[NuovoLaboratorio] C.Magris sul Corriere

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Auteur: Giovanna Caviglione
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Sujet: [NuovoLaboratorio] C.Magris sul Corriere
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questo =E8 l'articolo citato ieri sera al dibattito su g8 a genova, tortura,
democrazia e formazione alla non violenza delle forze dell'ordine (festa
unit=E0).
saluti, giovanna caviglione

dal Corriere della Sera, 8 settembre 2003

MAESTRI E ALLIEVI A SCUOLA DI TORTURA
L' Occidente liberale perde se rinnega se stesso affidandosi all' orrore
Claudio Magris



=ABLa base di questo lavoro =E8 l' intelligence. Il metodo =E8 l' interrogatorio.
E l' interrogatorio si converte in un metodo quando si svolge in modo da
ottenere sempre una risposta=BB. Il metodo di cui si parla =E8 la tortura, che
strappa sempre una risposta all' interrogato ossia al torturato; a dire
queste parole =E8 un personaggio del film La battaglia di Algeri di Gillo
Pontecorvo (1965), modellato su un personaggio sinistramente reale, il
colonnello Bigeard, capo di un gruppo di paracadutisti francesi che, nella
guerra d' Algeria, praticava torture efferate. E' stato un altro
protagonista della tortura in Algeria, il generale Aussaresses, capo degli
squadroni della morte, a riconoscere, intervistato in un recentissimo
documentario televisivo francese, nel personaggio del film il colonnello
Bigeard. Egli ha anche aggiunto: =ABUna volta che l' interrogato ci aveva
raccontato tutto quello che sapeva, la facevamo finita con lui. Ormai non
sentiva pi=F9 niente. Lo facevamo sparire=BB. Il generale Aussaresses, per
altro, =E8 un grande ammiratore del film di Pontecorvo: =ABUn film stupendo.
Molto vicino alla verit=E0. Non si potrebbe far meglio, anche l'
interpretazione =E8 ottima=BB. E' tragicamente comico che il vecchio e grande
film di Pontecorvo, girato per denunciare i metodi illegali e disumani dell=
'
esercito coloniale francese, sia sinceramente ammirato da un torturatore d'
alto bordo. Ma quest' ultimo, serio professionista, apprezza l' oggettivit=E0
della rappresentazione; riconosce che il film ha saputo dire e mostrare le
cose cos=EC come stavano e si complimenta col realismo dell' opera. Non si
sente offeso n=E9 diffamato, perch=E9 pensa di aver svolto un' attivit=E0
spiacevole, ma giustificata dalla situazione. Come ha scritto Guido Olimpio
sul Corriere il 29 agosto, La battaglia di Algeri =E8 ora utilizzata dal
Pentagono per studiare come affrontare la guerriglia irachena, ma gi=E0 in
passato =E8 stata adoperata per istruire ufficiali statunitensi e
latino-americani, specialmente argentini, all' epoca della dittatura
militare, per insegnar loro quei metodi, cos=EC efficaci nella lotta contro i
movimenti d' indipendenza e di protesta, e cos=EC efficacemente illustrati ne=
l
film. Lo svela un agghiacciante documentario televisivo trasmesso il 1=B0
settembre in Francia (Canal Plus) e in altri undici Paesi, Squadroni della
morte. La scuola francese, realizzato da Marie-Monique Robin, ultima puntat=
a
di una serie d' interviste ad alcuni incriminati ufficiali argentini, quali
i generali Ram=F3n D=EDaz Bessone, Benito Bignone e Albano Harguindeguy, e ad
altri ufficiali, argentini, francesi e americani. I testi integrali delle
interviste sono stati pubblicati il 3 settembre su P=E1gina/12, un giornale d=
i
Buenos Aires, dal quale traggo i dati e le citazioni. Gli intervistati sono
tranquilli e in pace col proprio animo; ammettono crimini, sevizie,
violazioni d' ogni genere dei diritti umani, ma le giustificano serenamente=
,
con le necessit=E0 della =ABguerra controrivoluzionaria=BB. Emergono complicit=E0 e
connivenze d' ogni genere, da parte di governi e istituzioni; il generale
Harguindeguy sostiene che il governo francese, presieduto da Giscard d'
Estaing, appoggiava la dittatura militare argentina; il generale Bignone
racconta di una riunione nel 1977 in cui tre vescovi cattolici diedero un
sia pur mellifluo consenso all' uso della tortura (altri settori della
Chiesa si schierarono invece coraggiosamente in difesa dell' umanit=E0
atrocemente violata). Per quel che concerne la politica internazionale, va
detto peraltro che non =E8 mai esistito uno Stato, nemmeno il pi=F9 liberale
democratico, che non abbia intrattenuto, per convenienza o necessit=E0,
rapporti amichevoli con Paesi governati da feroci dittature di vario colore=
.
