Caro Fabio,
non ti sara' certo sfuggito che da lungo tempo "qualcuno" cerca
costantemente, anche sulle pagine di questa lista, di porre proprio queste
questioni all' attenzione, spesso distratta, della cosiddetta, per comodita'
di definizione, "societa' civile" genovese.
La sensazione è che, dopo la sconfitta referendaria e dopo la "non
scongiurata" guerra all' Iraq, in un momento di "crisi identitaria" di
movimenti, forum....dopo le vicende delle dighe...forse si stia realizzando
che è giunta l' ora di ripartire proprio dalle questioni del lavoro,
precario e non e dei diritti, tanto dei lavoratori quanto dei "cittadini
utenti", spostando forze ed attenzioni proprio su quel piano locale dove gli
effetti delle politiche neoliberiste e le molte contraddizioni "riformiste"
esplodono in tutta la loro drammatica evidenza.
"R-esistenze precarie" sta' nascendo intorno a questa idea di lavoro sul
territorio e ha bisogno anche e soprattutto di persone ancora capaci di
indignarsi veramente per la storia della "centralinista volontaria" dell'
Ist!
Carlo Ghione
r_esistenze_precarie@???
P.S. alcune delle notizie giunte oggi alla nostra lista (fonte Centro
Documentazione e Lotte
http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/ )
LIDL
Il gruppo Lidl offre prezzi sempre più stracciati,
martella i consumatori con campagne pubblicitarie su
giornali e tv nazionali ma il lavoro dei dipendenti è
durissimo, senza il rispetto dei part-time, della
legge 626 sulla sicurezza e con straordinari selvaggi,
fino a 14 ore di seguito. Per risparmiare, la ricetta
è facile: trasformare le cassiere in robottini,
imponendo di sbrigare un cliente al minuto, togliere
loro le sedie per farle lavorare più in fretta, fare
schiacciare i cartoni con i piedi anziché con le
apposite presse. E via flessibilizzando. A riprova del
poco rispetto per i diritti dei lavoratori, una
recente condanna per attività antisindacale a Savona.
Nel punto vendita di Albenga, infatti, c'è un
organizzatissimo pool di lavoratrici che non si è
fatto mettere i piedi in faccia e ha costruito negli
ultimi anni un'attività che potrebbe essere offerta ad
esempio per i 2700 dipendenti del gruppo, distribuiti
nelle 300 filiali italiane. Dieci cassiere hanno
saputo tenere testa alla catena di hard discount più
diffusa in Europa, con 4.500 filiali nel continente e
oltre 45 mila dipendenti in organico, di proprietà del
potente gruppo tedesco Schwarz. La condanna inflitta
alla Lidl dal tribunale di Savona è di pochi giorni
fa.
La delegata della Filcams Cgil Felicita Magone ne ha
viste di cotte e di crude dal 1992, anno in cui è
stata assunta alla Lidl con un contratto part time di
20 ore, 4 ore per 5 giorni. Innanzitutto l'azienda non
ha mai rispettato il part time: sul contratto è
scritto un orario fisso, ma i capi hanno sempre
preteso di cambiare i turni il giorno prima, o
addirittura di chiamare a casa lo stesso giorno per
farli lavorare all'ultimo momento. Solo dopo le
proteste hanno ottenuto la programmazione mensile
degli orari.
Qualche anno fa la Lidl impose di sbrigare 240 clienti
in 4 ore, ovvero un cliente al minuto, e c'erano
ancora i codici da battere manualmente. E per
velocizzare il lavoro, hanno tolto anche le sedie. Ci
sono voluti mesi di lotte per ottenere i guanti
antinfortunistici e le presse per schiacciare i
cartoni.
I dipendenti sono pressati in tutti i punti vendita.
Gli stessi capifiliale, in molti casi, sono i più
torchiati: lavorano fino a 14 ore al giorno, mentre a
tutti gli addetti viene imposto, violando il
contratto, di fare anche le pulizie dei gabinetti e
dei piazzali antistanti i negozi.
COOPERATIVE
Sciopero della fame e manifestazioni davanti al centro
di riabilitazione "Le ville" di
Montefalcione,nell'Avellinese. Lo hanno proclamato
diciotto dei cinquantadue lavoratori della cooperativa
"Serino service" che per quindici anni ha fornito i
servizi di mensa, pulizie e assistenza ai pazienti
nella casa di cura di proprietà del gruppo Teoreo.
L'agitazione, a sostegno della quale la funzione
pubblica della Cgil campana ha indetto per il 17
luglio uno sciopero, scaturisce da un braccio di ferro
durato otto mesi. I diciotto lavoratori rivendicano di
essere soci dipendenti e non collaboratori coordinati
della cooperativa e che questa, di fatto, era uno
strumento della proprietà per non avere dipendenti.
Due di loro sono stati licenziati, mentre un ex
dipendente si è suicidato la scorsa notte.
