[NuovoLaboratorio] Fwd: [NuevaColombia] PLAN COLOMBIA: SOLO …

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Szerző: Paola Manduca
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Tárgy: [NuovoLaboratorio] Fwd: [NuevaColombia] PLAN COLOMBIA: SOLO MERCENARI O INTERVENTO DIRETTO USA?
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>Date: Tue, 12 Aug 2003 01:47:04 -0000
>Subject: [NuevaColombia] PLAN COLOMBIA: SOLO MERCENARI O INTERVENTO DIRETTO USA?
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>
>PLAN COLOMBIA: SOLO MERCENARI O INTERVENTO MILITARE DIRETTO
>DEGLI USA?
>
>Dei soldi stanziati ufficialmente per il Plan Colombia nel 2002, 150
>milioni di dollari -quasi la metà- sono stati utilizzati per pagare
>mercenari statunitensi.
>
>E' da tempo risaputo che la guerra di bassa intensità, imposta dagli
>USA al popolo colombiano, vede la presenza di mercenari al soldo del
>Pentagono e del complesso militare industriale nordamericano.
>Con l'imposizione e l'implementazione del Plan Colombia, il ricorso a
>mercenari latinoamericani, europei, israeliani e soprattutto yankee è
>aumentato proporzionalmente all'escalation della guerra sporca contro
>le organizzazioni popolari e sociali colombiane.
>
>Il tentativo da parte di Washington e dei governi colombiani di
>turno, ultimo in ordine di tempo ma primo per ispirazione
>guerrafondaia quello di Uribe Vélez, di presentare come "assistenza
>tecnica" alle Forze Armate colombiane quello che è un vero e proprio
>intervento militare diretto degli USA in Colombia, è passato e passa
>per l'impiego di effettivi statunitensi presentati come "assessori e
>specialisti" militari, non più alle dipendenze dall'apparato armato
>istituzionale nordamericano ed assunti ad hoc dalle multinazionali
>dell'industria bellica.
>
>Queste ultime sono definite dai media colombiani di regime, sempre
>pronti ad usare eufemismi e metafore fumogene, come "imprese private
>che assoldano militari in pensione ed ex-agenti della CIA e del FBI,
>affinché questi operino nelle guerre più complesse del mondo per
>conto di Washington".
>
>Il silenzio e la blindatura informativa su tale questione hanno
>subito una breccia quando, nel febbraio del 2003, un aereo con a
>bordo 4 agenti della CIA (ed un ufficiale colombiano) è stato
>abbattuto dalle FARC-EP, che ne hanno poi catturati 3.
>Nonostante i portavoce della Casa Bianca e del Palacio de Nariño si
>siano affrettati a presentarli come "tecnici" assunti nell'ambito
>della cosiddetta "lotta alla droga", tale fatto ha contribuito a
>spingere il Congresso degli Stati Uniti ad esigere al Dipartimento di
>Stato di presentare -per la prima volta- un rapporto semestrale sulle
>attività delle imprese, gli importi che ricevono per il loro lavoro,
>i piani esistenti per trasferire le loro funzioni in Colombia ed i
>rischi che il "personale impiegato" deve affrontare.
>
>Tenendo presente che i dati ufficiali di questo primo rapporto sono
>solo lo specchio di ciò che Washington ritiene di potere e dovere
>render pubblico (sicuramente per difetto), si deduce che:
>
>- le compagnie che nel corso dell'anno passato hanno prestato
>servizio in Colombia sono 17.
>- le loro attività vanno dal montare radar e addestrare piloti fino a
>monitorare le dense selve colombiane.
>- alcune di queste imprese, come la Lockheed-Martin, si sono
>aggiudicate otto differenti contratti;
>- nella maggior parte dei casi, ci vorranno diversi anni prima che il
>paese riesca ad assimilare le loro attività;
>- almeno 300 militari statunitensi sono entrati ed usciti dal paese
>nel corso dell'anno.