Il documentario parla soprattutto - come dice il suo titolo - della =ABscuola
francese=BB. Numerose testimonianze sottolineano come furono soprattutto
esperti francesi a insegnare a corpi speciali argentini, statunitensi e
latino-americani in generale, quel =ABmetodo=BB della tortura che essi avevano
imparato in Indocina e che - secondo varie testimonianze - gli americani
usarono, sul loro modello, nel Vietnam e i militari argentini nel loro
Paese. L' atlante dell' orrore =E8 variopinto. Un allievo di istruttori
francesi, il colonnello Carlos Jorge Rosas, introduce in Argentina - second=
o
il generale Bignone - la tecnica della =ABguerra controrivoluzionaria=BB. Il
generale Aussaresses e altri veterani d' Algeria istruiscono a Fort Bragg,
negli Stati Uniti, i corpi speciali destinati ad applicare tali insegnament=
i
sui vietnamiti; alla domanda =ABChe cosa insegnava loro?=BB, egli risponde: =ABLe
tecniche della battaglia di Algeri, arresti, intelligence, torture=BB. Due
suoi allievi americani, veterani del Vietnam e oggi impegnati nella lotta
per l' abolizione della tortura, il generale John Johns e il colonnello Car=
l
Bernard, confermano di aver ricevuto da lui i primi rudimenti di questa
tecnica. Altri veterani d' Algeria e d' Indocina dispensano segretamente il
loro sapere a Buenos Aires; un' altra alta scuola di metodi antisovversivi
poco ortodossi =E8 quella americana di Panama, legata alle vicende di tante
dittature latino-americane. Nel 1961 ha luogo il Primo Corso Interamericano
di Guerra Controrivoluzionaria, organizzato da francesi e con la
partecipazione di militari di quattordici Paesi. Il colonnello argentino
Robert Bentresque dice che gli americani erano molto gelosi dei francesi e
non li vedevano certo di buon occhio, ma fino agli Anni ' 60 erano digiuni
di tecniche di guerra rivoluzionaria e controrivoluzionaria: =ABLe hanno
imparate insieme a noi, nello stesso periodo=BB. Molti confermano come il fil=
m
di Pontecorvo venisse attentamente studiato in quei corsi. La Storia =E8 anch=
e
il regno dell' assurdo; spesso si mette un berretto da buffone, grottesco e
sanguinoso. Non tutti i testimoni di queste sconvolgenti e franche
ammissioni sono dei sadici, lieti di torturare come altri sono lieti di far=
e
all' amore. Qualcuno sar=E0 certo un perverso per il quale la tortura =E8 un
piacere, ma per la maggior parte si tratta di gente normale, che forse
avrebbe preferito combattere sul campo di battaglia piuttosto che usare
scariche elettriche, ma che il corso degli eventi e la forza delle cose
hanno portato, progressivamente e inavvertitamente, all' orrore. L' uomo =E8
veramente caduto; il male pi=F9 orribile =E8 alla portata di ognuno di noi e pe=
r
ognuno di noi potrebbe diventare facilmente una tranquilla abitudine, come
per gli aguzzini dei Lager e dei Gulag. Solo la consapevolezza di poter
essere facilmente contagiati dall' abiezione pu=F2 aiutarci a non commetterla
e a combatterla. Senza un decalogo morale - e dunque anche politico, perch=E9
la politica, l' arte o scienza della cosa pubblica e della vita sociale
ossia dei rapporti umani, =E8 la forma pi=F9 concreta della morale - tutto =E8
possibile; tutto =E8 dostoevskijanamente permesso e pu=F2 divenire orribile. No=
n
=E8 solo questa guerra a essere =ABsporca=BB, come ammettono i generali argentini
inquisiti; =E8 anzitutto la politica che le sta dietro a essere sozza, cos=EC
come dietro i boia della Gestapo e della Ghepe=F9 c' erano la politica nazist=
a
e quella stalinista. I generali argentini processati sanno che le loro
violenze su concittadini e su bambini strappati alle madri non possono
appellarsi a quella logica della guerra e della guerriglia spietata d' ambo
le parti invocata nel caso dell' Indocina o del Vietnam. Essi dicono che i