COOPERATIVA RES-NOVA
Sono stati messi in mobilità da un'azienda di cui
virtualmente sarebbero soci. Hanno diritto, per legge,
a due mesi e mezzo di stipendio, ma i sindacati
chiudono la trattativa in cinque giorni. Un caso da
far west all'aeroporto di Fiumicino. Per la loro
azienda, la cooperativa sociale Res Nova di Alberto De
Angelis - di cui in teoria sono soci ma in pratica
dipendenti sottopagati - sono da considerarsi in
mobilità. In base alla legge 223 del 1991, azienda e
sindacati hanno 45 giorni di tempo per trovare di
comune accordo una soluzione alternativa: se non ci
riescono ci prova per altri 30 l'Ufficio provinciale
del lavoro e della massima occupazione. In totale
fanno 75 giorni, cioè due mesi e mezzo, di stipendio
intero. Ma in Res Nova le cose si fanno in fretta: la
trattativa dura 5 giorni, dal 27 giugno al 2 luglio,
poi i sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Sult) firmano il
verbale di mancato accordo. Tutti a casa e senza una
lira, i licenziamenti inizialmente previsti per il 15
del mese diventano immediatamente operativi. Ma non
finisce qui. 10 dei 18 dipendenti Res Nova,
organizzati dalla Cub, sono in causa con la
Eurohandling di Vittorio Paoletti, che da tre anni
gestisce la movimentazione del materiale aeronautico a
Fiumicino in associazione temporanea di impresa con la
cooperativa. Secondo l'accusa si tratta di
interposizione di manodopera. Mezzi, divise,
tesserini, turni e capi sono uguali: l'unica
differenza tra i dipendenti di Paoletti e quelli di De
Angelis sono i soldi che questi ultimi hanno percepito
in meno per i tre anni di attività. Tanti, circa 40000
euro in meno per ogni lavoratore, e che Eurohandling -
se perdesse la causa -potrebbe essere costretta a
rifondere a titolo di indennizzo ai dipendenti Res
Nova, insieme ad un contratto a tempo indeterminato.
Pochi giorni fa, il 9 luglio, assemblea sindacale con
sorpresa per i lavoratori Res Nova: i delegati fanno
sapere che la ditta di Paoletti propone due soluzioni.
La prima consiste in un contratto a tempo determinato
per un anno (che godrebbe dei fortissimi sgravi
fiscali previsti dalla legge 223), più l'impegno
dell'azienda al rinnovo a tempo indeterminato alla
scadenza. La seconda è un contratto a tempo
indeterminato da subito ma con forti deroghe, circa
100 euro al mese in meno rispetto al contratto
collettivo previsto, quello assoaeroporto. In questo
caso il particolare più inquietante è la durata:
Eurohandling chiede tre anni di deroghe contrattuali
per un appalto che ne dura due. Per ciascuna delle
proposte, naturalmente, c'è un prezzo da pagare. Il
ritiro delle denunce. I rappresentanti dei sindacati
hanno fatto sapere che saranno assunti quei lavoratori
che rinunceranno a far valere i propri diritti in
tribunale. È la legge del padrone.
----- Original Message -----
From: "Joe Condor" <joe.condor@???>
To: <forumgenova@???>
Sent: Sunday, July 20, 2003 4:33 PM
Subject: [NuovoLaboratorio] Cari Compagni ma di cosa parliamo???
> Cari Compagni ma di cosa parliamo???
>
> Oggi parlando con una mia amica sono venuto a sapere che da domani
comincia
> a fare il Servizio di Volontariato Civile (il servizio che ha sostituito
l'
> obiezione di coscienza del servizio di leva militare, almeno per la parte
> in sostegno delle associazioni e della società civile) come Centralinista
> all'IST di Genova ?!?!?!
>
> Subito sono rimasto sgomento e le ho chiesto chiarimenti...le ho
> detto -forse ti sbagli.farai da punto di ascolto presso la Lega Italiana
per
> la Lotta al Cancro presso l'IST?!?!..
> Risposta: NO, farò proprio la centralinista all'IST!!!
> Mi sono detto: - ma guarda un po' come risolvono il problema della
> turnazione delle ferie presso il centralino dell'IST (ora andrò comunque a
> verificare).
>
>
> Allora mi sono rivolto ad un Dirigente della CGIL e ho spiegato la
> cosa ...risposta: guarda che anche qui da noi succede la stessa cosa. cioè
> ci sono dei ragazzi che fanno il Servizio Civile e che svolgono le normali
> funzioni dei lavoratori.solo che costano di meno (sono pagati dallo stato
> totalmente o in parte ora non so).
>
> Incredulo telefono ad un altro Dirigente CGIL e spiego la stessa cosa e la
> risposta è simile con l'aggiunta che è un passo indietro (un passo
> indietro?!?!!?) all'organizzazione dei lavoratori che fanno il 730 e il
740
> perché almeno quelli sono lavoratori Interinali.
>
> E devo dire che mi sono cadute le braccia !!!
