[NuovoLaboratorio] alcuni articoli sulle accuse G8

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著者: antonio bruno
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題目: [NuovoLaboratorio] alcuni articoli sulle accuse G8
dal secolo xix

Per il ministro dell=92Interno le condanne sono premature. Caruso (no
global): ora i nomi dei mandanti. La Margherita: commissione d=92inchiesta
=ABAtto dovuto, la polizia =E8 sana=BB
Pisanu: =ABAffronteremo tranquillamente ogni giudizio=BB
Per Pisanu =E8 prematuro parlare di provvedimenti disciplinari=20


Roma. =ABSoltanto un atto dovuto che segna la conclusione di una fase
investigativa da parte dell=92autorit=E0 giudiziaria=BB. Cos=EC il ministro
dell=92Interno Giuseppe Pisanu ha commentato i 73 avvisidi garanzia dopo la
chiusura delle indagini nell=92ambito dell=92inchiesta sul G8 di Genova,
assicurando che =ABla polizia italiana =E8 cos=EC sana che pu=F2 serenamente
affrontare qualsiasi giudizio e, se sar=E0 necessario, prendere
tranquillamente le decisioni di carattere amministrativo che un eventuale
giudizio della magistratura rendesse opportune=BB.
=ABQuelle conclusioni - ha proseguito il ministro - ora verranno esaminate e
poi i pm proporranno le decisioni di proscioglimento
o rinvio a giudizio, ma da qui a parlare di responsabilit=E0 ci corre:
aspettiamo gli atti=BB.
Si pensa dunque anche alla possibilit=E0 di sospensioni, in caso di
riconosciuta responsabilit=E0? =ABQuesto - ha risposto il ministro - signifi=
ca
mettere il carro davanti ai buoi. Aspettiamo gli atti e volta per volta
decideremo=BB.
E ha aggiunto: =ABQuel che vorrei che fosse chiaro =E8 che hanno delle forze=
di
polizia sane, affidabili, assolutamente devote
allo Stato democratico e rispettose delle nostre istituzioni=BB.
Al ministro Pisanu ha risposto immediatamente Francesco Caruso, uno dei
leader no global.
=ABPer noi la verit=E0 storica =E8 gi=E0 scritta nella memoria collettiva di=
chi ha
vissuto e partecipato al controvertice di Genova, non e non riponiamo certo
la nostra fiducia nelle mani di una magistratura che ci ha inquisito,
perseguitato e arrestato perch=E9
ci mobilitiamo ogni giorno contro questo sistema fondato sulle ingiustizie
e i privilegi=BB. Il leader napoletano commenta cos=EC gli avvisi di garanzi=
a:
=ABQuesti 73 signori sono gli esecutori, ma a noi vogliamo conoscere i nomi
dei mandanti politici, dei responsabili politici della mattanza di Genova.
Vogliamo sapere, ad esempio, il ruolo del vicepresidente Gianfranco Fini,
che il 20 luglio 2001 proprio nel momento in cui gli scontri in drammatico
con l=92assassinio di Carlo Giuliani, era nella sala
operativa dei Carabinieri. Nella Diaz, nella caserma di Bolzaneto, per le
strade d i Genova abbiamo subito i pestaggi, le sevizie, le violenze pi=F9
brutali, fino all=92omicidio del nostro fratello Carlo Giuliani. Non si
tratta di
casi particolari, episodi specifici e limitati, non si tratta di alcune
mele marce=BB.
Secondo Nando Dalla Chiesa, responsabile della sicurezza per la Margherita,
la vicenda merita ulteriori approfondimenti: =ABVenendo da una magistratura
non compiacente con i manifestanti, la svolta giudiziaria rilancia la
necessit=E0 di una inchiesta parlamentare: inchiesta gi=E0 bocciata due volt=
e
ma che sulla base di una raccolta di firme dei cittadini =E8 per la terza
volta all=92attenzione del Senato=BB. =ABLa ragione con la quale la maggiora=
nza
ha sempre respinto la commissione d=92inchiesta e cio=E8 che fosse gi=E0 ape=
rta
un=92indagine giudiziaria sugli stessi fatti - spiega Dalla Chiesa - =E8 orm=
ai
un vergognoso pretesto, visto che le commissioni Mitrokhin e Telekom Serbia
affrontano fatti che sono contemporaneamente soggetto di indagini=
giudiziarie
tuttora aperte. Genova =E8 stata una delle pi=F9 grandi ferite della legalit=
=E0
repubblicana: uno scandalo davanti al mondo=BB.
Per il =93Comitato verit=E0 e giustizia=94 nato a Genova dopo i fatti del G8=
=ABSi
=E8 atteso 26 mesi ma alla fine la verit=E0 sta venendo
a galla e intanto i responsabili sono stati promossi, perch=E9? =BB. =ABFra=
il 20
e il 22 luglio - prosegue la nota - a Genova
sono stati calpestati i diritti di centinaia di persone ed =E8 stata umiliat=
a
la democrazia. Lo stato di diritto fu sospeso. Gli atti della magistratura
cominciano a dimostrarlo, nonostante l=92ostruzionismo di organismi
istituzionali e le coperture politiche assicurate agli autori degli abusi=BB=
.
Il Comitato =ABin attesa che la procedura giudiziaria completi il suo
percorso chiede di sapere perche' tutti i funzionari non vennero sospesi."

