[CSSF] Fwd: [Lecce-sf] Picchiati per razzismo

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Autore: Verdi Lecce
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Oggetto: [CSSF] Fwd: [Lecce-sf] Picchiati per razzismo
>From: "luisa rizzo" <lu-sa@???>
>Reply-To: forumlecce@???
>To: <news@???>
>CC: "lecce social forum" <forumlecce@???>
>Subject: [Lecce-sf] Picchiati per razzismo
>Date: Fri, 25 Jul 2003 15:03:56 +0200
>
>«Picchiati per razzismo»
>Conclusa l'inchiesta per i pestaggi al cpt di San Foca. Pesanti accuse a
>don
>Cesare Lodeserto
>ORNELLA BELLUCCI
>
>LECCE
>
>«Ci hanno sputato in faccia dicendoci: qui non vi salvate». La
>testimonianza
>di Montassar Suiden, insieme alle altre, è nel fascicolo d'inchiesta aperto
>dalla procura di Lecce per far luce sui fatti consumati all'interno del cpt
>di San Foca: «Don Cesare mi ha preso la testa, mi ha sbattuto contro un
>muro
>e mi ha colpito più volte con un manganello. Mi ha anche costretto ad
>ingoiare carne di maiale durante il Ramadan». Le indagini preliminari sono
>praticamente terminate e le conclusioni del pm Carolina Elia propendono per
>la richiesta di rinvio a giudizio degli indagati, tra i quali il gestore
>del
>centro don Cesare Lodeserto. Richiesta che dovrebbe essere sottoposta al
>vaglio del Gip all'inizio dell'autunno. Sono 17 i maghrebini che hanno
>denunciato di essere stati pestati dai gestori del centro di detenzione per
>immigrati dopo aver cercato di evadere lo scorso 22 novembre. Il tentativo
>di evasione, andato a vuoto, aveva coinvolto 40 nordafricani e si era
>ufficialmente concluso con sette feriti e un arresto. Poi erano arrivate le
>denunce di violenze da parte di diversi fuggiaschi. Puniti, si legge nel
>fascicolo d'inchiesta, «per un tentativo di fuga», oltraggiati «in spregio
>alle loro convinzioni religiose». Lesioni personali, violenza privata,
>abuso
>dei mezzi di correzione e ingiurie: questi i reati contestati dal pm
>Carolina Elia a don Cesare Lodeserto, direttore del Regina Pacis, a cinque
>membri del suo staff e ad undici carabinieri in servizio al centro. Sul
>registro degli indagati figurano anche i nomi di due medici dell'infermeria
>interna, che avrebbero prodotto referti falsi sulle condizioni dei
>trattenuti. Per loro l'accusa è di falso ideologico.
>
>Pesanti le conclusioni delle indagini, sia per la formulazione dell'accusa
>che per il tipo di violenza accertata. Gli imputati, a partire dal 15
>settembre, avranno 20 giorni per depositare memorie, per chiedere di essere
>interrogati e per presentare ulteriori richieste di prova, insomma per
>produrre quanto possa essere utile alla loro difesa. «Un termine solo
>formale», spiega Marcello Petrelli, legale di 12 dei 17 denuncianti. «Non
>ci
>sono elementi per l'archiviazione, ora attendiamo il rinvio a giudizio».
>
>Ma uno dei reati contestati dalla pubblica accusa - l'eccesso dei mezzi di
>correzione - sembra debole. Un assunto che si evince dal bilancio
>complessivo dell'inchiesta. «Si tratta di un reato - aggiunge Petrelli -
>che
>presupporrebbe una situazione in cui è previsto l'uso di mezzi di
>correzione. Ma il Regina Pacis non è una famiglia né un collegio. Dalla
>descrizione della condotta degli imputati resa dal pm si capisce che il
>reato da applicare dev'essere un altro: quello di violenza esercitata per
>motivi religiosi, etnici e razziali». La legge Mancino, insomma.
>«Macchinazioni calcolate», è la dichiarazione che dispensa Lodeserto. «Ora
>più che mai - insiste - occorre fare silenzio». Che «la verità verrà a
>galla» glielo lasciano dire tutti i giorni i media vicini alla potente
>curia
>leccese.
>
>Intanto i 17 denuncianti sono titolari di un permesso di soggiorno per
>motivi di giustizia, almeno sino a settembre. Sul caso Regina Pacis il
>deputato verde Mauro Bulgarelli ha firmato ben quattro interrogazioni
>parlamentari. «Le conclusioni dell'inchiesta - dichiara il parlamentare -
>confermano quanto abbiamo visto in quel centro subito dopo il tentativo di
>fuga: vidi persone con ecchimosi in varie parti del corpo, decisamente
>provate da quello che è risultato poi essere, anche nell'indagine, un vero
>e
>proprio pestaggio che viola tutti i diritti e la dignità delle persone,
>anche se sottoposte a temporanea privazione della libertà individuale». Un
>fatto di routine nei centri di detenzione per migranti. «Insieme a quello
>di
>Bologna - continua Bulgarelli - il caso Regina Pacis ci permette di
>riaprire
>in sede istituzionale la questione cpt. Veri e propri lager, nonostante ciò
>che pensa il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano».
>
>http://www.ilmanifesto.it/oggi/art71.html
>
>________________________________________________________
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>Invia i tuoi contributi a pierpaolo.quarta@???
>________________________________________________________
>Per informazioni sulla lista o aiuto tecnico:
>forumlecce-admin@???


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