[NuovoLaboratorio] Questa sera

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Autor: R-esistenze precarie
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Assumpte: [NuovoLaboratorio] Questa sera
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Vi ricordiamo l' Assemblea che si svolgera' questa sera, luned=EC 28, =
presso Lab.Buridda, Via Bertani 1, tra tutte le Associazioni che hanno =
firmato l'Appello per gli spazi per attivita' giovanili e nella quale si =
dibatteranno le modalit=E0 per l' incontro con il Sindaco Pericu =
previsto per il 30 p.v.
Ri-alleghiamo la lettera aperta che "R-esistenze precarie" ha inviato al =
Sindaco.

Salute a tutt*


Lettera aperta al Sindaco di Genova Giuseppe Pericu



Caro Sindaco,

siamo un gruppo di lavoratrici e lavoratori genovesi, giovani e meno =
giovani, educatori che operano sul territorio con gli anziani, i =
bambini, i portatori di handicap o che seguono gli inserimenti =
lavorativi delle fasce piu' deboli e disagiate come i tossicodipendenti, =
i detenuti e gli ex detenuti, siamo operaie ed operai soci o dipendenti =
delle cooperative sociali di tipo B, ricercatrici e ricercatori =
scientifici dell' Ist, ausiliarie e ausiliari dell' Istituto Brignole, =
giovani studenti-lavoratori alle prese con le piu' impensate occupazioni =
per pagarsi le rette universitarie, lavoratori saltuari e temporanei, =
addette e addetti alle pulizie in appalti comunali e non, lavoratori a =
collaborazione coordinata e continuativa, interinali, a ritenuta d' =
acconto, a progetto, in borsa lavoro...lavoriamo alla Fiumara o nei =
discount, ma anche presso enti pubblici locali...e tutti abbiamo un =
unico inequivocabile, insostenibile denominatore comune che regola le =
nostre vite piu' ancora che le nostre atipiche occupazioni: la =
precarieta'.

Poco piu' di un mese fa molti di noi si sono incontrati per la prima =
volta all' interno dei locali della ex facolta' di Economia in Via =
Bertani, ora divenuta "Laboratorio sociale occupato Lab.Buridda", =
restituendo cosi' alla sua originaria vocazione di luogo di produzione e =
circolazione di sapere uno spazio altrimenti condannato al degrado e =
all'abbandono. =20

Insieme abbiamo dato vita ad un progetto (presto forse una Associazione) =
che nel nome stesso "R-esistenze precarie" allude alla volonta' di non =
piegarsi ad un modello economico ed esistenziale che ci vorrebbe =
"isolati" ed "invisibili" protagonisti di un presente insostenibile e di =
un futuro che non =E8 dato immaginare e programmare tanto per noi =
quanto per le nostre famiglie.

I soggetti che si sono incontrati in questo laboratorio sono efficace =
testimonianza delle profonde trasformazioni avvvenute in questi anni =
nel mondo del lavoro: Genova, in questo senso, con le radicali ed =
inarrestabili modifiche occorse al suo tessuto produttivo e sociale , =
costituisce un modello paradigmatico dei cambiamenti occorsi a livello =
globale.

Queste trasformazioni hanno certamente costituito occasione di rilancio =
e di sviluppo per Genova: al tempo stesso, come dappertutto, hanno =
comportato precarizzazione del lavoro, dei rapporti sociali e delle =
identita' singole e collettive.

Crediamo che sia fondamentale illuminare queste realta', evitarne =
l'occultamento e battersi perche' possano godere della pienezza dei =
diritti, accedendo liberamente e senza ostacolo alcuno alle risorse =
necessarie per una compiuta e completa cittadinanza .

In una citta' come Genova, la cui storia e identita' e' strettamente e =
indissolubilmente legata alla sua industria, dare voce e spazi alle =
nuove soggettivita' che emergono dalle trasformazioni produttive ci =
sembra compito in linea con le sue tradizioni e necessario nell'opera di =
ridefinizione dell'identita' collettiva che affronta ormai da tempo.

