto e per l'incredibile vicenda del
calcione a freddo sferrato a un minorenne gi=E0 immobilizzato. Inutile
parlare di Vincenzo Canterini, protetto anche dal sindacato Consap che l'ha
eletto in segreteria: la celere romana =E8 sempre il suo regno.
Subito dopo il G8 il capo della polizia sped=EC a Genova tre alti funzionari
per condurre una frettolosa indagine interna. Pippo Micalizio, incaricato
dell'affaire Diaz, non si comport=F2 male: pur ignorando le false molotov
propose otto procedimenti disciplinari ad altrettanti funzionari, tra i
quali l'intoccabile Gratteri, chiedendo per Canterini la destituzione dalla
polizia. Ma l'unico a pagare =E8 stato proprio Micalizio, tuttora privo di
incarichi di rilievo. De Gennaro rimosse invece l'allora questore di Genova
Francesco Colucci (colpevole di tante cose ma soprattutto di aver scaricato
le responsabilit=E0 sui dirigenti arrivati da Roma), l'allora capo
dell'antiterrorismo Arnaldo La Barbera e l'ex numero due della polizia,
Ansoino Andreassi. Ma Colucci ha fatto un paio d'anni di quarantena e ora =
=E8
tornato alla ribalta, questore di Trento. La Barbera, che al G8 svolse un
ruolo oscuro del quale per=F2 non pu=F2 pi=F9 rispondere perch=E9 =E8=
scomparso nel
2002, venne mandato ai servizi. Anche Andreassi =E8 finito ai servizi, per l=
a
precisione al Sisde come vice di Mario Mori, il generale dei carabinieri
che dirige il servizio segreto civile. Per lui fu davvero una punizione. Ed
era normale: al G8, infatti, Andreassi fece meno danni di altri, si fece da
parte dopo l'arrivo di La Barbera (nel pomeriggio di sabato 21) e non
partecip=F2 ai preparativi della perquisizione alla Diaz, n=E9 si present=F2=
sul
posto. Negli atti dell'indagine =E8 l'unico, con Micalizio, a non fare un
pessima figura. Entrambi sono stati sentiti come testimoni, entrambi si
preoccupavano di non far la parti dei delatori - degli =ABinfami=BB - come i=
n
qualsiasi altro contesto delinquenziale. Ma se Micalizio ha confermato la
relazione dell'agosto 2001, Andreassi ha aiutato i magistrati a ricostruire
quel pomeriggio, quando scatt=F2 la caccia al no global che si concluse alla
Diaz.
=ABOra si accertino le responsabilit=E0 politiche=BB=20
Prc, Verdi e movimento tornano a chiedere una commissione parlamentare
d'inchiesta
Una commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8. La propone il
deputato di Rifondazione comunista Giovanni Russo Spena, che definisce =ABdi
grande interesse=BB i risultati delle indagini della procura di Genova.
=ABEmergono comportamenti - dice Russo Spena - che, se confermati, infrangon=
o
gravemente lo stato di diritto. Si individuano inoltre precise
responsabilit=E0 di alcuni dirigenti. Ora, dunque, =E8 un dovere democratico
andare oltre le responsabilit=E0 penali singole per risalire ai comportament=
i
politici e alle responsabilit=E0 delle catene di comando=BB. E' dello stesso
avviso il verde Paolo Cento, secondo il quale una commissione di inchiesta
=AB=E8 lo strumento pi=F9 appropriato=BB per accertare le responsabilit=E0 p=
olitiche,
su cui =ABoccorre non far cadere il silenzio=BB. Il movimento dei
Disobbedienti, in un comunicato, =ABprende atto che dalle stesse indagini
giudiziarie, ad oltre due anni dai fatti, emerge finalmente una parte
significativa della verit=E0 sulle giornate del G8 di Genova=BB. Osserva per=
=F2
=ABcon amarezza che alcuni tra gli stessi massimi responsabili della
"copertura" di quei fatti, individuati dai magistrati, sono stati nel
frattempo promossi a pi=F9 alte cariche e responsabilit=E0 nell'amministrazi=
one
degli apparati repressivi dello stato=BB. E osserva ancora =ABche quegli ste=
ssi
uffici posti sotto accusa per i pestaggi, le sevizie, le mistificazioni, le
prove false, sono fonti accreditate in altri procedimenti sui cosiddetti
"scontri di piazza" al fine di porre noi e altri sotto accusa=BB. I
Disobbedienti chiedono perci=F2 =ABche si inizi una battaglia generale per
l'amnistia sui reati imputati alle attiviste e agli attivisti della
mobilitazione globale per la democrazia e la giustizia: hanno lottato
contro decisioni e metodi del tutto illegittimi=BB.