desaparecidos sono stati =ABun errore politico=BB, causa il quale =ABabbiamo vint=
o
la guerra, ma perso la pace=BB. In realt=E0, quei metodi non fanno neppure
vincere la guerra: la Francia ha perso in Indocina, gli Stati Uniti hanno
perso nel Vietnam. L' Occidente liberale e democratico vince con la pace,
con la libert=E0, con la qualit=E0 della vita; non quando si nega e diventa
inumano. Gli Stati Uniti hanno vinto il confronto con l' Unione Sovietica
non grazie, ma nonostante i maccartismi di vario genere. P=E1gina/12 riporta
una frase del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che non conoscevo e che
potrebbe essere una definizione della democrazia, della civilt=E0, dell'
umanit=E0 stessa. A chi gli suggeriva di usare la tortura con i brigatisti
rossi detenuti per scoprire dove era tenuto prigioniero Moro, Dalla Chiesa
avrebbe risposto: =ABL' Italia pu=F2 permettersi di perdere Aldo Moro, ma non
pu=F2 permettersi di introdurre la tortura=BB. Claudio Magris LA CONVENZIONE
DELL' ONU IL TESTO =ABPer tortura si intende ogni atto mediante il quale sian=
o
inflitti intenzionalmente a una persona dolore o sofferenza gravi, sia
fisici che mentali, allo scopo di ottenere da essa o da un' altra persona
informazioni o una confessione, di punirla per un atto che essa o un' altra
persona ha commesso o =E8 sospettata di aver commesso, per intimidirla o
sottoporla a coercizione o intimidire o sottoporre a coercizione un' altra
persona o per qualunque ragione che sia basata su una discriminazione di
qualsiasi tipo, a condizione che il dolore o la sofferenza siano inflitti d=
a
o su istigazione o con il consenso o l' acquiescenza di un pubblico
ufficiale o altra persona che svolga una funzione ufficiale=BB. (Art.1.1 dell=
a
Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, 1984)




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dal Corriere della Sera, 8 settembre 2003<BR>
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Claudio Magris<BR>
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=ABLa base di questo lavoro =E8 l' intelligence. Il metodo =E8 l' interrogatorio.=
E l' interrogatorio si converte in un metodo quando si svolge in modo da ot=
tenere sempre una risposta=BB. Il metodo di cui si parla =E8 la tortura, che str=
appa sempre una risposta all' interrogato ossia al torturato; a dire queste =
parole =E8 un personaggio del film La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo =
(1965), modellato su un personaggio sinistramente reale, il colonnello Bigea=
rd, capo di un gruppo di paracadutisti francesi che, nella guerra d' Algeria=
, praticava torture efferate. E' stato un altro protagonista della tortura i=
n Algeria, il generale Aussaresses, capo degli squadroni della morte, a rico=
noscere, intervistato in un recentissimo documentario televisivo francese, n=
el personaggio del film il colonnello Bigeard. Egli ha anche aggiunto: =ABUna =
volta che l' interrogato ci aveva raccontato tutto quello che sapeva, la fac=
evamo finita con lui. Ormai non sentiva pi=F9 niente. Lo facevamo sparire=BB. Il=
generale Aussaresses, per altro, =E8 un grande ammiratore del film di Ponteco=
rvo: =ABUn film stupendo. Molto vicino alla verit=E0. Non si potrebbe far meglio=
, anche l' interpretazione =E8 ottima=BB. E' tragicamente comico che il vecchio =
e grande film di Pontecorvo, girato per denunciare i metodi illegali e disum=
ani dell' esercito coloniale francese, sia sinceramente ammirato da un tortu=
ratore d' alto bordo. Ma quest' ultimo, serio professionista, apprezza l' og=
gettivit=E0 della rappresentazione; riconosce che il film ha saputo dire e mos=
trare le cose cos=EC come stavano e si complimenta col realismo dell' opera. N=
on si sente offeso n=E9 diffamato, perch=E9 pensa di aver svolto un' attivit=E0 sp=
