[Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Azione legittima

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Autore: Rosario Gallipoli
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Oggetto: [Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Azione legittima
Vi giro questa mail, perchè credo sia una posizione politica corretta
riguardo la situazione attuale della guerra in Irak. Via gli amerikani
dall'Irak. Rosario.
----- Original Message -----
From: Antiamericanisti
To: Antiamericanisti
Sent: Thursday, August 21, 2003 11:47 PM
Subject: [antiamericanisti] Azione legittima


Vi giro la posizione presa dal Campo Antimperialista sull'attacco della
resistenza irachena alla sede dell'ONU a Baghdad.
il moderatore
AZIONE LEGITTIMA
«L'Iraq, liberato dalla tirannia, si avvia verso la pace e la ricostruzione.
Un Iraq libero e democratico è fondamentale per la stabilità del Medio
Oriente. Stiamo facendo progressi, lentamente, ma li stiamo facendo». Questo
e' quanto affermava il Grande Criminale G.W. Bush, il 29 luglio scorso. Tre
mesi prima, il 1 maggio, egli ebbe modo di dichiarare solennemente che --la
guerra in Iraq era finita--. Mai pronostici furono più demagogici e campati
per aria. A solo un mese dalla liquefazione del regime, a meta' maggio, la
guerriglia portava i primi colpi alle forze d'occupazione angloamericane.
Fino all'azione di guerra di oggi, 19 agosto, contro la sede ONU, sotto la
quale ogni volta che siamo andati in Iraq, abbiamo dimostrato e protestato.
Nessuno deve dimenticare le gravissime responsabiltà delle Nazioni Unite
nella tragedia irachena. Nessuno deve dimenticare le sanzioni che l'ONU,
ubbidendo agli USA, ha applicato all'Iraq, e che causarono centinaia di
migliaia di vittime (stime ottimistiche) dopo il 1991. Non sazia dei crimini
di cui si è macchiata, l'ONU, il 14 agosto scorso, tramite il suo cosiddetto
Consiglio di Sicurezza, ha approvato la famigerata Risoluzione n. 1500, con
la quale si riconosce come legittima l'autorita' del "Consiglio del Governo
Iracheno", vale a dire del governo fantoccio installato dagli occupanti
anglo-americani. In altre parole, dopo tante manfrine diplomatiche, l'ONU ha
finito per dichiarare legale l'occupazione militare dell'Iraq e ha deciso di
dar manforte "umanitariamente" agli angloamericani. A questo scopo è stata
costitutita l'UNAMI (United Nations Assistance Mission in Iraq), coordinata
dal defunto Sergio Vieira de Mello. Ne' va dimenticato che nello stesso
palazzo preso di mira, accanto agli uffici ONU, c'erano quelli della Banca
Mondiale e del Fondo Monetario (cosi come deciso dalla risoluzione n. 1500).
Degno di nota che solo la Siria si e' opposta a questa risoluzione, mentre
Francia, Germania, Russia e Cina, dopo mesi di tira e molla, non hanno detto
una parola contro l'occupazione militare imperialista, decidendo di
accodarsi agli USA, nella speranza di spartirsi il bottino.
Le ipocrite esecrazioni "antiterroriste" seguite all'azione offensiva della
resistenza irachena, non inficiano la solare verita' per cui l'ONU, a
maggior ragione dopo questa risoluzione scandalosa, è diventato un legittimo
obbiettivo di guerra. La guerriglia in atto in Iraq, in quanto resistenza
contro truppe d'occupazione e d'invasione, e' legittima. E' legittima,
vogliamo ricordarlo, non solo eticamente e storicamente, ma anche in base
alla stessa carta delle Nazioni Unite. Per questo la sinistra
antimperialista non deve farsi intimidire dalla campagna che tenta di far
passare la resistenza come "terrorismo", col solito spauracchio di Al Qaida.
Non sono i partigiani iracheni a violare il diritto e la legalita'
internazionali, ma gli occupanti e chi offre loro appoggio, anche se si
fregiano dell'avallo dell'ONU.
Per ogni uomo libero che detesti la barbarie imperiale e imperialistica
americana, la resistenza irachena e' una fiaccola di speranza, che va
sostenuta con ogni mezzo, affinche' un giorno riesca a cacciare gli
occupanti. In Iraq si svolge infatti una cruciale battaglia di liberta',
democrazia e autodeterminazione, il cui esito avra' implicazioni non solo
per i popoli del Medio Oriente, ma di tutto il mondo. In Iraq, e poi in
Afganistan e in Palestina, si decide se l'Impero a stelle e striscie potra'
costituirsi o naufragare, non nei salotti delle diplomazie capitalistiche
euroatlantiche.

In questo contesto acquista maggior rilievo la campagna internazionale di
appoggio alla guerriglia che come Campo lanceremo ufficialmente ad Assisi,
assieme ai compagni dell'Iraq, sotto lo slogan *10 euro per resistenza
irachena*.

Per informazioni e adesioni a questa campagna *DIECI EURO PER LA RESISTENZA*
scrivi a: campoantimperialista@???



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