Questa sera stò imbottendo la ML. Me ne scuso. Il flood è assolutamente
involontario, non ho intenzione di farne il mio blog.
Ieri pomeriggio verso le cinque ho visto un tizio che sembrava uscito da
un manifesto dell'Upim.
Secco, abbronzato, pettinato, con un abito da "luminoso dirigente dallo
stipendio di giada" , scarpe lucide, cravatta regimental, ampio e
luminoso sorriso, conversava con un collega anche lui in formal dress
con una cartelletta in mano.
Sembravano due venditori o due bancari appena usciti dall'ufficio.
Lo scenario è Via S.Teresa ang. V. Arsenale vicino al semaforo fronte
Amplifon. Intorno c'è il traffico solito del rientro, una comitiva di
ragazzine che parlano francese, gente che aspetta l'autobus dal mio
lato della strada, cioè quello opposto ai due fighetti.
Si salutano e il "luminoso" si avvicina a una Boeris da uomo 28" ,
misura (occhieccroce) 54, nuova, legata al semaforo.
Era da un po' che non vedevo uno in formal dress sulla bici, e
soprattutto su una bici nuova e perfettamente accessoriata.
Non gli mancava proprio nulla: cestino, pararaggi, campanello, pompa
tutto nuovo.
Chiaramente il compare non manca di sfotterlo un po'. Non sento quello
che si dicono per il rumore, ma si capisce bene.
Alla fine si mette in strada e parte a tutta birra con la giacca
abbottonata che sventola sulle terga.
Comincia a verificarsi una delle tante cose che avevo previsto: poter
usare la bicicletta per andare a lavorare in centro è diventato un
lusso, una cosa trendy.
Un po' perchè bisognerebbe avere un lavoro (...) , un po' perchè è in un
ufficio del centro e molto perchè si va e si viene IN UN BATTER
D'OCCHIO, in silenzio, senza consumare benzina e senza far correre
rischi alla amata 4ruote turbodiesel nera che brilla lucida nel buio
del garage privato.
Intanto la plebe marcisce nell'abitacolo delle Punto non climatizzate,
col portafoglio vuoto dopo essere passati alla pompa di benzina, in
coda continua per 35 semafori fino a casa.
E se sgarri ti decurtano.
<< Non è mai veramente finita finchè hai una buona storia e qualcuno a
cui raccontarla >>