[NuovoLaboratorio] Fwd: [bastaguerra] lettera con proposta 4…

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Auteur: Paola Manduca
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Sujet: [NuovoLaboratorio] Fwd: [bastaguerra] lettera con proposta 4 ottobre
>X-eGroups-Return: sentto-4189098-1746-1062851641-magma2=libero.it@???
>X-Sender: nellagin@???
>X-Apparently-To: bastaguerra@???
>To: bastaguerra@???
>Cc: lisistrata@???,
> forumdonne.prc@???,
> carta@???
>X-Priority: 1 (Highest)
>From: nellagin@???
>X-Yahoo-Profile: nellagin
>Mailing-List: list bastaguerra@???; contact bastaguerra-owner@???
>Delivered-To: mailing list bastaguerra@???
>List-Unsubscribe: <mailto:bastaguerra-unsubscribe@yahoogroups.com>
>Date: Sat, 6 Sep 2003 14:32:10 +0200
>Subject: [bastaguerra] lettera con proposta 4 ottobre
>Reply-To: bastaguerra@???
>
>Lettera alle persone del Movimento
>Cari/e tutti/e,
>vogliamo cercare insieme nuove forme di partecipazione? Vogliamo tentare
>di fare qualcosa di diverso, dai tradizionali cortei e palchi, già a partire
>dal 4 ottobre a Roma? Naturalmente non è affatto facile pensare ad azioni
>di protesta che siano diverse dai soliti rituali e contemporaneamente visibili
>ed efficaci. E tuttavia pensiamo che questa ricerca vada approfondita, con
>uno sforzo di inventiva. I popoli e le singole persone sono in massa dalla
>nostra parte. Ma aver sottratto il consenso al governo globale del mondo
>ed all?uso della guerra permanente come strumento di dominio, oggi non è
>più sufficiente se vogliamo condizionare le scelte dei signori della guerra.
>Non esiste più una democrazia internazionale ma piuttosto un governo autoritario
>del mondo che ha deciso di fare a meno del consenso e di mettere tutto a
>ferro e fuoco. Non ci riusciranno - lo dimostrano gli esiti del ?dopoguerra?
>in Iraq - ma loro tenteranno e ritenteranno perché perseguono una strategia
>criminale.
>Lo scenario della nuova fase del conflitto globale ci obbliga ad uscire
>da forme conosciute e perciò rassicuranti. Si potrebbero, in modo sistematico
>e diffuso, sperimentare pratiche di boicottaggio economico di tutto l?apparato
>bellico industriale, compreso il lato finanziario: passare dal dissenso
>alla sottrazione di risorse materiali attraverso la nostra fuoruscita dalle
>banche armate, dalle fabbriche e commercio di armi, dai prodotti di consumo
>complici dell?economia armata. Si potrebbe organizzare un conflitto periodico,
>diffuso localmente, per ottenere la smilitarizzazione dei nostri territori
>e l?espulsione della potenza straniera USA dall?Italia e dall?Europa attraverso
>la chiusura e riconversione delle basi militari. Tutte cose che richiedono
>contaminazione, capillarità delle azioni, informazione, nuove forme di organizzazione
>diffusa. Se solo pensiamo a coinvolgere praticamente tutti coloro che hanno
>partecipato al grande movimento del 15 febbraio, con azioni economiche conseguenti
>sul piano dei consumi e dei risparmi, si otterrebbe un disturbo reale della
>macchina capitalistica di guerra! Forse il 4 ottobre si potrebbe cominciare
>(o meglio continuare) un pezzo di percorso in questa direzione con la diffusione
>di informazioni e stimoli alle azioni di boicottaggio.
>L?idea che ci muove per il 4 è quella di esprimere la nostra protesta contro
>l?Europa della guerra, in occasione del vertice europeo intergovernativo
>che si terrà all?Eur. Il tema del 4 ottobre è quello dell?Europa che vogliamo,
>in alternativa a quella del Trattato costituzionale che i ministri europei
>si apprestano a discutere. L?Europa che vogliamo non solo ripudia tutte
>le guerre - si chiamino ?umanitarie? o ?per la sicurezza? e ?per la democrazia?
>- ma rinuncia all?esercito europeo ed alla corsa agli armamenti per produrre
>una concreta politica di disarmo. Cosa vuol dire per noi disarmo?
>Chiudere le basi militari, a cominciare da quelle americane; smantellare
>missili ed armamenti; istituire corpi civili di pace per operare nelle aree
>di crisi, con missioni civili e non militarizzate.
>L?Europa che vogliamo non solo intraprende un?altra politica estera, ma
>si fa promotrice di una nuova economia che riconverte la produzione di armi
>in altre produzioni ad uso civile; destina fondi alla cooperazione ed ai
>diritti sociali di tutti i popoli del mondo, non solo europei; promuove
>una vera politica di accoglienza per immigrati e profughi; tutela la salute
>l?agricoltura e l?ambiente contro l?avanzare del neoliberismo e della privatizzazione
>dei servizi essenziali.
>Ma soprattutto l?Europa che vogliamo, noi che da due anni siamo impegnati
>nel movimento in Bastaguerra, è l?Europa che promuove la pace; si oppone
>alle politiche di dominio ed alle occupazioni militari e ritira le sue truppe
>dai territori occupati, opponendosi, nella pratica e non solo in teoria,
>alla guerra preventiva, ovvero permanente e globale.
>Per rappresentare questi contenuti - che sono di protesta e di progetto
>? il 4 ottobre vi invitiamo a costruire insieme una piazza tematica: ?l?Europa
>del disarmo?. Un?occasione di coinvolgimento diffuso di tutte le anime del
>movimento, ciascuna con le forme creative e simboliche proprie: teatro,
>mimo, danza, musica, poesia, arte figurativa: ?alfabeti? multipli che s?incontrano
>in un?agorà con un obiettivo comune. Luoghi, modalità e tempi li definiremo
>insieme.
>Noi pensiamo di coinvolgere i bambini nella distruzione di un missile per
>trasformarlo in risorsa  vitale.
>Aspettiamo suggerimenti e contributi.         Nella Ginatempo e Melo Franchina
>e-mail: nellagin@???; melo.franchina@???

>
>
>__________________________________________________________________
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>
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>
>
>
>Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo:
>bastaguerra-unsubscribe@???
>
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>
>L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html


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Paola Manduca