>
>La già menzionata Lockheed-Martin, così come ad esempio la Dyncorp, è
>stata ed è coinvolta nei conflitti nei Balcani, in Iraq ed in
>Afghanistan. Altre sorvolano spazi aerei sensibili, quali i confini
>marittimi tra Corea del Nord, Taiwan e Giappone.
>Ci sono inoltre imprese, come il Gruppo Rendon, che a un costo di 2,4
>milioni di dollari si occupano di sviluppare e rendere effettiva la
>strategia delle comunicazioni del Ministero della Difesa colombiano.
>                                               
>
>MEZZO PLAN COLOMBIA
>
>Sebbene ci siano dati della loro presenza in Colombia fin dagli anni
>ottanta, il numero dei "contratistas" ha iniziato ad aumentare
>intorno alla metà degli anni '90, quando gli Stati Uniti decisero
>d'investire grandi quantità di dollari "per combattere il
>narcotraffico".
>Con la nascita del Plan Colombia, nel 2000, il numero dei mercenari
>di Stato si è espanso drammaticamente. Solo lo scorso anno queste
>compagnie hanno ricevuto più di 150 milioni di dollari in pagamento
>per operazioni nel paese. Ciò significa che è finito nelle loro mani
>quasi il 50% dei 370 milioni che gli USA hanno stanziato
>ufficialmente in Colombia nel 2002 per finanziare operazioni militari
>e politiche.
>Tuttavia, la stragrande maggior parte di queste manovre e dinamiche
>non è di dominio pubblico. Dietro il paravento della scusa secondo
>cui si tratterebbe di un affare di sicurezza nazionale, il rapporto
>non dice, ad esempio, che cosa facciano i mercenari che lavorano
>direttamente per il Pentagono, il quale annualmente investe nel paese
>oltre 100 milioni di dollari.
>
>I CONTRATTI IN COLOMBIA
>
>Quelle che seguono sono le imprese alle quali il Dipartimento di
>Stato USA ha appaltato lavori logistici ed operativi, in materia
>militare e di polizia, in Colombia:
>
>
>LOKHEED-MARTIN
>
>1. Appoggio logistico alle operazioni di 4 aerei C-130B e C-130H, per
>trasporto di truppe. 4 mercernari addestrano e assistono il personale
>delle Forze Aeree Colombiane (FAC). Costo: 4.216.748 dollari. Operano
>a Bogotá. Non è previsto un trasferimento delle loro funzioni ai
>colombiani, per lo meno fino al 2008.
>
>2. Personale per mantenere ed appoggiare la flotta di elicotteri
>Black Hawk, consegnati alla polizia. 6 mercenari, inizialmente di
>stanza nella Base Aerea di Guaymaral. Costo: 2.128.663 dollari. Non è
>previsto il trasferimento del programma perché la polizia non ha né
>la capacità tecnica né economica di mantenerne gli apparati.
>
>3. Personale per il mantenimento e la logistica degli aerei del
>Servizio Aereo della Polizia. 150 mercenari. Costo: 3.133.431
>dollari. E' stato avviato l'addestramento di effettivi colombiani
>affinché possano sostituire gli statunitensi, anche se il
>trasferimento del programma non è previsto a breve termine.
>
>4. Istruttori per addestrare piloti dell'Esercito alla guida di
>elicotteri UH-60 Black Hawks. 6 mercenari, nella base di Tolemaida.
>Costo: 813.000 dollari. Nonostante il lavoro si sia già concluso, non
>ci sono istruttori colombiani in grado di realizzare l'addestramento
>in futuro.
>
>5. Istruttori per addestrare piloti dell'Esercito alla guida di
>elicotteri UH-2H Huey in missione di combattimento. 6 mercenari,
>nella base di Tolemaida. Costo: 3.600.000 dollari.
>
>6. Istruttori per l'addestramento di una Squadra di Assistenza
>Tecnica, avente il compito di monitorare i programmi di addestramento
>dei piloti degli elicotteri Black Hawks e Huey. 2 mercenari, nella
>base di Tolemaida. Costo: 1.700.000 dollari.