=ABAbbiamo atteso 26 mesi ma alla fine la verit=E0 sta venendo a galla=BB, f=
a
sapere il Comitato verit=E0 e giustizia per Genova, che pone alcuni
interrogativi: =ABPerch=E9 alcuni dei dirigenti messi pesantemente sotto acc=
usa
sono stati recentemente promossi a nuovi importanti incarichi di
responsabilit=E0? Essere stati coinvolti nell'assalto alla scuola Diaz =E8
forse un merito professionale? Perch=E9, invece, a tutela del buon nome dell=
a
polizia e per ripristinare la fiducia dei cittadini, tutti i funzionari non
vengono sospesi in attesa dell'esito dell'inchiesta? Perch=E9 le 93 persone
pestate e arrestate alla scuola Diaz sono ancora indagate per associazione
a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio? Perch=E9 il
parlamento e il governo non prendono provvedimenti per rendere
riconoscibili, con numeri e targhette sulle divise, gli agenti in servizio
d'ordine pubblico? Perch=E9 il parlamento non approva una legge sulla tortur=
a
che l'Italia - unico paese in Europa - ancora non ha? Perch=E9 il parlamento
non istituisce una commissione d'inchiesta per accertare le responsabilit=E0
operative e politiche degli abusi commessi a Genova, cos=EC infamanti per le
istituzioni?=BB. Gi=E0, perch=E9?=20
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da liberazione
Diaz e Bolzaneto: verso il rinvio a giudizio di 73 funzionari e agenti
La verit=E0 non si archivia
Ci sar=E0 finalmente un pubblico dibattimento per le violenze di polizia all=
a
Diaz e a Bolzaneto, nel luglio 2001, quando, secondo le denunce di
cittadini e movimenti, venne sospeso lo stato di diritto.=20
Proprio ieri la procura di Genova ha depositato l'avviso di chiusura
indagini a 73 tra dirigenti, funzionari e agenti di diverse forze
dell'ordine e ad alcuni medici. Questi i capi d'imputazione: abuso
d'ufficio, abuso d'autorit=E0 sugli arrestati, lesioni, percosse, ingiurie,
minacce, violenza privata ai quali si sommano falso e calunnia, per
l'accoltellamento inventato di un agente nella Diaz e per le molotov false,
e omissione di referto per i quattro medici presenti a Bolzaneto, caserma
della celere tramutata in carcere temporaneo per le retate del G8 dal
ministro Castelli.=20
L'avviso di chiusura indagini =E8 l'atto che precede la richiesta di rinvio =
a
giudizio. Gli indagati hanno 20 giorni per chiedere nuovi accertamenti.
Tecnicamente =E8 possibile qualche archiviazione. =ABMa stavolta sarebbe
sorprendente se non ci fosse un rinvio a giudizio=BB, commenta Lorenzo
Guadagnucci, giornalista fiorentino ferito gravemente nell'ala della scuola
divenuta dormitorio per molti manifestanti. Nell'altro edificio, dov'era il
media center, il raid fu bloccato per la presenza di un'europarlamentare
del Prc ma solo dopo il trafugamento dei computer dei legali di movimento.=
=20
Gli avvisi si riferiscono agli avvenimenti tra il 20 e 22 luglio 2001
subito dopo l'uccisione di Carlo Giuliani e dopo le cariche immotivate al
corteo del 21. 43 avvisi riguardano le vicende nel centro di detenzione che
il ministro Castelli visit=F2 "senza notare nulla di strano". Gli altri sono
per l'irruzione nella scuola e la fabbricazione di false prove per
giustificare quella che il dottor Sgalla, all'epoca portavoce del capo
della polizia De Gennaro, defin=EC =ABuna normale perquisizione=BB mentre
sbarrava la strada, come mostra anche uno dei numerosi film sugli eventi -
a parlamentari e legali regolarmente nominati.=20
In realt=E0, all'interno della scuola, decine di persone furono violentement=
e
pestate, ferite, insultate, arrestate senza ragione visto che nessuno dei
fermi fu convalidato. La polizia parl=F2 subito di =ABfitta sassaiola=BB
all'indirizzo di alcune volanti che avrebbe determinato la necessit=E0 di
un'irruzione, spunt=F2 un celerino (Massimo Nucera) col giubbotto "spellato"
che disse di essere stato accoltellato da un'ombra in un'aula buia, furono
mostrate due molotov rudimentali e sequestrati un paio di temperini da
campeggio e gli attrezzi edili del cantiere in corso nell'edificio.
