Szerző: antonio bruno Dátum: Tárgy: [NuovoLaboratorio] liberazioen e manifesto su genova 2003
da liberaizone 22.7.03
Genova, 30mila imbavagliati a chiedere verit=E0 e giustizia
Sulle orme di Carlo
Genova nostro inviato
Ancora una volta Piazza Alimonda =E8 piena all'inverosimile intorno a quel
tratto d'asfalto dove cadde Carlo Giuliani. Stavolta, per=F2, sono tutti
imbavagliati per capovolgere il segno di un'archiviazione che vorrebbe
zittire la battaglia di memoria, verit=E0 e giustizia mai interrotta da quel
20 luglio 2001 quando, alle 17.27, un proiettile partito da una jeep dei
carabinieri ammazz=F2 un ragazzo minuto, giovanissimo, coinvolto negli
scontri innescati da quegli stessi militari che alcune ore prima avevano
caricato a freddo il corteo dei disobbedienti che scendeva dal Carlini,
regolarmente autorizzato, per contestare la zona rossa.
Inutile cercare tracce di questo nella sentenza che scagiona il carabiniere
Placanica. Queste cose il corteo le sa. Grazie al lavoro delle
controinchieste. Grazie alla tenacia di Haidi, Giuliano ed Elena. Grazie al
comitato "Piazza Carlo Giuliani" per cui ora il nome del ventitreenne
genovese =E8 lo stesso di una scuola per 620 bambini del Saharawi,
dell'adozione decennale di centinaia di bimbi dei Sud del mondo, di
un'ambulanza attrezzata che gira nel ponente genovese.
Un silenzio assordante cala dopo 12 minuti di applausi e pugni chiusi,
lacrime e abbracci nell'ora dello sparo scandita dalle sirene del porto.
Anzich=E9 procedere verso il centro della citt=E0, il corteo muove stavolta =
per
Via Tolemaide, dove scatt=F2 la trappola per decine di persone poi torturate
a Bolzaneto. Poi ripercorre a ritroso la strada di Carlo che, quel mattino,
era passato per Piazza Da Novi e Corso Torino, dove erano partite le prime
cariche a seminare scompiglio e terrore nella piazza tematica di operai e
contadini gi=E0 sconvolta dalla marcetta dei tamburini in tuta nera. Verso i=
l
mare, quando inizia a suonare una banda, il corteo calca le orme di chi fu
inseguito, pestato, intossicato dai gas, insultato da forze dell'ordine
apparentemente impazzite il giorno dopo l'uccisione di Carlo. Un brivido
scuote parecchi quando si sente l'elicottero ma =E8 solo quello della
protezione civile, non sparer=E0 lacrimogeni, stavolta.
A guidare la marcia lo striscione degli amici scritto per la prima
commemorazione, poi ci sono i comitati "Verit=E0 e giustizia per Genova" - d=
i
vittime e familiari della Diaz e di Bolzaneto - e "Piazza Carlo Giuliani",
centinaia gli stranieri del forum sociale greco, britannici di Globalise
resistance e francesi, austriaci, spagnoli tra i quali i musicisti del
gruppo Ska P. I fiati e le grancasse del Torchiera, cascina milanese
occupata, intonano marce balcaniche e Bella Ciao e l'Internazionale mentre
sfilano i forum sociali genovesi e fiorentino, le bandiere della pace,
Medicina democratica, Attac, Legambiente, Cobas, Sin. Cobas, Rdb, le
federazioni liguri di Rifondazione con militanti, dirigenti e
amministratori locali, centri sociali toscani, liguri e lombardi, anarchici
genovesi e dal Ponte della Ghisolfa e il camion del Buridda da cui
trasmettono i pirati di Radio Babylon. Tra la folla, i personaggi
conosciuti dai tempi del Genoa social forum: Agnoletto, Bolini, Tartarini,
Nicotra, Bernocchi, Muhlbauer, Bruno, don Gallo, Enrica Bartesaghi,
Paladini, Mecozzi, Massimiliano Morettini, Fabbris, Chiara Cassurino alcuni
parlamentari del centrosinistra, i deputati di Rifondazione Ramon Mantovani
e Graziella Mascia. E anche volti di chi quel giorno non c'era, come il
console dei portuali Batini.