IL BLITZ AL SOCIAL FORUM

Il blitz delle forze dell=92ordine nella scuola Diaz, nel quartiere di
Albaro, avvenne nella notte del 21 luglio, dopo un=92intera giornata di
scontri tra no global e forze dell=92ordine. All=92interno della scuola, che
era divenuta il quartier generale del Genoa Social Forum, fece irruzione un
esercito di poliziotti. I filmati girati dalle telecamere (tra le quali=
anche
quelle di alcune televisioni) riportano immagini di decine di ragazzi con
visibili ferite conseguenze
di percosse e di devastazioni.
Proprio per quell=92irruzione gli indagati, alla conclusione dell=92inchiest=
a
della magistratura genovese, sono trenta: quasi tutte persone con i gradi
sulla divisa che ricoprono importanti cariche all=92interno dalla polizia.


SOPRUSI E VIOLENZE A BOLZANETO

Nella caserma di Bolzaneto vennero condotte duecentoventidue persone, la
maggior parte delle quali arrestate nel corso
del blitz alla scuola Diaz. La caserma divenne un centro di detenzione per
radunare i fermati prima del trasferimento in carcere. Vi erano in forza
agenti di custodia, medici e agenti della polizia. Dopo la permanenza nella
caserma, decine di detenuti denunciarono di essere stati schiaffeggiati,
presi a calci e pugni, di essere stati fatti oggetto di sputi e insulti e
sottoposti a perquisizioni umilianti, minacciati, privati di cibo, acqua e
sonno per lunghi periodi, obbligati ad allinearsi
faccia al muro con le gambe divaricate e costretti a restare cos=EC per ore.
--------------
PISAPIA
G8: PISAPIA, ORA IL PROCESSO PER TROVARE I SINGOLI COLPEVOLI=20
Roma, 13 set. (Adnkronos) - ''Non siamo di fronte a un atto dovuto come
afferma il ministro Pisanu, ma al presupposto della richiesta di rinvio a
giudizio. E questo e' stato possibile proprio perche' sono emersi precisi
elementi di responsabilita''. Ad affermarlo al 'Corriere della Sera' e'
Giuliano Pisapia, parlamentare di Rifondazione comunista e legale della
famiglia di Carlo Giuliani, che' commenta cosi' il deposito delle carte da
parte della procura di Genova.=20
(Mig/Cnz/Adnkronos)
13-SET-03 09:14=20
---------------
G8: ASCIERTO, L'ANALISI DEI PM NON E' ANCORA LA VERITA'=20
Roma, 13 set. (Adnkronos) - ''Io dico che l'analisi dei pm non e' ancora la
verita' assoluta. Per questo, io aspetto il dibattimento'' dove gli
eventuali imputati avranno la possibilita' di spiegare come non sia per
nulla facile fare servizi di ordine pubblico''. Lo dichiara al 'Corriere
della Sera' il deputato di An, Filippo Ascierto, responsabile del
dipartimento sicurezza di Alleanza nazionale, maresciallo dei carabinieri
in aspettativa e tra i pochi politici presenti alle terribili giornate di
Genova.=20
(Mig/Cnz/Adnkronos)
13-SET-03 09:09=20
--------=20