iacevole, ma giustificata dalla situazione. Come ha scritto Guido Olimpio su=
l Corriere il 29 agosto, La battaglia di Algeri =E8 ora utilizzata dal Pentago=
no per studiare come affrontare la guerriglia irachena, ma gi=E0 in passato =E8 =
stata adoperata per istruire ufficiali statunitensi e latino-americani, spec=
ialmente argentini, all' epoca della dittatura militare, per insegnar loro q=
uei metodi, cos=EC efficaci nella lotta contro i movimenti d' indipendenza e d=
i protesta, e cos=EC efficacemente illustrati nel film. Lo svela un agghiaccia=
nte documentario televisivo trasmesso il 1=B0 settembre in Francia (Canal Plus=
) e in altri undici Paesi, Squadroni della morte. La scuola francese, realiz=
zato da Marie-Monique Robin, ultima puntata di una serie d' interviste ad al=
cuni incriminati ufficiali argentini, quali i generali Ram=F3n D=EDaz Bessone, B=
enito Bignone e Albano Harguindeguy, e ad altri ufficiali, argentini, france=
si e americani. I testi integrali delle interviste sono stati pubblicati il =
3 settembre su P=E1gina/12, un giornale di Buenos Aires, dal quale traggo i da=
ti e le citazioni. Gli intervistati sono tranquilli e in pace col proprio an=
imo; ammettono crimini, sevizie, violazioni d' ogni genere dei diritti umani=
, ma le giustificano serenamente, con le necessit=E0 della =ABguerra controrivol=
uzionaria=BB. Emergono complicit=E0 e connivenze d' ogni genere, da parte di gov=
erni e istituzioni; il generale Harguindeguy sostiene che il governo frances=
e, presieduto da Giscard d' Estaing, appoggiava la dittatura militare argent=
ina; il generale Bignone racconta di una riunione nel 1977 in cui tre vescov=
i cattolici diedero un sia pur mellifluo consenso all' uso della tortura (al=
tri settori della Chiesa si schierarono invece coraggiosamente in difesa del=
l' umanit=E0 atrocemente violata). Per quel che concerne la politica internazi=
onale, va detto peraltro che non =E8 mai esistito uno Stato, nemmeno il pi=F9 li=
berale democratico, che non abbia intrattenuto, per convenienza o necessit=E0,=
rapporti amichevoli con Paesi governati da feroci dittature di vario colore=
. Il documentario parla soprattutto - come dice il suo titolo - della =ABscuol=
a francese=BB. Numerose testimonianze sottolineano come furono soprattutto esp=
erti francesi a insegnare a corpi speciali argentini, statunitensi e latino-=
americani in generale, quel =ABmetodo=BB della tortura che essi avevano imparato=
in Indocina e che - secondo varie testimonianze - gli americani usarono, su=
l loro modello, nel Vietnam e i militari argentini nel loro Paese. L' atlant=
e dell' orrore =E8 variopinto. Un allievo di istruttori francesi, il colonnell=
o Carlos Jorge Rosas, introduce in Argentina - secondo il generale Bignone -=
la tecnica della =ABguerra controrivoluzionaria=BB. Il generale Aussaresses e a=
ltri veterani d' Algeria istruiscono a Fort Bragg, negli Stati Uniti, i corp=
i speciali destinati ad applicare tali insegnamenti sui vietnamiti; alla dom=
anda =ABChe cosa insegnava loro?=BB, egli risponde: =ABLe tecniche della battaglia=
di Algeri, arresti, intelligence, torture=BB. Due suoi allievi americani, vet=
erani del Vietnam e oggi impegnati nella lotta per l' abolizione della tortu=
ra, il generale John Johns e il colonnello Carl Bernard, confermano di aver =
ricevuto da lui i primi rudimenti di questa tecnica. Altri veterani d' Alger=
ia e d' Indocina dispensano segretamente il loro sapere a Buenos Aires; un' =
altra alta scuola di metodi antisovversivi poco ortodossi =E8 quella americana=
di Panama, legata alle vicende di tante dittature latino-americane. Nel 196=
1 ha luogo il Primo Corso Interamericano di Guerra Controrivoluzionaria, org=
anizzato da francesi e con la partecipazione di militari di quattordici Paes=