>
>7. Istallare e mantenere simulatori di volo tipo 2b24 UH-1H e un
>Sistema di Addestramento di Volo Sintetico (SFTS) che serva per
>l'addestramento di piloti di elicotteri Huey 1 e 2. Programma avviato
>nel marzo di quest'anno. Nel 2004 verrà installato un altro
>simulatore per gli Hueys 2. Entrambi a Melgar. Devono servire per
>ridurre al minimo i rischi dei sorvoli in zone montagnose. 2
>mercenari in pianta stabile per il mantenimento più 12 per
>l'installazione. Costo: 7.500.000 dollari.
>
>8. Installazione di sistemi per la protezione delle squadre adibite a
>scoprire infiltrati, a Villa Garzón e a Guaymaral. 25 mercenari.
>Costo: 3.525.077 dollari. Fine dell'operazione prevista per luglio,
>richiede però un mantenimento futuro.
>
>
>DYNCORP Aerospace Technologies, Inc
>
>1. Piloti e personale tecnico e di mantenimento per appoggiare la
>Brigata Antinarcotici dell'Esercito e il programma di eradicazione
>della Polizia. Utilizzano elicotteri Black Hawks e Huey 2 donati
>dagli Stati Uniti. Costo: 79.200.000 dollari. Si addestrano piloti e
>tecnici colombiani, ma non è previsto un trasferimento di questo
>programma se non tra "diversi anni". Rischio "significativo" dal
>momento che operano in zone di conflitto.
>
>2. Addestrare piloti dell'Esercito nell'uso di visori notturni per
>missioni su elicotteri Black Hawk. Il lavoro è già stato portato a
>termine e attualmente portano avanti il programma istruttori
>colombiani addestrati nel forte di Ruker, Alabama. 6 mercenari a
>Tolemaida. Costo: 1.292.000 dollari.
>
>
>DYNCORP Aerospace Operations, Ltda.
>
>Consulenti per il programma d'addestramento di cani anti-droga,
>specialisti in combustibili, contabili, segretarie, autisti e molti
>altri che prestano servizio nell'Esercito, nel programma di
>eradicazione della Polizia, nell'Inpec (Istituto Nazionale
>Penitenziario Colombiano) e nella sezione narcotici dell'ambasciata
>statunitense. Costo: 4.875.017 dollari. Non è previsto un
>trasferimento del programma.
>
>
>ARINC, Inc.
>
>1. Manutenzione ed appoggio logistico per l'aereo C-26 della Polizia
>e per squadre d'intelligence associate all'aereo. Costo: 1.146.826
>dollari. Per il momento non si può trasferire.
>
>2. Piloti e personale di terra. Addestramento ed appoggio logistico
>per l'intercettazione dei voli dei narcotrafficanti. Costo: 3.557.929
>dollari. Nonostante siano sulla linea del fuoco, il rischio è
>considerato basso perché hanno il divieto di volare in missioni di
>combattimento con l'aereo C-560. Le missioni aeree e di terra, così
>come la manutenzione di aeronavi e l'addestramento dei piloti,
>potrebbero essere trasferiti in Colombia. Il trasferimento
>dell'ultima di queste operazioni potrebbe richiedere due anni.
>I "tecnici" USA dovranno in ogni caso esser presenti nel paese, dal
>momento che gli aerei continuano ad essere di proprietà degli Stati
>Uniti. Per ciò che riguarda l'addestramento di base delle aeronavi,
>non c'è modo di trasferire il programma alle FAC (Forze Aeree
>Colombiane) poiché è necessario che i piloti partecipino a corsi di
>sicurezza aerea fatti con l'uso di simulatori di volo.
>
>3. Costruire sistemi per l'approvvigionamento di benzina in sei piste
>di atterraggio della polizia. Costo: 1.549.309 dollari. Rischio
>basso, anche se in zone pericolose. E' finito a luglio, ma necessita
>di futura manutenzione (da parte del Dipartimento della Difesa).
>
>
>TRW
>
>Acquisire, installare, integrare, sperimentare, documentare e
>appoggiare un sistema radar per l'elaborazione d'informazioni e un
>sistema di comunicazioni. Servizi speciali anti-droga e contro-
>insorgenti. Costo: 4.300.000 dollari. Manca un programma di
>transizione affinché le FAC ne assumano la manutenzione e le
>operazioni.