dal corriere della sera

http://www.corriere.it

=ABBotte e false prove al G8=BB: accusati 73 poliziotti

Genova, conclusa l'inchiesta sul blitz alla Diaz e sulla caserma Bolzaneto.
=ABNon ci fu una resistenza violenta=BB


DAL NOSTRO INVIATO
GENOVA - Conclusa l'inchiesta sul blitz alla scuola Diaz e alla Pascoli e su
quanto avvenne alla caserma di Bolzaneto durante il G8 del luglio 2001 a
Genova. La Procura ligure ha inviato l'avviso di chiusura delle indagini a
73 persone tra dirigenti, funzionari e capisquadra della polizia. =ABDei
presunti falsi, abusi e lesioni non devono rispondere i soldati, ma i
generali=BB, sostengono i magistrati. Il provvedimento, firmato da sei
sostituti procuratori, ma non dal procuratore capo Francesco Lalla (che =E8=
in
ferie), =E8 l'atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio. La difesa=
ha
20 giorni per chiedere interrogatori o nuovi accertamenti.


LE ACCUSE - Tra i destinatari degli avvisi ci sono Francesco Gratteri, ex
capo dello Sco e ora in servizio all'antiterrorismo, il suo vice Gianni
Luperi, all'epoca capo dell'Ucigos, e il dirigente bolognese Lorenzo
Murgolo. Sono indagati per falso, calunnia e abuso d'ufficio, reato quest'
ultimo mai contestato agli indagati. =ABUn'accusa - ha commentato Vittorio
Agnoletto - che conferma ci=F2 che da sempre abbiamo affermato: chi avrebbe
dovuto garantire il rispetto dei diritti costituzionali, ha usato il proprio
ruolo per calpestarli=BB. Gli indagati non hanno materialmente firmato i=
falsi
verbali, ma secondo l'accusa hanno indotto i poliziotti sottoposti a firmare
falsi verbali, nonostante fosse =ABpalese la mancanza di presupposti per
operare un arresto in flagranza=BB dei 93 no global ammanettati nella=
scuola.
Secondo la Procura i dieci funzionari che hanno partecipato all'irruzione
alla Diaz hanno attestato falsamente =ABdi aver incontrato violenta=
resistenza
da parte degli occupanti=BB che hanno lanciato pietre per impedire=
l'ingresso
delle polizia e hanno =ABingaggiato violente colluttazioni con gli agenti,
armati di coltelli e armi improprie=BB. Il capo della celere romana Vincenzo
Canterini e il suo vice devono rispondere di concorso in lesioni gravi con
il loro reparto e i capisquadra che la notte del 21 luglio 2001 erano
presenti all'irruzione della scuola.

MOLOTOV E GIUBBOTTO - Sono state due molotov =ABtrovate=BB alla Diaz lo
strumento che ha consentito di accusare i 93 no global che dormivano nella
scuola. Prove =ABfalse e inventate=BB, secondo la Procura. Quelle bottiglie
sarebbero state trovate dalla polizia in una traversa di corso Italia il
pomeriggio del 21 luglio. Affidate a una pattuglia di Canterini non sono mai
arrivate alla Digos, ma sono ricomparse in questura assieme alle altre
=ABarmi=BB sequestrate alla Diaz. A portarle nella scuola sarebbero stati il
vicequestore Pietro Troiani e l'assistente Michele Burgio. L'avviso di
chiusura delle indagini =E8 partito anche per l'agente Massimo Nucera,
accusato di falso e calunnia in concorso. Disse di essere stato accoltellato
da un no global al torace, e i suoi superiori avallarono il verbale della
sua ricostruzione. Ma la consulenza dei carabinieri del Ris ha accertato che
quei tagli sul giubbotto antiproiettile erano stati fatti ad arte. Per la
Procura anche questa sarebbe una falsa prova, come le armi sequestrate ai no
global, picconi e barre metalliche che in realt=E0 provenivano dal cantiere
dell'istituto.


