[ssf] Fw: [COMITATI] Notizie ed impressioni da Cancun

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Author: Enzo Arighi
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Subject: [ssf] Fw: [COMITATI] Notizie ed impressioni da Cancun
trovo assolutamente
entusiastico
il resoconto di Marco Bersani

no somos en venta


----- Original Message -----
From: <marcattac@???>
To: <fermiamoilwto@???>; <fori_sociali@???>;
<esf-2002@???>; <lista.cn@???>; <lista.comitati@???>
Sent: Friday, September 12, 2003 11:38 PM
Subject: [COMITATI] Notizie ed impressioni da Cancun


>
> NOTIZIE ED IMPRESSIONI DA CANCUN 12 SETTEMBRE 2003
>
> "Yukatan" in lingua maya significa "Io non ti capisco". "Yukatan" e' cio'
> che gli indigeni rispondevano ai colonizzatori spagnoli che, approdati

sulla
> costa messicana, chiedevano loro quale fosse il nome di quella terra.

Sentendosi
> immancabilmente rispondere "Yukatan", pensarono fosse quello il nome della
> regione e cosi' lo tramandarono.
> Yukatan e' la penisola messicana dove si trova Cancun ed e' significativo
> che il WTO abbia deciso di ritrovarsi qui, in questa regione assurta a

metafora
> dell' incomprensione tra colonizzatori e popoli indigeni, tra nord e sud
> del mondo, tra ricchi e poveri del pianeta.
> Ma anche Cancun e' citta' metaforica. Costruita a tavolino negli anni '70
> come centro turistico per vacanzieri nordamericani, citta' falsa e senza
> storia, totalmente avulsa dal contesto messicano : una baia meravigliosa
> inserita tra l'oceano e una laguna circondata da foreste, oggi divenuta
> una fascia ininterrotta di venti chilometri di alberghi e centri

commerciali,
> un'isola di sfarzo "all inclusive" a brevissima distanza dalla poverta'
> piu' nera.
> Cancun e' il pensiero unico trasformato in citta', un 'altrove' privo di
> storia e di cultura : il miglior luogo d'incontro ( o di fuga? ) per un
> WTO parimenti avulso dai diritti e dai bisogni dei popoli.
> Ma ormai non c'e' luogo in cui le grandi istituzioni internazionali del
> modello neoliberale possano riunirsi senza trovarsi di fronte la

mobilitazione
> popolare, la delegittimazione di massa, la contestazione radicale.
> Qui a Cancun sono in corso da giorni forum alternativi e manifestazioni
> dentro e fuori il vertice, in un clima vivace tanto quanto articolato, in
> cui la spontaneita' autorganizzata sopperisce alla disorganizzazione

dell'insieme
> complessivo delle iniziative, su cui pesa il fatto di non esser riusciti
> a costruire un unico luogo di coordinamento tra le tante realta' presenti
> ed attive in questi giorni.
> La manifestazione piu' importante sinora avvenuta e' stata la marcia

campesina
> del 10 settembre, quando 15000 contadini hanno raggiunto e sfondato la

"zona
> rossa" posta a blindatura militare del vertice. Proprio in cima alla rete
> invalicabile, il leader campesino sudcoreano Kyang Hae Lee ha messo in

atto
> un drammatico atto estremo di protesta contro il Wto, togliendosi la vita
> per denunciare come le politiche agricole del WTO tolgono quotidianamente
> la vita e la speranza a milioni di campesinos nel mondo.
> Una scelta drammatica che ha posto tutti noi dinanzi alla consapevolezza
> di come un movimento divenuto mondiale comporti la necessita' di sapersi
> confrontare e mettere in discussione fra culture molto diverse che possono
> portare anche a scelte difficili da comprendere.
> Rispetto. Questo abbiamo tutti tributato alla scelta del compagno Lee,

sedendoci
> in cerchio, donne del Chiapas, giovani europei, militanti di ogni dove,
> insieme ai suoi compagni coreani in una lunghissima e intensa veglia

durata
> tutta la notte seguente.
> La scelta del compagno Lee ha dimostrato a quale livello di

intollerabilita'
> siano giunte le politiche neoliberali del WTO in ogni parte del mondo e
> quanta sia la detrminazione nell'esigere un altro mondo possibile.
> La mobilitazione popolare di questi giorni ha trovato naturale

collegamento
> con quanto avviene all' interno del vertice, dove sono innumerevoli le

quotidiane
> azioni di protesta e dove il lavoro delle ONG ha incrociato la

determinazione
> dei piu' forti tra i paesi poveri nel non sottostare ancora una volta al
> ricatto dei paesi ricchi.
> Lo scontro, fortissimo, e' sull'Accordo relativo all'agricoltura, rispetto
> al quale 22 paesi, tra cui Brasile, Cina, India, Filippine e Sudafrica,
> hanno presentato un documento molto avanzato sui principi della sovranita'
> alimentare, contrapponendolo con grande determinazione -e sinora senza

alcun
> passo indietro- alla bozza di documento negoziale predisposta per il

vertice
> da USA ed Unione Europea.
> Lo scontro sull'agricoltura ha inoltre comportato la positiva conseguenza
> di determinare lo stallo sostanziale anche sugli altri negoziati, dal

Trips
> al Gats, alle new issues sugli investimenti, impossibilitati a far passi
> avanti finche' perdura la contrapposizione sulle politiche agricole.
> Il WTO comincia a percepire la possibilita' di un ennesimo fallimento e
> la conseguente irreversibilita' della propria crisi; da qui l'aumento

asfissiante
> delle pressioni degli USA e dei paesi forti per rompere il fronte dei 22,
> da qui la necessita' di intensificare la mobilitazione, qui a Cancun e in
> ogni parte del mondo.
> In vista del probabile fallimento, gia' si vocifera di un'ipotesi interna
> al WTO di convocare un nuovo incontro per febbraio 2004, tentando di far
> passare questo vertice come un momento positivo di passaggio e non come
> decisiva cartina di tornasole della salute del WTO.
> Domani sara' il giorno delle grandi manifestazioni qui a Cancun e in tutte
> le citta' del mondo: la loro capacita' di mobilitazione e di estensione
> potrebbero costituire la spallata decisiva per un WTO in evidente stato
> di crisi.
> Qui a Cancun vi parteciperemo come delegazione italiana, un centinaio di
> persone del gruppo di continuita' FSE, del Tavolo Nazionale Fermiamo il
> WTO, delle reti di movimento, cosi' come in questi giorni siamo stati

parte
> attiva delle mobilitazioni in corso e del consolidamento della rete dei
> movimenti sociali, che qui a Cancun prova a segnare un'ulteriore tappa di
> convergenza e di azione comune.
>
> No somos mercancia, no estamos en venta. Otro mundo es posible, abajo la
> OMC!
>
>
> Marco Bersani
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> ---
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> Si prega di usare la lista solo per comunicazioni inerenti la vita

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