i. Il colonnello argentino Robert Bentresque dice che gli americani erano mo=
lto gelosi dei francesi e non li vedevano certo di buon occhio, ma fino agli=
Anni ' 60 erano digiuni di tecniche di guerra rivoluzionaria e controrivolu=
zionaria: =ABLe hanno imparate insieme a noi, nello stesso periodo=BB. Molti con=
fermano come il film di Pontecorvo venisse attentamente studiato in quei cor=
si. La Storia =E8 anche il regno dell' assurdo; spesso si mette un berretto da=
buffone, grottesco e sanguinoso. Non tutti i testimoni di queste sconvolgen=
ti e franche ammissioni sono dei sadici, lieti di torturare come altri sono =
lieti di fare all' amore. Qualcuno sar=E0 certo un perverso per il quale la to=
rtura =E8 un piacere, ma per la maggior parte si tratta di gente normale, che =
forse avrebbe preferito combattere sul campo di battaglia piuttosto che usar=
e scariche elettriche, ma che il corso degli eventi e la forza delle cose ha=
nno portato, progressivamente e inavvertitamente, all' orrore. L' uomo =E8 ver=
amente caduto; il male pi=F9 orribile =E8 alla portata di ognuno di noi e per og=
nuno di noi potrebbe diventare facilmente una tranquilla abitudine, come per=
gli aguzzini dei Lager e dei Gulag. Solo la consapevolezza di poter essere =
facilmente contagiati dall' abiezione pu=F2 aiutarci a non commetterla e a com=
batterla. Senza un decalogo morale - e dunque anche politico, perch=E9 la poli=
tica, l' arte o scienza della cosa pubblica e della vita sociale ossia dei r=
apporti umani, =E8 la forma pi=F9 concreta della morale - tutto =E8 possibile; tut=
to =E8 dostoevskijanamente permesso e pu=F2 divenire orribile. Non =E8 solo questa=
guerra a essere =ABsporca=BB, come ammettono i generali argentini inquisiti; =E8 =
anzitutto la politica che le sta dietro a essere sozza, cos=EC come dietro i b=
oia della Gestapo e della Ghepe=F9 c' erano la politica nazista e quella stali=
nista. I generali argentini processati sanno che le loro violenze su concitt=
adini e su bambini strappati alle madri non possono appellarsi a quella logi=
ca della guerra e della guerriglia spietata d' ambo le parti invocata nel ca=
so dell' Indocina o del Vietnam. Essi dicono che i desaparecidos sono stati =
=ABun errore politico=BB, causa il quale =ABabbiamo vinto la guerra, ma perso la p=
ace=BB. In realt=E0, quei metodi non fanno neppure vincere la guerra: la Francia=
ha perso in Indocina, gli Stati Uniti hanno perso nel Vietnam. L' Occidente=
liberale e democratico vince con la pace, con la libert=E0, con la qualit=E0 de=
lla vita; non quando si nega e diventa inumano. Gli Stati Uniti hanno vinto =
il confronto con l' Unione Sovietica non grazie, ma nonostante i maccartismi=
di vario genere. P=E1gina/12 riporta una frase del generale Carlo Alberto Dal=
la Chiesa che non conoscevo e che potrebbe essere una definizione della demo=
crazia, della civilt=E0, dell' umanit=E0 stessa. A chi gli suggeriva di usare la=
tortura con i brigatisti rossi detenuti per scoprire dove era tenuto prigio=
niero Moro, Dalla Chiesa avrebbe risposto: =ABL' Italia pu=F2 permettersi di per=
dere Aldo Moro, ma non pu=F2 permettersi di introdurre la tortura=BB. Claudio Ma=
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enza gravi, sia fisici che mentali, allo scopo di ottenere da essa o da un' =
altra persona informazioni o una confessione, di punirla per un atto che ess=
a o un' altra persona ha commesso o =E8 sospettata di aver commesso, per intim=
idirla o sottoporla a coercizione o intimidire o sottoporre a coercizione un=
' altra persona o per qualunque ragione che sia basata su una discriminazion=
e di qualsiasi tipo, a condizione che il dolore o la sofferenza siano inflit=
ti da o su istigazione o con il consenso o l' acquiescenza di un pubblico uf=
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