BOLZANETO - Una quarantina di avvisi riguardano invece l'inchiesta sulle
presunte vessazioni e abusi subiti dai manifestanti arrestati portati nella
caserma di Bolzaneto, alla periferia di Genova. Le accuse sono concorso in
Perugini, all'epoca numero due della Digos di Genova, la funzionaria Anna
Poggi e quattro medici, tra cui due donne. In generale, avrebbero
sottoposto i manifestanti a =ABtrattamenti inumani e degradanti=BB, o comunq=
ue
li avrebbero tollerati, compromettendo i loro =ABdiritti umani=BB. Decine di
detenuti denunciarono di essere stati schiaffeggiati, presi a calci e
pugni, fatti oggetto di sputi e insulti, talvolta di natura sessuale,
privati di cibo, acqua e sonno, costretti a restare con la faccia al muro e
le gambe divaricate per ore. Racconti confermati da dichiarazioni di un
infermiere in servizio a Bolzaneto durante il G8.
Cristina Marrone
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Le carte dei magistrati: =ABAnche i capi sapevano=BB
=ABI dirigenti erano presenti all'irruzione e alla raccolta degli oggetti po=
i
sequestrati=BB
L'atto d'accusa dei magistrati parte da loro, dai pi=F9 alti in carica,
quelli =ABcon funzioni di controllo e comunque di responsabilit=E0 di comand=
o=BB.
Secondo la Procura: =ABHanno attestato fatti e circostanze non corrispondent=
i
al vero; consapevoli di quanto in realt=E0 accaduto, determinavano e
inducevano gli agenti ad attestare falsamente; per assicurare l'impunit=E0
del delitto di lesioni, incolpavano, sapendolo innocente, ciascuno degli
indagati (i manifestanti, ndr ) simulando tracce od elementi materiali di
prova a carico delle stesse persone incolpate=BB. L'allora capo del Servizio
Centrale Operativo (Sco) Francesco Gratteri, il numero due
dell'Antiterrorismo Giovanni Luperi e il questore Lorenzo Murgolo - per i
magistrati - erano al
corrente di tutto. Le botte, le prove false fabbricate per arrestare i 93
no global, dalle molotov portate dentro la scuola fino alla =ABresistenza=BB
degli inquilini della Diaz, la finta sassaiola dalle finestre che
giustific=F2 in un primo momento gli arresti. Sapevano, per due motivi. Il
primo: =ABCostituivano per posizione gerarchica il livello apicale di
riferimento per i diversi reparti della Polizia di Stato presenti sul
posto=BB. Il secondo: =ABErano presenti sui luoghi mentre si svolgeva
l'irruzione all'interno dell'edificio, durante le successive operazioni di
raccolta degli oggetti sottoposti a sequestro, nonch=E9 durante la
collocazione all'interno dell'istituto delle due bottiglie incendiarie
molotov=BB.
Secondo i magistrati, ci sono elementi macroscopici che indicano come le
follie commesse quella notte dalla polizia fossero cos=EC grandi ed evidenti
che non potevano non essere condivise o conosciute da chi gestiva quella
operazione e soprattutto era l=EC presente. Le accuse rimandano ad atti dell=
'
inchiesta: foto che ritraggono in cerchio i vertici della polizia mentre
guardano il sacchetto azzurro con le molotov; le molte contraddizioni degli
indagati durante gli interrogatori, uniti soltanto nell'attribuire tutte le
responsabilit=E0 alle =ABmele marce=BB.
Sarebbero discordi persino le dichiarazioni del capo della polizia, Gianni
De Gennaro, che nell'interrogatorio dell'8 maggio ha sostenuto che prima
dell'irruzione non vi furono rimaneggiamenti alla catena di comando che
=ABgestiva=BB il G8 e quelle del suo vice di allora, Ansoino Andreassi, che
nello stesso giorno avrebbe in sostanza ammesso di essere stato estromesso
dalla gestione dell'ordine pubblico nella notte tra il 20 e il 21 luglio,
dopo l'arrivo a Genova del prefetto Arnaldo La Barbera, morto durante le
indagini. Si vedr=E0.
Dopo i capi, i magistrati passano ai funzionari intermedi, coloro che
=ABdolosamente=BB avrebbero firmato i verbali di arresto e sequestro e
perquisizione. Scrivono i magistrati: =ABConsapevoli della non corrispondenz=
a
dei fatti descritti nei documenti a quanto nella realt=E0 accaduto, non si
opponevano in tutto o in parte alla falsa rappresentazione in tali atti
contenuta=BB. I magistrati ritengono impossibile che quegli atti - firmati d=
a
poliziotti di tutti i reparti presenti, dallo Sco alle varie Digos - siano
stati firmati da singoli funzionari all'insaputa dei loro superiori.
Nell'atto d'accusa contro Pietro Troiani, l'agente che fisicamente ha
portato le molotov nel cortile della scuola, c'=E8 un passaggio
significativo: =ABConsegnava due bottiglie incendiarie a colleghi e
funzionari di polizia superiori per grado...=BB. Secondo i magistrati, nulla
=E8 stato fatto all'insaputa dei capi.
I magistrati titolari dell'indagine hanno avuto la sensazione di aver
lavorato in solitudine. Secondo loro, la polizia si =E8 chiusa a riccio.
Quando i pm hanno richiesto le foto di alcuni indagati, si sono visti
recapitare cimeli risalenti al tempo del liceo. L'ultima parte dell'atto di
chiusura indagini =E8 dedicata a Vincenzo Canterini e ai sette capisquadra
del Reparto Mobile, autore dell'irruzione e dei pestaggi. Segue l'elenco
delle 61 persone che hanno riportato lesioni durante il pestaggio. L'elenco
si chiude con Lena Zuhlke, fratture costali e pneumotorace, trauma cranico,
lesioni gravi permanenti: =ABPercossa
ripetutamente con manganellate alla testa e alle spalle, caduta a terra,
percossa con calci alla schiena e al petto, presa per i capelli e
sollevata, calciata in mezzo alle gambe, sbattuta contro un muro,
manganellata ancora al petto e al ventre, successivamente trascinata per i
capelli lungo alcune rampe di scale, colpita ancora da tutti i lati con
manganelli=BB.
Marco Imarisio
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Pisanu: =ABLa polizia =E8 sana, paghi chi ha sbagliato=BB

