Autor: laura testoni Data: Assunto: [NuovoLaboratorio] good-bye "Moretti" ?
il 15 luglio su Repubblica e' uscito un pezzo sulla chiusura della birreria
Moretti di Via S.Bernardo. Infatti il comune, proprietario dello stabile (che e'
quello della scuola Baliano), non rinnovera' piu' a gennaio il contratto di
affitto al locale, avocandone probabilmente a se' l'utilizzo. Avevo scritto il
giorno stesso una lettera a Repubblica, mai pubblicata, che giro alla lista.
ciao (grazie per l'attenzione) -- laura
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LETTERA AL GIORNALE
Apprendiamo da Repubblica che il Comune di Genova ha deciso di non rinnovare
il contratto di affitto per la storica birreria "Moretti" di Via San Bernardo.
Quindi Moretti chiuderà per sempre. Ciò che aprirà al suo posto non lo sappiamo,
certamente sarà uno spazio simbolico, la "cifra" del pensiero politico e
amministrativo su quella parte di città.
Spiace constatare come, con Moretti, è un altro pezzo di Centro Storico
che se ne va, un pezzo che riflette tutte le trasformazioni della zona:
dai tempi della solitudine e dell'eroina -che penso nessuno rimpianga- a
quelli della "prima Movida" che indubbiamente riqualificò Genova e fu brodo
di cultura per molte realta' giovanili innovative (sapientemente descritte
dalla sociologa Maria Teresa Torti), fino ai tempi attuali, in cui diventa
sempre più necessario e urgente pensare a politiche lungimiranti per gli
spazi sociali e aggregativi nel Centro di Genova, spazio complesso dove
il desiderio di socialità dei ragazzi non può essere completamente delegato
alla legge della domanda e dell'offerta di loisir, al divertimentificio.
Ma, viene da chiedersi, perché proprio Moretti? Forse perché Moretti ha
sempre fatto una politica di prezzi contenuti, attraendo i giovani con meno
possibilità di spesa? Perché Moretti è l'anello debole di una catena di
locali le cui logiche mercantili e di contrattazione con la pubblica
amministrazione
stanno diventando via via più ferree, per cui sopravvive chi seleziona
all'ingresso,
installa telecamere dentro ai locali, si fornisce di vigilanza privata?
E' vero che in alcune zone la cosiddetta "movida" ha reso la vita difficile
ai residenti, ed è vero che è necessario, da parte di Comune e Annona una
politica più oculata nel rilascio delle nuove licenze a bar, specie quando
questi, come in Sarzano per esempio, prendono il posto di botteghe di
alimentari,
o rischiano di cancellare per sempre spazi "unici" come l'antico Circolo
"Vecchia Genova" di Via Ravecca, presidio spontaneo e luogo autentico di
aggregazione di quartiere.
Vero però è che manca, oggi, una politica complessiva -un pensiero politico
e amministrativo- rispetto al diritto alla socialità ed all'aggregazione
giovanile che rappresenti una alternativa credibile sia alla segregazione
domestica (che irrealisticamente alcuni vorrebbero imporre ai giovani genovesi),
sia al consumo frenetico mordi e fuggi delle notti in centro storico.
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Laura Testoni
Consigliera di Circoscrizione 1 Centro Est
Gruppo PRC