Ventisei mesi di indagini, condotte dai pm Zucca e Cardona, getteranno ampi
dubbi sulle versioni ufficiali ma =E8 ancora tutta da chiarire la catena di
comando dopo le disinvolte versioni di ministri e comandanti alla
commissione conoscitiva bicamerale senza reali poteri che oper=F2 nelle
settimane successive ai fatti. =ABSono 26 mesi che la Casa delle libert=E0
respinge al mittente le richieste per una effettiva inchiesta
parlamentare=BB, spiega Giovanni Russo Spena, deputato di Rifondazione per i=
l
quale =ABl'esito delle indagini riconosce la veridicit=E0 delle controinchie=
ste
del movimento=BB.=20
Nell'elenco degli indagati per Bolzaneto ci sono anche guardie carcerarie,
medici e l'allora vice capo della Digos, Alessandro Perugini, pi=F9 celebre
per il video che lo immortala mentre pare prendere a calci un minorenne
retto da alcuni agenti. Per la Diaz, la novit=E0 =E8 l'abuso d'ufficio
contestato all'attuale capo dell'antiterrorismo Francesco Gratteri, al suo
vice Gianni Luperi, al bolognese Lorenzo Murgolo e a diversi funzionari
(tra cui l'allora capo della digos genovese, Spartaco Mortola, e l'ex vice
di Gratteri allo Sco, Gilberto Caldarozzi) che firmarono i verbali di
quella notte. Vincenzo Canterini, capo del reparto mobile di Roma, il suo
vice Michelangelo Fournier e nove capisquadra sono indagati per concorso in
lesioni gravi. Non ancora identificati gli agenti che operarono travisati
nella scuola e nella caserma-lager.=20
=ABE' un primo risultato - dice Laura Tartarini, avvocata genovese del Glf -
ora ci dovranno spiegare il perch=E9 di quelle violenze e chi le decise.
Anche se tutti gli indagati sono ancora al loro posto se non addirittura
promossi=BB. La stessa amara constatazione dei disobbedienti che, in un
comunicato, ricordano il teorema giudiziario che ha portato in carcere 23
militanti con l'incredibile accusa di associazione sovversiva per i fatti
di Genova e avvertono dei rischi per la manifestazione del 4 ottobre a Roma
contro la Convenzione europea se =ABi pretoriani dell'Impero=BB dovessero
riproporre la faccia truce mostrata a Genova e, pochi giorni fa, in un
paesino della Bassa Padovana cuore del collegio elettorale di Ascierto, il
deputato di An, maresciallo dei cc, che accompagn=F2 Fini nella sala
operativa dei cc di Genova quel maledetto 20 luglio.=20
Checchino Antonini =20
Lo Stato=20
di diritto=20
fu sospeso
Abbiamo atteso 26 mesi ma alla fine la verit=E0 sta venendo a galla. Per
l'assalto alla Diaz capisquadra, funzionari e anche altissimi dirigenti di
polizia sono accusati dopo accurate indagini di reati infamanti come la
calunnia aggravata, il falso, l'abuso di ufficio, il concorso in lesioni;
per Bolzaneto altri funzionari sono accusati di lesioni, falso, abuso
d'autorit=E0 e d'ufficio. Fra il 20 e il 22 luglio a Genova furono calpestat=
i
i diritti di centinaia di persone e fu umiliata la democrazia. Lo stato di
diritto fu sospeso.=20
Gli atti della magistratura cominciano a dimostrarlo, nonostante
l'ostruzionismo di organismi istituzionali e le coperture politiche
assicurate agli autori degli abusi.=20
In attesa che la procedura giudiziaria completi il suo percorso, vorremmo
sapere: perch=E9 alcuni dei dirigenti messi pesantemente sotto sono stati
recentemente promossi a nuovi importanti incarichi di responsabilit=E0?
Essere stati coinvolti nell'assalto alla scuola Diaz =E8 forse un merito
professionale? Perch=E9 invece, a tutela del buon nome della polizia e per
ripristinare la fiducia dei cittadini, tutti i funzionari non vengono
sospesi in attesa dell'esito dell'inchiesta? Perch=E9 le 93 persone pestate =
e
arrestate alla scuola Diaz sono ancora indagate per associazione a
delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio? Perch=E9 il
parlamento e il governo non prendono provvedimenti per rendere
riconoscibili, con numeri e targhette sulle divise, gli agenti in servizio
d'ordine pubblico? I picchiatori della scuola Diaz e quanti si sono
accaniti su manifestanti pacifici e inermi nelle strade di Genova - coperti
da caschi e fazzoletti e quindi irriconoscibili - non saranno processati:
niente di simile dovrebbe mai accadere in un paese che si dice democratico.