Il Viminale non sospender=E0 gli indagati: =ABE' un atto dovuto, ma non si=
pu=F2
sparare nel mucchio=BB


ROMA - La linea ufficiale l'ha dettata il ministro Giuseppe Pisanu a met=E0
pomeriggio: =ABQuello della magistratura di Genova =E8 un atto dovuto=BB. I
vertici del Viminale si allineano. =ABFinalmente - dicono - avremo la
possibilit=E0 di leggere gli atti giudiziari e gli indagati potranno
difendersi con interrogatori, memorie, richieste di confronto=BB.

MAXIPROCESSO - Ma quando poi si esce dall'ufficialit=E0 si capisce che il
clima non =E8 affatto sereno, che la partita =E8 ancora tutta da giocare. Il
timore =E8 evidente: un maxiprocesso che porterebbe alla sbarra dirigenti e
funzionari di polizia accusati di violenze gravissime contro i manifestanti
al G8 di Genova di due anni fa. Tra loro, i vicedirettori dell'
Antiterrorismo Francesco Gratteri e Gianni Luperi e il numero due del
Servizio centrale operativo Gilberto Caldarozzi. Uomini da sempre in prima
linea nella lotta alla criminalit=E0 e all'eversione. E' il primo problema d=
a
affrontare, ma non l'unico. Al momento dei rinvii a giudizio bisogner=E0
infatti valutare l'eventuale sospensione dal servizio. =ABAspettiamo gli att=
i
e volta per volta decideremo=BB, afferma cauto Pisanu. In realt=E0 sembra ch=
e
la decisione sia gi=E0 stata presa. =ABI reati contestati - spiegano ai pian=
i
alti del ministero dell'Interno - non prevedono una sanzione di questo tipo
e dunque non ci sarebbe motivo di privarsi di grandi professionalit=E0 in=
attesa
di un possibile verdetto di assoluzione=BB.


