Ma come mai la sossi si dimentica sempre della vertenza leccese?
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Cc: "lecce social forum" <forumlecce@???>
Sent: Saturday, August 02, 2003 9:55 AM
Subject: [Lecce-sf] I centri vanno chiusi. Tutti
> I centri vanno chiusi. Tutti
> di Checchino Antonini
>
> Intervista a Federica Sossi del Tavolo migranti
> da Liberazione del 29 luglio 2003
> 30 luglio 2003
>
> A rigore di legge, non dovrebbe neppure esistere un centro come quello di
> Bari Palese, teatro sabato dell'invasione antirazzista. "Ufficialmente è
un
> centro di identificazione per richiedenti asilo - spiega a Liberazione,
> Federica Sossi del Tavolo migranti dei social forum - previsto dalla Bossi
> Fini ma non dovrebbe funzionare perché mancano i decreti attuativi".
Sossi,
> ricercatrice universitaria milanese, è autrice di "Autobiografie negate",
> libro denuncia della Manifesto libri e ha partecipato alla compilazione
> della mappa di quelli che definisce "luoghi della detenzione europea".
>
> Ma quanti sono i cpt?
>
> Ufficialmente "solo" 14 ma bisogna aggiungere tutti quei centri a statuto
> "strano", per l'identificazione, il transito, il trattenimento, la prima
> accoglienza. Sono diffusi alle frontiere, specie Puglia e Sicilia, e sono
> tutti piantonati da forze dell'ordine per impedire la libertà di
movimento.
> Ne abbiamo contati 40. L'ultimo è a Torino: una "comunità per minori
> stranieri non accompagnati a carattere sperimentale".
>
> Dai resoconti delle visite emergono condizioni di vita disumane.
>
> Si sta sperimentando una modalità di detenzione secondo un'idea anticipata
> di recente dal Viminale: come già ci sono questure, carceri, prefetture,
non
> ci sarebbe nulla di strano - secondo il prefetto Annamaria D'Ascenzo - se
> ogni città avesse anche un cpt. Sono luoghi di sospensione dei diritti, di
> ogni forma di diritto: alla difesa, alla parola, ad essere persone. Quindi
> anche a lavarsi, come a Lampedusa, senz'acqua e coi bagni schifosi.
Ovunque
> le visite alle camerate vengono impedite, si mostra solo una sorta di
> "vetrina" che copre abusi sempre più "normali" come la quantità di
> psicofarmaci che viene distribuita agli "ospiti".
>
> Già ai tempi del centrosinistra, i cpt erano anche un supplemento di
> prigione per chi veniva scarcerato.
>
> I detenuti a fine pena sono in aumento al nord e variano tra il 34% e il
> 47%. A Via Corelli sfiorano spesso il 90%. E' uno degli espedienti per
> giustificare, presso l'opinione pubblica, strutture di questo tipo. Ma a
> Modena la loro cifra è irrisoria, eppure la giunta di centrosinistra ha
> voluto il cpt spacciandolo come rimedio contro la microcriminalità.
>
> Che cosa è cambiato con la Bossi Fini?
>
> Intanto sono raddoppiati i tempi di permanenza, da 30 a 60 giorni. Poi è
> stata consentita una più dura repressione che si aggiunge all'assoluta
> mancanza di trasparenza. Una delle ultime circolari del Viminale vieta ai
> parlamentari regionali di farsi accompagnare nei centri da assistenti e
> consulenti e anche la stampa, senza la pressione politica dei movimenti,
non
> sarebbe mai riuscita a entrare nei cpt come successe a Torino il 30
novembre
> 2002.
>
> Perché l'associazionismo rifiuta di partecipare alla loro gestione?
>
> Significherebbe cogestire la detenzione, cooperare alla violenza come
accade
> alla Croce rossa che, quasi ovunque, s'è aggiudicata l'affare dei centri
in
> convenzione col Viminale. A Bologna, uno degli indagati per le violenze è
un
> loro operatore e molti racconti che abbiamo raccolto ci dicono che la Cri
> collabora alle espulsioni. L'unica parola d'ordine possibile è chiuderli.
>
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