[Lecce-sf] Fw: [Sud Ribelle] [Brindisi Social Forum] Fwd:Ilp…

Delete this message

Reply to this message
Author: Rosario Gallipoli
Date:  
Subject: [Lecce-sf] Fw: [Sud Ribelle] [Brindisi Social Forum] Fwd:Ilpuntosanita_fieralevante2003[1]
----- Original Message -----
From: "Rosario Gallipoli" <r.attanasio@???>
To: "Giorgio Gippo" <gippo1971@???>
Sent: Wednesday, September 10, 2003 4:24 PM
Subject: Fw: [Sud Ribelle] [Brindisi Social Forum]
Fwd:Ilpuntosanita_fieralevante2003[1]


> Giorgio, questo è il documento per la manifestazione di sabato alla fiera
> del levante. Fammi sapere se devi venire. Rosario.----- Original
> Message -----
> From: <vivi991@???>
> To: <sudribelle@???>; <pugliarossa@???>;
> <GSF-Puglia@???>; <altrabari@???>
> Sent: Friday, September 05, 2003 10:24 PM
> Subject: [Sud Ribelle] [Brindisi Social Forum]
> Fwd:Ilpuntosanita_fieralevante2003[1]
>
>
> Osservatorio per il diritto alla salute
> Via Settimio Severo 59, Brindisi 3 settembre 2003
>
> Ad un anno dall'approvazione del Piano di Riordino Ospedaliero le chiusure
> programmate di reparti e servizi sono state largamente attuate mentre

delle
> aperture di nuovi reparti, pur previste in detto Piano, non vi ? neppure
> l'ombra. Tutto ci? era gi? stato tristemente previsto laddove le nuove
> aperture
> erano subordinate al recupero di risorse derivante dalle chiusure. In

altre
> parole, intanto si chiude, se da questa operazione risulteranno risorse,
> allora si apriranno i pur necessari nuovi reparti.
> Sempre un anno fa fu detto che l'ospedale storicamente costituiva in

Puglia
> l'unico presidio sanitario di facile accesso per il cittadino e che il suo
> ridimensionamento o la sua chiusura senza la contestuale creazione sul
> territorio
> di alternative efficaci avrebbe prodotto una sottrazione netta di
> assistenza.
> E cos? ? stato. Anzi l'improvvisa riduzione dei posti letto senza la
> creazione
> di una vera ospedalizzazione domiciliare ha creato situazioni di
> sovraffollamento
> oggi sospettate di aver potuto in qualche modo provocare il decesso di
> alcuni
> ammalati avvenuto durante il trasporto in altri ospedali della Regione per
> carenza di posti letto. Evidentemente i parametri ed i conteggi
> "scientifici"
> dell'ARES (Agenzia Regionale Sanitaria) non erano poi tanto esatti.
> In questo modo si ? ottenuto nel 2002 il pareggio di bilancio del Fondo
> Sanitario
> Regionale ma quel che si ? risparmiato nelle casse regionali si ?

tramutato
> in esborso per quei cittadini che sono dovuti andare a curarsi fuori

regione
> per la mancata attivazione dei reparti promessi o che hanno dovuto pagare
> in proprio le prestazioni per le quali nel servizio sanitario si

richiedono
> lunghissimi tempi di attesa.
> Non siamo certo tra coloro che ritengono che "pi? ospedale" significhi

"pi?
> salute" per la collettivit?. Sappiamo benissimo che la salute si preserva
> con la prevenzione, soprattutto quella che mira ad allontanare o a ridurre
> i fattori di rischio. La percentuale di Fondo Sanitario Regionale

destinata
> storicamente alla prevenzione era dell'1% e l'obiettivo del Piano

Sanitario
> Regionale, approvato nel dicembre 2001, ? quello di portarla al 5%, pari
> cio? alla media nazionale, ma nulla ? stato programmato e nulla ? stato
> fatto
> in questo campo. Si pensi alla prevenzione degli incidenti sul lavoro ed
> delle malattie professionali, degli incidenti stradali, dell'inquinamento
> industriale e urbano; alle attivit? di controllo sugli alimenti, alle
> iniziative
> per modificare abitudini di vita insalubri, alle attivit? epidemiologiche
> che dovrebbero individuare gruppi a rischio della popolazione.
> Registriamo una inadeguatezza dell'apparato aziendalistico sanitario a
> cogliere
> e a soddisfare le esigenze di salute delle popolazioni, teso come si ?
> esclusivamente
> dimostrato a ridurre le spese e a pareggiare i bilanci. Quando

naturalmente
> non si frappongono proteste e non emergono scandali, questa linea di
> condotta
> procede diritta verso il suo obiettivo di sottrarre i servizi sanitari che
> gravano sulle casse pubbliche alla popolazione. Come sempre ? la mancanza
> di partecipazione a determinare questa separazione tra i diritti e gli
> interessi
> della collettivit? e gli obiettivi dell'apparato sanitario-aziendalistico.
>
> Per questo chiediamo che siano i cittadini, ai quali - non dimentichiamo
> - la salute appartiene, a stabilire le linee di politica sanitaria locali
> e che a fronte del ridimensionamento delle strutture ospedaliere siano
> attivati
> immediatamente i servizi sanitari territoriali e la vera assistenza
> sanitaria
> domiciliare
>
> .
> A TALE SCOPO L'OSSERVATORIO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE RIUNITOSI IERI
> 02/09/03
> HA FORMULATO LA PROPOSTA DI PARTECIPARE CON UNA CAROVANA DI MACCHINE,
> PARTENDO
> DA OGNI PRESIDIO OSPEDALIERO DELLA PROVINCIA DI BRINDISI,E CONGIUNGENDOSI
> SULLA STRADA STATALE PER BARI PER ARRIVARE ALL'APERTURA DELLA FIERA DEL
> LEVANTE.
> l'INIZIATIVA HA COME OBIETTIVO LA DISATTIVAZIONE DEL NUOVO RIORDINO
> OSPEDALIERO,CHE
> COME E' NOTO STA CREANDO UN FORTE DISAGIO A CENTINAIA DI MIGLIAIA DI
> PERSONE,
> SIA PER LE LUNGHISSIME ATTESE IN ORDINE ALLE PRESTAZIONI SANITARIE , SIA
> PER IL GRAVE AFFOLLAMENTO NELL'OSPEDALE DEL CAPOLUOGO CAUSATO DALLA

CHIUSURA
> DEI REPARTI NEGLI OSPEDALI LOCALI.
> L'OSSERVATOTIO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE SI CONVOCA PER MARTEDI' PROSSIMO
> 09 SETTEMBRE ALLE ORE 19,30 PRESSO LA PROPRIA SEDE DI BRINDISI IN VIA
> SETTIMIO
> SEVERO 59, PER discutere della proposta ed eventuale organizzazione della
> carovana verso BARI il 13/09/03 con un impegno di tutti alla

partecipazione
> della discussione.
>
>           (   PER L'OSSERVATORIO   )

>
>               GINO STASI

>
>
>
>
>
>
> L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle
> http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html
>
>