LA DIFESA - Non c'=E8 una difesa arroccata. =ABChi ha sbagliato -=
ribadiscono i
vertici della polizia - dovr=E0 pagare. Nessuno nega che siano stati commess=
i
errori gravissimi, nessuno nega le violenze. In ballo c'=E8 per=F2 molto alt=
ro.
Ci sono sospetti di manipolazioni, accuse di prove costruite a tavolino. Se
qualcuno ha compiuto simili violazioni, =E8 giusto che venga condannato. Ma
non si pu=F2 sparare nel mucchio. Bisogna individuare le reali
responsabilit=E0, indicare con precisione i colpevoli=BB. Ed =E8 forse=
proprio a
questo che il ministro pensa quando dice di voler =ABchiarire agli italiani
che hanno delle forze di polizia sane, affidabili, assolutamente devote
allo Stato democratico e rispettose delle nostre istituzioni=BB.


TENSIONI - In questi due anni di indagine i rapporti tra polizia e
magistrati di Genova non sono sempre stati sereni. Anzi. Il momento di
massima tensione c'=E8 stato quando, al momento di dover compiere riscontri
su agenti e funzionari in servizio, i pubblici ministeri si sono visti
recapitare foto praticamente inutilizzabili. Ma anche quando Arnaldo La
Barbera, gi=E0 fiaccato da un male che lo avrebbe poi ucciso, si present=F2
all' interrogatorio e fu sottoposto per cinque ore alle domande dei
magistrati.
=ABUn'umiliazione - si disse allora - che poteva essergli risparmiata=BB. La
tensione non si =E8 sciolta nemmeno adesso. Gli indagati si preparano alla
battaglia finale, studiano mosse e contromosse. Alcuni presenteranno
memorie, altri chiederanno di essere interrogati. Ma tutti continueranno a
negare l'esistenza di un complotto della polizia contro i manifestanti.
Fiorenza Sarzanini
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L'ANALISI


Qualche mela marcia oppure un complotto?