>
>
>MATCOM
>
>Coordina attività tra le Forze Aeree degli Stati Uniti e quelle della
>Colombia. In particolar modo missioni d'intelligence con fini anti-
>droga. 1 mercenario, che vive in modo stabile in Colombia. Costo:
>120.000 dollari.
>
>
>CAMBRIDGE COMMUNICATIONS
>
>Muove radar e squadre da Leticia alla base di Trés Esquinas. Costo:
>450.000 dollari.
>
>
>VIRGINIA ELECTRONIC SYSTEM, Inc. (VES)
>
>Formare squadre su gommoni dell'Armata che pattuglino i fiumi. Costo:
>150.000 dollari. Rischio alto, poiché le operazioni si compiono nella
>selva.
>
>
>AIR PARK Sales and Service, Inc. (APSS)
>
>Addestrare ed installare squadre di comunicazione per aerei
>dell'Armata. Dare assistenza tecnica all'aereo Shweizer SA 2-37B.
>Costo: 1.100.000 dollari. Cartagena, Bogotá, Apiay. Il programma è
>terminato a luglio.
>
>
>INTEGRATED AEROSYSTEM, Inc.
>
>1. Addestrare le FAC nell'uso dell'aereo Schweizer SA 2-37B e di un
>aereo con sistema di soppressione del suono in volo (LANAS). Apiay,
>Barranquilla, Cali. Costo: 560.000 dollari.
>
>2. Fornire ricambi e componenti del LANAS. Costo: 50.000 dollari.
>
>3. Addestramento di piloti delle FAC per la manutenzione di aerei AC-
>47. Costo: 35.000 dollari. Apiay. Ne è prevista la fine a metà anno.
>
>
>ARINC Engineering Services, LLC
>
>Potenziare sei aerei 0-47 delle FAC in modo da convertirli in aerei
>AC-47T. Installazione di visori notturni e sensori ottici. Stesso
>lavoro sugli aerei A-37. Costo: 11 milioni di dollari. Operano a
>Barranquilla.
>
>
>NORTHROP GRUMMAN California Microwave Systems
>
>Utilizzano un sistema aereo per raccogliere Immagini d'intelligence
>(IMINT) e Comunicazioni d'intelligence (COMINT). In altre parole,
>scattano fotografie aeree in zone di conflitto e di narcotraffico ed
>intercettano comunicazioni. Le informazioni sono trasferite al
>Sistema di Riconoscimento del Comando Sud (del Pentagono), che serve
>da piattaforma e che a sua volta passa le informazioni alle autorità
>colombiane. L'impresa fornisce aerei, manutenzione, squadre e piloti.
>Il rischio, come è stato dimostrato dalla caduta del piccolo aereo
>con quattro statunitensi e un colombiano in territorio controllato
>dalle FARC, è considerato alto. In seguito all'accaduto, i piloti che
>prendono parte al programma ricevono corsi di sopravvivenza nella
>selva e di "antiterrorismo". Costo: 8.600.000 dollari. Non ci sono
>piani che prevedano il trasferimento di questa attività.
>
>
>ALION, LLC
>
>Consulenti che si incarichino di migliorare la capacità dello stato
>colombiano per raccogliere ed elaborare informazioni d'intelligence.
>Costo: 20.000 dollari. Risiedono a Bogotá.
>
>
>GRUPPO RENDON
>
>Fornisce consulenza al Ministero della Difesa per dirigere e
>sviluppare la sua strategia di comunicazione. Produce documenti che
>servono come base concettuale ad Esercito e Polizia per comprendere e
>spiegare il Plan Colombia. Costo: 2.400.000 dollari. Bogotá.
>
>
>ACS DEFENSE
>
>1. Dispensa appoggio logistico e consulenza al personale statunitense
>dell'Ambasciata che prende parte al Plan Colombia. Costo: 517.035
>dollari. Bogotá.