>
> Ma come sarebbe a dire ... cerco di trovare qualcuno che possa sdegnarsi
con
> me per il fatto che sostituiscono i lavoratori con i volontari sottopagati
> contro ogni logica di correttezza e invece mi trovo ad una situazione in
cui
> il mio interlocutore ha i suoi dipendenti senza art. 18 (i dipendenti del
> sindacato non hanno l'art. 18 - come fanno ad esigerlo dagli altri!?!?!),
> usano gli interinali per fare i servizi di ausilio fiscale (?!?!?!) e ora
> siamo ai volontari che sostituiscono i lavoratori (?!?!?!). ma di cosa
> stiamo parlando.
>
> Chi è il neo liberista?!?! Chi è la destra?!?! Ma di cosa parliamo
quando
> pensiamo al neo liberismo?!?! Basta il tengo famiglia per dare una
risposta
> a tutto ciò?
>
> Risposta dei Dirigenti: hai ragione ci siamo indignati, abbiamo fatto
> rimostranze ma come singoli non riusciamo ad incidere ( ok facciamo salve
le
> singole persone però non è una questione soggettiva!!!!) comunque i
> volontari NON fanno il Sevizio Civile con la CGIL (????) sono dell'ARCI e
ce
> li hanno prestati (!!!!). (magari gli stessi volontari che non sono stati
> messi a disposizione per l'Osservatorio per la Pace al Ducale..non
> producevano un guadagno?!?!)
>
> E allora sotto la calura che mi porta dalla Mostra per Carlo Giuliani al
> Ducale fino a Piazza Alimonia comincio a fare corto circuito..se già
capivo
> poco e quel poco che capivo non riuscivo ad accettarlo ora mi chiedo come
> posso contestare l'uso di volontari al posto di centralinisti presso l'IST
> (vi ricordate i ricercatori precari, l'intramoenia dell'assistenza, la
> privatizzazione della ricerca e quant'altro ci si possa inventare per
> smontare il sistema sanitario NAZIONALE che utilizziamo tutti per
> ora!!!!)?????
>
> E allora mi ritorna in mente quanto detto nelle riunioni prima delle
> giornate di luglio.. Ci preoccupiamo di cose globali che sono importanti
ma
> lontane e nel frattempo A GENOVA privatizzano l'acqua, le pompe funebri,
le
> dighe, tagliano i fondi per i servizi sociali, non fanno l'IPAB per gli
> anziani e fanno morire la Doria, aumentano i biglietti dei trasporti,
> privatizzano i trasporti, ecc ..
>
>
> Beh però se è vero quello di cui sono venuto a conoscenza oggi sui
volontari
> e sugli interinali e chissà quanti ce ne sono sotto ... ma come si può
> controbattere coloro che vogliono il neo liberismo e sognano una vita
degna
> di essere chiamata tale.
>
> Quando la capiremo che continuando a contrapporre al concetto di Stato
> (seppur antipatico per altri aspetti) azioni di privatizzazione, o
> simili a quelle volute da confindustria alias i padroni, da parte del
terzo
> settore (perché di tale cosa si tratta) chi rimane fregato sono i comuni
> cittadini?!?!?!
>
> Dalla gestione delle cooperative (arrivate anche alla faccenda
dell'adesivi
> in piscina!!) alle proposte per la gestione degli spazi sociali (vedi
> Loggia) vengono proposte cose che la SINISTRA dovrebbe combattere!!!! Ma
> poi queste proposte sono fatte proprio da chi è etichettato di sinistra!!!
>
> Capisco un sacco di cose ma non mi piacciono..dov'è la differenza con la
> destra con i padroni????
>
> Sarà il caldo, la giornata particolare, sarà che mi sono stufato di
vedere
> "pupazzi sinistrorsi" aleggiare per le stanze di qualche convegno e minare
> la credibilità di ogni cosa che nasce fuori dal controllo del "partito"
> (cosa ormai trasversale che non è più il PCI ma che è disseminato ovunque
e
> che vive solo della paura di perdere qualcosa che forse non hanno più e
> dalla rabbia di voler comandare da soli!!!) ormai hanno solo la forza di
> distruggere e di smontare.
>
> Non è che nel luglio 2001 molti ragazzi sono scesi in piazza, e un
purtroppo
> è anche morto!!!, senza aver bene in testa che sono in mezzo fra due
> soggetti diversi per scala ma che hanno metodi simili di gestione delle
> risorse umane?!?!
>
> Mi piacerebbe una spiegazione in merito ..sicuramente ce ne sarà una.
>
>
> Grazie dell'attenzione e della pazienza
>
> Fabio Caocci
>
> p.s. già che ci siamo ..c'è qualcuno che può spiegare meglio la storia
> comparsa sulla lista relativa alla radio libera neo costituita e
> "espropriata" . grazie ancora
>
>
>
>
> Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
> e viene letto da tutti gli iscritti.
> L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle
persone
> che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
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