Ma quel che s'intravede dietro questo atto =E8 l'intenzione di una richiesta
di rinvio a giudizio di tutti i funzionari e gli agenti coinvolti. Per
adesso, c'=E8 la conferma - se ce ne fosse stato bisogno - che nella notte
tra il 21 e il 22 luglio 2001 nell'istituto dov'erano radunati decine di
contestatori del G8 genovese, si consumarono dei reati. Reati gravi,
commessi da uomini in divisa. Non solo le percosse e i pestaggi durante la
=ABperquisizione=BB, ma la successiva costruzione di prove false per
giustificare - cos=EC dice l'atto d'accusa della Procura - le violenze
commesse nella scuola.
Reato ancora pi=F9 grave, perch=E9 commesso per coprirne un altro, dimostrat=
o
da due fatti accertati dalle indagini: il falso accoltellamento di un
agente che partecip=F2 all'irruzione nella Diaz e due bottiglie molotov che
non stavano nella scuola ma che comparvero nei verbali di perquisizione.
Reati commessi da tutori dell'ordine (di cui ci dovremmo fidare) pronti a
cucire prove false addosso a giovani picchiati subito prima. Ma reati
commessi da chi? Da quanti e quali uomini in divisa? Secondo quel che si =E8
potuto finora leggere delle carte dell'inchiesta genovese, due anni non
sono bastati a rispondere a queste domande in modo convincente. I due nomi
emersi con maggiore evidenza sono troppo poco per l'accusa, che ritiene
fondata l'ipotesi di un gioco pi=F9 grande e una trama pi=F9 complessa dietr=
o
all'agente che decise di chiamare il suo autista per dirgli di portare
nella scuola le due molotov trovate nel pomeriggio per le strade della
citt=E0. Gioco e trama che comprendono pure quei dirigenti che si trovavano
alla Diaz =ABcon funzioni di controllo e comunque, per la qualit=E0 rivestit=
a,
di responsabilit=E0 di comando=BB; nel caso specifico, tra gli altri, anche =
gli
attuali vice-direttori della Polizia di prevenzione, cio=E8=
l'Antiterrorismo.
L'ipotesi di una trama pi=F9 estesa =E8 plausibile, per=F2 al momento non se=
mbra
del tutto confortata da quegli =ABindizi gravi, precisi e concordanti=BB che
servono a formare una prova e ad accertare la responsabilit=E0 penale. Che =
=E8
sempre personale, e non pu=F2 essere collettiva n=E9 oggettiva. La Procura d=
i
Genova, al termine di un'indagine che ha avuto anche momenti di contrasto e
di tensione tra un'istituzione e l'altra (magistratura e polizia), ritiene
di avere tuttavia elementi sufficienti per chiedere il rinvio a giudizio di
tutti gli indagati. Questo scenario, che coinvolge tutti gli alti gradi
della polizia presenti alla Diaz, =E8 contrapposto a quello delle singole
=ABmele marce=BB sostenuto dalle difese e in qualche modo ribadito ieri dal
ministro dell'Interno Pisanu.
Da un lato c'=E8 l'idea di un unico =ABdisegno criminoso=BB che parte dalla
presunta aggressione subita da alcuni agenti in perlustrazione per le
strade di Genova (anch'essa inventata, secondo l'accusa), passa per i
pestaggi nella scuola e finisce con il falso accoltellamento di un
poliziotto e le due molotov che compaiono dal nulla; dall'altra le singole
versioni degli
indagati, ciascuno dei quali tenta di giustificare il proprio operato,
dalle quali non viene fuori un quadro che si possa definire esauriente e
chiaro.
Neppure quando i magistrati hanno avuto davanti l'agente che ha ammesso di
aver portato le due bottiglie incendiarie nella scuola sono riusciti a
scoprire come siano andate realmente le cose.
Ora c'=E8 quasi un mese di tempo, prima delle richieste di rinvio a giudizio=
,
per portare nuovi elementi da parte delle difese, e per l'accusa di
rileggere gli atti alla luce delle nuove istanze. C'=E8 da augurarsi che ci=
=F2
avvenga riuscendo a superare quelle frizioni tra le due istituzioni che in
passato ci sono state e probabilmente hanno provocato arroccamenti che non
aiutano a scoprire la verit=E0. Indipendentemente da quelle che saranno le
ulteriori, legittime decisioni della magistratura. Perch=E9 prima ancora che
di un processo (che comunque si dovr=E0 fare agli imputati per i quali gli
elementi raccolti saranno giudicati sufficienti, ma rischia di durare
anni), o di una sorta di maxi-processo alla polizia per i fatti di Genova,
su quei
fatti l'Italia ha bisogno di sapere la verit=E0. Cio=E8 di sapere se davvero=
ci
fu un complotto ai danni dei giovani contestatori, oppure se singoli
poliziotti tentarono di coprire la violenza dei pestaggi con la vergogna di
prove costruite a tavolino, e malamente. A ci=F2 deve provvedere
un'istituzione, la magistratura, trovando elementi che vadano oltre i
sospetti, anche attraverso la collaborazione di un'altra istituzione, la
polizia, che non deve avere timori n=E9 coprire alcunch=E9. Complotto o =ABm=
ela
marcia=BB che sia.
Giovanni Bianconi


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"eppure il vento soffia ancora..."=20
Pierangelo Bertoli (1942 - 2002)

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antonio bruno
tesoriere del comitato "Verit=E0 e giustizia per Genova"

339 3442011