A conti fatti saranno 30mila tra corteo e concerto finale alla Fiera con
Modena City Ramblers, Casa del Vento e altri. Molti di pi=F9 di quanto ci si
aspettasse sebbene non ci fossero treni speciali e pullman. Ne viene fuori
il quadro di partecipanti che si sono autorganizzati, senza appartenenze
predefinite, che in questi anni non hanno smesso di prendere parte alle
tante mobilitazioni. La citt=E0 li ha accolti coi negozi aperti e ha
partecipato alle iniziative. Non cos=EC la giunta comunale che =E8 rimasta
indifferente a questa umanit=E0 gi=E0 vista ai cancelli della Fiat di Termin=
i
Imerese, al Fse di Firenze, al 15 febbraio romano. Gente che scrive
messaggi a Carlo sui muri e che, alla fine, si mette a dormire in macchina
prima di ripartire mentre le file di veicoli delle forze dell'ordine si
incolonnano e lasciano anch'essi la citt=E0. Non prima di aver incassato
l'ironico applauso dei manifestanti. Haidi e Giuliano ringraziano e vengono
ringraziati, baciati, applauditi. Alla fine =E8 stato quello che volevano
loro: una festa per il diritto alla vita di tutti, grazie a Carlo.
Checchino Antonini=20
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dal manifesto 22.7.03
Genova in silenzio per Carlo Giuliani=20
Un quarto d'ora di applausi in piazza Alimonda, bocche tappate al corteo
per ricordare l'omicidio. Tanta indignazione per i silenzi e le impunit=E0,
partecipazione inferiore alle attese alle altre iniziative del movimento.
Risolto il giallo della =ABragazza scomparsa=BB al G8
ANGELO MASTRANDREA
DI RITORNO DA GENOVA
Un solo lungo applauso di un quarto d'ora, occhi lucidi e tanta
indignazione, a testimoniare come la morte di Carlo Giuliani sia una ferita
ancora aperta per chi negli stessi giorni di due anni fa manifest=F2 contro
gli Otto grandi riuniti a Genova. Poi un urlo collettivo, =ABCarlo =E8 vivo =
e
lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai=BB e le note
dell'immancabile Bella ciao. Prima, un veloce passaggio del gruppo spagnolo
degli Ska-P, le musiche di Yann Tiersen, gi=E0 colonna sonora del =ABFavolos=
o
mondo di Amelie=BB e di =ABGoodbye Lenin=BB, rielaborate da un gruppo=
locale, e
le parole dal palco di Giuliano Giuliani, padre di Carlo, ancora una volta
a chiedere =ABverit=E0 e giustizia=BB per i fatti del G8. Di fianco alla chi=
esa,
nel punto in cui Carlo cadde sotto i colpi del carabiniere Mario Placanica,
fiori, tante lettere e addirittura una sciarpa del Palermo. Qualcuno
accender=E0 anche un fumogeno. Nella piazza si distribuiscono cerotti bianch=
i
per tapparsi simbolicamente la bocca contro le impunit=E0, come avevano
chiesto i coniugi Giuliani. Qualcuno ha gi=E0 provveduto per conto suo,
qualcun altro pone rimedio con un fazzoletto bianco sul volto. Alle 17,27
di domenica, l'ora dell'omicidio, la piccola piazza Alimonda =E8 stracolma d=
i
gente e di commozione. Ma questa volta ad accorrere sono stati molti meno
che lo scorso anno. Abbastanza per ricordare un =ABomicidio di stato=BB, com=
e
nei movimenti =E8 percepita l'uccisione di Carlo, molti meno per poter
affermare che il movimento italiano riparte da Genova per superare
l'impasse del post-guerra in Iraq e del post-referendum sull'estensione
dell'articolo 18. D'altronde, le assemblee dei giorni precedenti, dei
movimenti sociali come del Forum sociale europeo fino a quelle di alcune
componenti del movimento, avevano riguardato principalmente aspetti
organizzativi. E ai =ABtavoli=BB di discussione, sul Wto come sulla precarie=
t=E0,
ai dibattiti e alle plenarie hanno partecipato quasi esclusivamente i pi=F9
militanti. Il grosso degli anti-G8 =E8 invece arrivato solo per la =ABfesta=
=BB di
piazza Alimonda, il successivo corteo silenzioso e il concerto finale. Cos=
=EC
hanno fatto i bici-G8 partiti due giorni prima da Milano e tanti ragazzi e
ragazze, spesso molto giovani. Tra i 10-15 mila che sfilano su via
Tolemaide e corso Torino spuntano anche striscioni e qualche bandiera: il
Forum sociale genovese, il comitato =ABverit=E0 e giustizia=BB per Genova,
Emergency, Che Guevara, i colori della Palestina e dell'anarchia.