Perch=E9 il parlamento, vista la ricostruzione dei fatti accaduti alla
caserma di Bolzaneto, non approva una legge sulla tortura, che l'Italia -
unico paese in Europa - ancora non ha?=20
Perch=E9 il parlamento non istituisce una commissione d'inchiesta per
accertare le responsabilit=E0 operative e politiche degli abusi commessi a
Genova, cos=EC infamanti per le istituzioni?=20
Comitato Verit=E0 e Giustizia per Genova=20
ntervista a Giuliano Pisapia, avvocato e deputato di Rifondazione
=ABE adesso la commissione d'inchiesta parlamentare=BB
=ABBisogna riconoscere che la procura di Genova ha operato con scrupolo e no=
n
si =E8 fatta intimorire dal fatto che fossero indagati anche alti gradi dell=
e
"forze dell'ordine". E, soprattutto, che non si =E8 fatta bloccare dai vari
tentativi di rendere difficile, se non impossibile, l'individuazione dei
responsabili dei singoli atti di violenza=BB. E' il primo commento di
Giuliano Pisapia, avvocato e deputato di Rifondazione comunista, alla
notizia dei 73 indagati per le violenze alla Diaz e Bolzaneto. Fu lui il
primo parlamentare a denunciare le violenze nella caserma della celere
trasformata in carcere provvisorio per i fermati del G8. =ABC'erano persone
di cui non si avevano pi=F9 notizie - ricorda l'avvocato che li rintracci=F2=
in
carcere, tra Voghera, Alessandria e Pavia - mostravano evidenti segni di
percosse e raccontavano di umiliazioni e violenze. E' importante che quei
ragazzi abbiano avuto la forza e il coraggio di raccontarlo anche ai pm. E
che intendono costituirsi parte civile per ottenere verit=E0 e giustizia=BB.=
=20
Temevate un'archiviazione com'=E8 stato per l'omicidio di Carlo Giuliani?=20
Il timore era forte, anche se avevamo verificato che i pm erano
intenzionati ad andare fino in fondo, malgrado le difficolt=E0 e,
probabilmente, le pressioni che venivano da pi=F9 parti. Di fronte a fatti
cos=EC documentati e a testimonianze cos=EC precise, era ben difficile arriv=
are
ad una archiviazione generale. La richiesta di rinvio a giudizio, in ogni
caso, non pu=F2 essere considerata il punto d'arrivo. Ci sar=E0 udienza
preliminare e poi il dibattimento, dove si riproporranno la difesa
corporativa degli indagati e i tentativi di scaricare su altri le
responsabilit=E0: carabinieri versus polizia, Sco versus reparti celere,
ecc... Questo render=E0 non facile individuare le singole responsabilit=E0,
anche se sar=E0 impossibile contestare i fatti.=20
Tuttavia questo processo non potr=E0 non chiamare in causa un livello di
responsabilit=E0 superiore.=20
Sar=E0 importante far emergere anche le responsabilit=E0, di carattere polit=
ico
e di chi ha gestito l'ordine pubblico. Credo per=F2 si debba essere chiari:
compito della magistratura =E8 quello di individuare i colpevole dei reati
contestati. Per le responsabilit=E0 politiche, diventa ancora pi=F9
indispensabile l'istituzione di una vera commissione d'inchiesta
parlamentare, come continuiamo a chiedere da oltre due anni.=20
Quali sono i punti pi=F9 oscuri delle due vicende?=20
Per Bolzaneto ci vorr=E0 il massimo impegno di tutti per individuare i
responsabili dei singoli episodi, anche perch=E8 - ne sono convinto - si
rafforzer=E0 l'ostracismo di chi ha fatto di tutto per impedire il
riconoscimento di chi operava all'interno della caserma-lager. Basti
ricordare che cc e ps hanno fornito all'autorit=E0 giudiziaria foto vecchie =
e
minuscole proprio per impedire i riconoscimenti e, spesso, non hanno dato
notizie precise sugli orari di servizio all'interno di Bolzaneto. Per la
Diaz abbiamo gi=E0 detto dei tentativi reciproci di scaricabarile. Ma molti
dei "responsabili" di allora, sono stati promossi e oggi hanno un ruolo che
pu=F2 facilitare l'inquinamento delle prove.=20
Che. Ant. =20
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"eppure il vento soffia ancora..."=20
Pierangelo Bertoli (1942 - 2002)
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antonio bruno
tesoriere del comitato "Verit=E0 e giustizia per Genova"
339 3442011