>
>2. Appoggio logistico a un funzionario di alto livello del governo
>degli Stati Uniti impegnato nel Plan Colombia. Costo. 237.810
>dollari. Bogotá
>
>3. Appoggio logistico e consulenza al personale dell'ambasciata.
>Costo: 196.000 dollari.
>
>Science International Corp. (SAIC)
>Analisi d'immagini d'intelligence, legate alla sicurezza
>dell'ambasciata e del suo personale. Costo: 255.335 dollari.
>
>
>MAN TECH
>
>Coordina/controlla le informazioni raccolte da diverse agenzie
>coinvolte nel Plan Colombia, e le fa circolare per rilasciare
>informazioni in tempo reale alle autorità. Fornisce (addestra ed usa)
>squadre per intercettare comunicazioni e raccogliere immagini. Si
>concentra sul lavoro della DEA. Costo: 2.146.692 dollari. Sono
>presenti nel paese dal 1990.
>
>
>IN CONCLUSIONE…
>
>Si registra, troppo spesso, una tendenza a collocare l'ingerenza
>politico-militare statunitense nel conflitto sociale ed armato
>colombiano all'interno di un quadro in cui i mercenari locali (i
>paramilitari) e quelli stranieri sarebbero unicamente assoldati dalle
>diverse espressioni del settore privato e dipendenti dalle stesse.
>Tale lettura del fenomeno non coglie appieno le diverse implicazioni,
>caratteristiche e prospettive di un intervento militare, quello USA
>in Colombia, che è diretto e permanente, e che pur agendo
>sull'asse "complesso militare industriale-multinazionali della
>guerra", non è estraneo né diverso rispetto al centro di comando
>istituzionale nordamericano, Casa Bianca e Washington su tutti.
>Nel gioco delle parti, i cosiddetti mercenari coincidono nella realtà
>(anche se ufficialmente vengono differenziati) con agenti della CIA,
>della DEA, del FBI e via discorrendo, tutti presentati sotto mentite
>spoglie.
>E se, come i dati dimostrano, i mercenari gringos stanno
>all'intervento USA nel paese andino come i paramilitari stanno al
>terrorismo dello Stato colombiano contro la popolazione civile, chi
>afferma che il suddetto intervento militare potrebbe avvicinarsi ha
>il passo lento e caduco nel comprendere la natura della politica a
>stelle e strisce in Colombia.
>Come insegna oltre mezzo secolo di storia di guerre di bassa
>intensità, non è necessario che i media internazionali suonino le
>trombe di un'invasione spettacolare e giornalisticamente
>mercificabile per poter dire che essa sta iniziando a darsi.
>In Colombia, la presenza di migliaia di militari, assessori, tecnici,
>addestratori ed agenti segreti provenienti dal nord, ancorché sotto
>mentite spoglie, ne è la dimostrazione coerente e lampante.
>Nella diversificazione delle tattiche e dei tempi di gestione di tale
>aggressione, quella che il narcoterrorista Uribe Vélez definisce
>come "Fase II" del Plan Colombia non rappresenta nient'altro che
>l'escalation esponenziale della presenza militare USA, che combina
>effettivi nordamericani presentati come tali (gli oltre 200 marines
>che stanno blindando, con scarso successo, l'oleodotto Caño Limón-
>Coveñas nel dipartimento di Arauca, per esempio), con effettivi
>presentati come "dipendenti" del settore privato.
>L'invasione USA in Colombia, dunque, non è una lontana e remota
>possibilità, e non è nemmeno un'eventualità più o meno prossima. E'
>una realtà che, pur nel tentativo di negare la sua vera natura e di
>minimizzarne la portata, diluendone i tempi e la spettacolarizzazione
>mediatica, è cominciata.
>L'allerta lanciata a più riprese negli ultimi anni e mesi dal
>movimento popolare e da quello insorgente colombiani, e dai settori
>che in tutto il mondo appoggiano la loro resistenza, è oggi più
>attuale ed urgente che mai.
>
>Associazione nazionale Nuova Colombia
>
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Paola Manduca