Pochissimi i politici, presenti tutti i volti noti del movimento, le
delegazioni europee, i compagni di Carlo che gi=E0 la sera prima avevano
esposto uno striscione al laboratorio Buridda, la vecchia facolt=E0 di
Economia e commercio occupata e adibita a media center e centro di
convergenza per i no global in arrivo dal resto d'Italia. Nessun corteo
separato come lo scorso anno ma solo una presenza defilata per i =ABcompagni
dell'Inmensa=BB, centro sociale genovese che ci teneva a smarcarsi dalle
=ABcelebrazioni ufficiali=BB, come si legge in un volantino affisso sui muri
della citt=E0. Ma c'=E8 chi ha voluto ricordare Carlo in un modo diverso. Co=
me
gli sgomberati del Rebeld=ECa di Pisa in assemblea nelle stesse ore, i
Disobbedienti che a Riva del Garda hanno srotolato da una torre nel centro
cittadino striscioni contro la riunione del Wto che si svolger=E0 l=EC dal 4=
al
6 settembre e che propongono che il 20 luglio si trasformi in una giornata
europea di azioni diffuse, i 200 tedeschi in presidio davanti
all'ambasciata italiana a Berlino.
Il sentimento diffuso, a due anni dai fatti, =E8 che ci sia una volont=E0 di
occultare responsabilit=E0 e omissioni, politiche e personali. E che,
nonostante la proliferazione di filmati, foto e testimonianze, diversi
episodi risultino ancora poco chiari. Mentre gli unici a pagare potrebbero
essere ancora una volta solo i manifestanti: per una trentina di loro le
indagini sono in dirittura d'arrivo, qualcuno langue in carcere da ben otto
mesi e rischia davvero grosso. E' il caso di Francesco =ABJimmy=BB Puglisi,
recluso a Messina.
Alla vigilia dell'anniversario, il comitato piazza Carlo Giuliani aveva
lanciato un provocatorio invito al capo della polizia Gianni de Gennaro, al
comandante del I reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini, all'ex questore
di Genova Francesco Colucci e al ministro della giustizia Roberto Castelli.
La richiesta di un incontro pubblico ovviamente non =E8 stata neanche degnat=
a
di una risposta, cos=EC come le domande che il comitato intendeva rivolgere
ai massimi responsabili dell'ordine pubblico nei giorni del G8. Domande
scomode, del tipo =ABsignor Castelli, come mai lei ha dichiarato davanti al
comitato parlamentare d'indagine che "il campo di concentramento =E8
oggettivamente un termine che non ha un'accezione negativa di per s=E9"?=BB.=
A
Canterini si chiedeva invece come mai =ABin un'intervista del 16 gennaio ha
richiesto un'inchiesta parlamentare sui fatti di Genova per chiarire tra
l'altro "la presenza di esponenti politici in una sala operativa e non
nell'altra"=BB. E all'ex questore =ABcome mai a distanza di due anni non
risulta che nessuno dei poliziotti coinvolti abbia subito provvedimenti
disciplinari=BB, mentre a De Gennaro perch=E9 se nel febbraio 2001 aveva
emanato una circolare sull'uso dei lacrimogeni solo come =ABrimedio estremo
per fronteggiare situazioni di particolare gravit=E0=BB poi in due giorni, t=
ra
il 20 e il 21 luglio del 2001, ne sono stati lanciati addirittura 6.152.
Misteri che con ogni probabilit=E0 rimarranno tali, cos=EC come mai si
accerter=E0 la verit=E0 giudiziaria sull'omicidio di Carlo Giuliani, dopo
l'archiviazione dell'inchiesta su Placanica. E' per questo che c'=E8 chi,
come il verde Paolo Cento, continua a chiedere ciclicamente l'istituzione
di una commissione parlamentare d'inchiesta, puntualmente inascoltato.
Ancora ieri, si =E8 tornato a riparlare del =ABdelitto fantasma=BB di una
manifestante ripresa esanime durante gli scontri, e della quale da allora
non si =E8 mai pi=F9 saputo nulla. Interrogazioni parlamentari e l'attenzion=
e
di Amnesty international non avevano contribuito a risolvere il giallo. Il
pm genovese Enrico Zucca avrebbe ora risolto il caso, riuscendo a ottenere
il filmato completo, composto di due registrazioni. La prima =E8 quella nota
di una giovane, maglietta grigia, pantaloni neri e scarpe da ginnastica
chiare, che si allontana dagli scontri piuttosto spaventata ma viene
colpita probabilmente con un manganello e cade a terra. La seconda mostra
la giovane esanime che viene portata via ammanettata dai carabinieri.
=ABSoccorsa=BB secondo la versione ufficiale, =ABuna vicenda che non pu=F2 e=
ssere
messa a tacere=BB per Paolo Cento, per il quale sulla vicenda il ministro
dell'interno Pisanu (allora il ministro era Scajola) dovrebbe riferire in
Parlamento.=20