Le vicende di questi ultimi anni hanno portato e mantenuto Genova alla =
ribalta nazionale e internazionale: talvolta per semplice "vetrina", =
ultimamente per eventi drammatici che hanno segnato in profondita' tutti =
noi.=20

In tutte queste occasioni ci e' sembrato di scorgere pero' la volonta' =
di tutti, Amministrazione e semplici cittadini, di evitare l'evento =
fine a se stesso, e di presentare la citta' nella sua pienezza e =
totalita' senza nulla nascondere (non possiamo fare a meno di ricordare =
lo sconforto di tutti, e Suo in particolare, di fronte alle grate che =
isolavano l'infausta zona rossa).=20

La citta' sembra dire: niente chiusure, rimozioni ed inutili orpelli, =
siano essi reali o metaforici.

Come Lei stesso ha ricordato nella presentazione di Genova capitale =
europea della cultura "ogni citt=E0 designata =E8 libera di =
determinare autonomamente come vuole interpretare il suo essere =
Capitale Europea della Cultura." Nello stesso documento si fa =
riferimento ad una serie di concetti- durevolezza, cultura come =
conoscenza e senso della comunita', partecipazione attiva della =
cittadinanza- che ci sentiamo di condividere pienamente.

Essi ci inducono a pensare e sperare in una reale e fattiva volonta' =
dell' Amministrazione nel promuovere e sostenere tutte le esperienze di =
elaborazione e definizione di saperi centrali per la comunita' in cui =
viviamo.

Ma =E8 nel significato simbolico del Viaggio, tematica scelta per =
definire concettualmente "Genova 2004", che troviamo le maggiori =
affinit=E0 con le tante progettualita' che nel laboratorio di Via =
Bertani vanno rapidamente prendendo forma, come forse mai =E8 successo =
in passato per esperienze analoghe.

E' il Viaggio di una parte considerevole della nostra realt=E0 =
metropolitana alla ricerca di una identit=E0 collettiva "altra" e meno =
"allineata" rispetto a quei modelli dominanti "importati" che non le =
sarebbero propri per storia e tradizioni e che disegnano gli spazi per i =
cittadini unicamente in funzione dei consumi e non dei reali bisogni di =
socialit=E0.

Caro Sindaco,=20
ci piacerebbe incontrarLa e raccontarLe meglio i nostri progetti, alcuni =
gia' operativi altri, per il momento, ancora in fase di studio.

Ci piacerebbe incontrarLa e ricevere qualche rassicurazione sulle Sue =
intenzioni, le intenzioni della citt=E0 di Genova, rispetto a quello =
spazio, senza il quale nulla, di quanto abbiamo progettato, avrebbe =
visto la luce con tanta rapidit=E0, semplicemente perch=E8 molti di noi =
non si sarebbero ancora nemmeno incontrati!

Ci piacerebbe molto che l' Amministrazione di questa citt=E0 ci =
riconoscesse come interlocutori in un processo in corso di crescita =
sociale e culturale piuttosto che come degli "intrusi" indesiderati.=20

Ci piacerebbe che l' Amministrazione cittadina investisse su questa =
realt=E0 preziosa, ancorch=E8 "scomoda" per quanti si schierano su =
posizioni di chiusura e conservazione e ne leggesse le enormi =
potenzialit=E0.

Ci piacerebbe ragionare insieme anche di eventuali soluzioni =
"alternative" a quella di Via Bertani, posto che possiedano quei =
requisiti e quelle peculiarit=E0 di cui i tanti progetti necessitano per =
poter andare avanti.

Ci piacerebbe, infine, non dover mettere nemmeno tra le pi=F9 remote =
ipotesi in previsione quella di un eventuale sgombero.

Non rinunceremo al Viaggio che abbiamo appena intrapreso, esso =E8 =
troppo importante per tutti noi.

Siamo certi che questa citt=E0 sapr=E0 dare risposte propositive, di =
apertura e di dialogo e non cadr=E0 nella facile, inconcludente e ottusa =
scelta della repressione.


Siamo certi, infine, che su tutto cio' sar=E0 possibile aprire un tavolo =
cittadino di confronto e discussione.

Il nostro, caro Sindaco =E8 un "Invito al Viaggio" al quale, siamo =
sicuri, Ella e la citt=E0 di Genova non vorranno sottrarsi.




Genova, 28 Luglio 2003                                            =
"R-esistenze precarie"



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